Vi pongo un articolo sugli OGM, che di per sé stessi non fanno male ma fanno male soltanto i sistemi di coltivazione.<br>Questo per fare un po' di chiarezza su chi vede con gli occhi bendati gli OGM come delle brutte bestie, quando in realtà l'unica brutta bestia è l'uomo.<br>Che affermazioni pesanti! Che affronto! Adesso la direzione mi cambierà la nomina da "appassionato" a "saputello"... chissà... potrebbe essere un idea per una nuova classe sociale ...nel medioevo della cultura moderna!<br>AlessandroTesla<br><br>UNO STUDIO HA DIMOSTRATO CHE SULL’AMBIENTE INFLUISCE NON LA PIANTA IN SE’, MA IL PROTOCOLLO PER GLI ERBICIDI <br><br>REQUIEM per gli OGM? Sembra questa la conclusione implicita negli articoli apparsi in quasi tutti gli organi di informazione europei dopo la pubblicazione dei risultati di un esperimento progettato per valutare l'impatto sull'ambiente della coltivazione di vegetali geneticamente modificati (GM). Anche i governi e gli ambienti politici in generale sembrano orientati a interpretare questi dati come una condanna definitiva delle moderne biotecnologie agricole. Ma in che cosa è consistito questo esperimento e quali conclusioni se ne possono trarre? Si è trattato in effetti di una serie di studi promossi dal governo inglese, due dei quali erano stati già pubblicati nel corso del 2003 e ignorati dai mezzi di informazione. Il primo era una rasssegna di dati di letteratura scientifica che ha permesso di concludere che la coltivazione e l'uso in campo alimentare di vegetali geneticamente modificati non presenta rischi apprezzabili per la salute umana. Il secondo studio era invece una analisi economica che dimostrava come le coltivazioni geneticamente modificate potrebbero in definitiva offrire un vantaggio economico sia per i coltivatori sia per i consumatori. Il terzo studio, iniziato nel 1999 e pubblicato nell'ottobre 2003 su «Philosophical Transactions of the Royal Society», era volto a determinare eventuali effetti nocivi della coltivazione di vegetali geneticamente modificati sulla biosfera locale, in pratica sulle erbe selvatiche e sugli insetti. I vegetali studiati erano il mais, la colza e la barbabietola da zucchero, resi geneticamente resistenti ad erbicidi a largo spettro mediante l'introduzione di opportuni geni. Nell'esperimento, metà di ogni campo (200 campi in tutto) veniva coltivata con il vegetale geneticamente modificato e metà con la sua controparte tradizionale, cioè non resistente ad erbicidi. Ovviamente i geni introdotti nel corredo genetico delle varietà geneticamente modificate non avevano alcuna parte diretta nello studio (le proteine prodotte da questi geni non hanno alcun effetto sulle erbe selvatiche né sugli insetti). Ciò che cambiava nelle due metà di ogni campo era lo schema di trattamento con erbicida, che per il raccolto geneticamente resistente può essere fatto anche quando le piantine sono già germogliate, mentre per le varietà tradizionali l'irroramento più vigoroso viene fatto prima dello spuntare dei germogli. I risultati hanno mostrato che il trattamento usato nella coltivazione di colza e barbabietola geneticamente modificate era più efficace nel rimuovere erbe selvatiche (un terzo della biomassa rispetto alle coltivazioni tradizionali) e che in quella parte dei campi il numero di api e di altri insetti che traggono nutrimento da queste erbe era (prevedibilmente) minore. Nel caso del mais invece il rapporto si invertiva, quasi certamente perché nella coltivazione tradizionale di mais i campi vengono irrorati con atrazina, un potente erbicida che dovrebbe presto essere messo al bando per la sua nocività anche sull'uomo. Da questa breve descrizione risulta evidente che l'esperimento rivelava in pratica l'effetto sull'ambiente non delle piante geneticamente modificate in quanto tali, bensì del protocollo di trattamento con erbicida, come chiaramente dicono gli autori del rapporto. In altre parole, se le piante GM fossero state coltivate come quelle normali non si sarebbe osservata alcuna differrenza. La conclusione che le piante geneticamente modificate sono dannose per l'ambiente non è quindi giustificata e andrebbe così riformulata: i metodi di coltivazione usati per le piante geneticamente resistenti agli erbicidi possono essere dannosi per le erbe selvatiche e per gli insetti circostanti. I dati mostrano inoltre che la semplice scelta del vegetale da coltivare, indipendentenente dal fatto che sia tradizionale o GM, può avere un effetto più o meno rilevante sull'ambiente locale. Nei campi di mais, ad esempio, sia transgenico che tradizionale, il numero di insetti era meno della metà di quello osservato nei campi di barbabietole geneticamente modificate. Due considerazioni sorgono spontanee di fronte a questi risultati e alle reazioni che hanno (non sorprendentemente) suscitato. La prima è che le grandi ditte di