salve a tutti,
come promesso,
ho migliorato l'esposizione dell'articolo e corretto alcuni calcoli sbagliati..
c
ho aperto una nuova discussione perchè forse il problema della diffusione dei fotoni non sembra collegato con le ricerche sulla F.F..
sembra ma...
ora posto l'articolo corretto,
sempre in cerca di volenterosi che migliorino i calcoli o indicano punti deboli, o esperimenti di falsificazione.
in memoria di Albert Einstein
Teoria rabazon diffusione luce in mezzi trasparenti
la diffusione della luce in mezzi trasparenti, tipo acqua,vetro,
aria ,cristalli,
avviene a velocità ridotte rispetto al vuoto, e con le angolazioni
derivate dalla legge di minima azione studiata da maupertis.
In questo articolo tratteremo dei principi generali della diffusione e come potrebbe avvenire fisicamente questo fenomeno,con una descrizione olistica generale .
Per semplificare, tratteremo il caso particolare dell’acqua,
e semplificheremo i calcoli, per evidenziare al massimo il principio fisico generale.
Daremo come velocità di attraversamento di un Cm d’acqua 200.000 Km/sec,come numero di molecole 10^21 in un cm3,
— velocità c 300.000 Km/sec (noterete come i dati siano semplificati ed approssimati)
considerando la frequenza e lunghezza d’onda media nel visibile del fotone di circa 5 10-8 cm, diametro medio di una molecola 5*10-8 cm—considerando che per avere una buona probabilità di interazione l’onda del fotone deve sovrapporsi per almeno 2/3 alla dimensione della molecola, considerando i moti browniani delle molecole, ecc..
la sezione d’urto utile deve essere circa 10-14 cm2
supponiamo che un fotone, con le caratteristiche frequenze e lunghezze d’onda dello spettro visibile,
urti una molecola, e per interferenza con le particolari frequenze degli elettroni della molecola,con le geometrie della stessa, con le particolari frequenze di scambio degli elettroni che legano gli elementi della molecola,abbia una interferenza d’onda,solo nella finestra spettrale del visibile, e l’interferenza modifichi frequenza e lunghezza d’onda assorbendo in pratica gran parte dell’energia del fotone,costringendolo a seguire il perimetro esterno della molecola, e il fotone venga riemesso con frequenze uguali a quelle che si ritrovava prima dell’urto , dopo un semigiro medio di 180° attorno alla molecola,con il caratteristico angolo di riflessione dell’acqua.
Notare che la velocità C del fotone rimane sempre quella del vuoto..
Notare come l’eventuale deformazione della molecola, in seguito all’urto, rimanga nella casistica di urto elastico, perché la molecola ritorna normale e fa sparire la deformazione ricedendo il fotone alle stesse energie dopo 10-18sec circa..
Notare che se ipotizziamo solo una interferenza attrattiva del fotone con gli elettroni,, non abbiamo salti negli orbitali degli elettroni,e quindi non abbiamo le frequenze caratteristiche che i fotoni hanno quando sono emessi dagli elettroni per tornare negli orbitali base.
Notare come la velocità dell’interferenza permetta solo lievi sfasamenti dovuti ai moti browniani dell’acqua, con piccole imperfezioni al fascio di luce riemesso dal cm d’acqua.
Possiamo ipotizzare che le dimensioni particolari delle molecole , abbastanza simili alle lunghezze d’onda dei fotoni collidenti, abbiano qualche ruolo in questo comportamento anomalo..
Ipotizziamo questo particolare comportamento solo per le sostanze trasparenti e solo per le frequenze del visibile…
Possiamo ipotizzare esperimenti di falsificazione, con le dimensioni di altre molecole, tipo quelle a base di silicio nei vetri o nei cristalli.
Se le dimensioni sono simili a quelle dell’acqua, questo dato possiamo portarlo a favore della teoria.
Per una trattazione matematica più profonda dell’interferenza tra il fotone e gli elettroni di legame della molecola d’acqua rimandiamo in altro capitolo..
Il fotone , se la molecola fosse sferica,
sarebbe costretto ad allungare il cammino, rispetto alla normale retta, di una mezza circonferenza, di circa 1.6 volte.
Considerando che la molecola non ha una forma sferica , ma dovrebbe avere una conformazione più simile a quelle di orecchie di topolino, inoltre la molecola in seguito all’urto potrebbe assumere una forma a discoide, mediamente il percorso dovrebbe raddoppiare.
