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Geotermico perchè

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  • Geotermico perchè

    Cari Amici e caro Luca,

    sempre più di frequente mi imbatto in amici che si dicono interessati a questo sistema per il riscaldamento della casa.

    Da ricerche, onestamente non troppo approfondite, avevo trovato informazioni riguardo ad un impianto Geotermico per riscaldare una casa da 200 mq (in Svizzera), che fornivano i seguenti costi finali per l'acquiente:

    - 20000 Euro, installazione impianto geotermico
    - 3 kW di pompa di calore per il funzionamento

    Ritengo personalmente il sistema tecnicamente affascinante ma diciamo poco convincente economicamente almeno per un abitazione residenziale.

    Questo non solo per il costo iniziale ma per i costi di esercizio dovuti al consumo elettrico della pompa di calore. Immagino che 4 ore per 160 gg debba funzionare per un consumo circa 2000 kWh anno, che valutati al marginale a partire da 2500 kWh che è il mio consumo fanno almeno 600 Euro/anno. Tale cifra è quella che circa spenderei di gas oggigiorno.

    Vorrei quindi sapere qual'e il crietrio che spinge alla promozione, oltre l'aspetto business, di questo sistema rispetto al convenzionale o ad altri sistemi alternativi, fondamentalmente a biomassa o solare termico.

    Faccio presente che dal 2001, mi riscaldo la casa di 150 mq, su tre livelli con una generosa stufa a legna da 11 kW, costo iniziale 4500 Euro (36% recuperato in 5 anni), e che il consumo di legna medio registrato in questi anni è di 1100 kg (costo annuale 130 Euro).

    Saluti

    Andrea

  • #2
    CITAZIONE (mansoldo @ 28/11/2007, 05:41)
    il consumo di legna medio registrato in questi anni è di 1100 kg (costo annuale 130 Euro).

    Con un consumo di 1100 kg annuo di legna stai producendo circa 3000 kWh, vedi:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls
    valore eccezionale per una casa di 150 mq. che denota un ottimo isolamento termico dell'involucro edilizio, a meno che non stai a Lampedusa o al freddo.
    Nell'ultima colonna della tabella puoi vedere che il kWh prodotto con una PDC ipotizzando un COP pari a 4, si attesta sui 5 centesimi, mentre il kWh prodotto con una caldaia a fiamma rovesciata con rendimento del 70% con legna al 25% di umidità e costo di 16 euro/quintale è pari a 6,02.
    Il foglio di calcolo è aperto proprio perchè il costo del combustibile può variare, nel tuo caso se paghi la legna 12 euro/quintale, il costo del kWh scende a 4,5 centesimi.
    A prescindere dal tuo consumo, è un costo decisamente basso.
    D'altro canto devi convenire che paghi un certo scotto in termini di praticità di uso del combustibile, la caldaia va caricata, va controllata, va manutenuta.
    Io e i miei clienti accendiamo la PDC a novembre e la spegniamo a marzo, senza quasi passare nel locale tecnico.
    Quindi i costi di esercizio dipendono esclusivamente dai prezzi dei combustibili e da questo criterio nascosto che però per molti clienti è condizionante: la praticità d'uso.
    Francia, dove sono molto diffuse PDC geotermiche a sonde orizzontali; Svizzera, Germania e Svezia dove sono diffuse prevalentemente quelle con sonde verticali, hanno costi del kWh più basso del nostro, per inciso in Sardegna il kWh supera i 22 centesimi.
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      ciao,
      si, è vero che è più facile vendere una pompa di calore in francia, visto i costi del kWh (9cts /kWh).
      Ma anche in Italia rimane molto interessante al utilizzo, proviamo a bilanciare il costo dell'impianto geotermico di confronte all'installazione di una caldaia e di un condizionatore, perchè la pompa di calore ti permette anche di raffredadre l'ambiente con COP superiore alle pompe di calore Aria/aria.

      quindi, i tempi del payback rimangono realistico.

      l'impianto geotermico deve presentare un vero rispamio economico, non un ideale ecologico.

