La nuova CELLA Iorio-Cirillo presso la Promete - EnergeticAmbiente.it

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La nuova CELLA Iorio-Cirillo presso la Promete

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  • #31


    Per Mgb2,
    Gulp,.....se il degassaggio e' cosi rapido,...(e mi scuso se non immaginavo questo fatto) stiamo al punto di partenza.

    A questo punto bisogna spremere le nostre meningi per fare al limite un catodo a V di tungsteno.

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    • #32
      Anche cosi' o i due catodi sono esattamante simmetrici rispetto alla temperatura o mi sa' che non se ne fa nulla ...
      Le variazioni di resistenza dovute al caricamento sono molto piccole, dell'ordine di quelle che si avrebbero per non uniformita' geometrica o di riscaldamento.
      NN credo che i pochi secondi necessary a tirare il catodo in dry siano significativi ... una tecnica di misura a quattro fili elimina completamente il problema dei contatti ossidati o meno ...

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      • #33
        No infatti si rischia si indurre errori troppo grossolani per l'entità della misurazione che si vuole fare. Fra l'altro se si tratta di un fenomeno superficiale ci sono ulteriori problemi, forse risolvibili usando tensioni di misura ad alta frequenza...

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        • #34
          CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 19/2/2007, 18:37)
          Per Mgb2,
          Gulp,.....se il degassaggio e' cosi rapido,...(e mi scuso se non immaginavo questo fatto) stiamo al punto di partenza.

          A questo punto bisogna spremere le nostre meningi per fare al limite un catodo a V di tungsteno.

          Veramente... a me non risulta un degassaggio così rapido... !?
          Questo almeno con Pd, Ti, Zr, Ni, Va, Mg, e tutti gli altri metalli che formano idruri in maniera 'massiccia'.
          Se parliamo di metalli che formano idruri interstiziali, l'adsorbimento è conservato, tant'è vero che si usano come serbatoi solidi di stoccaggio. Per espellere l'H2 assorbito ci sono poi 2 strade: creare depressione nell'ambiente e/o scaldare il metallo.
          Ma il metallo nella GDPE infatti si raffredda subito come si spegne il plasma, perchè è nel liquido, quindi non mi torna. Certo col W non ne sappiamo molto.
          Ah, dimenticavo. Il Ti caricato ad H2 che ho usato per fare le prove, NON sembra essersi caricato nella zona interessata dal plasma, almeno non era blu come la parte più 'fredda'. Vedrò di fare dei test sulla resistenza.
          Però, in effetti nessuno dei metalli da idruri interstiziali sembrerebbe candidabile ad un adsorbimento, dato che è incompatibile con la temp del metallo stesso... a meno che... Ennio, Quantum, dovremmo sentirci al telefono... Devo parlarvi di una cosa che sto verificando col mio calorimetro stile 'Promete'.
          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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          • #35
            Si,infatti io parlavo del Pd:

            image

            vedi: spallone,marini,celani su http://mio.discoremoto.alice.it/genni

            Poi

            CITAZIONE
            Ma il metallo nella GDPE infatti si raffredda subito come si spegne il plasma, perchè è nel liquido, quindi non mi torna. Certo col W non ne sappiamo molto.

            CITAZIONE
            Secondo me no. E' isolato (anche termicamente) dallo schermo di vapore, che non sparisce così velocemente. Quindi la termoionica resterebbe (almeno per tempi dell'ordine dei ms) attiva per l'incandescenza del catodo, anche con campo elettrico assente.

            Riccà mi stai confondendo un pò

            Mi mandi qualcosa su quegli idruri interstiziali e non per favore.

            Ciao
            I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
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            • #36


              Mgb2, guardando il grafico vedo che il palladio si degassa in 50.000 secondi (circa 13 ore). Se con il tungsteno abbiamo lo stesso grafico abbiamo tutto il tempo di fare una misura in off-line.

              O mi sbaglio ???

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              • #37
                Hai perfettamente ragione, i miei timori di un "rapido" degassing erano errati, chiedo venia.

                Anche se la R/R0 tende a uno in circa 10000 secondi e non 50000

                Non so ancora da cosa dipenda la velocità di degassing però e non so se col W il rateo è lo stesso.

                Edited by mgb2 - 20/2/2007, 17:56
                I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
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                • #38
                  Se non ci sono problemi di degassing si può tranquillamente operare offline. Però si deve capire se solo l'interfaccia del metallo è interessata oppure se è interessato il catodo per intero. Se infatti il fenomeno è solo superficiale allora il degassing potrebbe essere molto veloce ed inoltre le stesse misurazioni potrebbero essere imprecise.

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                  • #39

                    Ciao a tutti....

                    domanda per Gennaro: secondo te, nel caso della cella al plasma, qual è il meccanismo del caricamento? Cioè, hai un'idea di "quando" avviene? In quale fase del test?

                    Perchè potrebbe essere un fattore discriminante in merito ai risultati che si ottengono.... voglio dire: vuoi vedere che è proprio questo "caricamento" che in alcuni mostra straordinari eccessi energetici mentre in altri (essendo assente) non li mostra?

                    Che dici?

                    :blink:
                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                    • #40
                      Io credo che la giusta domanda è: quale sarebbe il meccanismo di caricamento casomai avvenisse.

                      Perchè non abbiamo mai monitorato questo parametro.

