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Vasca di carico

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  • Vasca di carico

    Salve a tutti,
    ho da poco scoperto che, su alcuni terreni adiacente a quelli di mio zio, scorrono dei corsi d'acqua!
    Uno di questi ha una portata discreta, ancora non so quantificarla ma la settimana prossima tenterò una misurazione.
    Questo torrente visto che ad un certo punto doveva attraversare una strada è stato incanato per quasi 5 metri.
    Se prendo le misure della condotta (che è di acciaio) e cerco di misurare l'altezza del pelo dell'acqua dovrei farmi un idea che dite?(indicativamente la condotta è larga 2 metri e credo ci siano 40 cm di acqua)

    L'altro invece è a 700 metri di distanza e la portata ad occhio e croce sembra essere la metà, però aggiungo che nei periodi invernali gode del troppo pieno (è una condotta da 30) dell'acquedotto comunale che sversa all'interno!!!


    Avrei tante domande da porvi ma mi rendo conto che non posso approfittarne.. quindi comincio con:

    So che non avendo "numeri alla mano" è impossibile dare delle risposte precise ma ...secondo voi come linea di principio converrebbe far confluire i due corsi d'acqua, In modo da avere una sola vasca di carico e ridurre i costi di realizzazione di una nuova centrale?

    Secondo e per il momento ultimo quesito:
    ma la vasca di carico deve essere "sempre" completamente interrata?Ed il canale di carico deve essere sempre a pelo libero?(ops questo è il terzo)

    Grazie a tutti quelli che troveranno il tempo e la pazienza di rispondermi.
    Vi seguo da tempo e trovo questa risorsa che avete creato davvero unica.
    Grazie
    Alessandro

  • #2
    La portata è costante durante l'anno?
    fra il livello del pelo libero della vasca e l'asse della ipotetica turbina che dislivello ci potrebbe essere?
    che dislivello c'è fra i due canali/torrenti?

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    • #3
      Originariamente inviato da Alessandro Energia Visualizza il messaggio
      ...secondo voi come linea di principio converrebbe far confluire i due corsi d'acqua, In modo da avere una sola vasca di carico e ridurre i costi di realizzazione di una nuova centrale?

      Secondo e per il momento ultimo quesito:
      ma la vasca di carico deve essere "sempre" completamente interrata?Ed il canale di carico deve essere sempre a pelo libero?(ops questo è il terzo)......

      Buonasera Alessandro energia,
      benvenuto nel forum
      In linea di principio nn si puo' prendere l'acqua in un bacino e rilasciarla in un altro e questa condizione potrebbe chiudere il discorso qui.
      Qualora i due torrenti formassero una grossa V (congiungendosi a valle) si potrebbe studiare l'ipotesi di congiungimento a "monte" sempre che le prese siano alla medesima quota e le portate con modeste differenze.
      Probabilmente fai un po di confusione con i termini ma cio' che si identifica come "vasca di carico" in un impianto idroelettrico e' nomalmente a cielo aperto.
      Detta vasca e' chiamata anche "vasca di calma" ed e' alimentata da un canale oppure da una condotta ma nn in pressione.
      Quando avrai altre informazioni il discorso potra' ripartire.
      Buon lavoro.
      ciao car.boni
      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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      • #4
        Ciao a tutti,
        in realtà mi avete gia risposto in maniera esaustiva, e comunque ho degli aggiornamenti.
        Anche se i due torrenti fanno parte dello stesso bacino idrografico e sono piu o meno alla stessa alteza etc etc... il proprietario della terreno in mezzo mi ha detto che manco morto mi farà passare.. quindi lasciamo perdere!
        Se riuscirò nel'impresa gli impianti, purtroppo, dovranno essere due.

        Abbiamo quindi sfangato i primi interrogativi, chiedevo della vasca perche da qualche parte leggevo che doveva per forza essere interrata, ma forse ricordo male.
        A questo punto l'acqua nella vasca la porto con una condotta (interrata) non in pressione, poi in base alla quantità di acqua che si potrà derivare farò un po di calcoli per la dimensionarla correttamente e per dimensionare il canale di carico e la condotta forzata.
        Questo fine settimana vado a fare un po di rilievi e di misure e vediamo che cosa esce fuori.

        Perche dici che faccio confusione con i termini?Cosa sbaglio?

        Mi rendo conto che...noi novizi, forse, vi sembriamo un po delle mosche impazzite che sbattachiano qui e li...
        Ma siamo qui per imparare, o almeno ci proviamo...portate pazienza.
        Magari tra un po di tempo vi faremo perdere meno tempo appresso alle nostre idee...
        Grazie ancora a tutti quanti
        Alessandro Energia

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        • #5
          Originariamente inviato da Alessandro Energia Visualizza il messaggio
          .........A questo punto l'acqua nella vasca la porto con una condotta (interrata) non in pressione, poi in base alla quantità di acqua che si potrà derivare farò un po di calcoli per la dimensionarla correttamente e per dimensionare il canale di carico e la condotta forzata.

