Caro Roy
(avrei voluto mandarti una e-mail ma ho qualcosa che non và e così posto i miei pensieri quì)
mi chiamo Antonio ed è dà un po' di tempo che qualche volta salto nel tuo sito per vedere come progede il tuo progetto meg.......ma poi ieri ho visto il link fusione fredda.
Premetto che io non sono uno scenziato ma un semplice studente di liceo ma mi sono venuti "forti" dubbi riguardo al progetto,
Elettrodi: tungsteno (Negativo) e ferro (Positivo)
Elettrolita: soluzione 0,1 molare di carbonato di potassio (praticamente acqua di rubinetto ed un pizzico di carbonato!)
Alimentazione elettrica: alimentatore variabile (DC da 0 a 300 V)
Io non faccio per criticare chi fà ricerca , perchè anche io ho fiducia e ho il rispetto per chi lavora ad un progetto personale cercando di scoprire cose nuove, ma questa storia mì sà di bufala o di scherso. Io mi piacerebbe credere che sia vero, ma mi viene in mente il classico dubbio "forse sbagliato" "Ma pechè una cosa così semplice non ci hanno già pensato?" Spesso in TV si vedono dei centri di ricerca immensi e talmente tecnologici che ci lavorano 2000 e sembra strano che con un barattolo e acqua si possa parlare di fusione fredda.
Dato che ho visto le foto e se lo hai provato di persona molto probabilmente quel fenomeno avviene voglio farti notare alcune cose scritte nel testo che sono un po' oscure e contraddittorie.
1°"A questo punto abbiamo staccato la corrente e osservato l'elettrodo di tungsteno ancora immerso in soluzione: era di color rosso vivo, ciò indica che, tenendo presente che il tungsteno fonde a 3422 K, su quell'elettrodo si sono raggiunti almeno 2000 - 2500 °C, una temperatura ENORME che ha dissolto anche la guaina che reggeva l'elettrodo!"
Bene! se l'elettrodo negativo è di tungsteno ha raggiunto temperature vicine a quelle di fusione perchè l'elettrodo positivo non è fuso dato che a 1555 C° fonde e a 2750 evapora?
2°Secondo mè il fenomeno non è così "raro" cioè secondo mè mettendo due elettrodi in acqua resa "forse" conduttrice con carbonato di potassio si crea l'elettrolisi dove l'acqua si scinde in idrogeno e ossigeno, e questo spiegherebbe sia i vapori che la luce gialla che indica la combustione dell'idrogeno e l'ossigeno provocata dagli elettrdi caldissimi! "del rumore emesso dalla reazione: sono effetti della combustione di qualcosa (tungsteno) oppure sono dovuti al fatto che là dentro si è generato un plasma?"
3°"L'elettrodo, visto al microscopio mineralogico 7 X, presentava dei grossi fori sparpagliati un po' ovunque."
Caro Roy devi sapere che con l'idrolisi il catodo (in questo caso il tungsteno) avrà una riduzione.
Io non ho la certezza di quello che ho detto, cmq sono convinto che non è fusione fredda.
Bene la mia parte l'ho detta adesso aspetto la tua risposta con ansia.
(avrei voluto mandarti una e-mail ma ho qualcosa che non và e così posto i miei pensieri quì)
mi chiamo Antonio ed è dà un po' di tempo che qualche volta salto nel tuo sito per vedere come progede il tuo progetto meg.......ma poi ieri ho visto il link fusione fredda.
Premetto che io non sono uno scenziato ma un semplice studente di liceo ma mi sono venuti "forti" dubbi riguardo al progetto,
Elettrodi: tungsteno (Negativo) e ferro (Positivo)
Elettrolita: soluzione 0,1 molare di carbonato di potassio (praticamente acqua di rubinetto ed un pizzico di carbonato!)
Alimentazione elettrica: alimentatore variabile (DC da 0 a 300 V)
Io non faccio per criticare chi fà ricerca , perchè anche io ho fiducia e ho il rispetto per chi lavora ad un progetto personale cercando di scoprire cose nuove, ma questa storia mì sà di bufala o di scherso. Io mi piacerebbe credere che sia vero, ma mi viene in mente il classico dubbio "forse sbagliato" "Ma pechè una cosa così semplice non ci hanno già pensato?" Spesso in TV si vedono dei centri di ricerca immensi e talmente tecnologici che ci lavorano 2000 e sembra strano che con un barattolo e acqua si possa parlare di fusione fredda.
Dato che ho visto le foto e se lo hai provato di persona molto probabilmente quel fenomeno avviene voglio farti notare alcune cose scritte nel testo che sono un po' oscure e contraddittorie.
1°"A questo punto abbiamo staccato la corrente e osservato l'elettrodo di tungsteno ancora immerso in soluzione: era di color rosso vivo, ciò indica che, tenendo presente che il tungsteno fonde a 3422 K, su quell'elettrodo si sono raggiunti almeno 2000 - 2500 °C, una temperatura ENORME che ha dissolto anche la guaina che reggeva l'elettrodo!"
Bene! se l'elettrodo negativo è di tungsteno ha raggiunto temperature vicine a quelle di fusione perchè l'elettrodo positivo non è fuso dato che a 1555 C° fonde e a 2750 evapora?
2°Secondo mè il fenomeno non è così "raro" cioè secondo mè mettendo due elettrodi in acqua resa "forse" conduttrice con carbonato di potassio si crea l'elettrolisi dove l'acqua si scinde in idrogeno e ossigeno, e questo spiegherebbe sia i vapori che la luce gialla che indica la combustione dell'idrogeno e l'ossigeno provocata dagli elettrdi caldissimi! "del rumore emesso dalla reazione: sono effetti della combustione di qualcosa (tungsteno) oppure sono dovuti al fatto che là dentro si è generato un plasma?"
3°"L'elettrodo, visto al microscopio mineralogico 7 X, presentava dei grossi fori sparpagliati un po' ovunque."
Caro Roy devi sapere che con l'idrolisi il catodo (in questo caso il tungsteno) avrà una riduzione.
Io non ho la certezza di quello che ho detto, cmq sono convinto che non è fusione fredda.
Bene la mia parte l'ho detta adesso aspetto la tua risposta con ansia.
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