Un grande saluto a tutti,
non vorrei abusare di questo forum iniziando questa discussione di scarso livello scientifico, solo avrei tre cose da chiedere e non ho trovato un modo migliore per inserirle. In ogni caso se scrivo cose senza senso cancellate pure la discussione, non mi offendo
1) data la grande temperatura che viene raggiunta dagli elettrodi, avrebbe senso utilizzare un catodo ed un anodo che abbiano la possibilità di essere raffreddati? Compatibilmente con la stabilità della reazione (quindi da quanto ho capito non nelle fasi iniziali) con questo sistema sarebbe forse possibile utilizzare materiali chimicamente più resistenti del tugnsteno anche se con minore capacità di resistere alle alte temperature; si riuscirebbe ad ottenere una reazione di maggior durata? ( Thot sembrava d'accordo )
2) mi chiedevo "cosa fa" il plasma durante la reazione.. è fermo oppure si muove in qualche modo? Forse potrebbe avere senso studiare la sua dinamica interna per avere cella ed elettrodi di forma ottimizzata. Sempre che ciò sia possibile.. Il prof di chimica a scuola aveva speso poche parole sul plasma come stato della materia, diceva che lo si è studiato poco, nessuno ne era venuto a capo e quindi l'argomento finiva lì.
3) per rilevare eventuali emissioni di particelle si potrebbero utilizzare lastre fotografiche oppure queste sono valide solo per particelle più leggere dei neutroni?
Grazie, spero di non avervi infastidito.
non vorrei abusare di questo forum iniziando questa discussione di scarso livello scientifico, solo avrei tre cose da chiedere e non ho trovato un modo migliore per inserirle. In ogni caso se scrivo cose senza senso cancellate pure la discussione, non mi offendo
1) data la grande temperatura che viene raggiunta dagli elettrodi, avrebbe senso utilizzare un catodo ed un anodo che abbiano la possibilità di essere raffreddati? Compatibilmente con la stabilità della reazione (quindi da quanto ho capito non nelle fasi iniziali) con questo sistema sarebbe forse possibile utilizzare materiali chimicamente più resistenti del tugnsteno anche se con minore capacità di resistere alle alte temperature; si riuscirebbe ad ottenere una reazione di maggior durata? ( Thot sembrava d'accordo )
2) mi chiedevo "cosa fa" il plasma durante la reazione.. è fermo oppure si muove in qualche modo? Forse potrebbe avere senso studiare la sua dinamica interna per avere cella ed elettrodi di forma ottimizzata. Sempre che ciò sia possibile.. Il prof di chimica a scuola aveva speso poche parole sul plasma come stato della materia, diceva che lo si è studiato poco, nessuno ne era venuto a capo e quindi l'argomento finiva lì.
3) per rilevare eventuali emissioni di particelle si potrebbero utilizzare lastre fotografiche oppure queste sono valide solo per particelle più leggere dei neutroni?
Grazie, spero di non avervi infastidito.
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