agrobiotecnologia, nella foga di portare sul mercato dell'agricotura i primi vegetali GM, sembrano aver clamorosamente dimenticato coloro che, in definitiva, decidono del successo di un prodotto, cioè i consumatori. Se, invece di concentrarsi unicamente su proprietà che offrono vantaggi economici agli agricoltori (come appunto la resistenza ad erbicidi), avessero portato sul mercato vegetali transgenici con proprietà allettanti per il consumatore (migliori sapori, migliori qualità nutritive, quantità e tipi di grassi controllati), anche coltivabili con metodi tradizionali, il responso, almeno nel mondo occidentale, sarebbe stato quasi certamente diverso. La seconda considerazione è che le stesse ditte si lanceranno ora a produrre varietà vegetali con le stesse caratteristiche di quelle geneticamente modificate usate in questo studio, utilizzando però incroci tradizionali invece delle tecniche biotecnologiche moderne. La resistenza genetica agli erbicidi è già stata ottenuta con questi metodi e potrà quindi essere applicata ai vegetali di interesse agricolo. Il procedimento sarà molto più lungo, ma alla fine porterà agli stessi risultati: piante geneticamente resistenti ad erbicidi che verranno coltivate con gli stessi metodi applicati oggi per gli OGM e con gli stessi eventuali danni all'ambiente. Ciò che non si vuole capire o si finge di non capire è che tutti i vegetali che mangiamo da secoli sono geneticamente modificati, con metodi molto più approssimativi e più lenti di quelli offerti dalla biotecnologia moderna. [TSCOPY](*)Università di Milano e Cnr <br><br><br>Gabriele Milanesi (*)
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OGM: QUALCHE DELUCIDAZIONE
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Ciao,<br><br>L'articolo spiega soltanto che usando più erbicidi nei campi con coltivazioni ogm si uccidono più isnetti che nel resto delle coltivazioni: ovvio!<br><br>Immagina cosa può succedere se del polline di una pianta modificata con i geni di un batterio impollinano una pianta normale: si possono creare specie resistenti (anche pericolose) che spazzano via dall'ambiente la pianta naturale più debole.(E' stato verificato questo nell'arco di almeno 20 anni?)<br><br>Se quando mangi gli ogm dei geni si "staccano" dal cibo e si "uniscono a quelli dei batteri intestinali producendo tossine (o peggio?). (una varietà di semenza ogm è dichiarata per avere i geni che si possono "staccare"!<br><br>Creare piante resistenti agli antiparassitari farà aumentare ulteriormente l'uso degli stessi incrementado i guadagni delle multinazionali che producono antiparassitari e ogm insieme(molte multinazionali che producono antiparassitari ora producono anche ogm oltre che fare medicinali e occuparsi del petrolio...prima ci fanno ammalare e poi ci curano).<br><br>Le industrie biotec quadagnerebbero poco se producessero una pianta resistente ai parassiti che non ha bisogno dei diserbanti, piuttosto non fanno niente e continuano a vendere diserbanti.<br><br>Pensa ad un condadino che coltiva in modo biologico che si trova il raccolto infestato da piante ogm!(non centra niente, ma da quando spruzzano i veleni anti zanzare (senza domandare alla popolazione se vuole il veleno)sono sparite le farfalle nel giardino, in 5 anni) ! <br><br>Il buon sapore è dato dal metodo di coltivazione non dal tipo di pianta (nelle coltivazioni intensive si punta a produrre molto e velocemente così le piante non hanno a disposizioni il nutrimento che è presente nella terra non sfruttata intensivamente)<br><br>Dietro casa ho un piccolo orto non c'è paragone tra la verdura e frutta dell'orto e le stesse cose "biologiche", c'è un abisso tra frutta e verdura dell'orto e roba di supermercato; prova a coltivare i pomodori in un vaso di fiori (se non si ha a disposizione un terreno) poi verifica! (sconsigliato se si abita in centro Milano!<br><br><br>Da www.xmx.it<br>Dal Sud America alla Gran Bretagna, marcia indietro delle aziende biotech. In Argentina le colture sterilizzano i terreni, a Londra nessuno vuole più investire in ogm...<br>« L'avventura sudamericana nel mondo delle colture transgeniche si sta rapidamente trasformando in un vero e proprio incubo: il caso più eclatante è l'Argentina, dove l'uso indiscriminato di erbicidi sta rapidamente distruggendo le colture confinanti a quelle geneticamente modificate e comincia a farsi sentire anche sulla salute della popolazione locale.<br><br>L'allarme è stato lanciato dal settimanale britannico New Scientist, che in un lungo articolo nell'edizione di questa settimana descrive uno scenario che assomiglia sempre di più a una piaga provocata dalle colture transgeniche. In Argentina, le prime colture geneticamente modificate (quelle di soia resistente agli erbicidi) sono state piantate alla fine degli anni Novanta, ma oggi - a distanza di circa 15 anni - i terreni utilizzati rischiano di diventare inutilizzabili proprio a causa degli erbicidi.