Il mio secondo stirling - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Il mio secondo stirling

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Il mio secondo stirling

    Dopo la disastrosa avventura del primo YouTube - ?stirling hardisk?? un ringboom con una provetta paglietta ed un hard-disk di supporto come volano, ho voluto tentare un modello un po' più forzuto se così si può dire la configurazione gamma.
    Ho cercato di ottenere il massimo con il minimo di spesa, come viene spiegato sommariamente nel video le meccaniche degli hard-disk la fanno da padroni, il cilindro di potenza è una siringona calibrata da 50cc di cui utilizzo solo la parte esterna, il pistone mi è venuto meglio in alluminio,
    il cilindro del displacer è un pezzo di tubo da neon (temprato e molto sottile utile per isolare la parte calda dalla fredda).
    Per la parte calda ho utilizzato un tappino di alluminio da minerale rimodellato per pressatura in una cavità costruita allo scopo, mi risulta così molto rapido ed efficiente lo scambio fra la fiamma e l'aria interna non essendoci vetro di mezzo.
    La corsa dei pistoni non sapendo che pesci pigliare, ho montato il tutto senza il biellismo per quello di potenza e portando in temperatura il sistema come durante il funzionamento misurando poi lo spostamento indotto sulla potenza muovendo il displacer manualmente, così ho trovato una misura per realizzare il manovellismo.
    La parte fredda mi sembra che riesca a mantenere un bassa temperatura anche dopo molto tempo di funzionamento, segno che il radiatore utilizzato riesce a smaltire correttamente il calore trasportato,
    come displacer ho utilizzato poliuretano rivestito con alluminio adesivo per canne fumarie.
    Non mi rimane che sottoporre al vostro giudizio il mio filmato.
    Buona visione
    YouTube - ?Motore Stirling gamma??
    Saluti a tutti gibor

  • #2
    Un bel lavoro, complimenti!
    Potresti indicare le varie misure, di diametro e corsa del pistone e dislocatore, per dare un idea del rapporto?

    Grazie

    Commenta


    • #3
      Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
      Un bel lavoro, complimenti!
      Potresti indicare le varie misure, di diametro e corsa del pistone e dislocatore, per dare un idea del rapporto?

      Grazie
      Grazie per l'apprezzamento, riassumo le misure tutte in mm
      tubo per il displacer int 24 lung 75
      displacer dia 23 lung 33 + appendice sulla testa di dia 15 lung 10 la corsa 10
      cilindro potenza int 26,7 lung 40
      pistone potenza dia 26,7 lung 25 corsa 3

      a te l'onore per i calcoli
      io come ho già detto ho tentato qualche valore trovato qua e la tipo rapporto 4-1 6-1 ma alla fine preso dai dubbi mi sono affidato alla pratica.

      Saluti gibor

      Commenta


      • #4
        e vai gibor cosi si fa! complimenti. visto che e' il secondo, ed hai piu' esperienza di me, spero darai un occhiata anche al mio, in arrivo tra un po'

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da trt Visualizza il messaggio
          e vai gibor cosi si fa! complimenti. visto che e' il secondo, ed hai piu' esperienza di me, spero darai un occhiata anche al mio, in arrivo tra un po'
          Non mancherò certamente alla prima del tuo video... ho sentito l'eco delle urla di gioia nel forum quando sei riuscito ad avviarlo, e ti posso proprio capire perchè non c'è soddisfazione più bella dopo tanto penare

          Commenta


          • #6
            test solare

            Ho voluto fare una prova con il sole per vedere se riuscivo a farlo funzionare, con uno specchio concavo di 14 cm di diametro gira a poco più del minimo indispensabile per sostenersi. Il motore è praticamente lo stesso salvo qualche modifica, oltre a parte del telaietto ho cambiato tipo di manovellismo (sono solo da un lato ed è variabile la corsa solo della potenza), il dislocatore è di sughero rivestito di teflon e un pò maggiorato, e la testa della parte calda è di refrattario (visto che non la riscaldo più limito la dispersione), infine ho tolto il setto separatore di para ed ho costruito un accoppiamento diretto fra i due cilindri, lasciando così più arieggiato il radiatore. La piccola targhetta è fatta con nastro di alluminio stampato sotto la laser, un modo molto economico per farsela in casa. Questo è il video che lo mostra in funzione ‪Stirling solar test‬‏ - YouTube

            Commenta


            • #7
              veramente interessante , deve essere molto efficiente il modellino, dubito che il mio possa funzionare

