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    Mi scuso se ne avete già parlato, ma mi sembra interessante questo metodo per sfruttare l'energia solare senza complicati cicli termodinamici: la torre solare.

    http://www.enviromission.com.au/index.htm
    http://www.solarmissiontechnologies.com/pr...-technology.htm
    http://www.windfromthesun.com (qui c'è solo un grande collettore di mattoni neri senza copertura)
    http://www.globalwarmingsolutions.co.uk/th...lar_chimney.htm (include un recupero del calore)
    http://www.visionengineer.com/env/solar_flue.shtml (mostra un piccolo prototipo da 50 kW)

    Nel progetto enviromission uno spazio di circa 7 km di diametro viene coperto con una copertura trasparente; l'aria sottostante si riscalda a 65° e viene fatta uscire da una torre-camino alta 1000 m. e del diametro di 400 m. nella quale l'aria che sale alla velocità di 60 km/h muove una serie di 32 turbine che producono 200 MW.
    Il sistema costruttivamente è semplice, anche se ingombrante. Facendo le proporzioni, con 1 km di diametro si dovrebbero produrre circa 5 MW, sufficienti per una piccola città.

    Una volta costruito questo sistema avrebbe bisogno di poca manutenzione perchè le sole parti in movimento sono le turbine e i generatori elettrici. Sembra un sistema adatto a paesi poco evoluti tecnologicamente.

  • #2
    CITAZIONE (Archangel @ 29/1/2006, 11:06)
    Mi scuso se ne avete già parlato, ma mi sembra interessante questo metodo per sfruttare l'energia solare senza complicati cicli termodinamici: la torre solare.

    Ciao se ne è parlato nella sezione energia eolica.Ha partecipanto anche l'ingegnere a capo di questo progetto italiano
    http://www.eolitalia.com/index.htm

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    • #3
      Ci credi se ti dico che, pur essendo ingegnere, se non avessi saputo di cosa si trattava non avrei capito neppure come viene generata la "corrente d'aria ascendente" che fa girare le turbine ?

      Quel testo di brevetto dice e non dice (si vede per non farsi copiare...). A leggerlo uno potrebbe pensare che si prevede di sfruttare le termiche create dalle 3 cime di Lavaredo !

      Si continui pure a fare i misteriosi e a brevettare quello che non è brevettabile (perchè sicuramente già studiato e pubblicato; ci sono già passato anch'io su un altro argomento). Intanto in Spagna hanno già costruito un prototipo e in Australia lo stanno progettando, senza tanti misteri.

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      • #4
        Credo di aver capito che fra poco il progetto italiano dovrebbe costruire la prima torre,spero che dopo verranno divulgate maggiori informazioni.
        Sarebbe interessante capire quanta energia ci vuole per costruire tutto l'impianto e qual'è il tempo di pay-back energetico.

        In uno dei link che hai dato c'è un documento in cui si parla di un'efficienza del 2%,se fosse così ci sono molti modi più interessanti per utilizzare l'energia solare.

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        • #5
          In effetti un 2% sembra adeguato con temperature dell'aria di 60° (Carnot insegna). Dovrebbe essere paragonabile a quello di un impianto per la produzione di energia in cui il calore del sole non venisse concentrato (cosa che nessuno fa tra l'altro).

          Ma con questo sistema si sostituisce un'area coperta di costosi specchi orientati in continuo sul sole con un'area 10 volte più grande semplicemente fornita di una copertura trasparente. E l'uso di una turbina direttamente sull'aria invece del solito ciclo termodinamico in cui un fluido evapora, fa girare una turbina e poi si ricondensa mi sembra una notevole semplificazione. La semplicità è una qualità importante nei paesi del terzo mondo, dove sistemi più complessi sono destinati alla fermata per mancanza di manutenzione.

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          • #6
            CITAZIONE (Archangel @ 30/1/2006, 11:11)
            In effetti un 2% sembra adeguato con temperature dell'aria di 60° (Carnot insegna). Dovrebbe essere paragonabile a quello di un impianto per la produzione di energia in cui il calore del sole non venisse concentrato (cosa che nessuno fa tra l'altro).

            Ma con questo sistema si sostituisce un'area coperta di costosi specchi orientati in continuo sul sole con un'area 10 volte più grande semplicemente fornita di una copertura trasparente. E l'uso di una turbina direttamente sull'aria invece del solito ciclo termodinamico in cui un fluido evapora, fa girare una turbina e poi si ricondensa mi sembra una notevole semplificazione. La semplicità è una qualità importante nei paesi del terzo mondo, dove sistemi più complessi sono destinati alla fermata per mancanza di manutenzione.

            Credo esistano motori stirling che non utilizzano sistemi a concentrazione,tipo questo
            http://www.stirlingengines.org.uk/sun/sola5.html

            Io penso che sia più saggio investire nel fotovoltaico,comunque può uscire sempre qualcosa di buono da nuove ricerche.

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            • #7
              Certo un motore Stirling ha un ciclo che si avvicina molto al ciclo di Carnot, quello che ha il massimo rendimento possibile. Teoricamente, con un salto fra 20 e 60° un ciclo di Carnot dovrebbe avere un rendimento di 40/(273+60) cioè il 12%. In pratica sarà la metà, sempre di più di quel 2% della solar tower. Ma provaci a combinare un motore Stirling con qualche km² di collettori.

              Dei link che avevo dato mi sembra particolarmente semplice il progetto "wind from the sun" che addirittura rinuncia a mettere una copertura sul collettore, ridotto a un'area coperta di mattoni anneriti. Qui il calore del sole crea una corrente di aria calda ascendente che NON viene raccolta in un camino, ma crea una depressione che richiama altra aria, che arriva attraverso un condotto dove sono installate le turbine. Più semplice di così...

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              • #8
                Ciao,
                mi pare che la semplicita' di questa soluzione possa rendere accettabile anche un'efficienza cosi' bassa
                in cambio di semplicita', affidabilita' e costi reletivamente bassi, specialmente se applicata anziche' in zone desertiche e pianeggianti con la necessita' di costruire alte torri per convogliare l'aria, in vallate con il tubo appoggiato (ed interrato nei versanti.
                Cosi anche l'impatto ambientale sarebbe minimo.
                Oltretutto cio' consentirebbe di coltivare in buona parte la serra alla base anche prodotti che in certe zone sono impensabili.
                Si, le valli mi sembrano il luogo adatto per questa applicazione.
                Ma senza Stirling.
                Ciao.

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                • #9
                  Sinceramente mi sembra un schifezza...
                  Ci vuole un area enorme per far girare delle ventolone che se non c'e' abbastanza sole stanno ferme.
                  Sul progetto a mattoni non c'e' nemmeno un'immagine...
                  Secondo me si fa prima a mettere giu' un po' di generatori eolici, o a distribuire un po' di microstirling a concentrazione o ad usare dei sitemi di cogenerzione a biomassa eterogenea. Si avrebbe una maggiore diffusione e una maggiore disponibilita' del servizio.

                  Secondo voi quanto puo' costare un bussolotto del genere? Vedendo quello che costano semplicemente le serre direi moooolto!

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