<br><br>Nel 2002, scrive il New Scientist, quasi la metà dei terreni fertili del Paese, cioé 11,6 milioni di ettari, è stata usata per la coltivazione della soia, quasi tutta transgenica. Per gli agricoltori argentini, dedicare i terreni ad un solo tipo di coltivazione significa eliminare le erbacce in un colpo solo con un singolo prodotto.<br>La realtà, però, è più complessa, come hanno imparato gli agricoltori sudamericani. Per eliminare i semi della stagione precedente, infatti, bisogna utilizzare un erbicida diverso e se lo stesso campo viene usato per una determinata coltura nell'arco di varie stagioni le erbacce resistenti all'erbicida principale invadono il terreno.<br>Per questo, sottolinea la rivista, gli agricoltori sono costretti a far fronte a questo problema con crescenti quantità di erbicidi, che "distruggono le coltivazioni confinanti" e provocano "problemi alla salute della popolazione". Gli abitanti di un villaggio rurale confinante con una coltivazione transgenica hanno riportato gonfiore agli occhi, sulle braccia e sulle gambe. "Le coltivazioni di soia transgenica sono diventate un incubo per l'Argentina - ha commentato oggi Ben Ayliffe, che si batte per la tutela dell'ambiente sotto la bandiera di Greenpeace -. Nonostante le promesse, gli agricoltori stanno usando crescenti quantità di erbicidi, avvelenando il terreno e danneggiando la salute della popolazione".<br><br>Mentre gli agricoltori argentini cercano di correre ai ripari, nel Regno Unito è precipitato il numero di società disposte ad investire in un settore ritenuto ancora ad alto rischio. Quest'anno, infatti, tutte le aziende di biotecnologia tranne una hanno rinunciato a sperimentare le colture transgeniche. Da un picco di 159 richieste di autorizzazione per realizzare queste prove nella stagione 2000-2001, nel 2001-2002 si è passati a quota 140, nel 2002-2003 a 42 e nel 2003-2004 ad appena una. Di fronte allo scetticismo dei consumatori e nonostante l'entusiasmo del governo, hanno battuto in ritirata multinazionali come la Novartis, già due anni fa, e poi la Aventis e la Bayer. »<br><br>articolo di Gabriella Meroni, del 19/04/2004<br>per gentile concessione di www.vita.it<br><br>
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Parlando di ogm risulta evidente che si cerca di creare confusione nella popolazione: vengono finanziati studi dalle stesse multinazionali che producono ogm (finanziano alcuni centri di ricerca che non fanno parte della multinazionale) per dimostrare che gli ogm non sono pericolosi, mentre si cerca di nascondere gli studi che dicono l'incontrario (si trova qualcosa soltanto su www.disinformazione.it e altri siti che non fanno farte del "sistema") in questo modo le persone preferiscono credere che gli ogm possono migliorare la vita nel terzo mondo (in realtà è l'incontrario: un contadino che compra semi ogm li deve ricomprare tutti gli anni e acquistare diserbanti che avvelenano il territorio), per migliorare la vita in Africa andrebbe permessa la differenzializzazione delle culture e l'istruzione alle persone.<br><br>Chi siamo noi per modificare ciò che ha fatto madre natura?<br>Le culture naturali sono così buone, non c'è bisogno di modificarle; basta scegliere le culture adeguate per il territorio (mio nonno semina solo alcuni tipi di insalata che resistono al clima della Lombardia, non si ostina di certo a coltivare specie delicate che hanno bisogno di antiparassitari perchè non sono in grado di difendersi da sole! tipo le insalatine tenere...) <br><br>Riporto una frase presa dal forum xmx:"La soja OGM della Monsanto e' stata dichiarata mutante dalla stessa Monsanto. Significa che il gene inserito nel DNA della pianta poteva e si spostava in un'altro punto del DNA con danni imprevedibili."<br><br>Qui c'è una discussione sugli ogm <a href='http://www.forumcommunity.net/?t=953625' target='_blank'>http://www.forumcommunity.net/?t=953625</a><br>(se il collegamneto non funziona la discussione è in "rimedi e accorgimenti per la salute" nel forum xmx
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</span><table border='0' align='center' width='95%' cellpadding='3' cellspacing='1'><tr><td><b>CITAZIONE</b> (deltaHF @ 15/12/2004, 21:03)</td></tr><tr><td id='QUOTE'>......Chi siamo noi per modificare ciò che ha fatto madre natura?......</td></tr></table><span id='postcolor'><br>Ciao a tutti <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Ciao DeltaHf a grandi linee sono d' accordo, ti ricordo però che anche deformità, tumori e varie magagne umane, provengono da madre natura. <br>L' equilibrio che è sinonimo di saggezza deve sempre prevalere....<br><br>Salutoni <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Furio57L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?