              Commenta


              • #8
                Considerazioni di rendimento

                Certo vederlo funzionare con uno specchietto da bagno fà la sua buona figura, ma se consideriamo che gli arrivano 50W per riuscire appena a farlo girare la cosa lo rende orribile sopratutto pensando agli attriti che sono inesistenti e perciò non mi riesce di giustificare una simile dispersione di potenza.
                Ho fatto un ulteriore prova della quale prossimamente la documenterò con un altro filmato,la quale dimostra tutt'altro rendimento, ho costruito una piccola resistenza elettrica con filo nickel-cromo e l'ho inserita nella testa del motore, in modo da poter monitorare fornendo energia elettrica la potenza immessa, e ne è risultato che con solo 2,8W rimane acceso al minimo e che con 12,4W corre come con la fiammella del fornelletto.
                Alla luce di questa prova ne deduco che la perdita è nello scambio termico e su questo proverò a lavorare appena possibile intanto buone ferie a tutti

                Commenta


                • #9
                  Esattamente come hai dedotto tu il problema maggiore dei motori stirling è lo scambio termico, si è discusso parecchio in passato su come aumentare la superficie di scambio senza aumentare troppo il volume morto, ma è molto difficile da realizzare su piccoli modelli, è per questo che ho accantonato il progetto dello stirling per dedicarmi al brayton.

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da DinoDF Visualizza il messaggio
                    Esattamente come hai dedotto tu il problema maggiore dei motori stirling è lo scambio termico, si è discusso parecchio in passato su come aumentare la superficie di scambio senza aumentare troppo il volume morto, ma è molto difficile da realizzare su piccoli modelli, è per questo che ho accantonato il progetto dello stirling per dedicarmi al brayton.
                    Una conferma non guasta mai, sei iscritto in questo forum da parecchio perciò ne avrai viste tante, ma nonostante i miei sforzi dei tuoi messaggi ne ho trovati pochissimi, probabilmente la ricerca non funziona bene dopo il trambusto dei giorni passati, puoi dirmi se sei approdato a qualcosa sul brayton, io ho trovato pareri discordanti sulla faccenda (troppo ottimistici o il contrario).
                    Grazie Gibor

                    Commenta


                    • #11
                      Ciao Gibor,
                      sono parecchi anni che in dedico allo studio del funzionamento dei motori a combustione esterna ed affini, purtroppo però per il poco tempo intervengo di rado.
                      Il ciclo Brayton ti posso assicurare che ha un buon rendimento, tant'è vero che nel mondo vi sono milioni di macchine che funzionano con questo ciclo termodinamico, tutte le turbine a gas per esempio.
                      Per quanto riguarda le differenze tra baryton e stirling in primo luogo, dal mio punto di vista, il brayon ha una caratteristica che lo rende migliore, e cioè il fatto che il volume dello scambiatore termico non modifica il rendimento, posso realizzare uno scambiatore grande quanto mi pare, ottimizzarlo per il calore che ho a disposizione ed il motore funzionerà sempre, a differenza del motore stirling che ha un grosso problema con il volume "morto", in secondo luogo il motore a ciclo brayton non necessita di una fonte fredda, anche se è verissimo che può tornare utile, una pecca (ma secondo me può essere anche un vantaggio) è il fatto che necessita per funzionare di almeno una valvola comandata, ma questo si può trasformare in un vantaggio se per comandarla ricorriamo all'uso dell'elettronica, possiamo così con poco sforzo modificare la fasatura del motore ad ogni ciclo, certamente comandare la valvola sottrae energia al motore e ne diminuisce il rendimento però.
                      Un altro vantaggio è il fatto che è possibile collegare più cilindri allo stesso scambiatore frazionando così il motore in maniera molto semplice, cosa che è complicata da realizzare con un motore a ciclo stirling.
                      Dal mio punto di vista il brayton è l'ideale per piccole realizzazioni perché si possono ottimizzare le varie componenti separatamente ed il motore funzionerà sicuramente, mentre con il ciclo stirling a volte ottimizzando una parte del ciclo si peggiora un altra parte, sempre ad esempio lo scambio termico, che è il grosso problema dello stirling, non lo è nel brayton.
                      Certamente affascina molto di più il motore stirling, sia dal punto di vista del funzionamento che dello studio, ma è comunque più complesso ottenere buoni rendimenti, anche se dal punto di vista teorico è semplicissimo; scaldo il fluido in un cilindro e lo raffreddo in un altro.
                      Tanti nel realizzare un motore stirling, quasi tutti direi, si concentrano sul cilindro caldo, cercando di migliorare lo scambio termico, inventandosi varie soluzioni per massimizzare la superficie di scambio senza aumentare troppo il volume morto senza ricordarsi che lo stesso va fatto anche per il cilindro freddo, il che comporta per forza il raddoppio del volume morto, tu stesso sei arrivato alla conclusione che molta energia fornita non veniva utilizzata ma dissipata inutilmente.
                      Spero di aver esposto in maniera chiara i concetti.
                      Continua a sperimentare!
                      Ciao
                      D

