Vorrei upgradare un Vx1 del 2008 con batterie NiMh, con queste batterie LiFePo4 a 12,8V
LTE 12.8V 45AH
caratteristica di queste batterie è di non necessitare di BMS, anche se non ho ancora capito il principio di funzionamento della tenuta del bilanciamento tra le 4 celle da 3,2V.
Forse non c'è alcun sistema di bilanciamento, si spera nel fatto che le 4 celle essendo indivisibili ed essendo state create assieme e sempre sottoposte agli stessi carichi ed alle stesse ricariche, manterranno sempre analoga tensione in futuro. Motivazioni deboli, ma se le celle non vengono strapazzate oltre i parametri, forse una base fisica, questa teoria ce l'ha.
Inutile dire che se avessi la sicurezza di acquistare celle da 3,2V provenienti dallo stesso lotto, sperando che abbiano avuto lo stesso "rodaggio" iniziale (che tutte le LiFePo4 necessitano), avrei le stesse aspettative dei pacchi da 12,8V della Lipotech.
Ho solo 2 dubbi sull'applicabilità di questo upgrade:
1) la tensione di lavoro delle NiMh (a me ignota) deve essere comparabile con la tensione di 10 batterie in serie di questo tipo, ovvero 128V di targa. Che significa avere un caricabatterie con una tensione di fine carica di almeno 146V e una centralina in grado di funzionare con tensioni di lavoro comprese tra 112V (batt. scariche) e 140V (batt. cariche)
2) il bilanciamento dei pacchi da 12,8V si potrebbe risolvere in carica (in scarica non lo prendiamo in considerazione, a patto di non massacrare quotidianamente le batterie) connettendo 10 cavi da 1,5mm (o anche meno) ai relativi poli positivo/negativo della serie (gli stessi a cui si collega il BMS). Questi dieci cavi arrivano ad un connettore 11 poli (10 positivi + massa) che possiamo per esempio allocare nel sottosella.
Quindi con cadenza settimanale ed a seconda dell'utilizzo, controlliamo il bilanciamento della tensione di ogni singola batteria da 12,8V.
Nel caso che qualcuna sia bassa, si caricherebbe a 12,8V solo la batteria interessata. Il cavo da 1,5mm è piu che sufficiente perchè il grosso della carica (e quindi il grosso dell'amperaggio) verrebbe sostenuto dalla ricarica normale col caricabatterie standard; solo l'aggiustamento, bilanciamento, equalizzazione o chiamatelo come vi pare, avverrà tramite il cavo da 1,5mm, con delle correnti di qualche ampere.
Insomma in linea di principio si tratterebbe di un "BMS manuale" dove il grosso della carica è sulle spalle del caricabatterie e l'eventuale bilanciamento finale viene effettuato da un semplice caricabatterie a 12V, l'importante è che sia stabilizzato in tensione, in quanto quest'ultima a fine carica, non deve mai superare i 15,2V meglio se non supera i 14,6V.
Questo perchè sappiamo che le celle LiFePo4 mal sopportano tensioni superiori a 3,65V (3,65 x 4celle = 14,6V) e si danneggiano irreversibilmente con tensioni di fine carica superiori a 3,8V (3,8 x 4celle = 15,2V).
Tenete conto che le celle LiFePo4 sono dei muli, io personalmente ho portato in carica alcune celle (per errore ed un paio di volte soltanto) fino a 4,2V ma non hanno subito alcun inconveniente, diverso è il caso di massacrarle così ad ogni ricarica: salterebbero certamente!
Inoltre ci sono alcuni scooter (cinesi) con batterie LiFePo4, che allegramente vanno senza alcun BMS. Ed alcuni anche potenti come il ghibli o flash 6000 da 6kW.
Questo per dire che questo tipo di chimica è molto solida e a meno di non scaricare ogni volta a zero il nostro Vx1 e portare amperaggi elevati quando siamo al di sotto del 30% di autonomia, possiamo ragionevolmente dire che anche senza BMS, le nostre batterie corrono pochi rischi. Sempre a patto di controllare spesso il bilanciamento in carica, col sistema proposto sopra.