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Ciao a tutti ragazzi,<br>l'affermazione principale dell'articolo che ho posto (che poi era il sottotitolo della discussione) era questo: con l'ingegneria genetica si ottengono in breve gli stessi risultati che si ottengono con la selezione genetica in decine di anni. L'unica differenza è la quantità di tempo.<br>Come dice Furio la Natura più che madre è matrigna, l' equilibrio al quale si è giunti è un equilibrio in continua mutazione già turbato dal peggiore degli animali: l'uomo!<br>So benissimo che i pomodori coltivati nell'orto sono + gustosi come se spruzzi troppo un noce di antifungino poi le noci sanno di chimico ( vedi le fragole col bromuro di metile).<br>Comunque ragazzi io preferisco mangiare la soia transgenica coltivata senza uso di diserbanti piuttosto che quella tradizionale coperta di pesticidi ed erbicidi.<br>Ci fosse la soia transgenica biologika!<br>E vi ricordo che sui contenitori del gasolio c'è il teskio mentre l'olio vegetale è commestibile...<br>Pensateci quando fate benzina....<br><br>Alessandro
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Ciao,<br><br>Il problema è che ora coltivare ogm implica di usare pesticidi, siccome ci sono molte varietà di verdure naturali che già si adattano ai diversi climi non capisco perchè devremmo coltivare ogm!<br><br>Sena scatenare una guerra: se una parte della gente che lavora negli uffici per le multinazionali tornasse a lavorare nei campi si avrebbe abbastanza manodopera da poter colticare senza pesticidi (basterebbe che ogniuno si coltivasse il suo orto per avere frutta e verdura per il suo fabbisogno)
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Ciao a tutti!<br>Condivido in pieno cio' che scrive deltaHF e aggiungo un' altra cosa. Comprendo perfettamente lo spirito di AlessandroTesla quando dice che grazie agli OGM si potrebbero eliminare pesticidi & co., ma cio' e' un' utopia: gli insetti (anche quelli dannosi) e le "erbacce" (e' improprio chiamarle così) sono una parte fondamentale del'ecosistema, eliminare completamente questi "ospiti indesiderati" significherebbe stravolgere tutti gli equilibri. Quando si rompono gli equilibri si susseguono poi conseguenze che possono sfuggire completamente di mano all' uomo (comparsa di nuove mallattie, impoverimento dei terreni, etc....) e a cui lui cerchera' di riparare col solito metodo, cioe' nuovi veleni, concimi chimici.... praticamente un cane che si morde la coda! Occorre cambiare atteggiamento, in particolare diventare un pochetto + umili nei confronti della natura: se un campo ad esempio si riempe di erbacce non ha senso cercare di estirparle tutte, anche perche' se messe in condizioni favorevoli le erbacce sono indistruttibili! Occorrera' cercare di capire invece quale squilibrio ha portato allo sviluppo di tale pianta (eccesso di azoto, mancanza di nemici naturali, etc...) e individuare una cura che ripristini l' equilibrio in modo naturale (purtroppo non e' sempre facile <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/sad.gif' border='0' valign='absmiddle'> .<br>Alle multinazionali non interessa nulla dell'ecosistema: ti vendono la loro bella semenza OGM e ti obbligano a comprare lo specifico superdiserbante in grado di distruggere ogni forma di vita nel terreno eccetto la loro pianta OGM!<br>
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Ciao a tutti,<br></span><table border='0' align='center' width='95%' cellpadding='3' cellspacing='1'><tr><td><b>CITAZIONE</b> </td></tr><tr><td id='QUOTE'>con l'ingegneria genetica si ottengono in breve gli stessi risultati che si ottengono con la selezione genetica in decine di anni. L'unica differenza è la quantità di tempo.<br></td></tr></table><span id='postcolor'><br><br>ASSOLUTAMENTE ERRATO!!!!<br><br>Scordati che una frase del genere abbia solo un briciolo di verità. La selezione genetica naturale nasce dai bisogni e dal confronto del l'essere in oggetto con tutto il suo intorno. La manipolazione genetica è un taglia e cuci senza alcun significato e che deriva da organismi completamente differenti e spesso anche di regno diverso. Non vi è al giorno d'oggi nessuna società, laboratorio o multinazionale che effettui manipolazione genetica sapendo quel che fa. Si procede per tentativi tenendo in considerazione la risposta a pochissimi paramentri. Il resto è buio totale.<br>E, comunque sia, l'igestione di alimenti di origine OGM si è rivelata cancerogena poichè va a far mutare anche il Dna dei nostri organismi simbiotici e di conseguenza anche il nostro. Questo è un dato reale ed oggettivo.<br><br>Senza considerare la TOTALE INUTILITA' a livello di produzione agricola. Come chi spacciava 60 anni fa la scomparsa della fame nel mondo con l'avvento della meccanizzazione dell'agricoltura oggi vogliono tentare di fare lo stesso. E' un'ipocrita BUGIA! La fame esiste perchè la si vuole far esistere. Oggi siamo sommersi dalla sovraproduzione ed il problema dell'eliminazione del surplus... e la gente, i bambini, a milioni, muoiono di fame... sono dei grandissimi *******.! <br>Non vi fate fregare!<br>RoyEssere realisti e fare l'impossibile