                      Commenta


                      • #12
                        Ti ringrazio della panoramica e ti sei confermato un appassionato cultore dei motori esotermici come tu hai detto, non mancherò tempo permettendo di continuare a sperimentare (innata passione che mi è costata tempo e sacrifici ma anche qualche soddisfazione non lo nego).
                        Nonostante dalla tua descrizione il ciclo brayton goda di superiorità, ci sono elementi che mi tendono a far scartare ricerche domestiche su quel tipo, quando vedo articoli come questo Motore a ciclo Brayton ad aria calda che lo fanno sembrare un gioco da ragazzi realizzarlo, ed articoli come già conosci http://www.energeticambiente.it/moto...o-brayton.html che nonostante gli sforzi ha dovuto gettare la spugna o così almeno pare dal tread, poi se aggiungiamo che realizzazioni funzionanti realmente in rete non se ne vede, qualche forte dubbio mi viene.
                        Siccome non possiedo capacità superiori alla media ritengo che non mi convenga fare tentativi, pur rimanendo argomento interessantissimo ne rispetto il tuo interesse per tale tecnologia
                        Ti rinnovo i saluti e i ringraziamenti per la risposta
                        Ultima modifica di gibor; 08-08-2011, 15:01.

                        Commenta


                        • #13
                          Salve a tutti !
                          Vedo con piacere che Dino continua negli studi del ciclo Brayton.
                          Mi permetto però di chiarire che i cicli Brayton sono per lo meno due o forse tre:
                          1 - esotermico a gas caldo
                          2 - endotermico a combustione interna
                          Il terzo sarebbe l'esotermico a cambiamento di fase.

                          L'esempio della turbina a gas riportato da Dino, si riferisce al Brayton a combustione interna.

                          A fronte dell'innegabile vantaggio dell'efficienza degli scambi termici del Brayton in genere, il suo limite più pesante però è dato dalla compressione adiabatica del gas freddo, che assorbe una marea di energia meccanica, che in parte viene anche dispersa sotto forma di calore in modo irrecuperabile nelle pareti del compressore stesso.

                          Questa necessità intrinseca del Ciclo Brayton diventa sopportabile in un ciclo endotermico nel quale la temperatura di combustione è veramente elevata (1200°C), ma diventa intollerabile nel ciclo a gas caldo esotermico, che per quanto caldo non lo sarà mai a sufficienza come nell'altro caso, pena il rischio di fondere il radiatore.

                          Ciao a tutti !
                          Ultima modifica di rampa; 09-08-2011, 04:50.

                          Commenta


                          • #14
                            Ciao anche a te rampa e grazie dell'intervento, hai fatto luce su di un particolare non indifferente, ecco perchè non se ne vede di modelli realmente funzionanti, purtroppo se veramente c'è questo problema ne va ristretto il campo e di parecchio.
                            Io per ora continuo con il mio modello di stirling a cui ho già fatto altre modifiche ed ho ottenuto qualche miglioramento, ma sempre di UltraLowPower si tratta, perlomeno con il sole riesce a far girare una dinamo ed accendere un led.
                            Ho cambiato il cilindro del dislocatore con uno costruito in tre parti con materiali diversi, metallo (caldo) vetro (isolante) metallo (freddo), risultato finale un tempo di avvio più che dimezzato e come ho detto prima migliorato anche il rendimento.
                            Vi posto la foto del particolare cilindro ottenuto da tubo ottone per sifoni (spessore 0,25) e sempre vetro da neon, la lavorazione non è così impossibile basta dotare di un anima di supporto il tubetto, che si riesce a lavorare con il tornio mediante godrone fino al punto giusto per congiungerlo al vetro con ovviamente interposto del teflon, per il restringimento ho utilizzato sempre sul tornio una tecnica tipo tornitura in lastre.
                            Saluti a tutti Gibor
                            File allegati

                            Commenta


                            • #15
                              Saluti ed una precisazione

                              Ciao ragazzi, come avrebbe detto Paul Newman nel film "Il colore dei soldi": sono tornato.
                              Non che fossi veramente andato via, solo molto ma molto impegnato. Però vi ho letto.