          Perche dici che faccio confusione con i termini?Cosa sbaglio?..........
          Ciao Alessandro,
          in questa sezione trovi tutta la pazienza e la comprensione che serve, nn Ti preoccupare
          Tu stesso, con l'affermazione che quoto, dai conferma della confusione dei termini.
          La "vasca di carico" e' il punto da cui parte la condotta forzata (in pressione) mentre l'alimentazione della vasca di carico puo' avvenire con un canale o con una condotta ma mai in pressione.
          Negli impianti idroelettrici a regime torrentizio, come possono essere i Tuoi dove si hanno basse portate e salti medi, la vasca di carico e' generalmente posizionata nelle vicinanze dell'opera di presa.
          Nel Tuo caso avere il diritto di passaggio sul terreno che sta in mezzo per unire le due prese nn serve in quanto puoi ipotizzare due condotte che, partendo dalla medesima quota, si uniscono in fondo in prossimita' della centrale.
          Unica avvertenza e' quella di avere un controllo costante delle due portate.
          ciao car.boni
          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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          • #6
            Buongiorno a tutti,
            nel fine settimana mi sono recato sul posto e ora ho qualche informazione in più da darvi in modo che possiate rendervi conto di che cosa sto parlando.

            -Come dicevo in precedenza non è possibile/conveniente unire i due corsi d'acqua (anche se appartengono allo stesso bacino idrografico) perche andrei ad impelagarmi in una di quelle beghe infinite, quindi ..2 impianti distinti.

            -Le portate non sono riuscito a misurarle con esattezza ma su quello piu piccolo ho messo un secchio di 15 litri sotto ad una cascata (dopo ben 3 derivazioni che praticamente ne riducono a meno di un terzo la portata) e lo riempivo dopo 2 secondi, quindi piu o meno (effettuando il prelievo a monte e restituendolo prima di queste derivazioni per uso irriguo) dovrei essere intorno a 15 l/s nel periodo di magra (ho considerato che calerà ancora un pochino).
            Nel periodo invernale credo arrivi a non meno di 50 l/s (dovrò verificarlo ovviamente), il livello dell'acqua si alza moltissimo.
            In effetti l'acqua presente adesso è solo quella delle sorgenti che stanno in quota, in inverno si aggiungono quelle meteoriche e quelle dello scioglimento della neve.
            La differenza di quota per i posti che ho deputato per l’opera di presa e per la restituzione è circa 60mt.

            -Discorso diverso per il secondo, di questo non sono riuscito ad misurarne la portata ma è chiaramente più grande, credo sia almeno tre volte piu grande (non ridete!si chiama metodo scientifico ad occhio!!!!! )
            Ad un certo punto il fiume è costretto, per attraversare una strada, a passare con pendenza quasi orizzontale dentro ad un tubo di 4mt di diametro, sabato scorso c'erano circa 20cm di acqua.
            Anche per questo la portata è variabilissima tra estate ed inverno e vale l'osservazione che ho fatto sopra.
            La differenza di quota per i posti che ho deputato per l’opera di presa e per la restituzione è circa 80mt.

            Ora passo alle domande…
            Riferendomi sempre alla vasca di carico, la immagino divisa in almeno due sezioni, la prima dedicata all’operazione di decantazione del materiale più pesante (pietrame etc etc) proveniente dal canale di carico (a pelo libero) e le altre per fare sedimentare la fanghiglia etc, le sezioni comunicano con uno sfioratore o con una paratia regolabile?.
            Nella ultima sezione della vasca ci sarà la flangia dove collegare la condotta.

            Ora mi chiedevo ancora : quando la portata scende al minimo, la condotta che va verso la turbina lavora ancora in pressione?
            E se invece cosi non fosse, non si potrebbe aspettare che la vasca si riempia e poi turbinare tutta l’acqua raccolta?E’ un problema di sforzi idrodinamici? Alla lunga si rompe tutto?
            O invece ho capito male e si regola tutto con una paratoia che regola l’apporto di acqua del canale di carico della vasca??Mi spiegate un po’ meglio questa cosa?

            Grazie per il tempo che avete perso a leggermi ed a rispondermi
            Alessandro

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            • #7
              ciao
              Gli impianti idroelettrici, tranne rare eccezioni, sono tutti regolanti, per cui è solitamente necessario prevedere un regolatore che consenta di utilizzare la portata in arrivo mantenendo il livello della vasca di accumulo relativamente costante. Il sistema usato abitualmente è la regolazione di portata tramite il distributore di turbina, che manterrà sempre piena la condotta regolando la portata e quindi il carico modulando con una o più spine nel caso di una Pelton, aprendo e chiudendo il distributore di una Francis, Kaplan o Banki, oppure inserendo ed escludendo opportunamente ugelli, magari di dimensione diversa, in una Turgo. Vista la variabilità della portata a tua disposizione ed ai dati non ancora troppo sicuri non so darti indicazioni rispetto alla turbina da utilizzare, ma di certo devi utilizzare il fluente per il funzionamento dell'impianto , quindi mantenere il livello della vasca costante, e soprattutto mantenere piena la condotta forzata.
              Ciao LAG

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              • #8
                Buongiorno a tutti,
                forse dovrei aprire un altro post ma cosi si perderebbe lo storico delle risposte.. sarebbe opportuno che cambiassi nome al tread...ma non non so se si puo fare...magari potrebbe farlo il nostro amministratore.

                Nel frattempo sono cominciate le prime piogge e i canali di cui sopra si sono gonfiati a dismisura, verosimilmente la portata di 50 l/s che ipotizzavo per il primo corso d'acqua sono stati ampiamente superati, stesso discorso per il canale piu grande.
                In effetti si passa dai 10-15 l/s in primavera/estate a oltre 40-60 l/s per quasi tutto il resto dell'anno.
                Ma secondo voi si riesce a gestire una variabilità cosi accentuata, mantendo tutto il sistema efficiente?

                Grazie
                Alessandro

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