Per percorrere 5*10-8cm, un fotone impiega 1.6 10^-18 sec.
Nel caso del percorso sulla mezza circonferenza distorta il doppio ,circa 3* 10^-18sec.
Per percorrere un cm d’acqua a 200.000 Km /sec impiega 5* 10^-11sec
Se fosse alla normale velocità C, nel vuoto, impiegherebbe 3 10^-11 sec circa..
, la luce ha un ritardo di 2*10^-11sec ,circa ,
dividendoli per il ritardo medio di 1.6*10 ^-18 sec,dovuti ad un urto
avremmo circa 10^+7 urti.. per giustificare il ritardo della luce a percorrere un cm d'acqua
Consideriamo ora che se in un cm3 abbiamo 10+21 molecole, in uno spessore simile al diametro della molecola,10-8cm,
abbiamo circa 10+13 molecole.
Consideriamo che le molecole presentino al fotone incidente una superficie di cattura ,
una specie di sezione d’urto utile , compresi i movimenti browniani e la lunghezza d’onda del fotone con sovrapposizione di 2/3, per avere probabilità di cattura molto alte,, una superficie media di circa 10-14cm2.
Se dividiamo il numero delle molecole 10+13 per la superficie di cattura ,
Abbiamo una probabilità d’urto di un fotone di 1 su 10 ,
per ogni spessore di 10-8 del centimetro cubo.
Gli urti sono in totale circa 10+7, per centimetro attraversato,
con probabilità 1/10 ,su 10+8 abbiamo 10+7 urti,
che sono in accordo con il rallentamento medio calcolato prima in altro modo , per il fotone.
Questa teoria giustifica come mai il fotone rallenti,
e pur subendo tanti urti,10 milioni , mediamente non venga diffuso a caso in tutte le direzioni, come ci si aspetta da urti elastici con riflessione e basta.. ma seguendo solo la riflessione coerente alla minima azione..
inoltre abbiamo spiegato perché il fotone pur continuando a viaggiare a velocità c, impieghi più tempo ad attraversare il cm d’acqua ..semplicemente perché è costretto a percorrere più strada..
gazzoni giancarlo
come promesso,
ho migliorato l'esposizione dell'articolo e corretto alcuni calcoli sbagliati..
c
ho aperto una nuova discussione perchè forse il problema della diffusione dei fotoni non sembra collegato con le ricerche sulla F.F..
sembra ma...
ora posto l'articolo corretto,
sempre in cerca di volenterosi che migliorino i calcoli o indicano punti deboli, o esperimenti di falsificazione.
in memoria di Albert Einstein
Teoria rabazon diffusione luce in mezzi trasparenti
la diffusione della luce in mezzi trasparenti, tipo acqua,vetro,
aria ,cristalli,
avviene a velocità ridotte rispetto al vuoto, e con le angolazioni
derivate dalla legge di minima azione studiata da maupertis.
In questo articolo tratteremo dei principi generali della diffusione e come potrebbe avvenire fisicamente questo fenomeno,con una descrizione olistica generale .
Per semplificare, tratteremo il caso particolare dell’acqua,
e semplificheremo i calcoli, per evidenziare al massimo il principio fisico generale.
Daremo come velocità di attraversamento di un Cm d’acqua 200.000 Km/sec,come numero di molecole 10^21 in un cm3,
— velocità c 300.000 Km/sec (noterete come i dati siano semplificati ed approssimati)
considerando la frequenza e lunghezza d’onda media nel visibile del fotone di circa 5 10-8 cm, diametro medio di una molecola 5*10-8 cm—considerando che per avere una buona probabilità di interazione l’onda del fotone deve sovrapporsi per almeno 2/3 alla dimensione della molecola, considerando i moti browniani delle molecole, ecc..
la sezione d’urto utile deve essere circa 10-14 cm2
supponiamo che un fotone, con le caratteristiche frequenze e lunghezze d’onda dello spettro visibile,
urti una molecola, e per interferenza con le particolari frequenze degli elettroni della molecola,con le geometrie della stessa, con le particolari frequenze di scambio degli elettroni che legano gli elementi della molecola,abbia una interferenza d’onda,solo nella finestra spettrale del visibile, e l’interferenza modifichi frequenza e lunghezza d’onda assorbendo in pratica gran parte dell’energia del fotone,costringendolo a seguire il perimetro esterno della molecola, e il fotone venga riemesso con frequenze uguali a quelle che si ritrovava prima dell’urto , dopo un semigiro medio di 180° attorno alla molecola,con il caratteristico angolo di riflessione dell’acqua.
