Mi scuso in anticipo se questa non dovesse essere la sezione giusta. Non sono un esperto in materia di energia e l'aspetto fiscale e legislativo, dell'esperienza che vado a raccontare, è quello su cui mi farebbe più piacere avere una consulenza da persone preparate.
Tutto è iniziato tempo fa, quando un'operatrice mi chiama per una delle tante offerte energetiche da cui venivo sommerso (ultimamente sono meno frequenti, non ne conosco il motivo, ma meglio cosi)
La proposta sembra diversa dal solito e un po' incuriosito decido di accettare un incontro con un consulente Mistacco.
La proposta, li per li, mi sembra davvero interessante, ma inattuabile nella mia peculiare situazione, non avendo un reddito fisso al momento (per cui no possibilità di finanziamento) e non avendo un lavoro (no detrazione). Avendo però svolto qualche esperienza come commerciale intravedo le potenzialità del prodotto e chiedo di avere un colloquio per un'eventuale collaborazione. Tutto sembra molto interessante e finisco anche per fare un paio di appuntamenti per l'azienda esclusivista della zona.
Nel frattempo cerco di avere sempre più chiari alcuni aspetti della proposta che inizialmente non riuscivo ben a classificare. Comincio a fare domande ai responsabili per avere chiarezza, le risposte mi paiono sempre un po' fumose e il mio entusiasmo si raffredda notevolmente. Dal canto proprio l'azienda non sembra particolarmente interessata a collaborare con me (forse per le troppe domande, forse per altro chissà). Fatto sta che si interrompe questo rapporto quasi prima di cominciare.
Cercherò ora di raccontare com'è strutturata l'offerta (nel caso non la conosciate) e mi piacerebbe che qualcuno preparato in questo campo potesse chiarire i miei dubbi.
In sostanza funziona così. Mistacco propone un contratto per cui, a fronte dell'acquisto di una quota di pala eolica, loro si intestano la vostra bolletta luce per 20 anni.
Andiamo ad analizzare le cifre in gioco.
Ogni quota di pala ha un costo di 10.900 euro e copre un consumo annuo di 3300 Kwh. Le quote sono acquistabili anche in frazioni di 1/8. A seconda del proprio fabbisogno annuale si può acquistare il numero di quote necessario.
Facciamo un esempio chiarificatore .
Utente x ha un consumo annuo di 3000Kwh. Con bollette bimestrali attorno ai 130 euro (costo x Kwh 0.26) la sua spesa annua si aggira sui 780 euro.
Ipotizzando che il costo dell'energia non subisca aumenti per i prossimi 20 anni il totale del costo della bolletta sarebbe di 15600 euro. Se ipotizziamo un aumento annuo medio dell'1% siamo a 17.174 euro, del 2% a 18.951 e cosi via. Per coprire questo tipo di fabbisogno, in totale tranquillità, senza timori di sforare, ipotizziamo che utente x acquisti una quota piena al costo di 10.900 euro. Essa gli garantirà la copertura per 3300 Kwh annui e nel caso ne avanzasse potrà utilizzarli durante i seguenti anni.
Ma non finisce qui. Essendo utente x proprietario (anche se parzialmente) della pala che produce energia pulita ha, a detta di mistacco, il diritto all'incentivo statale e alla detrazione del 65% (su questo dato ci sono state variazioni durante le poche settimane in cui ho collaborato, per cui non so se sia ancora il dato in vigore).
Quindi riassumendo, nei successivi 10 anni utente x potrà scalare il costo dalle proprie dichiarazioni dei redditi o in busta se lavora come dipendente, fino a un totale di 7085 euri detratti.
A conti fatti, dopo 10 anni il costo dell'intera operazione risulta essere stato di 3815 euro. Utente x avrà ancora 10 anni senza ricevere bollette (che continueranno ad arrivare a mistacco) avendo di fatto un risparmio totale enorme ---> prendendo anche solo l'esempio improbabile che l'energia non aumenti si parla di 11785 euro risparmiati in 20 anni.
Notevole.
Non avendo tutti a disposizione 10-20-30 (a seconda delle necessità) mila euro da investire la formula più comune è quella del finanziamento.