                              Corretta l'affermazione di rampa sulla compressione adiabatica. Ma solo in teoria.
                              Il fatto è che la compressione isoterma dello stirling non esiste nella realtà.
                              L'ho spiegato ampiamente in miei precedenti post. Non c'è tempo sufficiente per l'ipotetico scambio. E quindi i due cicli in buona sostanza si equivalgono nella loro configurazione semplice. E questo è il motivo per cui gli stirling rendono pochino.
                              Il ciclo di stirling degenera in un ciclo Otto rigenerato. Lavora secondo l'analisi di Finkelstein, due isocore e due adiabatiche, con scambio interno di calore.
                              Ma se una speranza c'è di realizzare l'isoterma essa è riposta proprio nelle versioni complesse del ciclo Brayton, che in realtà in queste forme si chiama più correttamente Ericsson.
                              Questo ciclo, composto da due isobare e due isoterme, ha lo stesso rendimento teorico dello stirling, che poi è lo stesso di quello di carnot.
                              Ma le isoterme? Rispetto allo stirling qui è più semplice realizzarle. Come la pratica turbinistica ha insegnato basta dividire la compressione in più stadi con refrigerazioni intermedie, e questo trasforma l'adiabatica in una paraisoterma. Questa è equivalente ad una isoterma di temperatura intermedia tra la minima e la massima delle compressioni parziali.
                              Sembra complicato ma non lo è.
                              Ed ho intenzione di spiegarlo in dettaglio in un topic apposito dedicato alle macchine di Ericsson che non intenzionato ad aprire. Queste macchine volumetriche a combustione esterna dotate di valvole comprendono praticamente tutti i cicli menzionati (Ericsson, Brayton, joule).
                              Cercherò, sperando di poter mantenere la promessa dati gli impegni, di spiegare in un topic più di approfondimento che di discussione, i principi base di queste macchine, con i loro vantaggi e svantaggi.
                              E come ciliegina finale spero di poter presentare, se le aziende che li stanno sviluppando daranno i necessari permessi, i risultati di alcune applicazioni pratiche di questo tipo di motori di cui sono orgoglioso di aver contribuito.

                              E con questo vi saluto.
                              Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao Stranamore, ben tornato a postare !

                                Spero che continuino le discussioni teoriche sui motori esotermici a gas, che sono affascinanti: anche quando si crede di saperne qualcosa, si ritrovano poi sempre risvolti inaspettati estremamente interessanti.

                                Se hai intenzione di aprire un topic a riguardo, io ne sarò molto contento.

                                Da parte mia avevo intenzione di aprirne uno sul vapore, ma vedremo se c'è interesse in giro.
                                Stiamo costruendo un motore a vapore molto interessante... ma non anticipo troppo...

                                Ciao

                                Commenta


                                • #17
                                  Bentrovato Dott Stranamore con la passione della cinematografia e della meccanica con teorie e affini, è bello veder prodigarsi per l'uno o l'altra teoria a seconda delle proprie inclinazioni.
                                  Non sono all'altezza di controbattere sulle tesi esposte in quanto non materia di mia conoscenza, in qualità di semplice appassionato dirò che solo i fatti diranno chi ha ragione, per il momento pare sia indiscussa la superiorità dello stirling unico detentore dell'esser realizzato funzionante dai vari sperimentatori qualora si aggiungerà nuova prova del concorrente spezzeremo una lancia anche a suo favore.
                                  Seguirò con la dovuta attenzione anche l'evolversi dei treads sull'argomento, quindi se desiderate aprine dei nuovi come accennate sappiate che non mancherò certo di interesse.
                                  Soleggiati saluti ferragostani

