in molti forum/blog quando si legge di un nuovo prototipo lo si compara direttamente a quelli con motore endotermico, senza fare le dovute distinzioni, e andando percio' in confusione.
apro questo thread perche' molti non considerano le diversita' che ci sono tra' i veicoli elettrici e quelli a motore endotermico.
le prime considerazioni da fare sono solamente fisiche:
- la potenza e' una derivata della coppia motrice per i giri del motore, ossia
W=(Nm x rpm x 2Pi)/60
potenza in watt uguale alla coppia in newuton-metri per giri albero per 2 volte P-greco, il tutto diviso 60.
- un motore elettrico ha una coppia molto elevata gia' a zero giri motore, mentre un motore endotermico ha un ristretto campo di utilizzo della coppia, ed il dichiarato e' generalmente indicato a condizioni di massimo utilizzo (massima apertura del sistema di parzializzazione di alimentazione nei motori a benzina, o con overboost nei motori sovralimentati);
altra questione e' il calcolo del consumo elettrico (e della potenza) nei motori elettrici:
- il valore del consumo di un motore elettrico si puo' ottenere moltiplicando la resistenza per il quadrato dell'intensita' di corrente che e' uguale a dire voltaggio per intensita' di corrente, che e' uguale a dire al quadrato del voltaggio diviso la resistenza elettrica (per ottenere la potenza meccanica tutte queste funzioni moltiplicate per il rendimento totale).
percio': RI^2 = VI = V^2/R
il calcolo della potenza dei motori endotermici deriva da diversi fattori, che implicano la conoscienza dei rendimenti reali dei vari apparati considerati (rendimento volumetrico, rendimento della camera di scoppio, rendimento meccanico dovuto agli ausiliari, rendimento delle demoltiplicazioni del cambio), ma praticamente si ricava tramite banco dinamometrico (si fa' girare un motore elettrico tramite la ruota del mezzo e se ne ricava da questo la potenza erogata), e generalmente sempre alle massime prestazioni che il motore puo' fornire, e non nelle sue parzializzazioni (che cambiano il rendimento di molti apparati importanti, come l'alimentazione).
generalmente tutte le potenze dichiarate sono comunque all'albero motore.
questo comporta che viene a mancare, se esiste, tutta la catena di demoltiplicazione e che quindi passa in secondo piano l'essenza della potenza:
e' la ruota che scarica la potenza al suolo e vince gli atriti dinamici (di rotolamento pneumatici e aerodinamico), e le comparazioni dovrebbero essere eseguite da li'.
nei mezzi fin'ora considerati dalla massa, ossia quelli a motorizzazione endotermica, il generale comportamento della coppia motrice di tali motorizzazioni e il fatto che esistono demoltiplicazioni piu' idonee a seconda se di un motore sportivo o turistico, oltre al fatto che il diametro della ruota cambia, ha portato a considerare sempre la potenza e la coppia all'albero motore, che puo' gia' dare delle considerazioni diverse a seconda della motorizzazione, ma se si mette a confronto con un motore elettrico che ha un'erogazione diversa da quella di un motore endotermico, il confronto non calza assolutamente.
nelle considerazioni vorrei approfondire anche la differenza tra' un motore elettrico demoltiplicato ed un motore elettrico senza demoltiplicazione e assiale alla ruota come un hub.
tutto questo per avere giuste informazioni leggendo le caratteristiche tecniche di un mezzo elettrico, e avvallandone percio' i dati dichiarati.
riuscire a stabilire un consumo al chilometro per una categoria di veicoli (scooter, motocicli, automobili) consente di verificarne anche la parte piu' sensibile per il pubblico, ossia l'autonomia stimata dichiarata, e determinare la potenza necessaria per muovere un veicolo ne stabilisce anche le prestazioni dinamiche (accellerazione, ad esempio), rendendo piu' efficaci le proprie considerazioni ( soprattutto sul dichiarato della casa).
apro questo thread perche' molti non considerano le diversita' che ci sono tra' i veicoli elettrici e quelli a motore endotermico.
le prime considerazioni da fare sono solamente fisiche:
- la potenza e' una derivata della coppia motrice per i giri del motore, ossia
W=(Nm x rpm x 2Pi)/60
potenza in watt uguale alla coppia in newuton-metri per giri albero per 2 volte P-greco, il tutto diviso 60.
- un motore elettrico ha una coppia molto elevata gia' a zero giri motore, mentre un motore endotermico ha un ristretto campo di utilizzo della coppia, ed il dichiarato e' generalmente indicato a condizioni di massimo utilizzo (massima apertura del sistema di parzializzazione di alimentazione nei motori a benzina, o con overboost nei motori sovralimentati);
altra questione e' il calcolo del consumo elettrico (e della potenza) nei motori elettrici:
- il valore del consumo di un motore elettrico si puo' ottenere moltiplicando la resistenza per il quadrato dell'intensita' di corrente che e' uguale a dire voltaggio per intensita' di corrente, che e' uguale a dire al quadrato del voltaggio diviso la resistenza elettrica (per ottenere la potenza meccanica tutte queste funzioni moltiplicate per il rendimento totale).
percio': RI^2 = VI = V^2/R
il calcolo della potenza dei motori endotermici deriva da diversi fattori, che implicano la conoscienza dei rendimenti reali dei vari apparati considerati (rendimento volumetrico, rendimento della camera di scoppio, rendimento meccanico dovuto agli ausiliari, rendimento delle demoltiplicazioni del cambio), ma praticamente si ricava tramite banco dinamometrico (si fa' girare un motore elettrico tramite la ruota del mezzo e se ne ricava da questo la potenza erogata), e generalmente sempre alle massime prestazioni che il motore puo' fornire, e non nelle sue parzializzazioni (che cambiano il rendimento di molti apparati importanti, come l'alimentazione).
generalmente tutte le potenze dichiarate sono comunque all'albero motore.
questo comporta che viene a mancare, se esiste, tutta la catena di demoltiplicazione e che quindi passa in secondo piano l'essenza della potenza:
e' la ruota che scarica la potenza al suolo e vince gli atriti dinamici (di rotolamento pneumatici e aerodinamico), e le comparazioni dovrebbero essere eseguite da li'.
nei mezzi fin'ora considerati dalla massa, ossia quelli a motorizzazione endotermica, il generale comportamento della coppia motrice di tali motorizzazioni e il fatto che esistono demoltiplicazioni piu' idonee a seconda se di un motore sportivo o turistico, oltre al fatto che il diametro della ruota cambia, ha portato a considerare sempre la potenza e la coppia all'albero motore, che puo' gia' dare delle considerazioni diverse a seconda della motorizzazione, ma se si mette a confronto con un motore elettrico che ha un'erogazione diversa da quella di un motore endotermico, il confronto non calza assolutamente.
nelle considerazioni vorrei approfondire anche la differenza tra' un motore elettrico demoltiplicato ed un motore elettrico senza demoltiplicazione e assiale alla ruota come un hub.
tutto questo per avere giuste informazioni leggendo le caratteristiche tecniche di un mezzo elettrico, e avvallandone percio' i dati dichiarati.
riuscire a stabilire un consumo al chilometro per una categoria di veicoli (scooter, motocicli, automobili) consente di verificarne anche la parte piu' sensibile per il pubblico, ossia l'autonomia stimata dichiarata, e determinare la potenza necessaria per muovere un veicolo ne stabilisce anche le prestazioni dinamiche (accellerazione, ad esempio), rendendo piu' efficaci le proprie considerazioni ( soprattutto sul dichiarato della casa).
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