Motore tipo Brayton a ciclo chiuso - EnergeticAmbiente.it

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Motore tipo Brayton a ciclo chiuso

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  • Saluti a tutti,

    con piacere ho trovato questa discussione qui e ho messo un po di tempo a leggere il tutto. Complimenti

    Per il discorso delle cam variabili qui trovate alcune cose che a me sembrano frutto di una mente piutosto sveglia.

    http://www.pattakon.com

    Il soggetto che vorrei mettere alla discussione qui e un altro. Essendo da sempre affascinato dai motori junker e dell ciclo brayton credo che i pensieri provocato dal seguente link sono automatici.

    http://www.pattakon.com/pattakonOPRE.htm

    Aggiungendo un annello con le valvole intorno al centro dell cilindro si potrebbe utilizzare degli turbocompressori raffredati per caricare il cilindro con i pistoni opposti utilizzando il loro lavoro per alimentare due generatori. Il sopra menzionato problema delle vibbrazioni non dovrebbe piu porsi.

    Il vantaggio che potrei vedere sarebbe l´utilizzo dell´alta efficienza mechanica delle turbine con la semplice realizzazione dell accoppiamento dell o dei generatori.

    Frank
    ??????
    ?????????????
    ????????????

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    • Cicli Brayton-Joule con Turbine

      Desideravo evidenziare graficamente i tre possibili modi che abbiamo in teoria a disposizione per implementare il ciclo Brayton-Joule su due turbine collegate tra loro.
      Ho la presunzione che il disegno e le didascalie possano spiegare meglio delle parole.
      Aggiungo solo una riflessione: non esiste il modo migliore in assoluto per costruire un motore a turbina secondo il ciclo Brayton-Joule, ma solo il modo più opportuno, secondo la fonte di calore, secondo i mezzi e secondo i risultati che si vogliono ottenere.
      Nulla vieta che la cosa possa essere fatta anche con dei pistoni...


      http://www.energeticambiente.it/atta...1&d=1275426670


      .
      File allegati

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      • Assolutamente sì . Nulla vieta che possa essere a pistoni e che qualcuno costruisca un prototipo confermando la teoria . Il problema è che bisogna costruire per confermare la teoria , vai tranquillo e costruisci che ti seguo .
        Ciao . Spartano .

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        • IL Pakkaton

          L'esame del pakkaton postato da "Il Crucco" mi ha preso più tempo del previsto. Un po sono occupato ed un po non è un motore semplice da analizzare. E' un misto di concetti un po datati, ma messi insieme in modo tale da sembrare innovativo (presumo anche al suo progettista..) che non è facile capire se può essere vantaggioso o no.
          Sgombriamo subito il campo dai dubbi sul funzionamento: funziona. Infatti è una riedizione (carter, tipo di lavaggio, forma della camera di combustione ecc..) di quel filone di motori nati con gli Junkers ed evolutisi senza soluzione di continuità nei motocompressori a pistoni liberi (ebbene sì, anche i pistoni liberi sono stati inventati per gli MCI) brevetto Pescara per finire con i motori da carro armato ad unico albero motore e rinvii basculanti dai pistoni alle bielle. Avessi tempo vi posterei uno schema di questi ultimi perchè veramente interessante. MA non ce l'ho e quindi mi dovete credere sulla parola.
          Rispetto a questi motori il pakkaton presenta degli elementi leggermente differenti, ma poca roba.
          L'unico elemento in cui mi ha "commosso" è la biella lavorante a trazione. Mi ha commosso perchè anche io ho progettato un paio di anni addietro un motore con a biella fatta così.
          Peccato che il collega strutturista mi aveva segato le gambe subito perchè le bielle a trazione non tengono niente, e con i pistoni così pesanti le sollecitazioni inerziali sono molto più alte che per un motore normale.
          Ovvio che questo vale per un motore dimensionato per alte pressioni e velocità. Se mi tengo su un motore a ciclo brayton (pressioni massime basse) e lo faccio girare piano, magari ci riesco a farle tenere.
          Però qui intevengono altri fattori.
          Primo le valvole. Non a caso questi motori sono dei 2 tempi a lavaggio unidirezionale. Perchè hanno le valvole scoperte dai pistoni a fine corsa. Da un lato le luci di aspirazione e dall'altro lo scarico. Un brayton ha bisogno delle valvole in testa perchè deve aspirare per un breve tratto dei gas compressi e poi espanderli. Dovendo poi scaricare il gas espanso nella corsa di ritorno di nuovo la valvola in testa è obbligatoria.
          Fare delle valvole sulla superficie di un cilindro è un'impresa. L'unica speranza pratica sarebbe un fodero del tipo Burt-Mackullum. Ma è un incubo metterlo a punto e lubrificarlo.
          Secondo gli attriti. Il doppio albero motore comporta il doppio di numero di cuscinetti rotanti. Se è accettabile su un MCI (ma anche la questo tipo di motori sono pratcamente scomparsi) non lo è su un brayton che è molto più sensibile alle perdite per attrito.

          Deto questo non dico che non sia fattibile un brayton fatto così, ma non credo che sia la configurazione migliore.
          Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

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