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Ciao Roy,<br>sicuramente c'è del vero in quello che dici, io però sono convinto di una cosa: la manipolazione genetica non è dannosa di per sè stessa, è dannoso il modo in cui l'uomo la sta utilizzando; se fosse veramente utilizzata bene andrebbe a risolvere molti problemi dell' agricoltura.<br>Chi ha tenuto un orto sa che ci si spacca la schiena ad estirpare le erbacce, e poi non credete sia semplice modificare un terreno non in vaso, chi ha coltivato acidofile lo sa: e se il terreno ha il pH sbagliato le piante nn crescono, le radici si atrofizzano. Ho visionato certi impianti di arboricoltura da legno dove le piante nn crescevano e neanche gli agronomi si riuscivano a spiegare il xchè, magari 100 mt più in là si aveva una buona resa!<br>L'agricoltura nn è facile, bisogna avere una grandissima esperienza ed una grandissima fortuna. L'ingeneria genetica usata bene, lo ripeto, potrebbe evitare tanti veleni, specie nelle colture nn destinate all'alimentazione (vedi il cotone o la canola). I tumori sono generati da mutazioni genetiche, le mutazioni sono eventi naturali che causano e permettono la selezione genetica. Che si vada a trattare l'ingeneria genetica con esperienza è impossibile essendo una materia troppo giovane, che non venga sviluppata è un crimine contro la ricerca da parte di una mentalità medioevale.<br>Purtroppo la fame nel mondo è tutta un'altra parrokkia, a questo mondo non c'è nulla di giusto, questo mondo è fatto di vicende che accadono.<br><br>Alessandro
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Ciao Alessandrotesla,<br>Sono d'accordo con te che la manipolazione genetica non è dannosa in se, come d'altronde nulla lo è, ma la questione, come tu stesso hai affermato, è che attualmente le conoscenze in questo campo sono così esigue che si dovrebbe andare avanti con i piedi di piombo. Fare esperimenti in laboratori protetti ed evitare qualsiasi contatto con l'esterno. Vista la complessità, pericolosità nonchè le enormi potenzialità di questa scienza, solo quando si sarà raggiunta una buona maturità, che garantisca la salute di tutti, si potrà parlare di vendere o far uscire dai laboratori organismi modificati. NON PRIMA come invece stà accadendo per esclusivi motivi economici. E solamente economici.<br>In quanto ad "spaccarsi la schiena" nell'orto, mi dispiace, ma semplicemente usi un metodo sbagliato.<br>E anche se è vero che l'agricoltura può essere complessa è anche vero che approcciandosi ad essa in maniera naturale si passa da un metodo di sfruttanmento (faticoso) ad uno di cooperazione con il terreno (impegnativo). La differenza è fondamentale. E i risultati si vedono.<br><br>RoyEssere realisti e fare l'impossibile
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Infatti se uno si ostina a coltivare un tipo di verdura che fa fatica a crescere nel suo terreno dovrà sempre controllare la coltivazione, se coltiva una specie resistente (provate a coltivare la cicoria, è amara, cresce ovunque) può quasi dimenticarsi del campo.<br><br>Una volta vangato il campo e seminato, un' ora al giorno sono più che sufficenti per tenere l'orto per il proprio fabbisogno.<br><br>Se il terreno non è adatto al tipo di verdura che vogliamo coltivare bisogna cambiare tipo di verdura!<br><br>Ora gli "scenziati" stanno usando la Terra come laboratorio.<br><br>Avevo letto di una ricerca che spiegava che in natura ci sono delle muffe che collegano tutte le piante ed erbe presenti nel terreno con le ife (le "radici" dei funghi), cosi le Piante assimilano le sostanze nutritive e l'acqua anche dalle ife amplificando la capacità di raccogliere le stesse; in pratica un terreno non vangato ha bisogno di essere innaffiato molto meno di uno vangato (ci sono dei metodi di coltivazione che non hanno bisogni di vangare).