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      • #4
        Caro mansoldo,

        prendo atto delle tue considerazioni e posso innanzitutto condividere le affermazioni di dotting e a aprzialmente quelle di avenir energie.

        Senz'altro la legna a tronchetti (steri) permette un alto risparmio in costi d'esercizio e se filosoficamente si è già predisposti all'uso delle legna e al dialogo (arcaico e mistico) con l'elemento fuoco.

        È anche vero che la tua abitazione è di 150 mq e probabilmente tu utilizzi un'approccio di carica manuale; utilizzando un approccio con silos e carica automatica essa sia a pressione (pellets) o con vite senza fine (truciolato e biomasse varie) l'investimento iniziale cambierebbe ma comunque non sarebbe alto quanto quello della pompa di calore con sfruttamento del suolo verticale.

        Devi però analizzare la questione anche da un altro punto di vista ovvero se utilizzassimo tutti la legna avremmo grossi problemi legati agli NOX e le polveri fini (pm10); ricordo chhe anche l'NOX è annoverato tra i gas a effetto serra secondo il protocollo di Rio e Kyoto.

        D'altro canto l'uso della legna, in particolare in zone discoste e di valle, diventa costruttivo e propositivo anche dal lato sociale inquanto essendo una fonte energetica indigene (parlo di truciolare e tronchetti di legna) permette di favorire l'occupazione autoctona e quindi l'aspetto sociale (ricordiami la triade di agenda 21 armonia sociale-ambiente-economia).

        Senza contare impianti più grandi, ovvero superiori ai 30 kWatt di potenza termica.
        In questi casi nella tua parzialmente corretta analisi dei costi dovresti tener presente il silos e la carica automatica, la canna fumaria, il locale con resistenza al fuoco, i controllo della combustione e prossime future tasse sull'emissione di gas a effetto serra già in discussione in diverse nazioni.

        In questi casi allora la geotermia verticale a bassa entalpia diventa veramente inetressante da molteplici punti di vista ed anche da quelli d'esercizio annuale considerando anche il raffrescamento passivo.

        Grazie e cordiali saluti.

        Luca Giordano

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        • #5
          Mi trovo a Nord-est di Milano, Monza Brianza ormai ufficiale zona Vimercate e sto al caldo d'inverno.

          Preciso innanzitutto che trattasi di stufa normale nell'abitazione, resa 78%, e non caldaia a legna in centrale termica.

          Sono d'accordo sull'elemento 'scomodità', anche se è soggettivo: fare legna (ma si può comprare) accatastarla, e caricare la stufa giornalemte possono avere il lor fascino.
          Ricordo però che le stufe a pellet risolvono degnamente questo 'problema' con cariche durevoli (fino a 40 ore), elevata possibilità di automatizzazione, facile stoccaggio del combustibile e costi solo leggermente superiori alla gestione a legna. Il maggior contenuto energetico del pellet e del rendimento delle stufe a pellet parzialmente compensano il costo doppio del pellet rispetto alla legna.


          Circa le emissioni, bisogna approfondire, poichè le nuove stufe a doppia e tripla combustione,sono soggette a stringenti normative che riducono fortemente le percentuali di emissione ammesse in atmosfera.
          Su questo tema è ovviamente d'obbligo un paragone con l'equivalente della produzione in centrale del kWh elettrico.

          Il raffrescamento estivo è un tema di moda, considerato in questo caso premiante, lo si ha a disposizione comunque.
          Lo ritengo figlio del cattivo isolamento delle abitazioni soprattutto alle latitudini come la mia.

