premetto che non sono un esperto di statistica e questa discussione nasce da una riflessione sui fenomeni osservati da Iorio e Cirillo nella loro cella GDPE.
andiamo subito al dunque:
le trasmutazioni nucleari osservate riguardano nella maggiorparte dei casi il W che con un unica transizione isobara diventa Renio. io credo che sarete daccordo con me nell'attribuire a questa reazione una posizione statisticamente privilegiata in quanto avviene in relativa abbondaza di substrato (W). per quanto riguarda le transizioni successive invece la probabilità dovrebbe decressere drasticamente poichè il Renio non è così abbondante come il W e quindi la probabilità teorica che che un neutrone colpisca un atomo di renio è minore della probabilità di colpirne uno di W visto che gli atomi di quest'ultimo sono enormemente più abbondanti.
questa valutazione comporterebbe una riduzione notevole in termini quantitativi delle specie atomiche via via più distanti dal W. questo mi pare di capire sia quello che accade.
questo ragionamento comporta una conseguenza che vi invito a contestare o a rimaneggiare insieme:
se conosciamo le quantità esatte degli elementi trasmutati e ne ricaviamo le proporzioni possiamo valutare quale è il meccanismo che statisticamente spiega meglio il fenomeno.
a voi la parola
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andiamo subito al dunque:
le trasmutazioni nucleari osservate riguardano nella maggiorparte dei casi il W che con un unica transizione isobara diventa Renio. io credo che sarete daccordo con me nell'attribuire a questa reazione una posizione statisticamente privilegiata in quanto avviene in relativa abbondaza di substrato (W). per quanto riguarda le transizioni successive invece la probabilità dovrebbe decressere drasticamente poichè il Renio non è così abbondante come il W e quindi la probabilità teorica che che un neutrone colpisca un atomo di renio è minore della probabilità di colpirne uno di W visto che gli atomi di quest'ultimo sono enormemente più abbondanti.
questa valutazione comporterebbe una riduzione notevole in termini quantitativi delle specie atomiche via via più distanti dal W. questo mi pare di capire sia quello che accade.
questo ragionamento comporta una conseguenza che vi invito a contestare o a rimaneggiare insieme:
se conosciamo le quantità esatte degli elementi trasmutati e ne ricaviamo le proporzioni possiamo valutare quale è il meccanismo che statisticamente spiega meglio il fenomeno.
a voi la parola

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