Che ne pensate?
LTE 12.8V 45AH
caratteristica di queste batterie è di non necessitare di BMS, anche se non ho ancora capito il principio di funzionamento della tenuta del bilanciamento tra le 4 celle da 3,2V.
Forse non c'è alcun sistema di bilanciamento, si spera nel fatto che le 4 celle essendo indivisibili ed essendo state create assieme e sempre sottoposte agli stessi carichi ed alle stesse ricariche, manterranno sempre analoga tensione in futuro. Motivazioni deboli, ma se le celle non vengono strapazzate oltre i parametri, forse una base fisica, questa teoria ce l'ha.
Inutile dire che se avessi la sicurezza di acquistare celle da 3,2V provenienti dallo stesso lotto, sperando che abbiano avuto lo stesso "rodaggio" iniziale (che tutte le LiFePo4 necessitano), avrei le stesse aspettative dei pacchi da 12,8V della Lipotech.
Ho solo 2 dubbi sull'applicabilità di questo upgrade:
1) la tensione di lavoro delle NiMh (a me ignota) deve essere comparabile con la tensione di 10 batterie in serie di questo tipo, ovvero 128V di targa. Che significa avere un caricabatterie con una tensione di fine carica di almeno 146V e una centralina in grado di funzionare con tensioni di lavoro comprese tra 112V (batt. scariche) e 140V (batt. cariche)
2) il bilanciamento dei pacchi da 12,8V si potrebbe risolvere in carica (in scarica non lo prendiamo in considerazione, a patto di non massacrare quotidianamente le batterie) connettendo 10 cavi da 1,5mm (o anche meno) ai relativi poli positivo/negativo della serie (gli stessi a cui si collega il BMS). Questi dieci cavi arrivano ad un connettore 11 poli (10 positivi + massa) che possiamo per esempio allocare nel sottosella.
Quindi con cadenza settimanale ed a seconda dell'utilizzo, controlliamo il bilanciamento della tensione di ogni singola batteria da 12,8V.
Nel caso che qualcuna sia bassa, si caricherebbe a 12,8V solo la batteria interessata. Il cavo da 1,5mm è piu che sufficiente perchè il grosso della carica (e quindi il grosso dell'amperaggio) verrebbe sostenuto dalla ricarica normale col caricabatterie standard; solo l'aggiustamento, bilanciamento, equalizzazione o chiamatelo come vi pare, avverrà tramite il cavo da 1,5mm, con delle correnti di qualche ampere.
Insomma in linea di principio si tratterebbe di un "BMS manuale" dove il grosso della carica è sulle spalle del caricabatterie e l'eventuale bilanciamento finale viene effettuato da un semplice caricabatterie a 12V, l'importante è che sia stabilizzato in tensione, in quanto quest'ultima a fine carica, non deve mai superare i 15,2V meglio se non supera i 14,6V.
Questo perchè sappiamo che le celle LiFePo4 mal sopportano tensioni superiori a 3,65V (3,65 x 4celle = 14,6V) e si danneggiano irreversibilmente con tensioni di fine carica superiori a 3,8V (3,8 x 4celle = 15,2V).
Tenete conto che le celle LiFePo4 sono dei muli, io personalmente ho portato in carica alcune celle (per errore ed un paio di volte soltanto) fino a 4,2V ma non hanno subito alcun inconveniente, diverso è il caso di massacrarle così ad ogni ricarica: salterebbero certamente!
Inoltre ci sono alcuni scooter (cinesi) con batterie LiFePo4, che allegramente vanno senza alcun BMS. Ed alcuni anche potenti come il ghibli o flash 6000 da 6kW.
Questo per dire che questo tipo di chimica è molto solida e a meno di non scaricare ogni volta a zero il nostro Vx1 e portare amperaggi elevati quando siamo al di sotto del 30% di autonomia, possiamo ragionevolmente dire che anche senza BMS, le nostre batterie corrono pochi rischi. Sempre a patto di controllare spesso il bilanciamento in carica, col sistema proposto sopra.
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