Buongiorno a tutti. Io ci riprovo.
Parliamo di trasmutazioni. Poichè ritengo che nella scienza il ragionamento "Come si spiegano allora...?" non abbia particolare valore, ma si debba cercare piuttosto il "Non può essere spiegato che così", ho già espresso dei dubbi sulla relazione di Iorio e Cirillo. Non è importante (è poco convincente) uno schema complicatissimo di reazioni e decadimenti, specie se non viene offerto un confronto con gli esperimenti. L'unico risultato che si ottiene è provare la pazienza di chi non sia ferreamente convinto della bontà dell'esperimento.
A chi per contro lo sia (ad esempio chi scrive), non offre nessuna buona informazione.
La legge italiana non obbliga nessuno a divulgare i propri risultati; nemmeno da un punto di vista etico esiste un simile principio
(salvo magari il caso che tali risultati siano il frutto del denaro pubblico). Ottenere dei risultati costa tempo, denaro ed energie.
Perchè condividerli quindi con il primo arrivato? Non fa una piega (e non lo dico con ironia).
Dunque io non pretendo proprio nulla. Rimane però l'onestà di dichiarare quanto si vuole divulgare e quanto si vuole tenere per se.
E' comodo sostenere a parole i difetti della "scienza ufficiale", fatta di caste, di segreti e ostracismo senza opprvi -nei fatti-
un atteggiamento diverso. Per capirci: cosa c'è da "ostracizzare" in una relazione come quella? Risultati? Finisce che uno prende
il sacco in cima come veniva da fare a me, si basa sull'unica reazione esplicitata e la liquida immediatamente visto che è endotermica.
Utile ed edificante esempio di comunicazione.
Fatemi capire da che parte state, solo per rispetto nei miei confronti, Così almeno posso decidere se per me è una perdita di tempo o no.
Per guadagnare tempo nel caso decideste di condividere i vostri risultati (cosa che spero) ciò che penso sarebbe per tutti importate sapere è:
1) Dettagli sperimentali: composizione degli elettrodi, della soluzione e di tutte le apparecchiature venute in contatto in un modo
o nell'altro con la soluzione; tempo intercorso dall'esperimento all'analisi.
2) Elementi che si suppone (dalle misure) si siano creati, con una stima delle quantità e relativi errori di misura.
Solo a questo punto avrebbe senso individuare un elemeto significativo (che proprio non c'è verso di spiegare "classicamente")
e tentare (con umiltà
di offrire un interpretazione della sua presenza e, possibilmente, della quantità in cui si presenta.
Altrimenti, se non vi va di parlarne, amici come prima e statemi bene.
Parliamo di trasmutazioni. Poichè ritengo che nella scienza il ragionamento "Come si spiegano allora...?" non abbia particolare valore, ma si debba cercare piuttosto il "Non può essere spiegato che così", ho già espresso dei dubbi sulla relazione di Iorio e Cirillo. Non è importante (è poco convincente) uno schema complicatissimo di reazioni e decadimenti, specie se non viene offerto un confronto con gli esperimenti. L'unico risultato che si ottiene è provare la pazienza di chi non sia ferreamente convinto della bontà dell'esperimento.
A chi per contro lo sia (ad esempio chi scrive), non offre nessuna buona informazione.
La legge italiana non obbliga nessuno a divulgare i propri risultati; nemmeno da un punto di vista etico esiste un simile principio
(salvo magari il caso che tali risultati siano il frutto del denaro pubblico). Ottenere dei risultati costa tempo, denaro ed energie.
Perchè condividerli quindi con il primo arrivato? Non fa una piega (e non lo dico con ironia).
Dunque io non pretendo proprio nulla. Rimane però l'onestà di dichiarare quanto si vuole divulgare e quanto si vuole tenere per se.
E' comodo sostenere a parole i difetti della "scienza ufficiale", fatta di caste, di segreti e ostracismo senza opprvi -nei fatti-
un atteggiamento diverso. Per capirci: cosa c'è da "ostracizzare" in una relazione come quella? Risultati? Finisce che uno prende
il sacco in cima come veniva da fare a me, si basa sull'unica reazione esplicitata e la liquida immediatamente visto che è endotermica.
Utile ed edificante esempio di comunicazione.
Fatemi capire da che parte state, solo per rispetto nei miei confronti, Così almeno posso decidere se per me è una perdita di tempo o no.
Per guadagnare tempo nel caso decideste di condividere i vostri risultati (cosa che spero) ciò che penso sarebbe per tutti importate sapere è:
1) Dettagli sperimentali: composizione degli elettrodi, della soluzione e di tutte le apparecchiature venute in contatto in un modo
o nell'altro con la soluzione; tempo intercorso dall'esperimento all'analisi.
2) Elementi che si suppone (dalle misure) si siano creati, con una stima delle quantità e relativi errori di misura.
Solo a questo punto avrebbe senso individuare un elemeto significativo (che proprio non c'è verso di spiegare "classicamente")
e tentare (con umiltà

Altrimenti, se non vi va di parlarne, amici come prima e statemi bene.
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