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Ciao ragazzi,<br>ritengo che un orto sufficiente ad una famiglia richieda almeno 2 ore al giorno di lavoro e nn sono poke.<br>Vi racconto la mia esperienza con l'aiuola di mirtilli realizzata in provincia di VA<br>1°anno: posa da parte di un giardiniere professionista<br>2/3°anno: deperimento invece di aumento di produzione. Misuro il pH del terreno con la tornasole e mi sembra neutro. Sotto il consiglio di un altro giardiniere butto concime acido<br>4/5°anno con concime acido: situazione stazionaria, le radici non si sviluppano, alcune piante muoiono<br>6° anno: stasi totale nonostante le concimazioni<br>7° anno: sostituzione di alcune piante con posa di torba a pH 4,5/5,5 direttamente sotto le nuove piante (erano state cresciute in torba pura) e SPOSTAMENTO DI UN IRRIGATORE nonostante in precedenza il terreno fosse comunque bagnato. Inspiegabilmente tutte le piante iniziano a buttare nuovi germogli.<br>Purtroppo il 100% dei cittadini nn può fare l'orto pertanto sono necessarie in commercio valide alternative.<br>Testare in laboratorio le colture trangenike è impossibile, vanno testate sull' ambiente: e poi gli effetti su larga scala si notano solo dopo decenni, vedi ad esempio il petrolio o i clorofluorocarburi.<br>Che sul transgeniko si siano fatti pesanti errori commerciali è provato dai flop economici prodotti, che il classico "orticello di guerra" possa sfamare gli italiani molto indubbio. Che poi gli operai si mettano a coltivare le zukkine improponibile... ad obbligarli ti farebbero fare la fine di Benito.<br>L'uomo è la peggiore delle bestie, specie quando distrugge il suo organismo mangiando altri animali...<br>A.T.
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</span><table border='0' align='center' width='95%' cellpadding='3' cellspacing='1'><tr><td><b>CITAZIONE</b> </td></tr><tr><td id='QUOTE'>L'uomo è la peggiore delle bestie, specie quando distrugge il suo organismo mangiando altri animali...</td></tr></table><span id='postcolor'><br>Scusami ma impuntarsi su una questione del genere mi sembra Esagerato, non dimenticare che questo è Sempre successo, l'uomo si è evoluto cacciando e se tu ora 6 come ti vedi allo specchio è anche perchè i tuoi lontani parenti cacciavano e su questo non ci piove, probabilmente le nostre facoltà mentali anche le dobbiamo alla caccia, dopotutto il bradipo non ha molto da ingegnarsi per ingurgitare cibo vegetale..... <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/alien.gif' border='0' valign='absmiddle'>
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Io faccio sport(a volte dico anche Aimè!dovrei essere anche un professionista e se non lo sono è lì che punto. Ebbene una dieta carnivora dici che fa male???? Non conosco Nessuna persona dei miei pari amici che segue una dieta completamente vegetariana, neanche nessuno che è solo carnivoro, ma questo non vuol dire che una cosa fa male e l'altra anche. Se si gira l'Italia poi è possibile che me lo trovi uno che segue una dieta vegetariana e fa sport ma avrà dei grossi "handicap" e se ha coscienza non avrà nessuna ambizione. <br>Quello che voglio dire è semplicemente che il nostro fisico vuole equilibrio, se manca ti manda a quel paese.....
