Mi è stato mandato un link, parliamone 
http://www.effedieffe.com/interventizeta.p...rametro=scienze
....
Ho letto qualcosa riguardo la teoria degli idrini, spiego quel che ho capito.
Nella meccanica quantistica si prevede che un elettrone orbiti intorno ad un atomo di quantità finite secondo una particolare relazione.Questo lo si puo' visualizzare mentalmente ricordando ad esempio la luce...un fotone ha natura particella-onda. Ora un'onda ha una certa frequenza e certe oscillazioni. Nel girare intorno all'atomo l'elettrone segue queste queste oscillazioni. Ovviamente deve accadere che quando un elettrone torna nel punto di partenza girando intorno all'atomo, deve ritrovarsi nel punto di partenza, se no non seguirebbe l'onda. Per questo esistono i Numeri quantici 1,2,3,4 ecc...e sono interi. Da questo ragionamento e da tutta una serie di cose appresso, nacque la teoria quantistica.
Ma, qualcuno sostiene che l'equazione che calcola gli orbitali può ammettere numeri frazionari e quindi avere elettroni vicini al nucleo piu' di quanto si ammetta.
Se questo è vero l'elettrone per andare da n=1 a n=1/2 perderebbe una certa quantità di energia. Tuttavia secondo i quantistici ciò non sarebbe possibile perchè l'onda non sarebbe chiusa e quindi l'elettrone collasserebbe (sempre idealmente) nel protone. Ma anche a questo la teoria degli idrini mette una pezza.
Dirò di piu', ci sono già applicazioni industriali.
Ma c'e' un pero'...almeno per me...se guardiamo la cosa con critica, sappiamo che se un elettrone lo eccitiamo, lui salta di orbitale e passa a quello successivo assorbendo un quanto di luce ad esempio. Ma appena può l'elettrone tende a raggiungere lo stato di minima energia e rilascia energia se no avremmo atomi sempre eccitati. Ora se ammettiamo che esista n=1/2 allora due sono le cose (quel che ho sentito dirmi alla domanda sullo stato n=1/2 dell'elettrone)...
1) Il nostro elettrone scende a n=1/2, emette energia, ma appena puo' la riprende perchè tende ad andare allo stato di minima energia. Ma allora se è cosi' lo stato di minima energia sarebbe 1/2, non 1. Allora la cosa la si spiegherebbe considerando il concetto di stato stabile, e non di minima energia. Quindi un elettrone sta in uno stato stabile, ed in questa condizione può scendere sotto n=1 rimanendo stabilmente in quell'orbita (e questa mi convince poco).
2) Il nostro elettrone scende a n=1/2 ed appena può torna a n=1, come farebbe se passasse a n=2. Solo che in questo caso riassorbirebbe energia invece di acquisirla (mi convince poco di piu' di quella di prima, anche perchè secondo la 1 dovremmo trovare in natura idrini...).
Certo c'e' da dire che l'antimateria fu prevista partendo dal termine quadrato E=mc^2 e in fondo se si guardano le equazioni della quantistica, allora in effetti considerando che lavorano con probabilità...infatti noi non possiamo tracciare una orbita dell'elettrone (principio di indeterminazione) ma è possibile descrivere una zona ove l'elettrone ha probabilità di esistere.
Qui da qualche cenno sulla cosa...
http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_...chr%C3%B6dinger
Ora riprendiamo il discorso di probabilità...in questo caso la probabilità è una distribuzione relativa ad un volume, ma man mano che in una superficie sferica (o un volumetto, la cosa è uguale) diminuisce la propria superficie, deve anche diminuire il raggio. Allora nell'atomo man mano che ci avviciniamo al nucleo accade che il volumetto ove sta il nostro elettrone diventa sempre piu' piccolo. Quando l'elettrone collassa nel protone allora sappiamo la sua posizione. Quindi in effetti Heisenberg non viene violato dalla teoria dell'idrino, o almeno non totalmente.
Purtroppo l'elettrone è una brutta bestia, è piccolo e ha comportamento "singolarmente anomalo" e "generalmente normale". Insomma se consideriamo una corrente gli elettroni si muoveranno in media tutti in un certo modo. Ma se scendiamo al singolo elettrone allora...
Comunque sono ancora all'inizio della lettura, che non è neanche molto semplice ( ci son molte equazioni). Vediamo alla fine cosa salta fuori. Io penso che non è comunque da sottovalutare l'idea dell'idrino. Chissà, forse un'analisi delel righe di emissione di un ipotetico gas a base di idrini dimostrerebbe che...

