E' da pochi giorni online un sito all'indirizzo http://www.indipendenzaenergetica.it con lo scopo di diffondere e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità economica, ambientale e strategico militare di intraprendere il prima possibile la via della indipendenza energetica (parziale per il momento) dell'Italia. Io ne sono in il webmaster con lo scopo di organizzare le conoscenze attuali e le possibilità pratiche e da subito realizzabili in questo campo. Mi sto facendo carico di contattare via via chi possa partecipare. Questo vostro forum è una RISORSA FONDAMENTALE, essendo un laboratorio attivo da anni, vi chiedo di collaborare se siete interessati con consigli e suggerimenti, i prossimi anni non possono trovarci impreparati ed il genio italiano, la nostra creatività forse puo' battere il giogo delle lobby che ci stanno per portare al declino. Ritengo che sia giunto il momento di creare un movimento d'opinione capillare anche all'interno della popolazione. Grazie a tutti
Questo il disclaimer del portale:
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IndipendenzaEnergetica.it
Perché un portale dedicato all’indipendenza energetica?
“L’Italia è quasi integralmente dipendente dalle forniture extraterritoriali di materie prime destinate alla produzione di energia. Siamo pertanto pericolosamente soggetti al loro costo in continua ascesa ed a pressioni tipo economico e politico da parte di nazioni od avvenimenti esterni ed incontrollabili. La realizzazione dell’'indipendenza energetica, totale o parziale, è una strada lunga e piena di ostacoli di ogni natura, ma è l’unica via concreta da percorrere per uscire dallo stato ingravescente di degrado economico, sociale ed ambientale del quale ogni giorno avvertiamo le conseguenze. L'affrancamento dall'uso dei carburanti di origine fossile è pertanto un obiettivo irrinunciabile per contribuire alla diminuzione della tensione internazionale a garanzia di un futuro ecosostenibile e di pace alla civiltà umana ”
Cosa possiamo fare nel breve periodo?
“La produzione di energia elettrica e per autotrazione da biocombustibili (biodiesel e bioetanolo) è attualmente l'unica reale alternativa energetica ai combustibili di origine minerale principalmente a causa della sua quasi immediata disponibilità. Questi sostituti del diesel e della benzina sono già stati ampiamente sperimentati in termini di efficienza e compatibilità ambientale (Brasile ed altri paesi). Pochi adattamenti distributivi sulla rete distributiva già esistente; semplici modifiche tecniche a motori e generatori possono infatti renderli fruibili in tempi ragionevoli.
Gli attuali ostacoli alla realizzazione di un parziale affrancamento dai combustibili di origine fossile sono dovuti ad una legislazione nazionale che impone quote ridicole di produzione di biocarburanti e ne impedisce la produzione da parte di singoli privati (vedi l’esperienza di Jacopo Fo) o di cooperative favorendo nel contempo l'estrazione e l'importazione di carburanti minerali da parte delle grandi compagnie petrolifere”
Perché è il momento giusto per una campagna di sensibilizzazione?
“In questi mesi assistiamo ad una particolare sensibilità del problema energetico presso larghi strati della popolazione. Questa aumentata attenzione è conseguenza di svariati fattori concomitanti: inquinamento nelle città, alte tariffe dei carburanti fossili e dell’energia in genere, crisi economica generalizzata, guerre per il petrolio ed instabilità crescente nel medio oriente, sbalzi climatici, taglio delle forniture del gas russo. Sono in molti ormai a chiedersi: cosa succederebbe in caso di emergenza dovuta a scarsezza di rifonimenti energetici prolungati nel tempo...?”
Come contribuire a breve termine all’obiettivo dell’indipendenza energetica parziale?
“Se siete sensibili a questa problematica potete raccogliere, informazioni, pubblicazioni scientifiche, tesi universitarie e pareri di addetti ai lavori; dati relativi al volume ottenibile per ettaro (differenziati in rapporto al tipo di coltivazione sia per biodiesel e bioetanolo), ricerche sugli ettari potenzialmente coltivabili in Italia, studi sulle emissioni dei biocombustibili paragonate a combustibili minerali, veicoli già prodotti e venduti all’estero, venditori di kit di trasformazioni per veicoli per renderli compatibili all’alimentazione con i biocarburanti e tutto ciò che ritenete possa essere d’interesse. Non è ovviamente escluso il materiale riguardante anche altre fonti energetiche alternative diverse dai biocombustibili.
Le notizie raccolte possono essere messe online e poste all’attenzione ed alla conoscenza comune, sia registrandosi oppure scrivendo a webmasterCHIOCCHIOLAindipendenzaenergetica.it, corredate della fonte di provenienza (link ipertestuali o riferimenti bibliografici classici).
Sarebbe utile anche pubblicizzare l'iniziativa presso associazioni ambientaliste, confagricoltori,, ricercatori, costruttori di veicoli alternativi, partiti ed esponenti politici, gestori di siti web molto frequentati e tramite volantinaggi ambulanti e condominiali (sfruttando la capillarizzazione degli utenti dei meetup di Beppe Grillo), riviste di nicchia e stampa in genere (anche estera).
Il portale potrebbe occuparsi inoltre di promuovere una proposta di legge con raccolta di firme, sia online che tradizionale, con eventuale referendum abrogativo della legislazione attuale (o della legislazione futura in caso questa non appaia soddisfacente o legata ad interessi corporativi). Non si esclude l’organizzazione di una manifestazione nazionale di piazza con sfilata di veicoli alternativi (solari, elettrici, ad idrogeno, a biocarburanti) con contemporaneo sciopero del consumo elettrico e dei rifornimenti alle pompe"
"Se siete interessati a collaborare registratevi al portale che attualmente è al momento in fase di avvio e qualsiasi vostro contributo o suggerimento è prezioso!”
