Un saluto a tutti del Forum.
Un' idea messa giù di getto prima di dimenticarmene.
Premessa:
1. I motori a scoppio, (quelli delle nostre auto per intenderci) nostro malgrado, le case automobilistiche continueranno a produrli per diversi anni ancora.
2. Contestualmente non ci saranno evidenti cambiamenti di massa riguardo la propulsione con energie alternative come l'energia elettrica.
Così nel frattempo vi invito a dilettarvi nell'ottenere il massimo da quello che già c'è e che si può migliorare.
L'idea è questa: un motore a scoppio ha un ciclo di compressioni che opportunamente miscelate con idrocarburi permettono l'accensione e il funzionamento dello stesso come ben sapete.
Durante le fasi di decelerazione o frenata, il ciclo di compressioni continua ma in assenza (o quasi) di carburante esercitando un certo rallentamento chiamato freno motore; il resto dell'energia cinetica acquisita con l'accelerazione e relativo consumo di carburante se ne va a scaldare i freni a disco durante la frenata.
L'idea si infila in questa fase: i pistoni, spinti dalla forza cinetica dell'auto in movimento, fungono da pompa di aria (aspirata dalle valvole di aspirazione) e anziché finire a comprimere nulla durante la fase di decelerazione, vanno a riempire un modesto serbatoio di aria compressa utile da sfruttare in fase di accelerazione. E' ovvio che sarà necessaria una valvola in più o uno sfruttamento tecnico delle valvole di scarico.
Un motore da 1000cc ad ogni ciclo (2 giri: aspirazione, compressione, scoppio, scarico) pompa potenzialmente 2 litri di aria e se questo motore gira a 2000 giri al minuto, pompa circa 200 (duecento: rapporto compressione 1:10) litri di aria a circa 10-15 Bar. Salvo grossi errori di calcolo
Probabilmente fra voi c'è qualcuno che di conti se ne intende meglio di me e mi piacerebbe sentire un vostro parere. Non insultatemi!!!
Ciao!
Un' idea messa giù di getto prima di dimenticarmene.
Premessa:
1. I motori a scoppio, (quelli delle nostre auto per intenderci) nostro malgrado, le case automobilistiche continueranno a produrli per diversi anni ancora.
2. Contestualmente non ci saranno evidenti cambiamenti di massa riguardo la propulsione con energie alternative come l'energia elettrica.
Così nel frattempo vi invito a dilettarvi nell'ottenere il massimo da quello che già c'è e che si può migliorare.
L'idea è questa: un motore a scoppio ha un ciclo di compressioni che opportunamente miscelate con idrocarburi permettono l'accensione e il funzionamento dello stesso come ben sapete.
Durante le fasi di decelerazione o frenata, il ciclo di compressioni continua ma in assenza (o quasi) di carburante esercitando un certo rallentamento chiamato freno motore; il resto dell'energia cinetica acquisita con l'accelerazione e relativo consumo di carburante se ne va a scaldare i freni a disco durante la frenata.
L'idea si infila in questa fase: i pistoni, spinti dalla forza cinetica dell'auto in movimento, fungono da pompa di aria (aspirata dalle valvole di aspirazione) e anziché finire a comprimere nulla durante la fase di decelerazione, vanno a riempire un modesto serbatoio di aria compressa utile da sfruttare in fase di accelerazione. E' ovvio che sarà necessaria una valvola in più o uno sfruttamento tecnico delle valvole di scarico.
Un motore da 1000cc ad ogni ciclo (2 giri: aspirazione, compressione, scoppio, scarico) pompa potenzialmente 2 litri di aria e se questo motore gira a 2000 giri al minuto, pompa circa 200 (duecento: rapporto compressione 1:10) litri di aria a circa 10-15 Bar. Salvo grossi errori di calcolo
Probabilmente fra voi c'è qualcuno che di conti se ne intende meglio di me e mi piacerebbe sentire un vostro parere. Non insultatemi!!!
Ciao!
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