Ciao a tutti,
è un po' che vi seguo sul forum. Complimenti per l'iniziativa.
Sono uno smanettone del '68, appassionato di Fisica e Scienza in genere fin dai tempi della scuola, ancor più 'impallato' di elettronica tanto che mi ci sono diplomato e ci smanetto per hobby, ma da anni lavoro (sigh.) nell'informatica. Bel pasticcione, no?
Va beh, fattostà che ho deciso di aggregarmi come sperimentatore, anche perché mi sono incuriosito da un primo test "all'acqua di rose" cho ho fatto ieri sera.
Da qui le prime domande:
1) Ho immerso un ago da cucire un po' grosso, che credo sia d'acciaio, prima in Bicarbonato, poi in NaCl. L'alimentatore regolato arriva al max a 5A / 40V, quindi non ho prodotto nessun plasma. Però in NaCl ho notato la punta dell'ago crepitare e scintillare se tenuta sul pelo dell'acqua. Inoltre, l'effetto era una abnorme tensione superficiale della soluzione, come se tentassi di bucare un pallone da calcio con uno spillone da maglia. Poi, entrando oltre 2 mm 'bucavo' la superficie innescando normale elettrolisi, ma ritornando fuori ecco arrivare le scintille.
Secondo voi questa specie di 'repulsione' è dovuta al flusso di ioni che 'scappano' dall'elettrodo?
2) Qual'è il sale che produce plasma alle tensioni più basse? (qui ci vuole Remond )
3) Volendo misurare il calore prodotto per differenza di temperatura, ma cercando di eliminare il più possibile la vaporizzazione dell'elettrolita, vorrei far circolare la soluzione con una pompetta per acquari. Potrei mettere anodo e catodo dentro un tubo di Pvc trasparente (lasciando evidentemente uno sfogo per i gas prodotti) ?
Per il catodo isolato con cilindretti di ceramica di vecchi fusibili, posso usare del nastro in fibra di vetro per alte temperature per fissarli?
Grazie in anticipo...
Riccardo Bennati
è un po' che vi seguo sul forum. Complimenti per l'iniziativa.
Sono uno smanettone del '68, appassionato di Fisica e Scienza in genere fin dai tempi della scuola, ancor più 'impallato' di elettronica tanto che mi ci sono diplomato e ci smanetto per hobby, ma da anni lavoro (sigh.) nell'informatica. Bel pasticcione, no?
Va beh, fattostà che ho deciso di aggregarmi come sperimentatore, anche perché mi sono incuriosito da un primo test "all'acqua di rose" cho ho fatto ieri sera.
Da qui le prime domande:
1) Ho immerso un ago da cucire un po' grosso, che credo sia d'acciaio, prima in Bicarbonato, poi in NaCl. L'alimentatore regolato arriva al max a 5A / 40V, quindi non ho prodotto nessun plasma. Però in NaCl ho notato la punta dell'ago crepitare e scintillare se tenuta sul pelo dell'acqua. Inoltre, l'effetto era una abnorme tensione superficiale della soluzione, come se tentassi di bucare un pallone da calcio con uno spillone da maglia. Poi, entrando oltre 2 mm 'bucavo' la superficie innescando normale elettrolisi, ma ritornando fuori ecco arrivare le scintille.
Secondo voi questa specie di 'repulsione' è dovuta al flusso di ioni che 'scappano' dall'elettrodo?
2) Qual'è il sale che produce plasma alle tensioni più basse? (qui ci vuole Remond )
3) Volendo misurare il calore prodotto per differenza di temperatura, ma cercando di eliminare il più possibile la vaporizzazione dell'elettrolita, vorrei far circolare la soluzione con una pompetta per acquari. Potrei mettere anodo e catodo dentro un tubo di Pvc trasparente (lasciando evidentemente uno sfogo per i gas prodotti) ?
Per il catodo isolato con cilindretti di ceramica di vecchi fusibili, posso usare del nastro in fibra di vetro per alte temperature per fissarli?
Grazie in anticipo...
Riccardo Bennati
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