Fino a adesso,si è stabilito che ,oltre a piccole trasmutazioni,nella cella si produce molto calore in eccesso.Propongo due ipotesi,non bocciatele sul nascere perchè mi offendo.
La prima ipotesi riguarda il calore: il calore in eccesso potrebbe essere dato dall'attrito.Miliardi di microscopiche bolle di idrogeno e ossigeno si formano nel liquido salino, e risalendo in superficie (principio di Archimede) originano calore da attrito.Piu' la soluzione salina è densa,piu' attrito si verifica.Piu' il recipiente è alto,piu' calore si sviluppa per attrito.L'evaporazione del liquido potrebbe persino accelerare,in quanto le microbolle asportano molecole di acqua,sollevandole in aria nell'ambiente in cui si esegue l'esperimento. Ipotesi numero due: il plasma fa risuonare il liquido su frequenze ultrasoniche o superiori,agendo da diapason trasmissivo,e dalla superficie dell'acqua vengono 'sputacchiati via' microscopici ammassi di acqua,dando l'errata misura d'evaporazione: l'acqua viene spinta nell'aria,e si solleva in quanto piu' calda dell'umidità relativa dell'aria in ambiente: basta immaginare il plasma come un frullino vibrante,che agisce per via meccanica eccitando il pelo della soluzione salina.

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