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Specchi riscaldanti

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  • Specchi riscaldanti

    Ciao a tutti. <br><br>Ci sono delle situazioni (es.: case isolate) dove sarebbe possibile recuperare il calore che arriva dal Sole mediante specchi montati su inseguitori solari. Gli specchi semplicemente potrebbero riflettere verso la parete di una casa, o verso una finestra che normalmente non sarebbe esposta al sole a quell&#39;ora. <br><br>Questi "ombrelli" sarebbero autonomi, prenderebbero l&#39;energia per muoversi dal Sole, e non avrebbero alcun collegamento elettrico o idraulico verso l&#39;esterno. <br><br>Forse il gioco non vale la candela per pochi kW "sparati" verso un&#39;abitazione in inverno, forse aggiungendo qualche "furbata" (es.: scambiatori low-cost) si potrebbero ottenere risultati interessanti. <br><br>Ciao<br>Mario <br>
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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  • #2
    Caro Mario, il problema c&#39;è anche in case non isolate, ci sono abitazioni in cui il sole, d&#39;inverno, ha un&#39;inclinazione tale da non illuminare certe parti per parecchio tempo.<br>Questo crea facilmente formazioni di muschi che rovinano l&#39;estetica e non solo.<br>Con gli specchi si risolverebbero anche questi dettagli.<br><br>Ciao.
    *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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    • #3
      <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 16/1/2006, 19:11)</div><div id='QUOTE' align='left'>Caro Mario, il problema c&#39;è anche in case non isolate, ci sono abitazioni in cui il sole, d&#39;inverno, ha un&#39;inclinazione tale da non illuminare certe parti per parecchio tempo.<br>Questo crea facilmente formazioni di muschi che rovinano l&#39;estetica e non solo.<br>Con gli specchi si risolverebbero anche questi dettagli.<br><br>Ciao.</div></div><br>ciao a tutti<br>so che esistono in commercio dei sistemi per convogliare la luce solare direttamente dal tetto di una casa fino a dove si vuole, con buoni risultati?<br>qualcuno ne sa qualcosa? <br>ciao ludvig

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      • #4
        Ciao Ludvig, guarda qui <a href='http://www.texassolatube.com/' target='_blank'>http://www.texassolatube.com/</a> è un sistema di illuminazione ambienti. E&#39; questo, quello che cercavi?
        *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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        • #5
          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 16/1/2006, 22:57)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao Ludvig, guarda qui <a href='http://www.texassolatube.com/' target='_blank'>http://www.texassolatube.com/</a> è un sistema di illuminazione ambienti. E&#39; questo, quello che cercavi?</div></div><br>grazie Claudio<br>pensavo che oltre alla luce portassero anche un po di calore,<br>ma prendendo spunto dal post di mariomaggi,<br>la butto l&agrave;, sarebbe una demenzialit&agrave; trasportare il calore dal punto di fuoco di una parabola fino all&#39;interno della casa, sfruttando quacosa di simile tipo un camino coibentato e dotato di specchi o altro?<br>chiaramente è un&#39;idea venuta d&#39;istinto senza ripensamento<br>io non mi offendo dite pure <br>ciao <br>ludvig

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          • #6
            Caro Ludvig, <br>qualche anno fa ho fatto qualche esperimento con delle fibre ottiche poste nel fuoco di una lente biconvessa, il discorso è equivalente a quello di una parabola, portroppo la fibra ottica fondeva.
            *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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            • #7
              <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 17/1/2006, 13:19)</div><div id='QUOTE' align='left'>Caro Ludvig, <br>qualche anno fa ho fatto qualche esperimento con delle fibre ottiche poste nel fuoco di una lente biconvessa, il discorso è equivalente a quello di una parabola, portroppo la fibra ottica fondeva.</div></div><br>Come fondeva? Ma le fibre ottiche non sono in quarzo ? 2000 e passa gradi ?<br><br>mi sono perso qualcosa ?