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Ciao Gibor. Puoi credermi se ti dico che non sono un detrattore dello stirling. Come ho già scritto l'ho studiato ampiamente, e sto anche lavorando su un concetto realizzativo nuovo che spero dia i risultati che sento intuitivamente buoni. MA finchè non avrò finito i calcoli non mi sbilancio.
                                    Il fatto che io voglia affrontare estesamente l'altro filone è dovuto anche al fatto che sullo stirling si è scritto già praticamente tutto.
                                    Invece il filone delle macchine dotate di valvole sconosciuto al grande pubblico.
                                    Per quanto riguarda le realizzazioni pratiche poi non pensare che siano così a favore dello stirling. Non voglio anticipare nulla, ma presenterò anche i recenti sviluppi per questo tipo di motori a livello di primarie aziende motoristiche world wide.
                                    Non ultimi presenterò alcuni documenti sull'interesse di questi cicli per il recupero dell'energia dei gas di scarico degli MCI. Anche qui ricerche applicate realizzate con tanto di prototipi marcianti.
                                    Insomma vedrai che non avrai di che annoiarti.
                                    E se i miei calcoli daranno esito positivo posterò anche il mio lavoro sullo stirling di nuova concezione. Tanto per sfatare questa "nominata" che a quanto pare ho in questo forum di antagonista dello stirling.
                                    Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Per rampa.
                                      L'interesse per il vapore nel mondo c'è. E anche se mondo e forum non sono la stessa cosa io sono di opinione che tutto quello che è di interesse nel mondo reale dovrebbe essere di interesse qui.
                                      C'è fermento attorno agli ORC, ma anche attorno al buon vecchio vapore d'acqua. Sia come impianti primari di bassa potenza, sia come recupero dei cascami di calore. Perfino per il recupero del calore di scarico degli MCI.
                                      Anche se non sono impianti dall'eccelso rendimento, hanno però il vantaggio di essere l'unica cosa che funziona quando le differenze di temperatura tra le sorgenti sono veramente basse.
                                      Sono stati dimostrati impianti funzionanti con differenze di 15°. Ma quando parlo di "funzionante" intendo dire che generavano potenza, non come gli stirling Low DeltaT che si tengono semplicemente in rotazione in equilibrio con i loro attriti.
                                      Apri pure il tread/topic. Io ti leggerò sicuramente e se possibile porterò anche un contributo.
                                      Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Stranamore Visualizza il messaggio
                                        Ciao Gibor. Puoi credermi se ti dico che non sono un detrattore dello stirling. Come ho già scritto l'ho studiato ampiamente.....
                                        Tanto per sfatare questa "nominata" che a quanto pare ho in questo forum di antagonista dello stirling.
                                        Tanto per chiarire non si riesce a fare una ricerca dei post fatti da ognuno di voi nel forum, dopo il restauro dovuto all'attacco hacker la cronologia memorizzata è solo di una settimana quindi non posso sapere come vi siete dipinti nei vecchi treads perchè non vi si accede se non casuamente o peggio scorrendoli tutti, cosa impossibile anche avendo un'eternità di tempo.
                                        Quando parli di "nominata" non penso sia per come ti ho classificato in tutti i casi è riferita esclusivamente a questo post non conoscendone altri, e che in rete non ho trovato nessuno che ne abbia costruito uno a pistoni funzionante nel vero senso della parola.
                                        Farli andare con aria compressa non significa convertire energia chimica in meccanica , che sono per me la condizione essenziale dei motori, se conoscete link che dimostrano il contrario ben felice di vederli. Anch'io non sono un detrattore del Brayton ma il mio conoscere sull'argomento si limita a ciò che ho detto.
                                        La mia esperienza è limitata ai soli modellini che ho descritto, il tutto spinto da una vaga chimera di ottenere almeno una potenza meccanica dell'ordine delle due cifre in Watt senza dover raggiungere cubature spropositate o di utilizzare calore di una fiamma ossidrica.
                                        Sperando di aver chiarito e che non era assolutamente mia intenzione creare malintesi.
                                        Di nuovo ciao a tutti ed a presto con nuove chicche.
                                        Ultima modifica di gibor; 13-08-2011, 22:35.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Con questa ultima modifica della dinamo più serie di led incorporati, chiudo la sperimentazione su questo prototipo ed approfitto per elencare alcuni particolari che finora non mi è capitato di leggere in altri post. Nonostante mi sia impegnato a fondo nella costruzione del modello, sarà per capacità o per attrezzature non mi riesce come altri affermano di ottenere un prototipo che non risenta delle ore di lavoro. Si dice che i bassi attriti lo permettono ma a me anche la dipendenza da una perfetta meccanica gioca un ruolo decisamente rilevante, quindi mi si sono sempre comportati come tutti i motori classici conosciuti , un avvio legato per i primi tempi poi una massima resa ed infine il degrado con però l'aumento dei giri a vuoto (massima scorrevolezza minima potenza utile), il tutto variabile in funzione del lubrificante utilizzato, (a secco o con grafite massime prestazioni minima durata, con olio o grasso viceversa). Non sarò un bravo modellista che vi devo dire, un'altra cosa che ho notato è l'insorgere dopo il rodaggio di un particolare attrito fra il pistone e il cilindro o nell'asta del dislocatore, un attrito che si presenta quando le due superfici iniziano ad essere speculari, un effetto ventosa o per dirla in modo colorito un effetto last al limone come recitava una vecchia pubblicità, ma che rende perfettamente l'idea del problema, a cui non ho saputo dare rimedio. Il difetto provoca una forte diminuzione della resa e non è costante nel tempo, si vede una oscillazione nella salita in potenza attraverso il voltmetro o se lo avessi anche nel contagiri. Sarà sicuramente scritto da qualche parte anche la prerogativa dei cilindri in verticale che hanno una maggior resa proprio per il venir meno di quell'attrito d'appoggio del pistone sul cilindro (nel modello posizionandolo in verticale ho potuto constatare un aumento intorno al 25% rispetto all'orizzontale. Ho evitato di riportare le misure della potenza nelle varie prove di proposito data la precarietà della cosa, mi limito a dire che un valore medio su cui fare riferimento è di un Watt all'albero, (ho avuto punte di 3,75 ma anche di solo 0,5 quindi non lo ritengo fonte di misura affidabile visto il comportamento variabile con lo stato di usura. Qui di seguito c'è il video dove si mostra che accende 18 led ad alta luminosità attraverso un piccolo circuito elevatore che compensa in maniera egregia la variazione di tensione in uscita dalla dinamo, per chi fosse interessato al circuito posto il link dove ho attinto lo schema 1.5 VOLT WHITE AND UV LED DRIVE CIRCUIT non serve avvolgere nulla si trova tutto già fatto nel surplus. Mettendo definitivamente in vetrina questo modello, ne ho iniziato uno per bassa temperatura con un occhio in particolare all'estetica dove lo scopo principale sarà quello di attirare l'attenzione più che avere prestazioni performanti, se riuscirò nell'impresa non mancherò di mostrarlo anche a voi. Ora vi lascio al filmato dove il modello è quello già visto con poche varianti a voi il giudizio...buona visione stirling minigeneratore - YouTube

