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Terreno da semina fai da te

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  • Terreno da semina fai da te

    Salve a tutti, ho creato un piccolo semenzaio 2x1mt., per piantare semi e poi trapiantare quando diventano piante, volevo sapere se posso creare il terreno di semina senza comprare quelli già fatti, premetto che posso trovale tranquillamente letame animale.

  • #2
    ????
    Il terreno da semina è semplicemente un terreno qualunque! Possibilmente soffice e fine, basta andare di fresa (o nel tuo caso di setaccio).
    Evita concimi aggiunti, evita cose troppo alcaline come la pollina, la sabbia dei gatti e la cenere o il sottobosco di conifere. Se è troppo duro aggiungi humus e sabbia, ma senza esagerare.
    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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    • #3
      Il letame e ottimo ma deve essere maturo, ossia deve stagionare e fermentare fino a una temperatura di almeno 60 gradi, in tal modo si evita la nascita di eventuali semi contenuti.
      Non usare torba ma compost vegetale che si trova in commercio, per una superficie cosi ne basta un sacco da 40/50 litri da mischiare nei primi 20 centimetri superficiali, oppure un paio di Kg di letame pellettato

      Per seminare rimedia un sacco di terriccio specifico per prato erboso e crei un letto di semina da circa 5/10mm di spessore, copri i semi con 1mm dello stesso, bagna leggermente 2/3 volte al giorno
      Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
      Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
      Utente EA dal 2009

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      • #4
        Dipende però un pò da cosa semini, esiste un regola/consuetudine/convenzione , ritenuta valida, di seminare ad una profondita di 3 volte il Ø del seme cioè se è ,per es,una fava e una profondità se è un seme di radicchio quasi non serve neppure coprirlo..Però se hai un pò di tempo io ti "consiglierei"di fartelo da te il terriccio, non è complicato,in rete ci sono molte guide su come realizzarlo.Se non trovi ,ma dubito,scrivi quì che te li invierò io quì.
        ..

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        • #5
          Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
          Dipende però un pò da cosa semini, esiste un regola/consuetudine/convenzione , ritenuta valida, di seminare ad una profondita di 3 volte il Ø del seme cioè se è ,per es,una fava e una profondità se è un seme di radicchio quasi non serve neppure coprirlo..Però se hai un pò di tempo io ti "consiglierei"di fartelo da te il terriccio, non è complicato,in rete ci sono molte guide su come realizzarlo.Se non trovi ,ma dubito,scrivi quì che te li invierò io quì.
          si spiegami come fare, grazie

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          • #6
            O vai di idroponica, a proposito, se a qualcuno dovesse servire uno spunto .... quest'estate come esercizio per riprendere in mano blender ho provato ad immaginare un gazebo per la coltivazione/allevamento in acquaponica....

            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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            • #7
              Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
              Dipende però un pò da cosa semini, esiste un regola/consuetudine/convenzione , ritenuta valida, di seminare ad una profondita di 3 volte il Ø del seme cioè se è ,per es,una fava e una profondità se è un seme di radicchio quasi non serve neppure coprirlo..Però se hai un pò di tempo io ti "consiglierei"di fartelo da te il terriccio, non è complicato,in rete ci sono molte guide su come realizzarlo.Se non trovi ,ma dubito,scrivi quì che te li invierò io quì.
              un pò complicato, quanto mi costa? e poi se possibile puoi farmi un disegnino degli strati? Grazie

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              • #8
                Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                O vai di idroponica, a proposito, se a qualcuno dovesse servire uno spunto .... quest'estate come esercizio per riprendere in mano blender ho provato ad immaginare un gazebo per la coltivazione/allevamento in acquaponica....

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                Bello non sapevo dell'esistenza, comunque troppo complesso per uso hobbistico come me. Spettacolare veramente, complimenti!
                Ultima modifica di elektro1846; 23-10-2022, 19:35.