Notare che la velocità C del fotone rimane sempre quella del vuoto..
Notare come l’eventuale deformazione della molecola, in seguito all’urto, rimanga nella casistica di urto elastico, perché la molecola ritorna normale e fa sparire la deformazione ricedendo il fotone alle stesse energie dopo 10-18sec circa..
Notare che se ipotizziamo solo una interferenza attrattiva del fotone con gli elettroni,, non abbiamo salti negli orbitali degli elettroni,e quindi non abbiamo le frequenze caratteristiche che i fotoni hanno quando sono emessi dagli elettroni per tornare negli orbitali base.
Notare come la velocità dell’interferenza permetta solo lievi sfasamenti dovuti ai moti browniani dell’acqua, con piccole imperfezioni al fascio di luce riemesso dal cm d’acqua.
Possiamo ipotizzare che le dimensioni particolari delle molecole , abbastanza simili alle lunghezze d’onda dei fotoni collidenti, abbiano qualche ruolo in questo comportamento anomalo..
Ipotizziamo questo particolare comportamento solo per le sostanze trasparenti e solo per le frequenze del visibile…
Possiamo ipotizzare esperimenti di falsificazione, con le dimensioni di altre molecole, tipo quelle a base di silicio nei vetri o nei cristalli.
Se le dimensioni sono simili a quelle dell’acqua, questo dato possiamo portarlo a favore della teoria.
Per una trattazione matematica più profonda dell’interferenza tra il fotone e gli elettroni di legame della molecola d’acqua rimandiamo in altro capitolo..
Il fotone , se la molecola fosse sferica,
sarebbe costretto ad allungare il cammino, rispetto alla normale retta, di una mezza circonferenza, di circa 1.6 volte.
Considerando che la molecola non ha una forma sferica , ma dovrebbe avere una conformazione più simile a quelle di orecchie di topolino, inoltre la molecola in seguito all’urto potrebbe assumere una forma a discoide, mediamente il percorso dovrebbe raddoppiare.
Per percorrere 5*10-8cm, un fotone impiega 1.6 10^-18 sec.
Nel caso del percorso sulla mezza circonferenza distorta il doppio ,circa 3* 10^-18sec.
Per percorrere un cm d’acqua a 200.000 Km /sec impiega 5* 10^-11sec
Se fosse alla normale velocità C, nel vuoto, impiegherebbe 3 10^-11 sec circa..
, la luce ha un ritardo di 2*10^-11sec ,circa ,
dividendoli per il ritardo medio di 1.6*10 ^-18 sec,dovuti ad un urto
avremmo circa 10^+7 urti.. per giustificare il ritardo della luce a percorrere un cm d'acqua
Consideriamo ora che se in un cm3 abbiamo 10+21 molecole, in uno spessore simile al diametro della molecola,10-8cm,
abbiamo circa 10+13 molecole.
Consideriamo che le molecole presentino al fotone incidente una superficie di cattura ,
una specie di sezione d’urto utile , compresi i movimenti browniani e la lunghezza d’onda del fotone con sovrapposizione di 2/3, per avere probabilità di cattura molto alte,, una superficie media di circa 10-14cm2.
Se dividiamo il numero delle molecole 10+13 per la superficie di cattura ,
Abbiamo una probabilità d’urto di un fotone di 1 su 10 ,
per ogni spessore di 10-8 del centimetro cubo.
Gli urti sono in totale circa 10+7, per centimetro attraversato,
con probabilità 1/10 ,su 10+8 abbiamo 10+7 urti,
che sono in accordo con il rallentamento medio calcolato prima in altro modo , per il fotone.
Questa teoria giustifica come mai il fotone rallenti,
e pur subendo tanti urti,10 milioni , mediamente non venga diffuso a caso in tutte le direzioni, come ci si aspetta da urti elastici con riflessione e basta.. ma seguendo solo la riflessione coerente alla minima azione..
inoltre abbiamo spiegato perché il fotone pur continuando a viaggiare a velocità c, impieghi più tempo ad attraversare il cm d’acqua ..semplicemente perché è costretto a percorrere più strada..
gazzoni giancarlo
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