http://www.effedieffe.com/interventizeta.p...rametro=scienze
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Ho letto qualcosa riguardo la teoria degli idrini, spiego quel che ho capito.
Nella meccanica quantistica si prevede che un elettrone orbiti intorno ad un atomo di quantità finite secondo una particolare relazione.Questo lo si puo' visualizzare mentalmente ricordando ad esempio la luce...un fotone ha natura particella-onda. Ora un'onda ha una certa frequenza e certe oscillazioni. Nel girare intorno all'atomo l'elettrone segue queste queste oscillazioni. Ovviamente deve accadere che quando un elettrone torna nel punto di partenza girando intorno all'atomo, deve ritrovarsi nel punto di partenza, se no non seguirebbe l'onda. Per questo esistono i Numeri quantici 1,2,3,4 ecc...e sono interi. Da questo ragionamento e da tutta una serie di cose appresso, nacque la teoria quantistica.
Ma, qualcuno sostiene che l'equazione che calcola gli orbitali può ammettere numeri frazionari e quindi avere elettroni vicini al nucleo piu' di quanto si ammetta.
Se questo è vero l'elettrone per andare da n=1 a n=1/2 perderebbe una certa quantità di energia. Tuttavia secondo i quantistici ciò non sarebbe possibile perchè l'onda non sarebbe chiusa e quindi l'elettrone collasserebbe (sempre idealmente) nel protone. Ma anche a questo la teoria degli idrini mette una pezza.
Dirò di piu', ci sono già applicazioni industriali.
Ma c'e' un pero'...almeno per me...se guardiamo la cosa con critica, sappiamo che se un elettrone lo eccitiamo, lui salta di orbitale e passa a quello successivo assorbendo un quanto di luce ad esempio. Ma appena può l'elettrone tende a raggiungere lo stato di minima energia e rilascia energia se no avremmo atomi sempre eccitati. Ora se ammettiamo che esista n=1/2 allora due sono le cose (quel che ho sentito dirmi alla domanda sullo stato n=1/2 dell'elettrone)...
1) Il nostro elettrone scende a n=1/2, emette energia, ma appena puo' la riprende perchè tende ad andare allo stato di minima energia. Ma allora se è cosi' lo stato di minima energia sarebbe 1/2, non 1. Allora la cosa la si spiegherebbe considerando il concetto di stato stabile, e non di minima energia. Quindi un elettrone sta in uno stato stabile, ed in questa condizione può scendere sotto n=1 rimanendo stabilmente in quell'orbita (e questa mi convince poco).
2) Il nostro elettrone scende a n=1/2 ed appena può torna a n=1, come farebbe se passasse a n=2. Solo che in questo caso riassorbirebbe energia invece di acquisirla (mi convince poco di piu' di quella di prima, anche perchè secondo la 1 dovremmo trovare in natura idrini...).
Certo c'e' da dire che l'antimateria fu prevista partendo dal termine quadrato E=mc^2 e in fondo se si guardano le equazioni della quantistica, allora in effetti considerando che lavorano con probabilità...infatti noi non possiamo tracciare una orbita dell'elettrone (principio di indeterminazione) ma è possibile descrivere una zona ove l'elettrone ha probabilità di esistere.
Qui da qualche cenno sulla cosa...
http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_...chr%C3%B6dinger
Ora riprendiamo il discorso di probabilità...in questo caso la probabilità è una distribuzione relativa ad un volume, ma man mano che in una superficie sferica (o un volumetto, la cosa è uguale) diminuisce la propria superficie, deve anche diminuire il raggio. Allora nell'atomo man mano che ci avviciniamo al nucleo accade che il volumetto ove sta il nostro elettrone diventa sempre piu' piccolo. Quando l'elettrone collassa nel protone allora sappiamo la sua posizione. Quindi in effetti Heisenberg non viene violato dalla teoria dell'idrino, o almeno non totalmente.
Purtroppo l'elettrone è una brutta bestia, è piccolo e ha comportamento "singolarmente anomalo" e "generalmente normale". Insomma se consideriamo una corrente gli elettroni si muoveranno in media tutti in un certo modo. Ma se scendiamo al singolo elettrone allora...
Comunque sono ancora all'inizio della lettura, che non è neanche molto semplice ( ci son molte equazioni). Vediamo alla fine cosa salta fuori. Io penso che non è comunque da sottovalutare l'idea dell'idrino. Chissà, forse un'analisi delel righe di emissione di un ipotetico gas a base di idrini dimostrerebbe che...
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