In un precedente articolo sono stati analizzati alcuni motivi per cui vale la pena considerare di installare un sistema di accumulo, in particolare sono stati visti gli schemi di connessione e le tipologie d’impianto.
La scelta del tipo di sistema di accumulo va comunque fatta in maniera oculata considerando alcuni fattori, ecco i principali:
- taglia dell’impianto fotovoltaico disponibile o che s’intende installare;
- tipologia ed età dei dispositivi già installati;
- profilo dei consumi sia su base giornaliera che stagionale;
- possibili modifiche future dei profili di consumo attuali, anche radicali;
- caratteristiche peculiari del sistema di storage.
La taglia dell’impianto fotovoltaico definisce quanta energia elettrica viene auto-prodotta e può essere messa a disposizione dell’utenza direttamente o per mezzo dello storage elettro-chimico; il tipo di inverter e la sua età possono far valutare la convenienza della sostituzione a favore di componenti nuovi, progettati per interfacciarsi con le batterie.
Il profilo dei consumi, inteso come l’insieme dei dati che identificano in che momenti e in che quantità l’energia elettrica viene consumata dall’utenza, deve essere ben analizzato e costituisce la base per una valutazione precisa della taglia dell’accumulo da installare.
Banalmente, se tutta l’energia che viene prodotta dall’impianto fotovoltaico è utilizzata direttamente dall’utenza durante il giorno non ha nessun senso installare uno storage; viceversa, tanto più l’energia prodotta non viene utilizzata ma immessa in rete è conveniente un impianto di accumulo. Il sistema di storage deve essere tale da potersi caricare nelle fasi di produzione di energia e scaricarsi completamente prima dell’alba.
Risultano molto importanti anche le valutazioni relative al cambiamento futuro del profilo dei consumi, determinato ad esempio dall’applicazione ed uso di altre tecnologie elettriche come le pompe di calore o la mobilità elettrica, che potrebbero spostare su base elettrica consumi attualmente effettuati su altri vettori energetici. In questo caso potrebbe risultare conveniente un incremento della capacità del sistema di storage ed eventualmente anche della potenza dell’impianto fotovoltaico.
La scelta di applicare un sistema di accumulo ha anche una valenza etica, perché consente di incrementare le quote di autoconsumo, generando sicuramente un risparmio in bolletta, ma nel contempo spostando produzione di energia da fonti fossili verso le fonti rinnovabili, con tutte le conseguenti benefiche conseguenze.
Le caratteristiche da considerare per un sistema di accumulo non sono solo la quantità di energia che può essere immagazzinata (espressa in kWh), la potenza massima o i cicli di carica scarica, ma anche la garanzia reale fornita da produttore, l’affidabilità e il servizio di assistenza tecnica.
La batteria, essendo l’elemento chiave del sistemi di storage, deve essere gestita accuratamente, con corrente di carica e scarica adatta, con il mantenimento della corretta temperatura e la gestione ottimizzata dell’energia.
Oggi i sistemi più diffusi sono quelli con batteria al litio che, rispetto a quelle al piombo, comportano un ingombro ridotto, una vita attesa e un efficienza maggiore e la possibilità di installazione in qualsiasi locale, senza la necessità di ventilazione.
Sotto il profilo del miglior acquisto, i sistemi "all-in-one" hanno per esempio il vantaggio che il produttore ha progettato congiuntamente la parte elettronica di controllo e la batteria e ne garantisce le prestazioni e l’affidabilità e la garanzia è unica. In questi casi anche il servizio di assistenza tecnica è unico e non si corre il rischio di rimpallo di responsabilità tra il fornitore della batteria e dell’inverter nel caso malaugurato di imprevisti sul funzionamento.
E’ naturalmente preferibile avere come interlocutore un unico soggetto, un produttore che abbia un’elevata esperienza nella produzione delle batterie: perché la parte principale di un sistema di accumulo è costituita dalle batterie e perché sicuramente l’elettronica è ottimizzata per gestirle nella maniera migliore.
I fattori presentati per la scelta del miglior sistema di accumulo coinvolgono analisi, anche accurate, che è consigliabile vengano effettuate da un tecnico con esperienza e qualificato; alcuni produttori di fama mondiale hanno voluto certificare tutti gli installatori dei loro prodotti in modo da poterne garantire la qualità e l’affidabilità dall’installazione ai servizi di assistenza.
Molti installatori hanno aderito ad esempio alla Rete Nazionale di installatori qualificati Smart Partner (www.smartpartner.it), scelta da molte aziende produttrici e anche da rilevanti associazioni di consumatori, per offrire sul territorio nazionale consulenze ed installazioni professionali dei sistemi di accumulo incluso altre tecnologie collegate come impianti fotovoltaici, solari termici e di condizionamento.
