Salve a tutti, vi seguo più o meno assiduamente da abbastanza e questo è il mio primo post.
Dato che mi piacerebbe (una volta sistemata la scuola e il lavoro
) costruirmi una abitazione basata sul criterio del risparmio energetico (muri termicamente isolati, vetri con vetrocamera ad Argon, ecc. ecc.) ho bisogno di sapere alcune cose:
1-) volendo costruire la casa un po' fuori dai centri abitati, non potendo accedere alla rete di distribuzione del gas metano, realizzando un impianto a sonde geotermiche accoppiato ad un impianto di riscaldamento idoneo (sotto pavimento), dal punto di vista del riscaldamento potrò essere completamente autonomo e autosufficiente? Vale a dire, dovrò predisporre anche il riscaldamento con caldaia a gas?
2-)il costo di realizzazione dell'impianto dopo quanto tempo è ammortizzabile? é di molto superiore ad un impianto di riscaldamento tradizionale (se è possibile indicare almeno il costo al metro2?
3-)se faccio funzionare l'impianto per il raffrescamento, non è che poi sul pavimento si forma della condensa?? Io abito in pianura vicino al PO, e d'estate l'umidità relativa raggiunge livelli molto alti.
4-) anche dal punto di vista del raffrescamento sarei autosufficiente o dovrei installare cmq un condizionatore d'aria?
5-) dato che mi piacciono gli acquari e che ne vorrei costruire uno decisamente grande (si parla di migliaia di litri) , considerando che cmq la massima temperatura necessaria in vasca si aggira sui 28-30° per biotopi tropicali, è possibile realizzare un piccolo scambiatore termostatato per la vasca senza sovradimensionare troppo le sonde? (In base alla superficie di scambio della vasca calcolo la resistenza elettrica equivalente, e con la legge di Ohm termica calcolo la potenza termica necessaria nelle due condizioni estreme: inverno ed estate considerando però il riscaldamento e il raffrescamento inseriti)
Ripeto, per la progettazione dell' abitazione vorrei rivolgermi ad un tecnico esperto in modo da raggiungere efficienze dell' ordine A o A+ quindi dal punto di vista dell'isolamento termico non dovrei avere problemi.
In attesa di risposta, grazie in anticipo.
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Dato che mi piacerebbe (una volta sistemata la scuola e il lavoro

1-) volendo costruire la casa un po' fuori dai centri abitati, non potendo accedere alla rete di distribuzione del gas metano, realizzando un impianto a sonde geotermiche accoppiato ad un impianto di riscaldamento idoneo (sotto pavimento), dal punto di vista del riscaldamento potrò essere completamente autonomo e autosufficiente? Vale a dire, dovrò predisporre anche il riscaldamento con caldaia a gas?
2-)il costo di realizzazione dell'impianto dopo quanto tempo è ammortizzabile? é di molto superiore ad un impianto di riscaldamento tradizionale (se è possibile indicare almeno il costo al metro2?
3-)se faccio funzionare l'impianto per il raffrescamento, non è che poi sul pavimento si forma della condensa?? Io abito in pianura vicino al PO, e d'estate l'umidità relativa raggiunge livelli molto alti.
4-) anche dal punto di vista del raffrescamento sarei autosufficiente o dovrei installare cmq un condizionatore d'aria?
5-) dato che mi piacciono gli acquari e che ne vorrei costruire uno decisamente grande (si parla di migliaia di litri) , considerando che cmq la massima temperatura necessaria in vasca si aggira sui 28-30° per biotopi tropicali, è possibile realizzare un piccolo scambiatore termostatato per la vasca senza sovradimensionare troppo le sonde? (In base alla superficie di scambio della vasca calcolo la resistenza elettrica equivalente, e con la legge di Ohm termica calcolo la potenza termica necessaria nelle due condizioni estreme: inverno ed estate considerando però il riscaldamento e il raffrescamento inseriti)
Ripeto, per la progettazione dell' abitazione vorrei rivolgermi ad un tecnico esperto in modo da raggiungere efficienze dell' ordine A o A+ quindi dal punto di vista dell'isolamento termico non dovrei avere problemi.
In attesa di risposta, grazie in anticipo.

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