          Circa il costo al kWh, immagino consideriate il marginale dal consumo medio nazionale in avanti per valutare l'alternativa e non il marginale partendo da 0. Direi per l'Italia a partire a 2500 kWh di consumo base, un prezzo di 0.25+10% Euro kWh. Considerando i 3000 kWh a me occorrenti per l'equivalente in legna, mi attesterei su 0.275*3000/4=205 Euro

          Costi di esercizio ragionevoli, ancorchè vincolati all'evoluzione delle tariffe, se confrontati con l'equivalente in gas.
          Il Mercato della legna (non del pellet) gode invece di una liberalizzazione intrinseca ed il prezzo ritengo sia più controllabile.

          Trattasi quindi di capire quanto mi possa costare un impianto geotermico chiavi in mano per realizzare questi 3000 kWh iva compresa.

          Attendo numeri.

          Andrea

          Edited by mansoldo - 29/11/2007, 06:45

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          • #6
            Dotting,

            sul fronte tariffe, controlla bene perchè 0,22 Euro/kWh puo ben essere il marginale dopo i 2500 kWh in sardegna così come qui al NORD, ma per questo scenario è bene indagare nel dettaglio anche gli altri paesi europei.

            Sul residenziale non sempre le tariffe italiane sono le più alte ma lo sono solo per consumi elevati oltre i 3500 kWh annui (dopo la Danimarca), mentre per esempio sono le più economiche per consumi bassi (< 1500 kWh) e quindi deduco che sono una via di mezzo per i consumi della maggior parte della popoloazione residenziale italiana (cioè il 2500 kWh anno della famiglia media).

            Quindi a mio avviso l'applicazione del geotermico prescinde da questo problema 'strutturale'.

            La frase 'l'energia in Italia costa più che in tutta europa' e legata solamente alle attività industriali dove ciò è un dato di fatto per qualunque dimensione di industria.

            Andrea

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            • #7
              Mansoldo non ho detto che "l'energia in Italia costa più che in tutta europa", ho parlato di Francia, Svizzera, Germania e Svezia.
              Non mi piace quando mi mettono in bocca parole che non ho detto, per l'avvenire regolati di conseguenza.
              I numeri che chiedi tu non puoi averli, perchè per poterli dare senza cadere nel qualunquismo, occorrono tutta una serie di dati in ingresso, che solo una completa analisi termotecnica può fornire.
              Quanto ai costi d'impianto la risposta completa e ottimale, te l'ha fornita già luca giordano:
              "l'investimento iniziale cambierebbe ma comunque non sarebbe alto quanto quello della pompa di calore con sfruttamento del suolo verticale".

              Nella vita bisogna anche accontentarsi.
              Circa i costi di esercizio avverto troppa filosofia e poco senso pratico, ai miei clienti o in un forum è buona norma non spacciare troppa filosofia.
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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              • #8
                Caro mansoldo,

                per quanto riguarda le emissioni ti allego una mia pubblicazione che contiene dei dati Europei sulle missioni dei vari combustibili.
                La stessa tiene conto anche dell'impatto dell'energia elettrica per una pompa di calore.

                Per quanto riguarda "la moda" del raffrescamento geotermico come tu asserisci "legato al mal isolamento della costruzione" mi permetto di evidenziare che per quanto riguarda il calore sensibile ai parzialmente ragione a legarlo all'isolamento della costruzione; ma non viene determinato solo da questo.

                Per quanto riguarda invece il calore latente (ovvero l'umidità assoluta e relativa) il problema alle tue latitudini si pone eccome.

                La geoetermia con un approccio combinato con l'architettura bioecologica ti permette di deumideficare gli ambienti con un dignitoso benessere ifrotermico senza in consumi elettrici di un condizionatore motocondensante convenzionale.

                Grazie saluti.

                Luca Giordano

                Download attachment
                26.08_05_matanord_sses.pdf ( Number of downloads: 93 )

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                • #9
                  altra pubblicazione lagata all'allegato di prima.