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                • #9
                  Prova a dare un occhiata la pdf che ti allego.... vedrai che la coltivazione del tipo "floating" è più semplice di quel che sembra, tra parentesi o visto che su Amazon vendono mini-serre già complete
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                  • #10
                    Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                    Prova a dare un occhiata la pdf che ti allego.... vedrai che la coltivazione del tipo "floating" è più semplice di quel che sembra, tra parentesi o visto che su Amazon vendono mini-serre già complete
                    Ottimo, ma non mi fido delle soluzioni nutritive

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                    • #11
                      Sicuramente quelle è meglio prenderle in un negozio
                      Domotica: schemi e collegamenti
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                      • #12
                        Però di anche che non vivono di sola H2O devi poi sempre pagare per aggiungerci qualcosa.Una delle guide video credo pù semplici e chiare su come realizzare il terreno/terriccio per semenzai secondo me l ha realizzata il Montelli ▬ https://www.youtube-nocookie.com/embed/s1UzGAPJapk ▬ interessante/semplice è anche la sua spiegazione sulla funzione del Soil / " suolo " ,per quelle che sono le mie attuali conoscenze.▬ https://www.youtube-nocookie.com/embed/7Gd234rKjP0
                        ..

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                        • #13
                          Peace, ma da quando per il terreno da semina si mette il concime?? Tutti i terreni da semina per trapianto che ho visto sono poverissimi di concime e tali devono rimanere. Solo quello dove le piantine devono essere trapiantate viene poi concimato, questo perchè i semi sono completamente autosufficienti dal punto di vista nutritivo. Del resto, tutti gli agricoltori seminano a pieno campo senza alcuna precauzione... senza contare che questa discussione mi ricorda il mio vicino fiorista che a suo tempo si è costruito l'impresa familiare: partiva col motocarro e durante il viaggio, una palata qui e una là, lo riempiva. Poi arrivava a Milano, ci metteva il cartello "terreno speciale per vasi" e lo vendeva a prezzi astronomici ai babbioni di città.
                          Anzi, il rischio che il "terreno da semina" sia esattamente l'opposto e diventi "terreno che uccide persino le piante più robuste" è molto elevato, vedi il mio consiglio precedente su pollina etc. Io quel "concime" lo uso come diserbo, e dove lo metto stermina tutto, gramigna compresa.
                          Se la discussione vira sull'acquaponica mi sta bene, ma il resto sembrano commenti da riviste femminili e da gente che di terreni ne ha visti pochi.
                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                          • #14
                            Questa foto mostra il mio prato seminato lo 08/10/22, scattata il 20/10
                            semina su letto di tericcio per prato,specifico, con seme mischiato a concime starter in ragione di 40 grammi a metro quadrato e copertura con lo stesso terriccio per 2 litri metroquaderato.
                            Tra 2 giorni taglio per raggiunti 10 centimetri di altezza.........

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                            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                            Utente EA dal 2009

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                            • #15
                              Freeway concime credo intendesse concime organico grossolano dato dalla decomposizione di ciò che è scomponibile dal azione degli organismi sia che siano componenti direttamente vegetali o deiezioni animali in sostanze poi assimilabili dalle plantule .Secondo me il fiorista cittadino comunque non è che truffava i suoi clienti se sceglieva con sapienza dove prelevare il terreno,anzi se prelevava quello in superfice quello era esattamente concime o Humus.... Per quello che sò io....Le sementi agricolo industriali credo siano già additivate da qualcosa perchè dove dò le granaglie ,mais,frumento in semi +altri tipi di semi alle galline stanno nascendo ovunque ma veramente ovunque,per es,nei forellini delle mattonelle forate,però gli esseri desertificatori/galline, stranamente secondo me, non le degnano di uno squardo. rrr ,quanto terriccio,che altezza ne hai messo.
                              ..

