Salve ragazzi,
Ho scelto plasma perchè li spero di arrivare, ma per ora sono alla cella
Comunque...qualche giorno fa osservando la relazione di Iorio-Cirillo mi son posto tutta una serie di domande. Cosi' ho cominciato a fare un'analisi ai campi della cella, per capire cosa succede. Più procedevo nel far conti (da buon ingegnere U_U) più scoprivo che la fenomenologia è terribilmente complessa. Il sistema difatti può essere suddiviso in diversi "effetti"
1) Campo elettrico nel conduttore di seconda specie
2) Effetto condensatore dovuto allo schermo di ioni (con tutte le conseguenze nell'alterazione della presenza di ioni nell'elettrolita)
Poi quando si innesca il plasma accade di peggio O.o abbiamo interazioni fra plasma e campo elettromagnetico ed elettrico...insomma un casino. Se poi ci mettiamo il termoelettrico (che è forse superiore a quanto ipotizzato) e la temperatura che varia, la cella diventa un incubo per qualsiasi studio ai campi. Eppure io ci sto provando. La cosa mi è utile perchè cosi' posso lavorar meglio con le leggi che dovrò usare per il rilevatore che devo progettare. LE idee ci sono, ma la teoria no, e quindi mi serve un modello anche approssimativo della cosa.
Una cosa son riuscito a tirarla fuori però, il becker della cella non è la forma migliore per questa.
Caro quantum, fate esperimenti con una cella di forma tronco-conica con agli estremi dei dischi che sono gli elettrodi. Se potete fatemi sapere come si comporta, secondo me meglio
Infatti questa forma dovrebbe limitare le dispersioni dovute "all'elettrolita inutile". Da un punto di vista teorico è la forma migliore (o quasi, perchè si può ottimizzare ancora appena avrò la traiettoria precisa degli ioni) per la cella.
Attendo risposte
Un saluto a tutti.
Edited by Hellblow - 19/10/2005, 12:11
Ho scelto plasma perchè li spero di arrivare, ma per ora sono alla cella

1) Campo elettrico nel conduttore di seconda specie
2) Effetto condensatore dovuto allo schermo di ioni (con tutte le conseguenze nell'alterazione della presenza di ioni nell'elettrolita)
Poi quando si innesca il plasma accade di peggio O.o abbiamo interazioni fra plasma e campo elettromagnetico ed elettrico...insomma un casino. Se poi ci mettiamo il termoelettrico (che è forse superiore a quanto ipotizzato) e la temperatura che varia, la cella diventa un incubo per qualsiasi studio ai campi. Eppure io ci sto provando. La cosa mi è utile perchè cosi' posso lavorar meglio con le leggi che dovrò usare per il rilevatore che devo progettare. LE idee ci sono, ma la teoria no, e quindi mi serve un modello anche approssimativo della cosa.
Una cosa son riuscito a tirarla fuori però, il becker della cella non è la forma migliore per questa.
Caro quantum, fate esperimenti con una cella di forma tronco-conica con agli estremi dei dischi che sono gli elettrodi. Se potete fatemi sapere come si comporta, secondo me meglio

Attendo risposte

Un saluto a tutti.
Edited by Hellblow - 19/10/2005, 12:11
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