                  Luca Giordano

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                  Speciale_Clima_metanord_2.pdf ( Number of downloads: 61 )

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                  • #10
                    Il problema legato al consumo di energia elettrica in fase estiva, Italiano, causato in particolare dalla climatizzazione estiva ha creato e creerà sempre più grossi problemi soprattutto in ambienti residenziali, amministrativi, bancari, etc dove le superfici abitate in gioco sono molto più invasive di una unità abitativa monofamiliare da 150 mq.

                    Eppure il trand è semplice da capire (approccio del tutto semplificato vedi secondo articolo): aumentano le emissioni antropiche in atmosfera = cambiamenti climatici repentini = innalzamento della temperatura terrestre = aumento dell'uso della climatizzazione estiva.

                    La geotermia a bassa entalpia, legata a tecniche e approcci d'architettura bioecologica, bioclimatica, etc, permette una drastica mitigazione dei consumi elettrici in fase stiva ed invernale con un'impatto sull'ambiente minimo, rispetto agli altri vettori (vedi articolo qui allegato, seconda parte)

                    Grazie saluti.

                    Luca Giordano

                    p.s. In ogni caso non demonizziamo la legna, vedi mio primo post, anzi!
                    p.p.s. Il sole può sempre essere abbinato quale integrazione ed in grossi impianti in contesti particolari potrebbe anche essere sfrutato per raffrescare, ma una progettazione ingegneristica ed anni di esperienza è dobbligo come per la geotermia ed ogni altra applicazione tecnologica complessa.

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                    articolo_il_giornale_10_12_205_geotermi_a_e_geocoo ling.pdf ( Number of downloads: 62 )

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                    • #11
                      Luca grazie della documentazione che visionerò accuratamente.
                      Capisco il discorso umidità unito alla temperatura; ho visto però la risoluzione del problema anche con il sistema di ricircolo dell'aria con prelievo dall'esterno, scambio calore del suolo etc.. etc..
                      Certo che se si da per scontato che dobbiamo termostatare continuamente le nostre condizioni di vita per 8760 ore anno questa tecnologia permette di mitigare il conseguente aumento di energia necessaria per farlo.
                      Sulla tua semplice sequenza di equivalenze che riporta ai cambiamenti climatici l'inellutabile necessità futura del condizionamento lasciami però stendere un piccolo e pietoso velo.

                      Circa le tariffe quando dico la più economica in Europa per bassi consumi significa che Svizzera, Germania Svezia e Francia sono più costose, per bassi consumi. (Svezia addirittura +70% rispetto all'Italia)
                      Per consumi superiori a 3500 kWh la situazione si ribalta, anche se parzialmente per la Germania (-10% rispetto all'Italia, mentre svezia -70%). Ad aggiungere complessità all'argomento ti segnalo che le tariffe italiane se tu superi i 4400 kWh ritornano ad un marginale di 0.16 Euro/kWh da 0.25 (iva esclusa).
                      Quindi dotting per il residenziale la convenienza è un discorso caso per caso a livello Europeo e non generalizzabile, Italia no, Svezia ... invece sì.

                      Non capisco la filosofia quando chiedo numeri. Mi sembra un autogol.

                      Andrea

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                      • #12
                        Vale per tutti :lol:
                        è mai possibile che ci si fermi solamente alla valutazione del costo per kw/h? Qualsiasi impianto che non consuma energia fossile (leggi anche legna pallets ecc.)è un impianto da fare anche se costa un pò d più.
                        Forse quando avremo problemi di inquinamento :sick: più elelvati e quindi anche di salute :wacko: ci metteremo discutere se è più opportuno comperarci tutti maschere anti gas <img src=h34r:"> pittosto che chiudere tutte le fonti di inquinamento?
                        Scusate lo sfogo ma stare qui a discutere su centesimi di € mi sembra proprio una idiozia
                        Io valuto positivi tutti gli impianti ma soprattto gli impianti geotermici perchè non inquinano e triplcano l'enenrgia spesa per il loro funzionamento.