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                              • #16
                                Le sementi sono della Bottos,
                                Il terriccio prodotto qui in zona, 10 Km da casa, e specifico per prati con alta percentuale di sabbia silicea, credo oltre 30%
                                Lo spessore.. con 10 sacchi da 70 litri ho seminato 80 Mq
                                Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                                Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                                Utente EA dal 2009

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                  Freeway concime credo intendesse concime organico grossolano
                                  Se parliamo di terreno da semina e poi trapianto, e non di terreno definitivo a dimora... e di colture invece di prato, tutto il materiale grossolano NON VA BENE. I semi, specie quelli piccoli, devono essere in intimo contatto col terreno, e non ballonzolare dentro gli interstizi fra una pietra e un grumo di paglia. In pieno campo, tutti usano i rulli compattatori a denti per schiacciare terra e semi in modo che siano ben aderenti fra loro. E nei prati idem, dopo la semina si rulla. In più, così complichi la vita alle formiche, che nei terreni sabbiosi o sciolti ti portano tutto il seme nel nido per mangiarselo.
                                  Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                  Secondo me il fiorista cittadino comunque non è che truffava i suoi clienti se sceglieva con sapienza dove prelevare il terreno
                                  Invece sì: terreno speciale = terreno qualunque. Ovviamente era il "cittadino" che si era fatto l'idea errata che ci volesse qualcosa di speciale in base a idee stampalate tutte sue, e lui giustamente ne approfittava.
                                  Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                  Le sementi agricolo industriali credo siano già additivate da qualcosa
                                  Se parli di granaglie per animali, non possono e non devono avere nessun trattamento. Le sementi invece sono sottoposte a trattamenti meccanici per assicurare la percentuale di germinabilità, in pratica si scartano i semi senza possibilità di nascere.
                                  Tipicamente si fa la ventilazione (elimina i corpi estranei e i semi vuoti), barilatura con bonarda (setaccio a righe, serve a eliminare i semi troppo stretti, che non hanno avuto la crescita completa, setaccio (elimina i semi troppo piccoli e stentati) e tavola gravimetrica per la selezione finale. Se devono mantere una ben precisa umidità, possono essere sottoposti a trattamento antimuffa, e a volte protetti con acaricidi o insetticidi (es. contro il punteruolo). In questo caso, ai trattamenti deve essere additivato un collante perchè aderisca al seme, e per legge questa miscela deve essere colorata con colori impossibili (tipo il viola o il blu) perchè sia subito visibile che non è per alimentazione, e sempre per legge deve essere scritto sul sacco che non è per alimentaazione, con quale prodotto è stato trattato e avere le indicazioni di sicurezza.
                                  Vuoi saper perchè germinano? Perchè il seme è stato schiacciato nel terreno, e trova l'umidità. Punto. Non serve niente di speciale
                                  Originariamente inviato da Peace and Love Visualizza il messaggio
                                  quanto terriccio,che altezza ne hai messo.
                                  Guarda, io sono un esagerato... mentre tutti prima vangano, poi rastrellano, poi con la zappa fanno le righe e seminano (e poi coprono a occhio per tre centimetri, ma tanto va bene da uno a dieci centimetri).. io preparo prima un po' di terra setacciata e quando depongo i semi li copro con un centimetro di quella terra fine, e poi ricopro con il grossolano come fanno gli altri.
                                  Con alcune sementi difficili (di solito perchè sono vecchie e non selezionate) ho una percentuale di successo più alta. Con sementi nuove e selezionate cambia poco... le puoi buttare sul cemento e germinano ugualmente, basta che ci sia umidità e temperatura.


                                  <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                    ... Con sementi nuove e selezionate cambia poco... le puoi buttare sul cemento e germinano ugualmente, basta che ci sia umidità e temperatura.

                                    E si però cosi mi dicono ... "" Diciamo che sono "super selezionate" in laboratori e campi a gestione agro-industriale da varietà F1, quindi non riproducibili.
                                    Le varietà sono selezionate con caratteristiche di grande germinabilità e produttività e con caratteristiche confacenti alla grande agro-industria. Se poi sono deboli, poco nutrienti o addirittura tossiche, poco importa, l'importante è che agevolino processi industriali.""

                                    ..