La scelta del tipo di sistema di accumulo va comunque fatta in maniera oculata considerando alcuni fattori, ecco i principali:
- taglia dell’impianto fotovoltaico disponibile o che s’intende installare;
- tipologia ed età dei dispositivi già installati;
- profilo dei consumi sia su base giornaliera che stagionale;
- possibili modifiche future dei profili di consumo attuali, anche radicali;
- caratteristiche peculiari del sistema di storage.
La taglia dell’impianto fotovoltaico definisce quanta energia elettrica viene auto-prodotta e può essere messa a disposizione dell’utenza direttamente o per mezzo dello storage elettro-chimico; il tipo di inverter e la sua età possono far valutare la convenienza della sostituzione a favore di componenti nuovi, progettati per interfacciarsi con le batterie.
Il profilo dei consumi, inteso come l’insieme dei dati che identificano in che momenti e in che quantità l’energia elettrica viene consumata dall’utenza, deve essere ben analizzato e costituisce la base per una valutazione precisa della taglia dell’accumulo da installare.
Banalmente, se tutta l’energia che viene prodotta dall’impianto fotovoltaico è utilizzata direttamente dall’utenza durante il giorno non ha nessun senso installare uno storage; viceversa, tanto più l’energia prodotta non viene utilizzata ma immessa in rete è conveniente un impianto di accumulo. Il sistema di storage deve essere tale da potersi caricare nelle fasi di produzione di energia e scaricarsi completamente prima dell’alba.
Risultano molto importanti anche le valutazioni relative al cambiamento futuro del profilo dei consumi, determinato ad esempio dall’applicazione ed uso di altre tecnologie elettriche come le pompe di calore o la mobilità elettrica, che potrebbero spostare su base elettrica consumi attualmente effettuati su altri vettori energetici. In questo caso potrebbe risultare conveniente un incremento della capacità del sistema di storage ed eventualmente anche della potenza dell’impianto fotovoltaico.
La scelta di applicare un sistema di accumulo ha anche una valenza etica, perché consente di incrementare le quote di autoconsumo, generando sicuramente un risparmio in bolletta, ma nel contempo spostando produzione di energia da fonti fossili verso le fonti rinnovabili, con tutte le conseguenti benefiche conseguenze.
Le caratteristiche da considerare per un sistema di accumulo non sono solo la quantità di energia che può essere immagazzinata (espressa in kWh), la potenza massima o i cicli di carica scarica, ma anche la garanzia reale fornita da produttore, l’affidabilità e il servizio di assistenza tecnica.
La batteria, essendo l’elemento chiave del sistemi di storage, deve essere gestita accuratamente, con corrente di carica e scarica adatta, con il mantenimento della corretta temperatura e la gestione ottimizzata dell’energia.
Oggi i sistemi più diffusi sono quelli con batteria al litio che, rispetto a quelle al piombo, comportano un ingombro ridotto, una vita attesa e un efficienza maggiore e la possibilità di installazione in qualsiasi locale, senza la necessità di ventilazione.
Sotto il profilo del miglior acquisto, i sistemi "all-in-one" hanno per esempio il vantaggio che il produttore ha progettato congiuntamente la parte elettronica di controllo e la batteria e ne garantisce le prestazioni e l’affidabilità e la garanzia è unica. In questi casi anche il servizio di assistenza tecnica è unico e non si corre il rischio di rimpallo di responsabilità tra il fornitore della batteria e dell’inverter nel caso malaugurato di imprevisti sul funzionamento.
E’ naturalmente preferibile avere come interlocutore un unico soggetto, un produttore che abbia un’elevata esperienza nella produzione delle batterie: perché la parte principale di un sistema di accumulo è costituita dalle batterie e perché sicuramente l’elettronica è ottimizzata per gestirle nella maniera migliore.
I fattori presentati per la scelta del miglior sistema di accumulo coinvolgono analisi, anche accurate, che è consigliabile vengano effettuate da un tecnico con esperienza e qualificato; alcuni produttori di fama mondiale hanno voluto certificare tutti gli installatori dei loro prodotti in modo da poterne garantire la qualità e l’affidabilità dall’installazione ai servizi di assistenza.
Molti installatori hanno aderito ad esempio alla Rete Nazionale di installatori qualificati Smart Partner (www.smartpartner.it), scelta da molte aziende produttrici e anche da rilevanti associazioni di consumatori, per offrire sul territorio nazionale consulenze ed installazioni professionali dei sistemi di accumulo incluso altre tecnologie collegate come impianti fotovoltaici, solari termici e di condizionamento.
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