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Certificato ASL su potabilità acqua turbinata

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  • Certificato ASL su potabilità acqua turbinata

    Salve! Avrei un problema per il quale gradirei un vostro parere.

    Ho richiesto, per conto della Società che gestisce l'acquedotto, la concessione idroelettrica per installare una pelton allo sbocco della condotta in un serbatoio dopo un salto di circa 200 m. Le portate non sono altissime ma 100 kW dovrei riuscire a tirarli fuori.

    Il problema è che dal Genio civile, che da noi è l'Ufiicio istruttore delle pratiche per conto della Regione, mi si chiede, ad integrazione del progetto, un certificato della ASL nel quale si dichiari che "l'installazione non altererà le caratteristiche di potabilità dell'acqua in uscita rispetto a quella in ingresso".

    Adesso dovrei quindi rivolgermi alla ASL per chiedere il rilascio di tale dichiarazione anche se il realtà ho qualche dubbio su come impostare la richiesta dal momento che, non essendo ancora stata scelta l'apparecchiatura, non sarò in grado di allegare un certificato o qualcosa di analogo fornitomi dal costruttore.

    Qualcuno ha già avuto un problema analogo o ha qualche idea? Nella istanza alla ASL dovrò limitarmi ad enunciazioni di principio del tipo "non ci sarà trafilamento di olio e grasso" magari facendo riferimento alle norme vigenti sulla potabilità delle acque?

    Grazie a chi volesse rispondere.

  • #2
    Buongiorno Maurizio,
    ci sono da fare due considerazioni :

    - la potabilizzazione dell'acqua, dove avviene ? Come immagino, avviene all'uscita della vasca, prima dell'immissione in rete e quindi il problema nn c'e' (gli uffici i problemi li creano anche dove nn ci sono)
    - i costruttori di turbine per acquedotto certificano che le loro macchine sono progettate e costruite per l'uso alimentare.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Ciao car.boni,

      L'acquedotto (di adduzione) è alimentato da acque sorgentizie e l'unico trattamento utilizzato è la clorazione che avviene in punti di immissione ubicati in punti discreti lungo la condotta (prima e dopo la vasca) nonché all'arrivo in serbatoi comunali posti a valle della vasca in questione (che è solo una vasca di interruzione e non una vasca di consegna).

      Sono d'accordo con te quando scrivi che il problema non sussiste, esistono ormai tantissime installazioni idroelettriche su acquedotto e nessuno, per quanto ne so io, ha mai avuto dei problemi di alterazione dei parametri di potabilità dell'acqua in uscita (semmai i problemi vanno ricercati in altri campi, vedi cause di produzione dei triolometani..).

      Purtroppo però la dichiarazione della ASL me la richiede il Genio civile e parlare di buonsenso con dei burocrati non è sempre la tecnica più produttiva per portare a casa il risultato..

      Proverò a cercare presso qualche produttore dei certificati che attestino che le macchine sono progettate e costruite per l'uso alimentare, in modo da utilizzarli per impostare la richiesta alla ASL, ma volevo sapere se qualcuno aveva magari già avuto lo stesso problema e se esiste una normativa specifica sugli aspetti sanitari della installazione di turbine in acquedotti di acqua potabile.

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      • #4
        Ciao,
        ho seguito qualche progetto su acquedotti e questa è una delle cose che mi manca.
        Concordo che la richiesta dei burocrati è difficile da contestare ma non capisco che competenza può avere un Genio Civile sulla qualità dell'acqua e viceversa che cosa può certificare l'ASL nel senso che non ha competenze sulle turbine.
        Mi interessa sapere come va a finire questa pratica ...
        Ciao Maurizio
        Rem
        "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
        (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
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        • #5
          Iter già seguito molte volte...
          Semplicemente trasmetti una copia del progetto alla ASL, la quale darà parere positivo a condizione che non vengano alterate le qualità chimiche dell'acqua.
          Questo parere lo mandi poi al Genio Civile.

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