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Non sei un cattivo modellista gibor, anzi. Complimenti per la realizzazione ed ancora di più per la costanza ed il metodo scientifico con cui hai misurato i risultati effettivi.
                                            I fenomeni che citi sono ben conosciuti a chi mastica di motori. Qualunque motore, di qualunque tipo, all'inizio è legato. E si fa il rodaggio. Che non è sparito come dicono. E' sparito solo dai manuali di uso e manutenzione. Quello che è migliorato in realtà è la pulizia in stabilimento, che ha reso superfluo il primo cambio di olio (di tipo superfluido e superdetergente) a soli 1000 Km di percorrenza.
                                            Ma checchè se ne dica un moderno turbodiesel finisce di assestare i giochi canna segmenti anche a 10.000 Km. E quando la percorrenza si veramente elevata (>200.000 Km) inizia anche quella fase in cui il motore piano piano diventa "lasco".
                                            La differenza di ordini di grandezza tra questi ed il tuo modello è la lubrificazione con olio in pressione. Ed una configurazione di rugosità e tolleranze tutta pensata per sfruttare al meglio questo olio abbondante.
                                            Comunque una finestra di rendimento tra il 5% ed il 15% come quella da te ottenuta non è assolutamente da buttare via anzi. Per queste dimensioni di modello ed a pressione atmosferica direi che è un valore altissimo, indice di un dimensionamento più che corretto delle caratteristiche geometriche del motore.
                                            Complimenti ancora.
                                            Personalmente, per migliorare ancora, passerei ad un cilindro verticale con pistone di potenza lubrificato ad olio in pressione e circuito pressurizato. Manovellismo su cuscinetti a sfere. La gravità, e gli inevitabili trafilamenti, devono poter far ricadere l'olio in coppa da cui la pompetta lo ripesca.
                                            La pressurizzazione, aumentando la potenza specifica, fa diminuire l'mportanza relativa delle perdite per attrito.
                                            Non a caso gli stirling "seri" girano con pressioni base del circuito tra le 100 e le 200 atmosfere.
                                            Altro accorgimento se punti alle performance è il raffreddamento lato freddo. Essenziale come e a volte più della Tmax lato caldo. Una ventolina che soffia tra le alette, collegata al volano o alimentata elettricamente, è essenziale.
                                            Il Low DeltaT è concettualmente affascinante, ma purtroppo solo estetico.
                                            Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

                                            Commenta


                                            • #23
                                              @Gibor
                                              Non trascurare il fatto che dopo un po' che gira, uno Stirling Atmosferico come il tuo, inevitabilmente perde gas.
                                              Si può ovviare mettendo una valvola da bici diretta verso l'interno, che aspiri aria cioè nella fase di raffreddamento.

                                              La dinamo può essere sostituita da una fila di piccoli magneti attaccati al volano, con riduzione di ulteriore attrito.

                                              Per provare a fare un po' di pressurizzazione, si deve mettere due stirling in opposizione di fase, collegati con lo stesso volano.
                                              Un solo Stirling atmosferico, se pressurizzato, non funziona regolarmente.

                                              Complimenti per l'ottimo lavoro !!!

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ho visto il video, ma...