                        ciao a tutti
                        angelo 23

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                        • #13
                          Ehi giovane Angelo, lo sai che per produrre un kWh di energia elettrica, con cui si alimentano le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, si deve bruciare in Italia nelle Centrali di produzione l'equivalente di 2,5 kW di combustibili fossili.
                          Vale solo per te, tutti gli altri lo sanno già.

                          Edited by dotting - 3/12/2007, 08:03
                          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                          • #14
                            CITAZIONE (mansoldo @ 30/11/2007, 06:24)
                            Circa le tariffe quando dico la più economica in Europa per bassi consumi significa che Svizzera, Germania Svezia e Francia sono più costose, per bassi consumi. (Svezia addirittura +70% rispetto all'Italia)
                            Per consumi superiori a 3500 kWh la situazione si ribalta, anche se parzialmente per la Germania (-10% rispetto all'Italia, mentre svezia -70%). Ad aggiungere complessità all'argomento ti segnalo che le tariffe italiane se tu superi i 4400 kWh ritornano ad un marginale di 0.16 Euro/kWh da 0.25 (iva esclusa).

                            Grazie delle precisazioni. Confermo questa situazione e confermo che invece nel campo industriale le imprese italiane pagano tutte l'energia in misura significativamente maggiore delle aziende europee.
                            Questa miope politica nasce dalle annose considerazioni sindacato-populistiche italiote ed è un pesante ostacolo per la competitività delle nostre industrie, un ostacolo alle scelte di ottimizzazione energetica (se l'energia costa poco sarò meno incentivato a risparmiarla) e non è ormai giustificata in alcun modo dal peso della bolletta sul bilancio delle famiglie che è di gran lunga inferiore, in percentuale, a quello che era venti o trenta anni fa (a parità di servizio energetico ovviamente).
                            In sostanza per tenere artificosamente bassa la bolletta alle masse votanti (a dispetto anche delle passate scelte energetiche incredibilmente appaltate alle stesse masse) si caricano le bollette industriali.
                            Il fatto che l'energia elettrica utilizzata per le PdC sia prodotta da fossile è innegabile (ma non è una legge di natura, è una situazione che può cambiare nel tempo), però è comunque anche innegabile che se diamo per scontato che il servizio ci debba essere (cioè che la casa vada riscaldata e condizionata!) è la soluzione geotermica la meno inquinante e ottimizzata, visto che sfrutta una porzione importante di energia solare accumulata nel terreno.
                            Semmai si dovrebbe discutere sulla necessità di prevedere una tariffazione speciale per i consumi delle PdC e agevolazioni fiscali e normative adeguate, anche per i "ricchi" che consumano oltre la fascia protetta, dato che presumibilmente sono proprio quelli che potrebbero fare un pensiero a questa tecnologia.
                            C'è poi da dire che io personalmente ho notato un discreto differenziale di costi fra i preventivi per l'installazione fra la Francia e l'Italia e, aldilà del risparmio nel tempo, è quasi sempre il costo di installazione il macigno iniziale che "frena" il 90% dei possibili utilizzatori.

                            Se comunque siamo tutti d'accordo che la soluzione geotermica è se non la migliore una delle migliori, scopo del dibattito qui dovrebbe essere informare chi ci legge ed individuare le possibili soluzioni per agevolarne la diffusione. Ci sono visioni più ottimistiche ed altre pessimistiche, ma alla fine la domanda che molti si pongono è "ma può convenire davvero o è il solito manifesto propagandistico ecoquaecolà del tutto irrealizzabile poi nella pratica senza rimetterci un capitale?". <img src=">
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #15
                              CITAZIONE (BrightingEyes @ 3/12/2007, 09:04)
                              Semmai si dovrebbe discutere sulla necessità di prevedere una tariffazione speciale per i consumi delle PdC e agevolazioni fiscali e normative adeguate, anche per i "ricchi" che consumano oltre la fascia protetta, dato che presumibilmente sono proprio quelli che potrebbero fare un pensiero a questa tecnologia.
                              C'è poi da dire che io personalmente ho notato un discreto differenziale di costi fra i preventivi per l'installazione fra la Francia e l'Italia e, aldilà del risparmio nel tempo, è quasi sempre il costo di installazione il macigno iniziale che "frena" il 90% dei possibili utilizzatori.