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</span><table border='0' align='center' width='95%' cellpadding='3' cellspacing='1'><tr><td><b>CITAZIONE</b> (m.vegeth @ 18/12/2004, 19:22)</td></tr><tr><td id='QUOTE'>Io faccio sport(a volte dico anche Aimè!dovrei essere anche un professionista e se non lo sono è lì che punto. Ebbene una dieta carnivora dici che fa male???? Non conosco Nessuna persona dei miei pari amici che segue una dieta completamente vegetariana, neanche nessuno che è solo carnivoro, ma questo non vuol dire che una cosa fa male e l'altra anche. Se si gira l'Italia poi è possibile che me lo trovi uno che segue una dieta vegetariana e fa sport ma avrà dei grossi "handicap" e se ha coscienza non avrà nessuna ambizione. <br>Quello che voglio dire è semplicemente che il nostro fisico vuole equilibrio, se manca ti manda a quel paese.....</td></tr></table><span id='postcolor'><br> sono pienamente d'accordo con te
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Hola Vegeth, animo sportivo!<br>Intervengo solo per dirti che Carl Lewis è vegetariano! E mi sembra sufficientemente sportivo... e pure professionista... magari non lo conosci di persona ma lo puoi usare come esempio lo stesso con i tuoi amici.<br>Mi spiace ma per mangiare la tua cara bistekkina ke ti piace tanto con l'animo in pace devi trovarti un' altra skusa. Comunque se ti trovi con i tuoi amici e tutti vi ripetete a vicenda che la carne fa bene magari poi ci credete veramente <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'><br>Chiuderei qui l'argomento visto che il sito parla di energia e se divaghiamo Roy ci tira le orekkie.<br>Se hai la mente un po' aperta ti posso dare qualke sito da consultare, se è kiusa ermeticamente puoi utilizzare il tuo tempo in altro modo ke è meglio.<br>Un bacio. <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif' border='0' valign='absmiddle'><br><br>A.T.
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Sono contrario agli OGM ed i recenti fatti sulla Monsanto mi convincono ancora di più!<br>Per uscirsene con una rivelazione tale significa che si tratta solo della punta dell'iceberg.<br><br>Le economie agricole di diversi paesi (con governi fantoccio) sono crollate a causa di investimenti che hanno puntato tutto sugli OGM.<br><br>Centinaia di migliaia di famiglie contadine sono rovinate perchè i loro terreni sono diventati sterili.<br><br>Gli OGM lasciamoli mangiare tutti a quel "malandrino" del Prof. Veronesi! <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/mad.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br><br>Saluti<br><br>
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Segnalo agli interessati (e quindi a tutti) il nuovo database sugli <br><a href='http://www.gmcontaminationregister.org/' target='_blank'>OGM</a><br><br>Buona consultazione! <br><br>Ciao<br>MarioMolto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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Anzitutto scusate se arrivo così tardi in questa discussione che spero qualcuno abbia ancora voglia di seguire!<br><br>Anzitutto devo dichiarare la mia totale imparzialità riguardo l'argomento OGM no-OGM si, in quanto non ritengo di possedere tutte le nozioni( ammesso che sarà mai possibile averle) riguardo rischi e vantaggi dei vegetali OGM.<br><br>Però devo introdurre un altro elemento che finora non è stato menzionato efficacemente.<br>Le piante non vengono midificate geneticamente SOLO per resistere agli erbicidi.<br>Spesso la modifica genetica viene effettuata per rendere le piante più resistenti alla siccità<br>oppure ad una determinata malattia o parassita. Tutto questo, se non vi fossero implicazioni di altro genere (che tuttavia mi pare siano tutte da dimostrare es. perdita dei geni negli apparati digerenti degli animali, o tracce di genoma rilascite nel terreno), non sarebbe altro che un bene per l'umanità e anche per l'ambiente.<br><br>Il solito problema a mio avviso sono le posizioni prese acriticamente senza considerare altri elementi che il proprio credo. Saprete tutti della questione del GOLDEN RICE ovvero il riso modificato per contenere una grande quantità di vitamina A.., ebbene pur essendo una soluzione a parte dei problemi di malnutrizione dei paesi del far east, molti di questo prodotto non ne vogliono sapere.<br><br>Riguardo l'articolo iniziale: Come diavolo si fanno gli autori paragonare la selezione fatta fin'ora dall'uomo sui vegetali con la modifica genetica? <br>Nella pratica della modifica genetica si sostituiscono ai vegetali anche geni provenienti dal regno animale!!! <br>Fino a che non ci sarà chiarezza nll'informazione e onestà intellettuale da parte di chi tratta questi argomenti... andremo ben poco lontano!!!<br><br>Ciao, Nemox!