                                                Scusami la provocazione, il motore è bello da vedere, ma a me sembra che non ha potenza ed il rendimento è bassino. La fiammella a spirito genera come minimo un centinaio di watt di potenza termica, ma a mio parere la potenza meccanica generata dal motore non supera i 500 mW di potenza. Mi piacciono alcune soluzioni addottate (lubrificare con grafite, il cilindro fatto con il siringone, il dissipatore) altre le giudico poco funzionali. Il pistone dovrebbe essere il più leggero possibile e non pieno (nel moto alternativo dissipa potenza), la zona riscaldata è troppo piccola e troppo vicina al dissipatore, ma queste sono valutazioni che faccio a spanne sulla base della mia esperienza e su quello che sono riuscito a capire dal video. Penso inoltre che dal motore potresti ottenere facilmente più potenza aumentando del doppio la compressione (aumentando la corsa del pistone) e mettendo un volano più pesante (sempre sulla base di quello che sono riuscito a capire dal video).
                                                Costruire un motore funzionante è comunque notevole e questo te lo riconosco in pieno..



                                                Originariamente inviato da gibor Visualizza il messaggio
                                                Dopo la disastrosa avventura del primo YouTube - ?stirling hardisk?? un ringboom con una provetta paglietta ed un hard-disk di supporto come volano, ho voluto tentare un modello un po' più forzuto se così si può dire la configurazione gamma.
                                                Ho cercato di ottenere il massimo con il minimo di spesa, come viene spiegato sommariamente nel video le meccaniche degli hard-disk la fanno da padroni, il cilindro di potenza è una siringona calibrata da 50cc di cui utilizzo solo la parte esterna, il pistone mi è venuto meglio in alluminio,
                                                il cilindro del displacer è un pezzo di tubo da neon (temprato e molto sottile utile per isolare la parte calda dalla fredda).
                                                Per la parte calda ho utilizzato un tappino di alluminio da minerale rimodellato per pressatura in una cavità costruita allo scopo, mi risulta così molto rapido ed efficiente lo scambio fra la fiamma e l'aria interna non essendoci vetro di mezzo.
                                                La corsa dei pistoni non sapendo che pesci pigliare, ho montato il tutto senza il biellismo per quello di potenza e portando in temperatura il sistema come durante il funzionamento misurando poi lo spostamento indotto sulla potenza muovendo il displacer manualmente, così ho trovato una misura per realizzare il manovellismo.
                                                La parte fredda mi sembra che riesca a mantenere un bassa temperatura anche dopo molto tempo di funzionamento, segno che il radiatore utilizzato riesce a smaltire correttamente il calore trasportato,
                                                come displacer ho utilizzato poliuretano rivestito con alluminio adesivo per canne fumarie.
                                                Non mi rimane che sottoporre al vostro giudizio il mio filmato.
                                                Buona visione
                                                YouTube - ?Motore Stirling gamma??
                                                Saluti a tutti gibor

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Un saluto per la prima volta anche a quasar12358 che dalla presentazione è un veterano dello stirling, grazie a tutti dell'attenzione e dei consigli, che vedrò di farmeli entrare in testa, la natura con i testoni non ha dato questo privilegio.
                                                  Di prove ne ho già fatte tante e per ora mi fermo, ci vuole tanta voglia per dannarsi su questi piccoli motori.
                                                  Di nuovo rinnovo i ringraziamenti e a presto nel forum fra le mille domande che circolano sicuramente ci ritroveremo

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da gibor Visualizza il messaggio
                                                    Un saluto per la prima volta anche a quasar12358 che dalla presentazione è un veterano dello stirling, grazie a tutti dell'attenzione e dei consigli, che vedrò di farmeli entrare in testa, la natura con i testoni non ha dato questo privilegio.
                                                    Di prove ne ho già fatte tante e per ora mi fermo, ci vuole tanta voglia per dannarsi su questi piccoli motori.
                                                    Di nuovo rinnovo i ringraziamenti e a presto nel forum fra le mille domande che circolano sicuramente ci ritroveremo
                                                    gibor non farti influenzare da niente e da nessuno e continua con lo stirling , lo so che attualmente su questo forum si " pompa " sul bryton ma fino ad ora niet , nada , niente non ci sono modelli seri a cui fare riferimento e diversamente sugli stirling c'è da acquistare e da sperimentare e ci sono !!! Stendo un velo pietoso sul vapore che per altro amo come concetto e su cui ho postato dei link e delle ricette interessanti ...... ma solo per amore adolescenziale ............
                                                    Spartano .

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Salve mi sono ritrovato a fare delle prove con un nuovo stirling in configurazione beta, e mi è capitato uno strano fenomeno. Premetto la mia ignoranza in materia ma ho voluto per comodità utilizzare bombolette per spray come cilindro caldo e mi sono ritrovato con il fondello dissaldato.
                                                      Fatto qualche ricerca su internet e ho trovato che sono saldati i fondelli con mastice plastico gommoso, io dico ma tutti? e se sì a che temperatura cedono visto che parecchi hanno usato barattoli per i loro prototipi.
                                                      Non mi pare che sia stato riscontrato lo stesso problema nei messaggi di chi lo ha fatto, se qualcuno ne sà qualcosa ben venga il suo parere.
                                                      Un saluto anche a spartano, ho visto un filmato di un tuo motore, complimenti è questo lo spirito che mi piace.