                              La tariffa speciale agevolata c'era una volra ora non c'è più.
                              Come avevo scritto io nonostante le mie "conoscenze" in ENEL, non sono mai riuscito ad attivare un solo contratto a tariffa agevolata, Moliere sì, deve avere degli agganci buoni, io ho solo parenti!!
                              Quanto ai costi di installazione per farti un esempio Moliere ha citato un costo di perforazione per sonde geotermiche intorno ai 50 euro.
                              Qui in Sardegna le ditte che fanno trivellazioni per pozzi, anche se non sono la stessa cosa, chiedono dai 100 euro in sù, se trovano roccia si mettono a piangere e ti chiedono uno sproposito.
                              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                              • #16
                                esatto Dotting ha perfettamente ragione sui prezzi, i pozzaioli in effetti hanno un tipo di attrezzatura che nulla ha a che vedere con chi esegue sonde geotermiche, per assurdo la migliore situazione in perforazione , quando si eseguono le sonde geotermiche è quella di incontrare roccia, perchè cosi si fora ad asta libera e senza rivestimento, per fare un esempio molto sbrigativo, se avremo un terreno argilloso o sciolto un bravo perforatore viaggia intorno gli 80/100 mt al giorno, se invece troviamo roccia che sia tufo , granito , quarzite etc lo stesso perforatore arriva tranquillamente oltre i 200 mt al giorno. Saluti

                                Commenta


                                • #17
                                  Credo che il costo dipenda anche dal diametro del foro, forse per una sonda bastano tre pollici, o sbaglio?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    dunque, se fori rivestito si utilizza rivestimento del 142 con asta del 72, quindi circa 14 cm, se si fora ad asta libera quindi in roccia ed a aria si scende solo con asta del 97. Saluti

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                                    • #19
                                      Bright, confermo la tua opportuna integrazione e penso sia per quello che si generalizza il discorso 'energia più costosa in Europa' .

                                      Io, per dove abito non ritengo che la casa debba essere condizionata ma solo riscaldata.

                                      Il macigno iniziale è proprio l'ultima variabile che non si è sciolta in questa discussione e visto che hai qualche preventivo ti invito gentilmente a mettercelo a disposizione.
                                      Il macigno iniziale è aggravato da costi di esercizio mediamente superiori alla biomassa, però guadagna rispetto al sistema convenzionale. Quindi, prima o poi l'investimento potrebbe ripagarsi.

                                      Potremmo riferirci al mio esempio di necessità di produrre per l'abitazione i 3000 kWh di energia termica per il riscaldamento.
                                      Quanto costerebbe il macigno iniziale ?

                                      Ho a disposizione un giardino di 400 mq per fare fori o serpentine a piacere.

                                      Andrea

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                                      • #20
                                        Un preventivo di perforazione Verticale:

                                        "Perforazione a rotazione a distruzione di nucleo, con circolazione di fango bentonitico, in terreni di qualsiasi natura, Ø 150 mm, per l’immissione di sonde geotermiche. Nel prezzo sono compresi fornitura e posa di sonde geotermiche doppio U con tubazioni portate sino a p.c., cementazione del perforo mediante iniezione a pressione di malta cemento – bentonitica eseguita a partire dal fondo foro fino a p.c., collaudo di flusso e di tenuta.
                                        Totale n.2 perforazioni da 70 ml cad." € 11.650

