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equalizzatore di carica

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  • equalizzatore di carica

    un caloroso saluto a tutti. pongo un mio problema ho realizzato un triciclo elettrico a pedalata assistita con un hub motor 36 v 240 watt al momento lo sto alimentando con tre batterie al piombo collegate in serie da 12 v 12 amp . il caricabatteria costruito modificando un caricabatterie per batterie al piombo per auto portando la tensione a 36 v ed una corrente di carica di 250 ma .
    ho pero letto su alcuni alticoli in rete che la scarica delle batterie non e mai costante per cui nel momento della ricarica puo' succedere che una rispetto ad altre assorba piu corrente danneggiandosi.
    sempre in questo (http://www.powerdesigners.com/powercheq.htm) articolo suggeriscono di utilizzare un equalizzatore di carica posto su ogni pacco batteria . qualcuno sa dirmi dove trovare lo schema elettrico per autocostruilo ?

    ringrazio tutti <img src="> <img src=">

  • #2
    Allora..
    ..l'equalizzatore è un oggetto che tende ad egualiare lo stato di carica delle batterie.
    In genere quello che fa è piuttosto di eguagliare la tensione, dando per scontato (mah....) che a parità di tensione le batterie hanno parità di carica.
    Diciamo che la cosa è discutibile..comunque è sempre meglio di niente.

    Ci sono principalmente due modi di realizzare la cosa, uno "passivo" ed uno "attivo". Vediamo la differenza nel funzionamento. Come regola GENERALE l'EQ passivo "asporta" in qualche modo energia dalla batteria a tensione più elevata, dissipandola. L'EQ attivo "asporta" energia dalla batteria a tensione più elevata e la immette (o buona parte di essa) in quella/e a tensione inferiore.

    Di qui si evince che lo scenario può essere variegato, fermo restando le due tipologie. Per esempio l'EQ può essere usato a fine carica, ma anche in fase di carica e talvolta anche in quella di scarica. Questa ultima casistica in realtà è logica per un EQ attivo, meno per il passivo. Infatti se una delle batterie si scarica precocemente (per vari motivi: eta diversa, malfunzionamento, ecc.) è possibile "riversare" energia dalle altre ancora cariche e quindi si riesce a "spremere" il pacco fino all'ultimo Ah...È ora chiaro che sebbene una EQ passiva in scarica sia realizzabile non è logica, dal momento che la tipologia passiva non farebbe altro che dissipare l'energia in eccesso nelle batterie cariche non "allungando" assolutamente la capacità del pacco, riconducibile alla batteria meno performante.
    ...Dicevo "variegato", infatti sul modus operandis del'EQ attivo ci sono altre ramificazioni: può essere sempre in funzione durante la fase di scarica, oppure solo se lo "sbilancio" supera un certo valore, oppure....La scelta dipende dai ragionamenti energetici (es L'EQ "acceso in stand-by" consuma comunque qualcosa...L'EQ acceso solo quando serve gestice correnti più elevate e rende meno...et simila).

    Tornando al concetto di equalizzazione, sarebbe opportuno idealmente avere le batterie sempre uguali, in tutte le fasi della loro vita. Abbiamo visto che si può scegliere "fasi" diverse, tenendo presente che più sono le fasi di funzionamento dell'EQ più questo sarà complicato, costoso, ecc.
    Anche la scelta del tipo di EQ incide su questi fattori: un EQ attivo è molto più complicato e costoso di un passivo.

    Per esempio piuttosto che far niente a più senso equalizzare le batterie a fine carica (o in carica). Almeno si è sicuri di aver caricato (mahh...sarebbe da discutere...) le batterie al massimo..poi se una "tiene" meno dell'altra pace!.. Ma comunque partiamo diciamo da un punto fermo! Visto che in fase di carica l'energia viene da "fonte esterna" si può scegliere di sprecarla in parte. Ne nasce un equalizzatore passivo attivo a fine carica.

    Torniamo alla domanda iniziale: come si fa un equalizzatore?
    Sebbene potrei sviluppare discretamente l'argomento direi che non succede nulla di male se semplicemente fornisco due informazioni circa il passivo, che molti conoscono,... e un link ad uno schema/progetto non del sottoscrito. L'EQ passivo di fine carica consiste principalmente in un "damper" o bypass che dir si voglia. L'EQ si trova in parallelo ad ogni batteria o cella...uno per ognuna (possono essere più circuiti indipendenti..). Di solito (dipende dalla chimica..) raggiunto un determinato valore di tensione si attiva. L'attivazione può essere lineare o a scatto o varianti delle due. Di solito si opta per la lineare. Fatto sta che quando si attiva fa passare attraverso di esso una certa corrente. Tale corrente viene così sottratta/bnypassata da quella totale di carica che attraversa le batterie e solo per la batteria su cui è collegato in parallelo. In questo modo la carica continua a piena corrente (dipende dalle scelte..) sulle batterie che non hanno raggiunto la massima carica, mentre viene "assorbita" dall'EQ su quella/e che sono piene, dissipandola ovviamente sotto forma di calore.
    Prima del link, che riguarda batterie al litio ma è estendibile come concetto a altre chimiche e come funzionamento anche alle piombo 12V, tarando opportunamente l'intervento ed adeguando la parte dissipante, vorrei fare notare due piccolissime cose:
    A) Le batterie al piombo AGM sigillate di solito tollerano la sovracarica per costruzione; una oppurtuna valvola permette la ricombinazione ecc. ecc. Quindi si possono equalizzare lasciandole semplicemente "bollire" per un bel po con la corrente di fine carica (di solito inferiore) fornita dal CB
    B) Le batterie al piombo a 12V sono in realtà una serie di 6 elemente. Andrebbero equalizzate le singole celle, quindi equalizzare l'intera batteria è meglio di niente ..ma ha veramente senso? Mahhh...
    Ecco il link: cliccare nella lista a sinistra su battery management system. Ci sono schemi foto ecc.
    http://www.metricmind.com/ac_honda/main2.htm
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    • #3
      grazie per l'aiuto ho letto con molto interesse quello che hai scritto. quindi se deduco bene da ,quello che ho capito ritieni piu valido utilizzare blocchi di singole celle in serie fino a raggiungere la tenzione di 36 volt ed utilizzare un regolatore di carica( EQ) passivo per ogni cella .
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      • #4
        Ciao a tutti, mi sono appena iscritto e già "rompo". Ho letto questo thread, molto interessante, ma, mentre concepisco il "lavoro" e l'utilità dell'equalizzatore laddove vi siano più "pacchi" o più celle, non capisco come avvenga il processo di alcuni carica batterie che debbono gestire una batteria singola. Ad esempio una batteria automobilistica 12V (anche se internamente è formata da 6 elementi). Come possono pretendere taluni caricabatterie di equalizzare una singola batteria intervenendo sul singolo elemento, ma come?
        Auguriiiii
        Albi Satana

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