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da spartano Visualizza il messaggio
                                                        ...stendo un velo pietoso sul vapore che per altro amo come concetto e su cui ho postato dei link e delle ricette interessanti ...... ma solo per amore adolescenziale ............
                                                        Spartano .
                                                        Spartano, sei pronto a costruire uno Stirling a cambiamento di fase ?
                                                        Noi ci siamo, ormai...
                                                        Ultima modifica di rampa; 10-09-2011, 18:38.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Celle di peltier Vs stirling

                                                          Anche se siamo nella sezione motori esotermici, mi sembra giusto porre a confronto due tecnologie volte al medesimo fine, per poter valutare le proprie decisioni sul da farsi.
                                                          Dunque dopo essermi sbattuto parecchio, nel tentare invano di estrarre potenza a due cifre in watt da uno stirling, ho voluto testare il confronto con una cella effetto seebeck, di potenza nominale 350w della iewerred (6x6cm), ebbene dopo poche ore ho allestito, con un minimo di fantasia, il necessario per il funzionamento, al pari valore di riscaldamento del modellino stirling.
                                                          Risultato con pochissimo sforzo, senza particolari attrezzature funziona con rendimento almeno doppio del motore, la stessa fiamma produce energia per i 18 led + la radio + la ventola che gli serve per mantenere bassa la temperatura della cella.
                                                          Considerando che la prova è stata fatta per paragone al modellino, quindi alla minima potenza della cella e dalle caratteristiche dichiarate fornite dal costruttore, dovrebbe alla temperatura max continua di funzionamento generare circa 24W, prendendo la cosa con le molle e riferendomi alla metà del dichiarato, 12W sono già una cifra irraggiungibile per un modellino stirling artigianale, perciò mi viene da dire che, se siete spinti dalla voglia di generare energia elettrica, e non dal fascino intrinseco di un motorino autocostruito, lasciate perdere bielle e pistoni per un motore esotermico, non ne vale la pena, almeno a livello hobbistico.
                                                          Al fine di documentare l'esperimento, ho girato un breve filmato dove si vede all'opera la cella.
                                                          Teg test generator - YouTube
                                                          Saluti e buona visione

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            La tecnologia nota ed il potenziale

                                                            Ciao Gibor. Niente da dire. Il tutto è come dici tu. Le celle Peltier funzionano. Ma questo è un fatto noto.
                                                            Noto come il loro rendimento, che in genere non supera il 4-5%.
                                                            Se è pur vero che ti danno corrente praticamente sempre, io stesso le ho usate per un prototipo di un sistemino ad uso riscaldamento domestico, e che non si rompono praticamente mai, è pur vero che è il massimo del loro risultato.
                                                            C'è poco da progettare, ottimizzare o costruire. Una volta che si è applicata bene la pasta termoconduttiva e si è installato un dissipatore attivo di dimensione adeguata è finita. Nessuna speranza di miglioramento. Non puoi pensare neanche di innalzare la temperatura, perchè danneggi la cella. Insomma quello è. Per inciso credo che consumi più il motore della ventola del dissipatore che le lampade led che accende. Non ho capito dal video se la ventola era alimentata dalla cella o da collegamento esterno.
                                                            Comunque il fascino di un motore, a parte quello mistico della creazione del movimento e del fascino che un motore spande attorno a se, sta nel suo potenziale. Il sapere che è un oggetto che rende niente al nostro livello ma che in potenza potrebbe rendere il 45% o giu di lì. E la presunzione/speranza di ognuno di noi di trovare la gabola, il dettaglio nuovo, che potrebbe farti trovare nelle mani il motore buono.
                                                            Aggiungo un piccolo aneddoto di vita familiare.
                                                            Ho un figlio. Adesso ha quasi 7 anni e fa la prima elementare.
                                                            A volte passa ore, letteralmente, a fissare lo schermo del mio portatile aziendale. Il motivo è presto detto. Su questo notebook ho installato un salvaschermo che fa vedere all'infinito la sequenza di assemblaggio e funzionamento di un motore. E' un filmato che si trova anche su YouTube.
                                                            Spesso ne rimango incantato anche io.
                                                            E se gli chiedo cosa sta facendo, mi figlio invariabilmente mi risponde:-Papà, guardo le istruzioni-.
                                                            Credi veramente che rimarrebbe estasiato a guardare una Peltier che accende dei led?
                                                            Il calore è una gran cosa se non ti trovi nel deserto e sai come utilizzarlo.

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X