                      Siccome non mi piace sparare a vanvera e ipotizzare all'infinito io direi che prima bisogna misurare questa quantità.

                      Invece, se proprio mi vuoi costringere a tirar fuori qualche ipotesi ti dico:

                      nella ff classica non si riesce a prevedere quanto tempo dopo il superamento della soglia critica (cioè nel passaggio dalla configurazione ottaedrica a tetraedrica e non so perchè avvenga) inizi l'eccesso di calore.
                      L'unica cosa che si sa è che dipende dalla geometria del sistema e storia precedente e cioè dalla velocità di caricamento che dipende ovviamente dalla corrente applicata e che deve essere tale da non far variare la temperatura della soluzione; aparità di tutte le altre condizioni al contorno.

                      Ergo: casomai avvenisse il caricamento del W, le variazioni del COP potrebbero essere legate a tutto quello che avviene PRIMA dell'innesco del plasma.
                      Le rampe di tensione che si apllicano alla cella potrebbero essere determinanti per il COP.
                      Cosi come alimentare la cella in corrente e non in tensione, guarda caso proprio come si cerca di caricare il Pd di D.

                      Fate conto che non ho detto nulla eh.

                      Ciao
                      I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
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                      • #41
                        QUOTE (Hellblow @ 21/2/2007, 03:24)
                        Se non ci sono problemi di degassing si può tranquillamente operare offline. Però si deve capire se solo l'interfaccia del metallo è interessata oppure se è interessato il catodo per intero. Se infatti il fenomeno è solo superficiale allora il degassing potrebbe essere molto veloce ed inoltre le stesse misurazioni potrebbero essere imprecise.

                        Questo e' il punto ... a parer mio il caricamento e' superficiale, almeno nelle condizioni ed ipotesi che contraddistinguono i vostri esperimenti. Anche cosi', con il poco H intrappolato, il degassing non puo' essere cosi' rapido da impedire la misura a quattro fili che di per se' dura qualche secondo, ed e' insensibile entro larghi limiti dallo stato della superfice del campione che si sta' misurando.

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                        • #42
                          CITAZIONE (Quantum Leap @ 21/2/2007, 08:56)
                          Ciao a tutti....

                          domanda per Gennaro: secondo te, nel caso della cella al plasma, qual è il meccanismo del caricamento? Cioè, hai un'idea di "quando" avviene? In quale fase del test?

                          Perchè potrebbe essere un fattore discriminante in merito ai risultati che si ottengono.... voglio dire: vuoi vedere che è proprio questo "caricamento" che in alcuni mostra straordinari eccessi energetici mentre in altri (essendo assente) non li mostra?

                          Che dici?

                          :blink:

                          Ragazzi,
                          ora vi sparo la mia.

                          Se in Pd oltre 600-700°K non è possibile caricare un bel niente perchè l'alta temperatura NON lo consente, potrebbe invece essere che nel W si ottenga un fenomeno di caricamento, magari anche solo 'superficiale' e magari proprio favorito dall'alta temperatura.
                          Oppure vedi che è proprio l'alta temperatura che NON favorisce nemmeno nel W il caricamento.... Quando avete detto che è più alto il rendimento? Quantum, SENTIAMOCI per telefono!

                          Per gli idruri metallici, provate a partire così:
                          http://www.google.it/search?hl=it&q=metal+...on+Google&meta=
                          http://www.google.it/search?hl=it&q=metal+...tnG=Cerca&meta=

                          http://folk.uio.no/ravi/paper/LiBH4.pdf
                          http://www.rrr.tudelft.nl/live/pagina.jsp?...7291b88&lang=en
                          http://www.hydrogen.energy.gov/annual_review06_storage.html
                          "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                          • #43
                            In generale la temperatura alta contrasta con il caricamento di H quindi non credo che con w funzioni al contrario e la conferma Rik la dai tu quando hai parlato del catodo che era meno "azzurro" nella zona esposta al plasma.
                            Che H venga intrappolato nel reticolo è possibile, che ci sia una buona penetrazione volendo è accettabile per via dell'intenso campo elettrico che si genera nel catodo, ma credo che nella zona esposta al plasma il caricamento sia quasi nullo (rik se fai le misure di resistenza nei tratti del catodo che avevi caricato ci leviamo un dubbio <img src="> ).
                            D'altra parte è possibile che sia proprio l'idrogeno non intrappolato a causare l'ou, contrariamente alla cella al PD.
                            Infatti se ci pensiamo un attimino supponendo un caricamento nella parte superiore del catodo mentre nella parte inferiore a causa del progressivo riscaldamento H sfugge rimanendo prossimo al catodo ma non nel catodo, avremmo che ad un certo punto la parte superiore potrebbe essere "satura" di H per le tensioni che diamo e questo può ad esempio produrre un massiccio ammassamento di H nei pressi proprio della zona piu' calda, che è la punta. Da li magari possono nascere tutta una serie di fenomeni che magari inizialmente partono anche solo da un semplice arco elettrico e poi raggiunta la temperatura di oltre 2500 K (locale in superficie) si fanno risentire gli effetti della termoionica.

                            Bho è un ragionamento fatto su due piedi, però credo che si dovrebbe riflettere non solo nella direzione del caricamento "indispensabile" ma anche verso quella complementare dell'ammassamento per mancato caricamento.

                            Un saluto a tutti <img src=">

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