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Detrazioni: discriminazione se non si ha conto in Italia!

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  • Detrazioni: discriminazione se non si ha conto in Italia!

    Condizione indispensabile per fruire delle detrazioni circa immobili/edifici (eccetto quelle condominiali) è che le spese siano fatte tramite bonifico.

    Il bonifico in questione però non è un normale SEPA (Single Euro Payments Area), ma un bonifico dedicato (per detrazioni, appunto).
    Ne segue che se non si ha un conto accesso in Italia (o un particolare finanziamento, vedremo bene in seguito) non è possibile accedere alle detrazioni (al momento e con rarissime eccezioni).
    Ripeto: non mi riferisco alle "detrazioni condominiali", ma alle "personali", tipo la sostituzione degli infissi.

    Questo è, a mio avviso, una discriminazione verso i conti/Banche del resto dell'Unione ed è contro le regole europee di libera concorrenza del mercato.

    Il bonifico dedicato si potrebbe dire che è stato, diciamo, "inventato" dal sistema bancario italiano per questo scopo (le detrazioni!).
    Capiamoci bene: una volta tanto le Banche forse sono "innocenti". E nemmeno il potere legislativo l'ha imposto, ma è come se l'avesse fatto, legiferando in tal senso.

    Se ci spostiamo... sull'esecutivo... vediamo infatti la guida dell'Agenzia delle Entrate circa le detrazioni per il risparmio energetico (ed. marzo 2019). A pagina 32 è scritto:
    i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale (anche “on line”)

    si cita solo "bonifico".

    Poi continua...
    Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati:
    * la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa
    * il codice fiscale del beneficiario della detrazione
    * il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).


    ancora si cita solo "bonifico".

    Continua con...
    Se per errore è stato effettuato un bonifico diverso da quello “dedicato“ o non sono stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti

    e qui appare il "dedicato", anche se quella "o" subito dopo lascerebbe intendere che un bonficio normale con i dati indicati è fattibile... lascerebbe...

    Ma se si legge bene un po' sopra, si vede che è scritto:
    Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati:
    modello e non contenuto... e se capisco bene la lingua occorre un modello che riporti quei dati, che il SEPA non contempla!

    Ritorno al "legislativo": da cosa nasce questa esigenza? Dal fatto che si è poi imposto un "prelievo" sull'importo del bonifico (nel tempo rimodulato da 4 a 8 %- D.L.31/05/2010 n.78 e successive modifiche) che le Banche devono effettuare. Infatti alla pagina successiva...
    La ritenuta sui bonifici

    Al momento del pagamento (bonifico) da parte del contribuente che intende avvalersi della detrazione, le banche, Poste Italiane Spa e gli altri istituti di pagamento devono operare una ritenuta dell’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.

    [omissis]
    Con la circolare n. 40/2010 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni operative
    sull’applicazione della ritenuta.


    Ecco da dove "salta fuori" il bonifico dedicato! Non si processa più tutto a mano, quindi deve essere "alzato un flag" per capire che un determinato bonifico è da trattare in modo diverso, in paricolare:
    dato 100 € l'importo del bonifico, sul conto destinatario (ditta, impresa, ecc.) arriveranno 92 €, mentre 8 € verranno versato all'Erario (ritenuta d'acconto e operazione eseguita direttamente ed esclusivamente dalla banca!).
    In pratica la Ditta che esegue i lavori, ecc. "anticipa" una parte (recupererà solo in futuro).

    ----------------------
    Scenari (esempio semplificativo. NB immobile, su cui si eseguono gli interventi, in Italia. Non previsti immobili all'estero, al momento)

    1) ditta che esegue i lavori con conto in Italia, proprietario (o altri aventi diritto...) con conto in Italia:
    non dovrebbero esserci problemi. Vale anche per ditte estere se hanno un conto in Italia: si può prendere a riferimento la Circolare 11/E del 21 maggio 2014 dell'Agenzia delle Entrate, al punto 5.5 circa "mobili acquistati all'estero" (pag. 29)
    ...nel caso in cui il pagamento delle spese per mobili e grandi elettrodomestici avvenga mediante bonifico bancario o postale si ricorda che la circolare n. 40/E del 2010 ha precisato che la ritenuta d’acconto deve essere operata anche sulle somme accreditate su conti in Italia di soggetti non residenti.
    Questi ultimi potranno scomputare la ritenuta subita dall’imposta eventualmente dovuta per i redditi prodotti in Italia o recuperare il prelievo mediante istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 602 del 1973.

    Ciò è estendibile anche alle altre detrazioni (poi metto i riferimenti)

    2) ditta che esegue i lavori all'estero/con conto all'estero, proprietario (o altri aventi diritto...) con conto in Italia:
    anche quà non ci sono particolari problemi e torna a essere valido il bonifico SEPA. Ce lo dice la stessa circolare a pag 30:
    Ciò premesso, se il destinatario del bonifico è un soggetto non residente e correlativamente non dispone di un conto in Italia, il pagamento dovrà essere eseguito mediante un ordinario bonifico internazionale (bancario o postale) e dovrà riportare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la causale del versamento, mentre il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato possono essere sostituiti dall’analogo codice identificativo eventualmente attribuito dal paese estero.

