Stavo pensando...
Ultimamente inventano acceleratori di protoni sempre più piccoli, anche da tavolo, se volessimo protremmo anche considerare che il tubo catodico di un vecchio televisore è anc'esso un acceleratore di particelle che però accelera elettroni e non protoni.
Se mettessimo un reattorino di rubbia al posto del motore a benzina potremmo fare il giro perimetrale di tutta l'Europa con un solo chilo di torio.
(un chilo di torio si può mettere nella taschina della camicia perchè il suo peso specifico è piuttosto grande)
Il sistema di Rubbia non produce scorie a lunga durata e anzi le distrugge, non emette gas che provocano aumento di effetto serra, inoltre il torio è abbondante come il piombo.
Se un chilo di torio costa più di un chilo di piombo questo è dovuto al fatto che il torio è leggermente radioattivo, del resto alche anche gli orologi luminosi erano leggermente radioattivi perchè fatti con il torio e ciò nonostante erano e sono in vendita.
Quasi tutto è radioattivo, anche il sole sopra la nostra testa è radioattivo pure esso.
Un problema è la miniaturizzazione, tutto deve essere in piccolo, ma siccome adesso hanno inventato gli acceleratori da tavolo questo significa che la tecnologia per fare le cose in piccolo ci sarebbe.
Un motore a scissione nucleare con il sistema supersicuro di Rubbia, il sistema è sicuro perchè in caso di surriscaldamento il termostato interrompe l'alimentazione all'ecceleratore e tutto si ferma.
In caso di incidente si rompe l'acceleratore e tutto si ferma.
Diverso il discorso della vecchia fissione tradizionale che usava uranio, in quel caso il pericolo è veramente inaccettabile perchè superato un certo valore la massa critica difficile poi tornare indietro.
Niente paura!
Io mi riferisco al sistema di Rubbia che appena si interrompe il circuito elettrico che alimenta l'acceleratore tutto si ferma (non c'è massa critica che possa aumentare in modo incontrollato).
In parole povere il principio di funzionamento del reattore di rubbia è basato su un acceleratore di protoni, i protoni accelerati vanno a collidere contro un target di materiale pesante: (di solito piombo o un miscuglio di piomo-bismuto), il materiale pesante emette a sua volta neutroni che vanno a collidere contro il torio, il torio si fissiona leggermente e scalda fortemente una caldaietta a vapore, il vapore fa girare la turbina, la turbina fa girare l'alternatore, l'alterantore accende le luci dell'autovettura e fa girare il motore elettrico, il motore elettrico fa girare le ruote, le ruote spingono l'autovettura.
E' anche possibile che la turbina spinga direttamente le ruote, in questo caso non c'è bisogno di motore elettrico ma però avremmo minore flessibilità di manovra.
Il professore Rubbia fu defenestrato per questa sua trovata del nucleare sicuro, io personalemte posso capirne i motivi.
I motivi sono gli interessi enormi di capitali enormi stanzialti per distribuire in modo capillare la benzina e simili.
Il vero problema non è la miniaturizzazione ma la politica.
Ultimamente inventano acceleratori di protoni sempre più piccoli, anche da tavolo, se volessimo protremmo anche considerare che il tubo catodico di un vecchio televisore è anc'esso un acceleratore di particelle che però accelera elettroni e non protoni.
Se mettessimo un reattorino di rubbia al posto del motore a benzina potremmo fare il giro perimetrale di tutta l'Europa con un solo chilo di torio.
(un chilo di torio si può mettere nella taschina della camicia perchè il suo peso specifico è piuttosto grande)
Il sistema di Rubbia non produce scorie a lunga durata e anzi le distrugge, non emette gas che provocano aumento di effetto serra, inoltre il torio è abbondante come il piombo.
Se un chilo di torio costa più di un chilo di piombo questo è dovuto al fatto che il torio è leggermente radioattivo, del resto alche anche gli orologi luminosi erano leggermente radioattivi perchè fatti con il torio e ciò nonostante erano e sono in vendita.
Quasi tutto è radioattivo, anche il sole sopra la nostra testa è radioattivo pure esso.
Un problema è la miniaturizzazione, tutto deve essere in piccolo, ma siccome adesso hanno inventato gli acceleratori da tavolo questo significa che la tecnologia per fare le cose in piccolo ci sarebbe.
Un motore a scissione nucleare con il sistema supersicuro di Rubbia, il sistema è sicuro perchè in caso di surriscaldamento il termostato interrompe l'alimentazione all'ecceleratore e tutto si ferma.
In caso di incidente si rompe l'acceleratore e tutto si ferma.
Diverso il discorso della vecchia fissione tradizionale che usava uranio, in quel caso il pericolo è veramente inaccettabile perchè superato un certo valore la massa critica difficile poi tornare indietro.
Niente paura!
Io mi riferisco al sistema di Rubbia che appena si interrompe il circuito elettrico che alimenta l'acceleratore tutto si ferma (non c'è massa critica che possa aumentare in modo incontrollato).
In parole povere il principio di funzionamento del reattore di rubbia è basato su un acceleratore di protoni, i protoni accelerati vanno a collidere contro un target di materiale pesante: (di solito piombo o un miscuglio di piomo-bismuto), il materiale pesante emette a sua volta neutroni che vanno a collidere contro il torio, il torio si fissiona leggermente e scalda fortemente una caldaietta a vapore, il vapore fa girare la turbina, la turbina fa girare l'alternatore, l'alterantore accende le luci dell'autovettura e fa girare il motore elettrico, il motore elettrico fa girare le ruote, le ruote spingono l'autovettura.
E' anche possibile che la turbina spinga direttamente le ruote, in questo caso non c'è bisogno di motore elettrico ma però avremmo minore flessibilità di manovra.
Il professore Rubbia fu defenestrato per questa sua trovata del nucleare sicuro, io personalemte posso capirne i motivi.
I motivi sono gli interessi enormi di capitali enormi stanzialti per distribuire in modo capillare la benzina e simili.
Il vero problema non è la miniaturizzazione ma la politica.
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