Ok quindi configurazione con puffer in preriscaldo al riscaldamento e all'acs (guarda che non è affatto una configurazione che va per la maggiore, anzi). Se il riscaldamento va, viene mantenuto alla T del ritorno, e a 20 gradi non ci va praticamente mai, se non in caso di importanti preleivi acs (ma tipo vasca da bagno capiente). Se sei via, non usi acs.... quindi non c'è niente che porta via calore dal puffer se non le dispersioni, che saranno comunque molto basse se hai un puffer decente. Quindi, anche in questo caso non ci va a 20 gradi. E se ci va, non è che la caldaia ci impiega poi tanto a riportarlo su....
Quindi è un non problema (ho quella configurazione di solare termico da 11 anni)..... però se vuoi mettere una tre vie che apra il puffer solo se la T interna è maggiore del ritorno di male non ne fa, solo non ne avrai praticamente nessun vantaggio.
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Dubbi sul solare termico
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Una volta comprese tutte le variabili/fattori che influiscono sulla resa invernale nel mio caso servono/aiutano ,ovviamente dipende molto dal meteo e dalle ore di sole , ripeto nel mio caso con impianto a bt , orientamento non dei migliori , inclinazione parallela al tetto e scelta di pannelli sottovuoto certificati con resa xy poi se capita inverno con nebbia o giornate nuvolose .......
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Originariamente inviato da GIBRUN Visualizza il messaggioRisparmio sui costi di riscaldamento certamente , ma non differenza notevole ,ci sono troppi fattori in gioco es. numero di pannelli , tipo di pannelli , orientamento , inclinazione , meteo , luogo , mq abitazione , isolamento , impianto a bt o altro ecc.....nel mio caso tutta la resa viene scaricata nell'impianto bt, sempre che sia soddisfatto il delta di 8/9 gradi tra pannelli e fondo del puffer , generalmente inizia a lavorare quando la t dei pannelli è 37/38 gradi .
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Risparmio sui costi di riscaldamento certamente , ma non differenza notevole ,ci sono troppi fattori in gioco es. numero di pannelli , tipo di pannelli , orientamento , inclinazione , meteo , luogo , mq abitazione , isolamento , impianto a bt o altro ecc.....nel mio caso tutta la resa viene scaricata nell'impianto bt, sempre che sia soddisfatto il delta di 8/9 gradi tra pannelli e fondo del puffer , generalmente inizia a lavorare quando la t dei pannelli è 37/38 gradi .
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Originariamente inviato da GIBRUN Visualizza il messaggioPer rispondere al tuo dubbio , ti riporto la logica di funzionamento del mio impianto solare termico con integrazione al riscaldamento , quando la caldaia è accesa la precedenza viene data a acs ,poi at e infine bt quindi il puffer viene riscaldato a t diverse e ad altezze diverse ovviamente la parte bassa non viene riscaldata in quanto è la zona su cui lavora il solare termico , lo scopo è favorire la stratificazione delle diverse t , ovviamente altri impianti potrebbero lavorare con altre logiche ma qui mi fermo.
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioNon ho ancora capito quale sia la configurazione di impianto.
Anche riscaldamento spento cosa vuol dire? Se parli di spegnimento per qualche ora mica ti crolla a 20 gradi la T in accumulo. Se parli di spegnimento di giorni, ti capita quante volte l’anno? Ma poi che c’entra il solare termico? Mica si spegne il sole se vai via.
Comunque chiarisci prima di che impianto stai parlando.
Immagina di avere il puffer Scollegato dalla caldaia, funziona solo con i pannelli termici. Se fuori fa freddo, c'è poco sole o c'è la neve sui pannelli la temperature dell'acqua del puffer sarà bassa, ok?
La temperatura all'interno del puffer non è sufficiente a riscaldare la casa perchè la temperatura ad esempio dei fancoil deve essere di almeno 45 gradi.
Si attiva la caldaia e scalda l'acqua all'interno del puffer che poi verrà utilizzata per riscaldare i fancoil. ---> questa è la logica utilizzata solitamente
Quello che dico io invece è di NON utilizzare l'acqua del puffer per il riscaldamento fino a quando la temperatura al suo interno non abbia raggiunto quella sufficiente a far funzionare il riscaldamento, naturalmente scaldata solo dal pannelli solari e non dalla caldaia.
Praticamente se i pannelli termici riescono a scaldare sufficientemente l'acqua del puffer allora la utilizzo per i fancoil, altrimenti utilizzo solo la caldaia ed escludo il puffer
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Non ho ancora capito quale sia la configurazione di impianto.
Anche riscaldamento spento cosa vuol dire? Se parli di spegnimento per qualche ora mica ti crolla a 20 gradi la T in accumulo. Se parli di spegnimento di giorni, ti capita quante volte l’anno? Ma poi che c’entra il solare termico? Mica si spegne il sole se vai via.
Comunque chiarisci prima di che impianto stai parlando.
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Per rispondere al tuo dubbio , ti riporto la logica di funzionamento del mio impianto solare termico con integrazione al riscaldamento , quando la caldaia è accesa la precedenza viene data a acs ,poi at e infine bt quindi il puffer viene riscaldato a t diverse e ad altezze diverse ovviamente la parte bassa non viene riscaldata in quanto è la zona su cui lavora il solare termico , lo scopo è favorire la stratificazione delle diverse t , ovviamente altri impianti potrebbero lavorare con altre logiche ma qui mi fermo.
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioQuale sarebbe la configurazione “che viene applicata”? E perché 1000 litri? E come fanno ad arrivare tutti a 20 gradi se il riscaldamento manda a 45 prelevando dal puffer, immagino ritornandoci ad una T ben più alta?
Se il riscaldamento viene acceso la caldaia deve portare ad una temperatura superiore a 45 gradi l'acqua contenuta del puffer, ovvero 1000litri che da riscaldare sono un bel po.
Non avrebbe piu senso escludere il puffer in questo caso e far funzionare il riscaldamento solo con la caldaia? Se poi aumenta la luce solare e l'acqua nel puffer raggiunge almeno 45 gradi allora la utilizzo
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Quale sarebbe la configurazione “che viene applicata”? E perché 1000 litri? E come fanno ad arrivare tutti a 20 gradi se il riscaldamento manda a 45 prelevando dal puffer, immagino ritornandoci ad una T ben più alta?
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Dubbi sul solare termico
Ciao a tutti, spero possiate rispondere a questa domanda che mi faccio da un po.
Ipotizzando un solare termico acs + riscaldamento con mandata 45 gradi con puffer da 1000 litri + caldaia a metano, non capisco la logica di funzionamento che solitamente viene applicata.
Mi spiego meglio:
- In una configurazione del genere se l'acqua del puffer è ad esempio a 20 gradi o meno allora la caldaia dovrà provvedere a riscaldare i 1000 litri che poi saranno utilizzati per scaldare il circuito del riscaldamento. Ma per riscaldare 1000litri di acqua occorrerà un bel po di metano, senza pensare che nei mesi più freddi il solare termico non riuscirà mai a scaldarli e che se ad esempio vado via qualche giorno con i caloriferi spenti la temperatura del puffer sarà decisamente piu bassa.
Non avrebbe più senso mettere un circolatore sul puffer, un disaccoppiatore idraulico e utilizzare l'acqua del puffer solo se ho almeno 45 gradi, altrimenti utilizzare solo la caldaia?
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