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              • #8
                Ciao Heim,<br>le prove le ho fatte con materiale molto vecchi, diciamo anni 70. Le fibre erano formate da tanti filamenti in fibra di vetro, non so se erano molto diverse dalle attuali, però ... fondevano.<br>Poi non ho più avuto occasione di fare altre prove.
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                • #9
                  Per non avere grosse perdite, sarebbe utile non interporre nulla (es.: fibre) tra sorgente e punto di utilizzo. <br>Oltre al fascio principale (luce visibile, UV, IR che scaldano) bisogna saper raccogliere i flussi dispersi verso le pareti del tubo, facendoli riconvergere verso l&#39;uscita. <br><br>Ora, non tutte le superfici riflettono allo stesso modo la luce e gli IR. Per la luce e&#39; meglio una superficie a specchio, per gli infrarossi meglio farli assorbire e riemettere da un corpo nero o quasi (esempio: alluminio ceramizzato) che deve essere isolato termicamente all&#39;esterno.<br><br>Ciao <br>Mario
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                  Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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                  • #10
                    <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (ludvig @ 17/1/2006, 09:14)</div><div id='QUOTE' align='left'><div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (claudiomenegatti @ 16/1/2006, 22:57)</div><div id='QUOTE' align='left'>Ciao Ludvig, guarda qui <a href='http://www.texassolatube.com/' target='_blank'>http://www.texassolatube.com/</a> è un sistema di illuminazione ambienti. E&#39; questo, quello che cercavi?</div></div><br>grazie Claudio<br>pensavo che oltre alla luce portassero anche un po di calore,<br>ma prendendo spunto dal post di mariomaggi,<br>la butto l&agrave;, sarebbe una demenzialit&agrave; trasportare il calore dal punto di fuoco di una parabola fino all&#39;interno della casa, sfruttando quacosa di simile tipo un camino coibentato e dotato di specchi o altro?<br>chiaramente è un&#39;idea venuta d&#39;istinto senza ripensamento<br>io non mi offendo dite pure <br>ciao <br>ludvig</div></div><br>Ciao a tutti.<br>Io ho installato nel bagno cieco della mia nuova casa un "solatube", che prende la luce da un oblò posto sulla facciata secondaria del palazzo e la porta fino in bagno. Funziona molto bene di giorno, ma ovviamente di notte fa un effetto contrario. Quindi se si accende la luce elettrica in bagno trasforma l&#39;oblò in una "insegna luminosa" in facciata che gli altri condomini non gradiscono molto.<br><br>Dato che sono esposto male, avevo pensato anche io di appendere sulle persiane degli specchi per convogliare più luce solare all&#39;interno della casa, facendo qualcosa di simile rispetto ad un forno solare. Tuttavia mia moglie non è molto d&#39;accordo... Mah&#33;

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                    • #11
                      ... le mogli sono tutte uguali ... basta avere un&#39;idea sopra le righe che ... ti bocciano subito.
                      *** Firma irregolare rimossa d'ufficio. ***

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                      • #12
                        Buongiorno a tutti<br>secondo me un buon sistema di accumulo e trasporto del calore è quello ideato dall&#39;ENEA con il suo progetto Archimede.<br>Esso prevede di riscaldare un fluido costituito da una miscela di sali fusi (60% Nitrato di Sodio e 40% Nitrato di Potassio)<br>a circa 550°C; questo fluido oltre ad avere una buona inerzia termica (cioè si raffredda lentamente) non è tossico e teoricamente se immagazzinato in un serbatoio che scambia pochissimo calore (una sorta di thermos ad alta temperatura) potrebbe conservare la sua capacit&agrave; termica anche per alcuni giorni. Ottimo per esempio in localit&agrave; dove l&#39;insolazione non è costante.<br><br>Mauro

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                        • #13
                          <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (scienziatopazzo @ 25/1/2006, 08:56)</div><div id='QUOTE' align='left'><br>secondo me un buon sistema di accumulo e trasporto del calore è quello ideato dall&#39;ENEA con il suo progetto Archimede.<br></div></div><br>Si, lo conosco. Ma secondo te si può fare un accrocco simile anche a livello artigianale, senza chiamarsi Rubbia?

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                          • #14
                            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (scienziatopazzo @ 25/1/2006, 08:56)</div><div id='QUOTE' align='left'>Buongiorno a tutti<br>secondo me un buon sistema di accumulo e trasporto del calore è quello ideato dall&#39;ENEA con il suo progetto Archimede.<br>Esso prevede di riscaldare un fluido costituito da una miscela di sali fusi (60% Nitrato di Sodio e 40% Nitrato di Potassio)<br>a circa 550°C; questo fluido oltre ad avere una buona inerzia termica (cioè si raffredda lentamente) non è tossico e teoricamente se immagazzinato in un serbatoio che scambia pochissimo calore (una sorta di thermos ad alta temperatura) potrebbe conservare la sua capacit&agrave; termica anche per alcuni giorni. Ottimo per esempio in localit&agrave; dove l&#39;insolazione non è costante.<br><br>Mauro</div></div><br>Quel sistema ha il vantaggio di dare disponibilit&agrave; del calore in tutto l&#39;arco delle 24 ore (un vantaggio poco importante, se l&#39;energia prodotta è immessa in rete di giorno, anche perchè è di giorno che la richiesta di energia ha un picco), ma ha anche lo svantaggio di aggiungere un salto di temperatura, che peggiora i rendimenti. <br><br>Se il calore viene immagazzinato a 550 gradi, poi bisogna utilizzarlo a, diciamo, 400 gradi per far funzionare il ciclo di potenza. Non che 400 gradi siano pochi, ma mi pare chiaro che un collettore solare a 550 gradi disperde molto più calore per irraggiamento (più del doppio, perchè va con la quarta potenza della temperatura assoluta) di uno a 400, come si avrebbe se il calore solare venisse usato direttamente nel ciclo di potenza.<br>

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