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                                    • #19
                                      Guarda che te l'ho appena detto, come vengono selezionate! Ibridi e laboratori non c'entrano nulla
                                      <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                        ... Le sementi invece sono sottoposte a trattamenti meccanici per assicurare la percentuale di germinabilità, in pratica si scartano i semi senza possibilità di nascere.
                                        Tipicamente si fa la ventilazione (elimina i corpi estranei e i semi vuoti), barilatura con bonarda (setaccio a righe, serve a eliminare i semi troppo stretti, che non hanno avuto la crescita completa, setaccio (elimina i semi troppo piccoli e stentati) e tavola gravimetrica per la selezione finale.

                                        Riprendo l'argomento, e non solo perchè dopo i flame iniziali non si fa sentire più nessuno... In particolare, vedo poca conoscenza dell'argomento, e dopo le sentenze definitive di diezedi/Peace and Love si rischia di farsi idee sbagliate, tipiche di chi non conosce l'argomento perchè abita in un condominio o non si è mai accorto di come si fa... e confonde la selezione del seme con l'ingegneria genetica.
                                        La selezione delle sementi si fa da tempo immemorabile, fin dalla preistoria... e il procedimento è sempre stato molto semplice e comprensibile, ma forse è meglio fare prima un piccolo esempio di cosa sia: Peace and Love va da amici, e mangia un (esempio) melone - dice "che buono, metto da parte i semi e l'anno prossimo lo metto nel mio orto" - la primavera successiva apre il cartoccio dove ha messo i semi, che intanto si sono seccati - scarta con una pinzetta per le ciglia i semi piccoli e stentati, quelli deformi, quelli marci, quelli vuoti e in generale quelli che non hanno un aspetto convincente - semina quelli che sono rimasti, i più belli, e nonostante questo solo metà dei semi germina.
                                        Questa selezione si fa facilmente, perchè i semi sono pochi... e nel passato questo dava origine ad una quantità di cartocci e cartoccini gelosamente custoditi in una vecchia scatola da scarpe, tutti ben contrassegnati con scritte esplicative, come "pomodori di Giovanni" (Giovanni chi?), "fiori gialli belli" (di solito confusi con altri cento cartocci di "fiori gialli belli" completamente diversi), "zucchine buone" (di chi? di che colore o grandezza?). Era così a casa nostra, a casa dei nonni, e in tutte le famiglie che conoscevo.

                                        Era facile fare la selezione in questo modo, perchè era fatta di pochi semi e quelli difettosi si vedono subito. E' anche evidente che un seme difettoso non germina, mentre è meno visibile che il seme sia morto per vecchiaia, come nel tipico caso del "cartoccio dimenticato" che contiene semi di dieci anni prima. Secchi e morti, senza speranza.

                                        Molto più difficile era selezionare i semi nel caso dei cereali... Intanto, l'agricoltore osservava i suoi raccolti, e decideva di tenere da parte una certa quantità per seminarla l'anno successivo. Sceglieva un campo o una porzione di campo dove il grano/riso/orzo etc era particolarmente rigoglioso e dall'aspetto sano o aveva caratteristiche di resa, altezza, colore etc che gli piacevano, e al momento del raccolto si organizzava per selezionare e mettere da parte i semi.
                                        La difficoltà era ovvia: non si possono scegliere i semi uno per uno come si fa coi pomodori. Nel caso di un campo di grano, la letteratura dice che bisogna avere da 400 a 500 semi germinabili per metro quadrato, e se il campo è un ettaro parliamo quindi di quattro/cinque milioni di semi, circa 250 kg/ettaro.

