Ciao a tutti,
nel frattempo che io ed un mio collaboratore stiamo preparando la cella elettrolitica, vi espongo alcune mie idee/questioni.
Per poter abbassare la tensione di innesco, forse, si potrebbe usare un semplice ago come catodo: non mi stupirebbe se il plasma si accenda anche ad una decina di Volts e di conseguenza la potenza necessaria a mantenerlo sia minore. Ma anche l'energia emessa dalla cella sara' sicuramente minore, pero' non necesssariamente in maniera proporzionale all'energia immessa: a questo punto sarebbe interessante verificare sperimentalmente il rendimento della cella in funzione della tensione.
Da un po' di tempo a questa parte mi frulla per la testa una questione: il plasma e' persistente o no? Ovvero quando si toglie la tensione alla cella, il plasma rimane acceso per qualche secondo o anche qualche decimo di secondo oppure si spegne istantaneamente? Nel caso che vi sia persistenza, anche minima, allora basterebbe immettere nella cella una corrente ad impulsi, non alternata: se la persistenza dura T secondi, allora basterebbe dare corrente continua solo per una frazione di T. Anche qui valgono le stesse considerazione sul rendimento della cella fatte prima, pero' in funzione della durata dell'impulso di corrente.
Un saluto
Francesco
nel frattempo che io ed un mio collaboratore stiamo preparando la cella elettrolitica, vi espongo alcune mie idee/questioni.
Per poter abbassare la tensione di innesco, forse, si potrebbe usare un semplice ago come catodo: non mi stupirebbe se il plasma si accenda anche ad una decina di Volts e di conseguenza la potenza necessaria a mantenerlo sia minore. Ma anche l'energia emessa dalla cella sara' sicuramente minore, pero' non necesssariamente in maniera proporzionale all'energia immessa: a questo punto sarebbe interessante verificare sperimentalmente il rendimento della cella in funzione della tensione.
Da un po' di tempo a questa parte mi frulla per la testa una questione: il plasma e' persistente o no? Ovvero quando si toglie la tensione alla cella, il plasma rimane acceso per qualche secondo o anche qualche decimo di secondo oppure si spegne istantaneamente? Nel caso che vi sia persistenza, anche minima, allora basterebbe immettere nella cella una corrente ad impulsi, non alternata: se la persistenza dura T secondi, allora basterebbe dare corrente continua solo per una frazione di T. Anche qui valgono le stesse considerazione sul rendimento della cella fatte prima, pero' in funzione della durata dell'impulso di corrente.
Un saluto
Francesco
Commenta