    3) ditta che esegue i lavoro con conto in Italia, proprietario con conto NON in Italia:
    abbiamo il problema. Ovviamente è possibile eseguire il bonifico da una Banca italiana senza vere un conto, io ad esempio l'ho fatto... ma, provateci, non è facile trovare la banca disposta a farlo.
    In ogni caso lo STOP arriva dal fatto che il bonifico si deve poi pagare, allo sportello, in contanti e c'è il limite all'uso del contante che, ricordo, va calcolato sull'intero importo e non sulle singole fatture bonifici (esempio acconto+saldo) e quindi oggi questa strada non è percorribile per importi dai 2000 €, che a luglio 2021 dovrebbero ridiscendere a 1000 €. Ricordo poi che sopra una certa cifra (da 1000 €) occorre comunque compilare una dichiarazione circa la provenienza del contante.

    ----------

    Una persona che conosco molto bene ha provato a scrivere all'Agenzia delle Entrate, tramite il nuovo servizio "webmail" (zippando: c'è il limite di 1500 caratteri). La risposta è arrivata in un giorno!
    Allora è doveroso fare qua un elogio!
    Una volta tanto una cosa che funziona in Italia: OTTIMO SERVIZIO E VELOCISSIMA RISPOSTA!

    Testo richiesta informazioni:
    La guida 2019 agevolaz.fiscali risp.energetico dell''A.E. cita (p.32;come fare pagamenti; non titolari reddito impresa) bonifico Banca/Posta con indicati causale versamento,norma agevolativa,C.F.beneficiario detrazione,p.Iva/C.F.soggetto a favore del quale è effettuato bonifico. Non palesa che è bonifico particolare,ma solo "se per errore...bonifico diverso da quello dedicato".Circa "possesso dichiar.sostitutiva atto notorietà rilasciata da impresa...che corrispettivi accreditati suo favore sono stati contabilizzati ai fini loro imputazione in determinazione reddito Circ.43/2016" non posso imporlo a impresa! Bonifico dedicato serve per ritenute D.L.31/05/2010 n.78 e succ.mod. In certi casi vale bonifico normale,senza ritenuta/dichiarazioni-Circ.11/E 21/05/2014 acquisto mobili,pagamenti imprese estere senza conti in Italia.Ma se è il contribuente senza conto italiano? Ho unico conto UE/Euro non in Italia (noto all'A.E.-CRS/mie ottemperanze fiscali).In passato a fatica ho trovato Banca in Italia che,senza conto ma con costi, ha emesso bonifici dedicati.Importo modico pagato in contanti,ma se cifra maggiore potrei incorrere in sanzioni (limite contante)/Banca può rifiutare contante (in epoca limite 3000E filiale Deutsche Bank rifiutava versamenti contanti conto condominio dai 1000E). Non voglio altro conto in Italia,non c'è obbligo.Come procedere,superando discriminazioni conto Italia/UE,dato mio diritto a detrazioni?Posso versare la trattenuta se c'è un modo. Grazie/Dist.Saluti

    Testo risposta:
    Gent. Sig.xxxx,
    per ottenere la detrazione fiscale in questione, è possibile pagare le relative spese, oltre che con bonifico bancario o postale, anche ricorrendo a una delle seguenti modalità:
    - bonifico effettuato tramite un conto aperto presso un “istituto di pagamento”, ovvero un’impresa, diversa dalle banche, autorizzata dalla Banca d’Italia a prestare servizi di pagamento (cfr. Risoluzione n. 9/2017). In questo caso, precisa la citata Risoluzione, “per poter usufruire dell’agevolazione, è necessario che l’istituto, in qualità di sostituto d’imposta, assolva tutti gli adempimenti riguardanti il versamento della ritenuta d’acconto, della certificazione della stessa (tramite modello CU) e della trasmissione della dichiarazione (modello 770);
    - pagamento materialmente effettuato dalla società finanziaria che ha concesso un finanziamento a condizione che questa paghi il corrispettivo al soggetto fornitore con un bonifico bancario o postale recante tutti i dati previsti (causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento e numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato), in modo da consentire alle banche o a Poste Italiane SPA di operare la ritenuta e sempreché il contribuente abbia copia della ricevuta del bonifico. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa è quello di effettuazione del bonifico da parte della finanziaria al fornitore della prestazione (cfr. Circolare n. 11/2014, risposta 4.4);
    - qualora vi siano più soggetti titolari del diritto alla detrazione, il beneficio può spettare anche a colui che non risulti intestatario del bonifico e/o della fattura, nella misura in cui abbia sostenuto le spese, a prescindere dalla circostanza che il bonifico sia stato o meno ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulti, invece, intestatario dei predetti documenti. A tal fine, è necessario che i documenti di spesa siano appositamente integrati con il nominativo del soggetto che ha sostenuto la spesa e con l’indicazione della relativa percentuale. Tali integrazioni devono essere effettuate fin dal primo anno di fruizione del beneficio, essendo esclusa la possibilità di modificare nei periodi d’imposta successivi la ripartizione della spesa sostenuta (cfr. Circolare n. 11/2014, risposta 4.1; Circolare n. 20/2011, risposta 2.1).
    Per maggiori informazioni può consultare la Circolare 19/2020 alle pagg. 256 e 348-349.
    Cordiali saluti.


    Quindi ciò conferma che senza un conto corrente in una banca in Italia o altro conto presso un istituto di pagamento autorizzato, ma sempre comunque "aperto" in Italia, non c'è un modo!
    Se hai il conto corrente in un altro paese dell'Unione, di fatto, non hai diritto alle detrazioni.


    (in costruzione/segue)
    Ultima modifica di gattmes; 20-01-2021, 11:01.
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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