                                        Il procedimento di selezione era quindi di tipo statistico... si usavano procedimenti meccanici per diminuire la quantità di semi senza possibilità di germinazione, e il primo passaggio era la ventilazione. Si ventilava per eliminare paglia e paglietta, semi vuoti, polvere e altre impurità. Secondo la treccani, "ventilare v. tr. [dal lat. ventĭlare «sventolare, fare vento» (anche fig.), der. di ventus «vento»] (io vèntilo, ecc.). – 1. a. Gettare in aria il grano con la pala, di solito contro vento, oppure farlo cadere dall’alto investendolo con una forte corrente d’aria prodotta artificialmente con opportune macchine (v. ventilatore, n. 3), allo scopo di liberarlo dalle scorie leggere, che così vengono portate via dal vento"
                                        Ecco un esempio del primo passaggio fatto col tridente per eliminare la parte grossolana (la paglia), cui poi seguiva il sendo passaggio fatto con la pala apposita (che non per nulla, da noi si chiama "ventola"... e che oggi è più conosciuta come "pala per neve"), e poi il passaggio finale col bacile. Successivamente, apparvero i ventilatori a mano, che contenevano anche i setacci.

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                                        Ultima modifica di freeway; 04-11-2022, 07:36. Motivo: corretti gli errori di ortografia
                                        <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                        • #21
                                          La seconda fase, quella di calibrazione. Per calibrazione si intende predisporre un piano bucherellato con fori di varie forme secondo l'utilizzo, nei cui fori potrà passare solo la grandezza e la forma voluta. Tipicamente, questa funzione la fa un setaccio calibrato: ponendo ad esempio che noi avessimo un seme rotondo e ritenessimo che il seme ben sviluppato debba avere un diametro di 5mm, se mettiamo un setaccio con i fori da 4,9mm tutti i semi più piccoli passerebbero nei fori, e nel setaccio rimarrebbero quelli che riteniamo buoni.
                                          L'idea è che i semi più piccoli non siano completamente sviluppati e quindi manchino delle piene proprietà per germinare. I semi non sono fatti a macchina, e non sono tutti uguali... magari qualcuno ha preso più sole e si è bruciato, oppure non era ancora maturato al momento del raccolto, o per qualche ragione ha avuto una crescita stentata e/o deforme.
                                          Inoltre, mica tutti i semi sono sfere perfette... e i setacci dovranno essere costruiti sapendo come è fatto il seme "buono" e come è fatto quello da scartare.
                                          Proseguirò la descrizione parlando di riso, visto che con i nuovi algoritmi di ricerca di Google non si ha più accesso alle informazioni volute (che so che sono presenti perchè negli anni scorsi ne ho viste molte) ma solo a quelle "consigliate" dalla AI di Google. Non c'è più verso di trovare nulla, nemmeno usando la ricerca avanzata e tutti i trucchi con le parole chiave. Ho trovato solo qualcosa sul riso, e le immagini a volte ho dovuto farle io partendo da zero...

                                          Comunque, sapendo che il riso ha una forma oblunga, sapendo che i semi non cresciuti o maturati sono più striminziti (e dentro, alcuni sono ancora verdi, il seme non si è ancora formato... la famosa "grana verde" che si dà alle galline), e sapendo che i semi striminziti vanno scartati, si faranno i fori del setaccio con la stessa lunghezza del seme della varietà voluta, ma con larghezza minore. Nella foto di esempio, si vede la differenza fra seme buono e seme di scarto
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                          ..e di conseguenza, il setaccio viene fatto così
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   Setaccio-antico-107000145_4.jpg  Visite: 0  Dimensione: 74.4 KB  ID: 2213418
                                          Solo per informazione... la griglia non si faceva di metallo, ma di cuoio traforato teso sul telaio come la pelle di un tamburo. Alcuni artisti riuscivano, sfalsando leggermente i fori, a creare un disegno: a casa,ho un antico setaccio in cui si può vedere che i fori formano lo stemma dai Savoia.

