Chi cerca trova... ma ho trovato ben poco!
Strano, sono batterie molto usate ma se ne parla abbastanza poco. Forse il costo molto ragionevole e la durata decente non rende interessante l'ottimizzazione della loro gestione sia in scarica che in carica.
Ma io ovviamente le uso da anni e un po' di test e misure li ho fatti!
Quindi in seguito alle ultime recenti considerazioni .. cari amici vi scrivo!
Stasera anticipo solo una serie di concetti di base dai quali poi si sono sviluppate le mie misure e i miei circuitini diy.
UTILIZZO DELLE NiMh
A causa del basso voltaggio (circa 1,3V a vuoto) vengono usate (come tutte le AA-AAA) in apparecchi dal consumo medio-basso e di solito in configurazione serie, di 2 o 4 celle (macchine fotografiche, cordless, radioline ecc).
Questo tipo di utilizzo porta due inconvenienti tipici:
SPEGNIMENTO DELL'UTILIZZATORE
La tensione più bassa delle pile NiMh rispetto alle classiche alcaline non ricaricabili rende a volte critico il loro impiego, specie in apparecchi un po' più energivori come le fotocamere che leggono la tensione bassa come 'pila scarica' e si spengono.
INVERSIONE DI POLARITA'
L'uso in serie può portare facilmente ad inversione di polarità su una o più celle, specie per apparecchi con 4 pile in serie e dall'uso prolungato, anche se a basso assorbimento (es radioline).
Infatti se tali apparecchi funzionano anche con tensione di alimentazione calata dai 6V nominali a 3-4V può accadere che 2 o 3 pile siano ancora a 1,2V circa mentre 1 o 2 vanno a 0V o a tensione leggermente negativa, con riduzione della vita utile.
RICARICA DELLE NiMh
Molti caricatori (es entrambi i miei) ricaricano tali pile 2 o 4 alla volta. In realtà le caricano in serie!
I più evoluti dovrebbero misurare le variazioni di tensione e/o temperatura per fermare la carica, MA entrambi i miei non monitorano la tensione della singola cella e fermano la carica a ben 3,2V totali.
Questo vuol dire che se tutto va bene le pile arrivano tutte a 1,6V (comunque troppo) e scaldano un bel po'. In realtà a causa dei soliti sbilanciamenti è quasi certo (verificato...) che una delle due sia destinata a soffrire arrivando a più di 1,7V, anche se il surriscaldamento agisce da 'BMS' e tende a limitare la divergenza.
Insomma, forse avrete capito che mi sono messo in testa strane cose... e da tempo misuro la capacità effettiva periodicamente con il mio 'Scariccatore light'.
Adesso però non mi basta più, e mi sto accrocchiando un caricabatteria più 'sano'... che faccia anche un bilanciamento delle singole celle!
Tutto ovviamente con materiale di recupero o per lo meno già pronto nei cassetti...
Spero di non essere solo a questo mondo a fare certe cose indecenti per una mente normale...
Strano, sono batterie molto usate ma se ne parla abbastanza poco. Forse il costo molto ragionevole e la durata decente non rende interessante l'ottimizzazione della loro gestione sia in scarica che in carica.
Ma io ovviamente le uso da anni e un po' di test e misure li ho fatti!
Quindi in seguito alle ultime recenti considerazioni .. cari amici vi scrivo!
Stasera anticipo solo una serie di concetti di base dai quali poi si sono sviluppate le mie misure e i miei circuitini diy.
UTILIZZO DELLE NiMh
A causa del basso voltaggio (circa 1,3V a vuoto) vengono usate (come tutte le AA-AAA) in apparecchi dal consumo medio-basso e di solito in configurazione serie, di 2 o 4 celle (macchine fotografiche, cordless, radioline ecc).
Questo tipo di utilizzo porta due inconvenienti tipici:
SPEGNIMENTO DELL'UTILIZZATORE
La tensione più bassa delle pile NiMh rispetto alle classiche alcaline non ricaricabili rende a volte critico il loro impiego, specie in apparecchi un po' più energivori come le fotocamere che leggono la tensione bassa come 'pila scarica' e si spengono.
INVERSIONE DI POLARITA'
L'uso in serie può portare facilmente ad inversione di polarità su una o più celle, specie per apparecchi con 4 pile in serie e dall'uso prolungato, anche se a basso assorbimento (es radioline).
Infatti se tali apparecchi funzionano anche con tensione di alimentazione calata dai 6V nominali a 3-4V può accadere che 2 o 3 pile siano ancora a 1,2V circa mentre 1 o 2 vanno a 0V o a tensione leggermente negativa, con riduzione della vita utile.
RICARICA DELLE NiMh
Molti caricatori (es entrambi i miei) ricaricano tali pile 2 o 4 alla volta. In realtà le caricano in serie!
I più evoluti dovrebbero misurare le variazioni di tensione e/o temperatura per fermare la carica, MA entrambi i miei non monitorano la tensione della singola cella e fermano la carica a ben 3,2V totali.
Questo vuol dire che se tutto va bene le pile arrivano tutte a 1,6V (comunque troppo) e scaldano un bel po'. In realtà a causa dei soliti sbilanciamenti è quasi certo (verificato...) che una delle due sia destinata a soffrire arrivando a più di 1,7V, anche se il surriscaldamento agisce da 'BMS' e tende a limitare la divergenza.
Insomma, forse avrete capito che mi sono messo in testa strane cose... e da tempo misuro la capacità effettiva periodicamente con il mio 'Scariccatore light'.
Adesso però non mi basta più, e mi sto accrocchiando un caricabatteria più 'sano'... che faccia anche un bilanciamento delle singole celle!
Tutto ovviamente con materiale di recupero o per lo meno già pronto nei cassetti...
Spero di non essere solo a questo mondo a fare certe cose indecenti per una mente normale...
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