I finanziamenti proposti da Mistacco erano (in quel periodo almeno) con Findomestic se non sbaglio.
Stando all'esempio della quota da 3300Kwh si tratta di pagare una rata mensile di 125,50 euro per 10 anni per un totale di 15060 euro che risulta sicuramente meno attraente rispetto ai 10900 di cui sopra. Se però applichiamo la detrazione dei 7085 alla fine dei 20 anni avremo comunque avuto un discreto risparmio (per la precisione 7625 euro rispetto al costo della bolletta considerando 0% di aumenti)
I risparmi sono abbastanza elevati se guardiamo i numeri nell'arco dei vent'anni. Quello che l'azienda non mette in luce sin da subito (ma questo è anche comprensibile) che nell'immediato il risparmio non si vede, essendo più un investimento a lungo termine. Infatti per il primo anno l'utente che avrà fatto il finanziamento avrà comunque una rata mensile da pagare di 125 euro laddove prima pagava la bolletta di 130 euro ogni due mesi. Per il primo anno quindi l'utente spenderà 1506 euro a fronte dei 780 che spenderebbe di bollette. Dal secondo anno , con la detrazione del 65% dei 10900 spalmata in dieci anni, spenderà di fatto 797,50 euro di finanziamento contro i 780 che spenderebbe di bollette( ma questo dato è soggetto alla variazione del costo dell'energia, quindi potrebbe essere abbastanza diverso). Dal decimo anno in poi arriverebbe il vero vantaggio. Il finanziamento sarebbe estinto e Mistacco continuerebbe a pagare la bolletta per altri 10 anni con costo 0 quindi per l'utente.
Vista così è sicuramente meno appetitosa come offerta, e comprensibilmente l'azienda si guarda bene dal proporla in tal modo. L'utente medio, specie in questo periodo di crisi, ha più bisogno di un piccolo risparmio nell'immediato che di uno grande fra 10 anni.
Ad ogni modo non è su questo che vorrei far luce.
Premetto che Mistacco offre in alternativa alla formula "Bolletta zero" anche la possibilità di avere l'incentivo GSE, dove in sostanza si continua a pagare la propria bolletta ma si riceve l'incentivo dallo stato per la produzione di energia da parte della pala di cui l'utente ha acquisito una quota.
A conti fatti questa seconda formula risulta molto meno interessante e di fatto tutta la comunicazione e la pubblicità spingono verso il modello "Bolletta zero".
La sua funzione di fatto è quella di poter dire al possibile cliente " se non vuoi far intestare la bolletta di casa tua a un'altra azienda puoi benissimo richiedere l'incentivo GSE, se invece vuoi che ci accolliamo la tua bolletta l'incentivo lo prendiamo noi".
E' proprio su questo passaggio che personalmente mi sono sorti dei dubbi.
Ho cominciato a chiedermi: ma se in caso di formula "bolletta zero" l'incentivo statale lo prende mistacco (giustamente) da dove nasce allora la possibilità di detrazione del 65% per il cliente?
I contratti sono tutt'altro che chiari e inizialmente non capivo cosa stavamo di fatto detraendo. Andando più a fondo credo di aver capito che la cosa funzioni attraverso un escamotage la cui liceità mi sembra piuttosto dubbia.
In sostanza, alla firma del contratto si riceve un dispositivo da installare in casa che dovrebbe monitorare la produzione della pala di cui è stata acquistata una quota. Tale dispositivo, del costo di non più di 100 euro, ma probabilmente anche meno, sarà fatturato 10900 euro e detratto come impianto domotico.
Ora, nel contratto non è chiaro cosa si va ad acquistare e di fatto si vanno a firmare 2 contratti. Tutta l'informativa è impostata per dire all'utente che andrà ad acquistare una quota di pala. Ma per poter aver la detrazione di fatto sta acquistando una scatoletta.
Quello che vorrei sapere da chi è più esperto in materia è se questo escamotage sfrutta una falla del sistema e rientra però nel lecito o se si tratta di fatto di una truffa (in questo caso ai danni dello stato, finchè non dovesse essere messa a nudo, e dell'utente nel caso salti tutto).