                                          Nel tempo, si è passati dal setaccio a mano molto faticoso da usare, tanto che quelli grandi richiedevano due persone che si coordinavano (deve avere un movimento rotatorio alternato), a quelli appesi con delle corde a un treppiede, fino a quelli rotanti (buratto o bonarda) che venivano azionati prima a manovella, poi dalla forza di una ruota idraulica e in seguito da un motore elettrico.
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   20191009_Museo-Masinari_ServFoto_MG_9012-1.jpg  Visite: 0  Dimensione: 160.8 KB  ID: 2213419
                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   indeuux.jpg  Visite: 0  Dimensione: 15.6 KB  ID: 2213420
                                          Con questo sistema venivano rimossi i cosiddetti risetti e la grana verde (a volte, con un doppio setaccio si potevano anche separare i due tipi). In seguito, con un setaccio a fori rotondi si poteva selezionare anche la grandezza del seme. In genere, si sottovaluta la forza della natura e la sua naturale tendenza ad evolversi. E' facilissimo che in un raccolto di decine di quintali di cereali, ci siano anche i semi di piante "*******ate" da impollinazione incrociata, o che vengono da qualche seme "alieno" rimasto durante la precedente selezione. La calibrazione serve a eliminare anche quelli, altrimenti dopo la semina ci si ritrova un campo che non contiene UNA varietà, ma dieci.
                                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                          • #22
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                                            Ultima modifica di Peace and Love; 16-12-2022, 18:26.
                                            ..

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                                            • #23
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                                              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                              • #24
                                                Davvero sei sicuro che puoi conferire il mais o il frumento o altri ,autoprodotto dalle tue sementi.A me non risulta.
                                                ..

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                                                  Io non ho mai nè visto nè sentito niente del genere, se non nei siti complottisti. Del resto, dove vivo io questa è una pratica comune, i selezionatori ci sono e non sono falliti, le sementi vengono conferite e riutilizzate e in bancarotta non ci è mai andato nessuno. Ma informarsi dal vicino agricoltore costa così tanto?
                                                  Guarda che i miei post precedenti hanno origine proprio dal tuo post 18 con cui hai cercato di chiudere velocemente la discussione con uan specie di sentenza, sbagliando.
                                                  I laboratori genetici del post 18, le sementi ogm e il divieto di conferimento sono (forse) cose americane, di certo qui non esistono.
                                                  <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                    I laboratori genetici del post 18, le sementi ogm e il divieto di conferimento sono (forse) cose americane, di certo qui non esistono.
                                                    In America si, hai ragione. La Monsanto e un altra grande produttrice di sementi (non mi ricordo il nome ma famosa)ha fatto varie cause ad agricoltori in merito. In Europa non mi risulta. Mai sentito
                                                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      https://www.crea.gov.it/web/difesa-e...i-sementieri-1
                                                      ..

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                                                        [QUOTE=freeway;n2221051].
                                                        Ma informarsi dal vicino agricoltore costa così tanto?
                                                        Infatti è quello che mi ha riferito un agricoltore.
                                                        di certo qui non esistono.
                                                        Si,magari fosse vero.Perchè da noi dovrebbe essere diverso,solo perchè non è permessa la semina di sementi transGeniche?Come sai bene è la Vita che dipende dai vegetali vuoi che non ci abbiano messo sopra le fauci.È così da decenni ormai.Purtroppo è la verità.Stan cercando ogni escamotage per poter brevettare qualsiasi vegetale gli possa procurare introiti.Questo non dovrebbe essere un sito "complottista" .. https://www.cookist.it/perche-i-semi...no-brevettati/ .. oppure questo .. https://www.researchgate.net/publica...ibo_e_Brevetti ... naturalmente mi stò trattendo dal postare siti più indipendenti.
                                                        Ultima modifica di Peace and Love; 16-12-2022, 21:23.
                                                        ..

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                                                        • #29
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                                                          NON ESISTE ALCUN DIVIETO DI UTILIZZARE I PROPRI SEMI, è chiaro?
                                                          Se non lo è, prova a vedere uno degli estratti annuali della Gazzetta Ufficiale, invece dei vari articoletti insensati del web.