Per registrarsi: http://www.indipendenzaenergetica.it/forum...act=Reg&CODE=00
Per scaricare questo disclaimer in versione stampabile: http://www.indipendenzaenergetica.it/index...ndipendenza.rtf
IndipendenzaEnergetica.it
Edited by IndipendenzaEnergetica.it - 25/2/2006, 20:26
Questo il disclaimer del portale:
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IndipendenzaEnergetica.it
Perché un portale dedicato all’indipendenza energetica?
“L’Italia è quasi integralmente dipendente dalle forniture extraterritoriali di materie prime destinate alla produzione di energia. Siamo pertanto pericolosamente soggetti al loro costo in continua ascesa ed a pressioni tipo economico e politico da parte di nazioni od avvenimenti esterni ed incontrollabili. La realizzazione dell’'indipendenza energetica, totale o parziale, è una strada lunga e piena di ostacoli di ogni natura, ma è l’unica via concreta da percorrere per uscire dallo stato ingravescente di degrado economico, sociale ed ambientale del quale ogni giorno avvertiamo le conseguenze. L'affrancamento dall'uso dei carburanti di origine fossile è pertanto un obiettivo irrinunciabile per contribuire alla diminuzione della tensione internazionale a garanzia di un futuro ecosostenibile e di pace alla civiltà umana ”
Cosa possiamo fare nel breve periodo?
“La produzione di energia elettrica e per autotrazione da biocombustibili (biodiesel e bioetanolo) è attualmente l'unica reale alternativa energetica ai combustibili di origine minerale principalmente a causa della sua quasi immediata disponibilità. Questi sostituti del diesel e della benzina sono già stati ampiamente sperimentati in termini di efficienza e compatibilità ambientale (Brasile ed altri paesi). Pochi adattamenti distributivi sulla rete distributiva già esistente; semplici modifiche tecniche a motori e generatori possono infatti renderli fruibili in tempi ragionevoli.
Gli attuali ostacoli alla realizzazione di un parziale affrancamento dai combustibili di origine fossile sono dovuti ad una legislazione nazionale che impone quote ridicole di produzione di biocarburanti e ne impedisce la produzione da parte di singoli privati (vedi l’esperienza di Jacopo Fo) o di cooperative favorendo nel contempo l'estrazione e l'importazione di carburanti minerali da parte delle grandi compagnie petrolifere”
Perché è il momento giusto per una campagna di sensibilizzazione?
“In questi mesi assistiamo ad una particolare sensibilità del problema energetico presso larghi strati della popolazione. Questa aumentata attenzione è conseguenza di svariati fattori concomitanti: inquinamento nelle città, alte tariffe dei carburanti fossili e dell’energia in genere, crisi economica generalizzata, guerre per il petrolio ed instabilità crescente nel medio oriente, sbalzi climatici, taglio delle forniture del gas russo. Sono in molti ormai a chiedersi: cosa succederebbe in caso di emergenza dovuta a scarsezza di rifonimenti energetici prolungati nel tempo...?”
Come contribuire a breve termine all’obiettivo dell’indipendenza energetica parziale?
“Se siete sensibili a questa problematica potete raccogliere, informazioni, pubblicazioni scientifiche, tesi universitarie e pareri di addetti ai lavori; dati relativi al volume ottenibile per ettaro (differenziati in rapporto al tipo di coltivazione sia per biodiesel e bioetanolo), ricerche sugli ettari potenzialmente coltivabili in Italia, studi sulle emissioni dei biocombustibili paragonate a combustibili minerali, veicoli già prodotti e venduti all’estero, venditori di kit di trasformazioni per veicoli per renderli compatibili all’alimentazione con i biocarburanti e tutto ciò che ritenete possa essere d’interesse. Non è ovviamente escluso il materiale riguardante anche altre fonti energetiche alternative diverse dai biocombustibili.
Le notizie raccolte possono essere messe online e poste all’attenzione ed alla conoscenza comune, sia registrandosi oppure scrivendo a webmasterCHIOCCHIOLAindipendenzaenergetica.it, corredate della fonte di provenienza (link ipertestuali o riferimenti bibliografici classici).
Sarebbe utile anche pubblicizzare l'iniziativa presso associazioni ambientaliste, confagricoltori,, ricercatori, costruttori di veicoli alternativi, partiti ed esponenti politici, gestori di siti web molto frequentati e tramite volantinaggi ambulanti e condominiali (sfruttando la capillarizzazione degli utenti dei meetup di Beppe Grillo), riviste di nicchia e stampa in genere (anche estera).
Il portale potrebbe occuparsi inoltre di promuovere una proposta di legge con raccolta di firme, sia online che tradizionale, con eventuale referendum abrogativo della legislazione attuale (o della legislazione futura in caso questa non appaia soddisfacente o legata ad interessi corporativi). Non si esclude l’organizzazione di una manifestazione nazionale di piazza con sfilata di veicoli alternativi (solari, elettrici, ad idrogeno, a biocarburanti) con contemporaneo sciopero del consumo elettrico e dei rifornimenti alle pompe"
"Se siete interessati a collaborare registratevi al portale che attualmente è al momento in fase di avvio e qualsiasi vostro contributo o suggerimento è prezioso!”
Per registrarsi: http://www.indipendenzaenergetica.it/forum...act=Reg&CODE=00
Per scaricare questo disclaimer in versione stampabile: http://www.indipendenzaenergetica.it/index...ndipendenza.rtf
IndipendenzaEnergetica.it
Edited by IndipendenzaEnergetica.it - 25/2/2006, 20:26