                                        "Pompa di calore GT-ETF12 ad inversione di ciclo, completa di pompa di circolazione per sonde geotermiche, pompa di circolazione per impianto di riscaldamento, scambiatore reversibile per acqua refrigerata." € 7.500

                                        "Serbatoio da 300 lt per accumulo ACS e riscaldamento. - Primo avviamento" € 2.400

                                        Totale : € 21.550 (preventivo di larga massima, da confermare con valutazione geologica)


                                        Preventivo per Geo orizzontale

                                        "Fornitura del materiale necessario e dello schema d’installazione..
                                        Assistenza all’Installazione delle spire concentriche di sonde orizzontali interrate a non meno di 70 cm. di profondità composte da tubi in polietilene PN10 16x20, fissate al terreno tramite ferri a U e collegate a collettore a 8 vie. Terreno necessario 160 mq - Sonde 750 ml" € 3.500 (quindi escluso lo scavo)


                                        "Pompa di calore GT-ETF12 ad inversione di ciclo, completa di pompa di circolazione per sonde geotermiche, pompa di circolazione per impianto di riscaldamento, scambiatore reversibile per acqua refrigerata." € 7.500

                                        "Serbatoio da 300 lt per accumulo ACS e riscaldamento. - Primo avviamento" € 2.400

                                        Totale : € 13.400 (preventivo di massima, da confermare con valutazione in loco)

                                        A carico del cliente: ONERI A CARICO DEL CLIENTE.
                                        IVA di legge.
                                        Preparazione, spianamento dell’area di lavoro e suo ripristino alla fine dei lavori.
                                        Individuazione e/o rimozione di eventuali ostacoli sotterranei e/o aerei (linee elettriche, telefoniche, tubi gas, acqua, fogne, scarichi, ecc…)
                                        Allontanamento materiali di risulta.
                                        Collegamenti elettrici ed idraulici tra la pompa di calore e l’impianto.

                                        Entrambi i preventivi risalgono a marzo 2006 e sono tarati su una richiesta di 11 Kw per abitazione da 150 mq in regola con la 10/91.


                                        Mansoldo. lascio agli esperti il compito di tararlo sulle tue esigenze reali. :P

                                        Saluti





                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • #21
                                          certo BE che se scendi a foro scoperto e usi il sistema a fanghi betonitici il costo lievita di molto, ma se fori , e fino a 70 mt di profondità si scende incamiciato nella peggiore della situazione il prezzo cala di molto, 140x55 = 7700,00 come puoi notare son quasi 4000,00 euro in meno. Dimenticavi che ci son anche circa 1500,00 euro di installazione e sgombero cantiere. Il sistema di perforazione e a distruzione di nucleo con fanghi bettonitici si utilizza quando il diametro di perforazione è superiore del 160 e la lungezza foro supera i 70/80 mt, sistema utilizzato di solito dai pozzaioli, ecco perchè come giustamente faceva notare Dotting se chiedi a loro ti sparano un sproposito, saluti

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                                          • #22
                                            Prendo atto Moliere. Io avevo scartato subito l'ipotesi verticale quindi non ho nemmeno approfondito più di tanto. Ho solo riportato i preventivi che mi erano stati fatti. Comunque chi mi ha fatto quel preventivo è una ditta di geotermia, non di scavo pozzi (probabilmente subappaltavano ai pozzaroli però :P ).
                                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                            • #23
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                                              per la considerazio di mansoldo riguardo la sistema di rinnovo d'aria che permetterebbe di deumidificare gli ambienti apprezzerei che approfondisse inquanto a meno che non applichi un circuito frigorifero ad espansione diretta (aria-aria) all'impiatno di rinnovo aria anche con pozzi canadesi (reffrescamento geotermico dell'aria) non è possibile deumificare ma solo ridurre il calore sensibile (temperatura).

