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Dal testo si deduce che per ovviare alla bassa autonomia dell'auto elettrica, anzichè pensare a una ibrida (ove motore elettrico e endotermico trasmettono entrambi coppia alle ruote) si è preferito utilizzare un motoalternatore a benzina per ricaricare le batterie. Intanto l'auto può continuare a circolare, spinta sempre dal solo motore elettrico.
Sembra una scoperta geniale, in realtà alcune motrici ferroviarie lo fanno già da decenni: si chiamano locomotive diesel-elettriche. Per effettuare grossi treni su linee non elettrificate si preferisce fare in modo che il motore diesel non trasmetta coppia alle ruote ma metta in rotazione un alternatore che, a sua volta, alimenta i motori elettrici. sono questi ultimi a provvedere alla trazione.
Dal testo si deduce che per ovviare alla bassa autonomia dell'auto elettrica, anzichè pensare a una ibrida (ove motore elettrico e endotermico trasmettono entrambi coppia alle ruote) si è preferito utilizzare un motoalternatore a benzina per ricaricare le batterie. Intanto l'auto può continuare a circolare, spinta sempre dal solo motore elettrico.
Sembra una scoperta geniale, in realtà alcune motrici ferroviarie lo fanno già da decenni: si chiamano locomotive diesel-elettriche. Per effettuare grossi treni su linee non elettrificate si preferisce fare in modo che il motore diesel non trasmetta coppia alle ruote ma metta in rotazione un alternatore che, a sua volta, alimenta i motori elettrici. sono questi ultimi a provvedere alla trazione.
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