Un saluto e scusate il lungo post.
Tutto è iniziato tempo fa, quando un'operatrice mi chiama per una delle tante offerte energetiche da cui venivo sommerso (ultimamente sono meno frequenti, non ne conosco il motivo, ma meglio cosi)
La proposta sembra diversa dal solito e un po' incuriosito decido di accettare un incontro con un consulente Mistacco.
La proposta, li per li, mi sembra davvero interessante, ma inattuabile nella mia peculiare situazione, non avendo un reddito fisso al momento (per cui no possibilità di finanziamento) e non avendo un lavoro (no detrazione). Avendo però svolto qualche esperienza come commerciale intravedo le potenzialità del prodotto e chiedo di avere un colloquio per un'eventuale collaborazione. Tutto sembra molto interessante e finisco anche per fare un paio di appuntamenti per l'azienda esclusivista della zona.
Nel frattempo cerco di avere sempre più chiari alcuni aspetti della proposta che inizialmente non riuscivo ben a classificare. Comincio a fare domande ai responsabili per avere chiarezza, le risposte mi paiono sempre un po' fumose e il mio entusiasmo si raffredda notevolmente. Dal canto proprio l'azienda non sembra particolarmente interessata a collaborare con me (forse per le troppe domande, forse per altro chissà). Fatto sta che si interrompe questo rapporto quasi prima di cominciare.
Cercherò ora di raccontare com'è strutturata l'offerta (nel caso non la conosciate) e mi piacerebbe che qualcuno preparato in questo campo potesse chiarire i miei dubbi.
In sostanza funziona così. Mistacco propone un contratto per cui, a fronte dell'acquisto di una quota di pala eolica, loro si intestano la vostra bolletta luce per 20 anni.
Andiamo ad analizzare le cifre in gioco.
Ogni quota di pala ha un costo di 10.900 euro e copre un consumo annuo di 3300 Kwh. Le quote sono acquistabili anche in frazioni di 1/8. A seconda del proprio fabbisogno annuale si può acquistare il numero di quote necessario.
Facciamo un esempio chiarificatore .
Utente x ha un consumo annuo di 3000Kwh. Con bollette bimestrali attorno ai 130 euro (costo x Kwh 0.26) la sua spesa annua si aggira sui 780 euro.
Ipotizzando che il costo dell'energia non subisca aumenti per i prossimi 20 anni il totale del costo della bolletta sarebbe di 15600 euro. Se ipotizziamo un aumento annuo medio dell'1% siamo a 17.174 euro, del 2% a 18.951 e cosi via. Per coprire questo tipo di fabbisogno, in totale tranquillità, senza timori di sforare, ipotizziamo che utente x acquisti una quota piena al costo di 10.900 euro. Essa gli garantirà la copertura per 3300 Kwh annui e nel caso ne avanzasse potrà utilizzarli durante i seguenti anni.
Ma non finisce qui. Essendo utente x proprietario (anche se parzialmente) della pala che produce energia pulita ha, a detta di mistacco, il diritto all'incentivo statale e alla detrazione del 65% (su questo dato ci sono state variazioni durante le poche settimane in cui ho collaborato, per cui non so se sia ancora il dato in vigore).
Quindi riassumendo, nei successivi 10 anni utente x potrà scalare il costo dalle proprie dichiarazioni dei redditi o in busta se lavora come dipendente, fino a un totale di 7085 euri detratti.
A conti fatti, dopo 10 anni il costo dell'intera operazione risulta essere stato di 3815 euro. Utente x avrà ancora 10 anni senza ricevere bollette (che continueranno ad arrivare a mistacco) avendo di fatto un risparmio totale enorme ---> prendendo anche solo l'esempio improbabile che l'energia non aumenti si parla di 11785 euro risparmiati in 20 anni.
Notevole.
Non avendo tutti a disposizione 10-20-30 (a seconda delle necessità) mila euro da investire la formula più comune è quella del finanziamento.
I finanziamenti proposti da Mistacco erano (in quel periodo almeno) con Findomestic se non sbaglio.