                                              Per quanto riguarda la questione tariffe energia elettrica (per il contesto residenziale) è vero che in Italia costa un pò di più ma il risparmio della pompa di calore geoetrmica rispetto ai combustibili fossili è comunque percentualmente quello da me descritto più volte in quanto nella vostra analisi non tenete in considerazione che i combustibili fossili in Svizzera costano molto meno (un esempio il gasolio al litro costa circa in euro 70 centesimo di euro contro gli 1/1.10 euro italiani, gas metano il trend e lo stesso.

                                              Concordo quando si dice che la situazione cambierà in quanto in Italia non c'è il nucleare (non lo si è voluto applicare con referendum degli anni 80) ma acquistate energia elettrica prodotta, appunto da nucleare, dalla Francia (passando dalla Svizzera).

                                              Per quanto riguarda l etariffe incentivanti per chi applica un sistema pompe di calore bisogna solo aspettare, in Svizzera e Germania ci osno voluti anni prima che il mercato recepisse tale necessità dell'utente finale.

                                              Comunque a Giussano, provincia di Milano e a Paladina, provincia di Bergamo, con l'elettricista siamo riusciti a far installare il doppio contatore (teriffa diurna e notturna (più bassa, economica)).

                                              Concordo e qualifico l'approccio propositivo e pieno d'entisiasmo di angelo 23 che ci permette di carpire degli stati d'animo e delle analisi riflessive molto costruttive.

                                              Per quanto riguarda i prezzi della trivellazione geotermica compreso di doppia sonda personalmente ho esperienze variegate ma senz'altro i 50/60 euro al metro tutto incluso a parte l'iva è senz'altro replicabile in tutta italia, se avete problemi contattatemi e vi rimando, se volete, a ditte specializzate.

                                              Ringrazio e saluto.

                                              Luca Giordano

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                                              • #24
                                                non sono un esperto in materia ma ho letto che prima di decidere se sfruttare una pompa di calore geotermica bisogna verificare, con prelievi e indagi geologiche se vi è la presenza nel terreno interessato di "falde acquifere" di profondità. Perchè se presenti solo "roccie calde" il sistema non è conveniente.
                                                Qualcuno può delucidarmi in merito?

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                                                • #25
                                                  Metodico hai frainteso l'informazione oppure l'informazione non era completa in quanto la falda può permettere un miglioramento della performance termica del sistema (dipende dalla velocità del flusso di Darcy) ma la roccia permette ottime performance grazie al suo alto valore di conducibilità termica lambda W/mK.

                                                  Spero sia stato esaustivo.

                                                  Grazie saluti.

                                                  Luca Giordano



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                                                  • #26
                                                    ok grazie dell'informazione luca

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                                                    • #27
                                                      Grazie a te per l'interesse.

                                                      Luca Giordano

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                                                      • #28
                                                        visto che sei esperto del settore Luca secondo te quali sono i "costi economici" per verificare se un terreno è idoneo ad essere sfruttato con pompa geotermica?

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                                                        • #29
                                                          Dipende che approccio applichi:

                                                          .gratuiti e sicuro se ti affidi ad una società con esperienza pluriennale e che ti garantisce costi d'esercizio annuali e tenperature ambiente

                                                          .gratuito e forse meno sicuro se ti affidi ad una società che esegue la trivellazione e ti vende al massimo la pompa di calore

                                                          .gratuito e sicuro se ti affidi ad un geologo tuo conoscente con esperienza pluriennale in applicazioni geotermiche a bassa entalpia

                                                          .circa 900.00 euro e sicuro si ti affidi ad un ingegnere termoclimatico con esperienza pluriennale in applicazionin geotermiche a bassa entalpia e che collabora con un geologo esperto

                                                          Se ti serve altro fammi sapere.

                                                          Grazie saluti.

                                                          Luca Giordano

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                                                          • #30
                                                            grazie ma rivedi un attimo questo dato che non è scritto bene:

                                                            circa 900.00 euro

                                                            qual'è la cifra esatta

                                                            B u o n e F e s t e a t u t t i

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