                                                          "pag.7
                                                          Art. 1.
                                                          Finalità e campo di applicazione
                                                          1. Il presente decreto disciplina la produzione a sco-
                                                          po di commercializzazione e la commercializzazione di
                                                          prodotti sementieri riordinando, mediante coordinamento
                                                          ed integrazione, le relative disposizioni normative in un
                                                          testo unico.
                                                          2. Il presente decreto non si applica alle sementi e ai
                                                          materiali di moltiplicazione per i quali sia provata la de-
                                                          stinazione all’esportazione verso Paesi terzi, nonché ai
                                                          prodotti sementieri destinati a usi ornamentali e ai pro-
                                                          dotti sementieri di varietà geneticamente modificate
                                                          .
                                                          3. È considerata «produzione a scopo di commercia-
                                                          lizzazione» dei prodotti sementieri quella effettuata da
                                                          imprese che lavorano le sementi e gli altri materiali di
                                                          moltiplicazione selezionandoli, depurandoli dalle scorie
                                                          e confezionandoli per il commercio, qualunque ne sia
                                                          l’entità, e la cui attività sia indirizzata, anche saltuaria-
                                                          mente, ai fini industriali o commerciali. È altresì conside-
                                                          rata «produzione a scopo di commercializzazione» quella
                                                          effettuata da cooperative, consorzi, associazioni, aziende
                                                          agrarie e altri enti, anche se al solo fine della distribu-
                                                          zione ai propri associati, compartecipanti e dipendenti. È
                                                          inoltre considerata «produzione a scopo di commercializ-
                                                          zazione» ogni lavorazione e selezione di prodotti semen-
                                                          tieri effettuata per conto di terzi.
                                                          4. Gli agricoltori possono attuare il reimpiego delle se-
                                                          menti o lo scambio di parte del raccolto.

                                                          5. Per «commercializzazione» s’intende la vendita, la
                                                          detenzione a fini di vendita, l’offerta in vendita e qual-
                                                          siasi collocamento, fornitura o trasferimento mirante allo
                                                          sfruttamento commerciale di sementi a terzi, con o senza
                                                          compenso.

                                                          6. Non sono considerate commercializzazione le ope-
                                                          razioni non miranti allo sfruttamento commerciale delle
                                                          varietà come:
                                                          a) la fornitura di sementi a organismi ufficiali di va-
                                                          lutazione e ispezione;
                                                          b) la fornitura di sementi a prestatori di servizi, per
                                                          lavorazione o imballaggio, purché essi non acquisiscano
                                                          titoli sulle sementi fornite;
                                                          c) la fornitura di sementi in determinate condizioni
                                                          a prestatori di servizi per la produzione di talune mate-
                                                          rie prime agrarie a fini industriali, ovvero per la propa-
                                                          gazione di sementi finalizzata alla produzione di talune
                                                          materie prime agrarie a fini industriali, purché essi non
                                                          acquisiscano titoli sulle sementi fornite né sul prodotto
                                                          del raccolto. Il fornitore di tali sementi trasmette al Mi-
                                                          nistero delle politiche agricole alimentari e forestali o
                                                          all’organismo da questo delegato alla certificazione dei
                                                          prodotti sementieri, una copia delle pertinenti disposizio-
                                                          ni del contratto concluso con il prestatore di servizi, an-
                                                          che tramite la propria organizzazione di rappresentanza,
                                                          comprendente le norme e le condizioni cui si conformano
                                                          in quel momento le sementi fornite. Deve essere, comun-
                                                          que, garantita la tracciabilità di tutti i prodotti sementieri
                                                          oggetto della fornitura;
                                                          d) il reimpiego delle sementi effettuato dagli agricol-
                                                          tori, ovvero lo scambio di parte del raccolto effettuato dai
                                                          medesimi, di cui al comma 4
                                                          .
                                                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                            A proposito, ho visto adesso il link al CREA. Non c'entra assolutamente nulla con l'argomento in questione.
                                                            Il CREA ha preso il posto del vecchio ENSE (Ente Nazionale Sementi elette), che prevede che il seme messo in vendita sia provvisto di cartellino di tracciabilità, con provenienza, numero di lotto di produzione e nome del selezionatore, a certificare che sono stati effettuati i controlli sulla germinabilità e sull'assenza di malattie trasmissibili. Quel che ho descritto nei lunghi post precedenti.

                                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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