Di sistemi per accumulare energia elettrica ce ne sono e ce ne saranno di vari tipi, e come tutti prevedono le capacità aumenteranno esponenzialmente.
Sento però parlare poco o niente di sistemi per accumulo del calore, se non accoppiati alla generazione elettrica (solare termodinamico, CAES adiabatico).
Ma dato che più del 50% dei consumi elettrici sono per riscaldamento/raffreddamento ( https://www.eia.gov/energyexplained/...lectricity.php ) perchè non accumulare direttamente caldo/freddo? Ovviamente su base giornaliera, dato che le perdite nel tempo sono ben più alte rispetto ad altri sistemi di accumulo.
Faccio un esempio pratico: accumulo di calore con paraffina. Temperatura di fusione: 54°, Calore latente di fusione: 250 kJ/kg, ossia 0,08 kwh/kg. Il valore è confrontabile con la densità energetica di una batteria al litio (0,2 kwh/kg), con un materiale più economico e più facile da produrre!
Una casa, un condominio, o un edificio industriale del futuro potrebbe dotarsi di accumuli a cambiamento di fase per il caldo e il freddo accoppiati a pompe di calore, così da svincolarsi dalle effettive necessità momentanee e regolare la produzione in base all'energia autoprodotta e/o al prezzo istantaneo della corrente. Ne gioverebbe anche l'intero sistema elettrico che "vedrebbe" una grossa fetta del carico autoregolarsi appiattendo le curve di carico.
Che ne pensate?
Sento però parlare poco o niente di sistemi per accumulo del calore, se non accoppiati alla generazione elettrica (solare termodinamico, CAES adiabatico).
Ma dato che più del 50% dei consumi elettrici sono per riscaldamento/raffreddamento ( https://www.eia.gov/energyexplained/...lectricity.php ) perchè non accumulare direttamente caldo/freddo? Ovviamente su base giornaliera, dato che le perdite nel tempo sono ben più alte rispetto ad altri sistemi di accumulo.
Faccio un esempio pratico: accumulo di calore con paraffina. Temperatura di fusione: 54°, Calore latente di fusione: 250 kJ/kg, ossia 0,08 kwh/kg. Il valore è confrontabile con la densità energetica di una batteria al litio (0,2 kwh/kg), con un materiale più economico e più facile da produrre!
Una casa, un condominio, o un edificio industriale del futuro potrebbe dotarsi di accumuli a cambiamento di fase per il caldo e il freddo accoppiati a pompe di calore, così da svincolarsi dalle effettive necessità momentanee e regolare la produzione in base all'energia autoprodotta e/o al prezzo istantaneo della corrente. Ne gioverebbe anche l'intero sistema elettrico che "vedrebbe" una grossa fetta del carico autoregolarsi appiattendo le curve di carico.
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