piove sul bagnato.
uscita la bozza sulle altre rinnovabili (questa pare ufficiale, ne erano già uscite due ufficiose).
la premessa è la stessa della bozza 5° CE.
Il meccanismo è:
- registro per TUTTI sotto i 5 MW
- per quelli sopra i 5 MW gare
criteri di selezione (gerarchici), al netto di quelli facilmente ottenibili e che quindi avranno tutti:
per Idroelettrico: anzianità del titolo
per biomasse vergini: 1- alimentazione no-food, 2- anzianità del titolo
per biomasse sottoprodotti: anzianità del titolo
per eolico: 1- ventosità 2- anzianità del titolo
Ma quello che fa più impressione sono i target annuali:
Idro - 45 MW
eolico - 50 MW (si, non è un errore)
biomasse vergini e sottoprodotti: 22 MW (da ridere, solo una provincia lombarda fa 10 volte di più)
biomasse di discarica e depurazione: 130 MW
e i tempi per realizzare 18 mesi.
Alle gare accedono (progetti sopra i 5 MW) altri:
Idro - 35 MW (sette progetti)
eolico - 500 MW (la metà di quelli istallati oggi)
biomasse vergini e sottoprodotti: 20 MW (2 progetti da 10 MW)
biomasse di discarica e depurazione: 15 MW
I target sono ingenerosi. ma soprattutto manca in tutto il testo un criterio di salvaguardia che consenta di escludere le autorizzazioni troppo vecchie e non più vigenti. In questo modo succederà di nuovo quello che è successo con il I e II registro FV. 3/4 progetti non fattibili. Inoltre con questi target il registro resterà bloccato per anni.
Un piccolo esempio:
stavamo valutando per un cliente un investimento che gli è stato proposto: impianto con digestione anaerobica interamente alimentato da un allevamento di maiali. 200 kW. Connessione ed autorizzazione da avviare.
In questo quadro (se non entra in esercizio entro il 31/12/2012) si troverà in coda alle migliaia di impianti da 1 MW autorizzati in tutta Italia (in particolare in Emilia) per fare biogas da mais. E che non sono stati ancora fatti. Solo una provincia che avevo preso a campione ne ha oltre 80, autorizzati e non eseguiti.
Significa che l'autorizzazione ipotetica a fare 200 kW per la porcilaia aspetterà una cinquantina di anni prima che arrivi il suo turno (dubito che valga la pena).
uscita la bozza sulle altre rinnovabili (questa pare ufficiale, ne erano già uscite due ufficiose).
la premessa è la stessa della bozza 5° CE.
Il meccanismo è:
- registro per TUTTI sotto i 5 MW
- per quelli sopra i 5 MW gare
criteri di selezione (gerarchici), al netto di quelli facilmente ottenibili e che quindi avranno tutti:
per Idroelettrico: anzianità del titolo
per biomasse vergini: 1- alimentazione no-food, 2- anzianità del titolo
per biomasse sottoprodotti: anzianità del titolo
per eolico: 1- ventosità 2- anzianità del titolo
Ma quello che fa più impressione sono i target annuali:
Idro - 45 MW
eolico - 50 MW (si, non è un errore)
biomasse vergini e sottoprodotti: 22 MW (da ridere, solo una provincia lombarda fa 10 volte di più)
biomasse di discarica e depurazione: 130 MW
e i tempi per realizzare 18 mesi.
Alle gare accedono (progetti sopra i 5 MW) altri:
Idro - 35 MW (sette progetti)
eolico - 500 MW (la metà di quelli istallati oggi)
biomasse vergini e sottoprodotti: 20 MW (2 progetti da 10 MW)
biomasse di discarica e depurazione: 15 MW
I target sono ingenerosi. ma soprattutto manca in tutto il testo un criterio di salvaguardia che consenta di escludere le autorizzazioni troppo vecchie e non più vigenti. In questo modo succederà di nuovo quello che è successo con il I e II registro FV. 3/4 progetti non fattibili. Inoltre con questi target il registro resterà bloccato per anni.
Un piccolo esempio:
stavamo valutando per un cliente un investimento che gli è stato proposto: impianto con digestione anaerobica interamente alimentato da un allevamento di maiali. 200 kW. Connessione ed autorizzazione da avviare.
In questo quadro (se non entra in esercizio entro il 31/12/2012) si troverà in coda alle migliaia di impianti da 1 MW autorizzati in tutta Italia (in particolare in Emilia) per fare biogas da mais. E che non sono stati ancora fatti. Solo una provincia che avevo preso a campione ne ha oltre 80, autorizzati e non eseguiti.
Significa che l'autorizzazione ipotetica a fare 200 kW per la porcilaia aspetterà una cinquantina di anni prima che arrivi il suo turno (dubito che valga la pena).
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