Stando all'esempio della quota da 3300Kwh si tratta di pagare una rata mensile di 125,50 euro per 10 anni per un totale di 15060 euro che risulta sicuramente meno attraente rispetto ai 10900 di cui sopra. Se però applichiamo la detrazione dei 7085 alla fine dei 20 anni avremo comunque avuto un discreto risparmio (per la precisione 7625 euro rispetto al costo della bolletta considerando 0% di aumenti)
I risparmi sono abbastanza elevati se guardiamo i numeri nell'arco dei vent'anni. Quello che l'azienda non mette in luce sin da subito (ma questo è anche comprensibile) che nell'immediato il risparmio non si vede, essendo più un investimento a lungo termine. Infatti per il primo anno l'utente che avrà fatto il finanziamento avrà comunque una rata mensile da pagare di 125 euro laddove prima pagava la bolletta di 130 euro ogni due mesi. Per il primo anno quindi l'utente spenderà 1506 euro a fronte dei 780 che spenderebbe di bollette. Dal secondo anno , con la detrazione del 65% dei 10900 spalmata in dieci anni, spenderà di fatto 797,50 euro di finanziamento contro i 780 che spenderebbe di bollette( ma questo dato è soggetto alla variazione del costo dell'energia, quindi potrebbe essere abbastanza diverso). Dal decimo anno in poi arriverebbe il vero vantaggio. Il finanziamento sarebbe estinto e Mistacco continuerebbe a pagare la bolletta per altri 10 anni con costo 0 quindi per l'utente.
Vista così è sicuramente meno appetitosa come offerta, e comprensibilmente l'azienda si guarda bene dal proporla in tal modo. L'utente medio, specie in questo periodo di crisi, ha più bisogno di un piccolo risparmio nell'immediato che di uno grande fra 10 anni.
Ad ogni modo non è su questo che vorrei far luce.
Premetto che Mistacco offre in alternativa alla formula "Bolletta zero" anche la possibilità di avere l'incentivo GSE, dove in sostanza si continua a pagare la propria bolletta ma si riceve l'incentivo dallo stato per la produzione di energia da parte della pala di cui l'utente ha acquisito una quota.
A conti fatti questa seconda formula risulta molto meno interessante e di fatto tutta la comunicazione e la pubblicità spingono verso il modello "Bolletta zero".
La sua funzione di fatto è quella di poter dire al possibile cliente " se non vuoi far intestare la bolletta di casa tua a un'altra azienda puoi benissimo richiedere l'incentivo GSE, se invece vuoi che ci accolliamo la tua bolletta l'incentivo lo prendiamo noi".
E' proprio su questo passaggio che personalmente mi sono sorti dei dubbi.
Ho cominciato a chiedermi: ma se in caso di formula "bolletta zero" l'incentivo statale lo prende mistacco (giustamente) da dove nasce allora la possibilità di detrazione del 65% per il cliente?
I contratti sono tutt'altro che chiari e inizialmente non capivo cosa stavamo di fatto detraendo. Andando più a fondo credo di aver capito che la cosa funzioni attraverso un escamotage la cui liceità mi sembra piuttosto dubbia.
In sostanza, alla firma del contratto si riceve un dispositivo da installare in casa che dovrebbe monitorare la produzione della pala di cui è stata acquistata una quota. Tale dispositivo, del costo di non più di 100 euro, ma probabilmente anche meno, sarà fatturato 10900 euro e detratto come impianto domotico.
Ora, nel contratto non è chiaro cosa si va ad acquistare e di fatto si vanno a firmare 2 contratti. Tutta l'informativa è impostata per dire all'utente che andrà ad acquistare una quota di pala. Ma per poter aver la detrazione di fatto sta acquistando una scatoletta.
Quello che vorrei sapere da chi è più esperto in materia è se questo escamotage sfrutta una falla del sistema e rientra però nel lecito o se si tratta di fatto di una truffa (in questo caso ai danni dello stato, finchè non dovesse essere messa a nudo, e dell'utente nel caso salti tutto).
Un saluto e scusate il lungo post.
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