Originariamente inviato da whitecrane
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Salve whitecrane e benvenuto,
in linea teorica il collegamento in serie appare conveniente, però non bisogna dimenticare che per ottenere una potenza via via crescente è necessario utilizzare dei reattori tra loro diversi, ciascuno avente capacità crescente rispetto a quello che lo precede.
Per fare un esempio, la serie di 2 reattori presuppone che il secondo reattore (quello a valle) sia in grado di maneggiare una potenza di ingresso maggiore rispetto a quella del reattore che lo precede ed inoltre, ovviamente, sia in grado di lavorare erogando potenze ben superiori a quelle del reattore che lo pilota. Per questo motivo i 2 reattori dovrebbero essere differenti e le loro caratteristiche potrebbereo essere abbastanza diverse.
Ad oggi, viste le difficoltà che lo sviluppo dei reattori Ni-H comporta ed essendo questa tecnologia ancora in una fase sperimentale, si preferisce utilizzare il metodo di collegare tanti reattori uguali messi in parallelo (la soluzione Andrea Rossi per l'impianto da 1MW) al fine di ottenere una potenza disponibile superiore. Questa scelta pur non essendo la migliore consente di utilizzare questi reattori con maggiore sicurezza.
Non escludo che quando si sarà capito bene e controllato il loro funzionamento, si possa provare la soluzione della serie di reattori per raggiungere potenze più elevate.
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