Ciao a tutti. Volevo rivolgere, da profano, una domanda agli esperti:
Tutti quanti ripetono che l’idrogeno è un vettore di energia e non una fonte, in quanto non si trova “libero”, ma deve essere prodotto. La domanda che mi faccio però è: qual è la differenza qualitativa dell’idrogeno con – ad esempio – la benzina? Anche la benzina non la trovi in natura, ma la devi “produrre”, nel senso che devi trivellare, tirare fuori il petrolio, raffinarlo, distribuirlo e metterlo nella macchina.
In fondo anche lo stesso petrolio deve essere “prodotto” (sempre tra virgolette) perché così com’è non serve a niente, bisogna lavorarci sopra spendendoci dell’energia. Quindi mi sembrerebbe plausibile dire che la differenza tra fonte e vettore non è poi così sostanziale: più che altro è una questione quantitativa (uso più o meno energia per manipolare un bene esistente in natura ma inutilizzabile e trasformarlo in carburante utilizzabile).
Capirei di più se uno mi dicesse: vai nel bosco e prendi la legna; poi bruci direttamente la legna senza farci niente sopra, ovvero senza sprecare altra energia - al di fuori di quella usata per raccoglierla - per renderla utilizzabile: quindi la legna è una fonte di energia, mentre l’idrogeno non lo è. Però è evidente che con la legna non vai molto lontano.
Quindi, in definitiva mi (vi) domando: non è che nell’obiezione di fondo all’idrogeno c’è una pregiudiziale ingiustificata?
Grazie per l’attenzione.
Tutti quanti ripetono che l’idrogeno è un vettore di energia e non una fonte, in quanto non si trova “libero”, ma deve essere prodotto. La domanda che mi faccio però è: qual è la differenza qualitativa dell’idrogeno con – ad esempio – la benzina? Anche la benzina non la trovi in natura, ma la devi “produrre”, nel senso che devi trivellare, tirare fuori il petrolio, raffinarlo, distribuirlo e metterlo nella macchina.
In fondo anche lo stesso petrolio deve essere “prodotto” (sempre tra virgolette) perché così com’è non serve a niente, bisogna lavorarci sopra spendendoci dell’energia. Quindi mi sembrerebbe plausibile dire che la differenza tra fonte e vettore non è poi così sostanziale: più che altro è una questione quantitativa (uso più o meno energia per manipolare un bene esistente in natura ma inutilizzabile e trasformarlo in carburante utilizzabile).
Capirei di più se uno mi dicesse: vai nel bosco e prendi la legna; poi bruci direttamente la legna senza farci niente sopra, ovvero senza sprecare altra energia - al di fuori di quella usata per raccoglierla - per renderla utilizzabile: quindi la legna è una fonte di energia, mentre l’idrogeno non lo è. Però è evidente che con la legna non vai molto lontano.
Quindi, in definitiva mi (vi) domando: non è che nell’obiezione di fondo all’idrogeno c’è una pregiudiziale ingiustificata?
Grazie per l’attenzione.
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