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purtroppo ho scoperto solo ora il 3d ma voglio comunque dire la mia<br>tralasciando gli importantissimi problemi di successive modificazioni furi controllo, interazione con l'ecosistema, certezza di ritrovarmi batteri mutageni in simbiosi con me.<br>premesso che amo le cose naturali soprattutto in fatto di cibo, cosa me ne faccio di ogm.<br>alessandro tesla.. la dovresti pensare come me visto che da 10 anni tenti di depurare il tuo copro, non vorrai rischiare di intossicartelo con un semplice morso di mela al gene del gambero resistente al gelo!!<br><br>ciao!! NO-OGM!! si ai bio.
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">ciao!! NO-OGM!! si ai bio</div></div><br>Ciao,<br>ma tu la mangi la pastasciutta?<br>Se si, ricordati che il grano duro, con cui è fatta, è il risultato di una brutale modificazione genetica ottenuta con raggi gamma (o X o altro non ricordo ma puoi verificare).<br><br>Facciamo una petizione per tornare al grano normale?
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">non vorrai rischiare di intossicartelo con un semplice morso di mela al gene del gambero resistente al gelo!!</div></div><br>Se la mela fosse stata incrociata con l'antrace protrei avere qualche perplessità, ma trattandosi di un gambero che magari mangio nel corso dello stesso pranzo non vedo dove sia la perplessità.<br>A parte che il DNA delle celleule che usiamo come alimenti è fra le prime cose a distruggersi.<br><br>Ciao<br>TersiteOgni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo
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sarebbe veramente divertente mettere tutte le anime candide a confronto con la dura realtà<br><br>Niente di particolarmente elaborato, una isola con un clima mediterraneo, vanghe, zappe, qualche animale, qualche sacco di sementi delle varietà selvatiche, cioè naturali delle graminacee che formano la base della dieta<br><br>Penso che scoprire visceralmente (nel senso di provare la fame, quella vera) la differenza che passa tra sementi moderne e primigenie, tra l'uso di pesticidi e la loro assenza, etc etc etc....... gli chiarirebbe molto le idee<br><br>Odisseo
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tersite3 @ 11/11/2007, 12:19)</div><div id="quote" align="left"><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">non vorrai rischiare di intossicartelo con un semplice morso di mela al gene del gambero resistente al gelo!!</div></div><br>A parte che il DNA delle celleule che usiamo come alimenti è fra le prime cose a distruggersi.</div></div><br>verissimo. peccato che il problema non è il dna in se ma cio che il dna ha permesso di produrre all'essere vivente che lo ospitava (proteine, grassi, diversi processi biochimici al livello cellulare,ecc)<br><br>vedi: ammesso che l'aggiunta di un gene sia fatta con criterio.. con le conoscenze odierne e la metodologia utilizzata per calcolarne i rischi non avrai mai la certezza che il gene rimanga li dove è: si puo spostare (vedi trasposoni), modificare (ricordiamoci che una cosa è il dna ottenuto dall'evoluzione in milioni di anni; un 'altra è aggiungere un gene in un punto della catena preso piu o meno a caso, è molto piu instabile!.<br>per non parlare poi delle modificazioni che inducono nell'eco sistema (del quale siamo inclusi anche noi! un breve esempio:<br><br>" L'uso di altre tossine insetticide in colture GM, quale la lectina del bucaneve, ha anche mostrato preoccupanti effetti sulla catena alimentare. In un esperimento di laboratorio, femmine della coccinella sono state nutrite con afidi che si erano cibati di patate resistenti agli insetti. Comparate con coccinelle nutrite con una dieta normale, le prime hanno prodotto meno uova e hanno vissuto per un tempo dimezzato. "<br>tratto da <a href="http://www.ambientediritto.it/Dossier/OGM%20Greenpeace.htm" target="_blank">http://www.ambientediritto.it/Dossier/OGM%20Greenpeace.htm</a><br><br>e di esempi cosi se ne possono trovare tantissimi.<br><br>per la petizione sul grano duro/raggi gamma sono daccordo; ache se gia sarebbe un bel traguardo quello di bloccare gli ogm <img src="https://www.energeticambiente.it/images/583f27548e3954866d18070be220e4c2.gif" alt=""> (la produzione non la sperimentazione)<br><br>ciao!! 0rfeus <img src="https://www.energeticambiente.it/images/8e87539258e843a0a2ede7bbb2146b18.gif" alt="">
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riporto qui un articolo da noi pubblicato sugli OGM<br><br>Vantaggi degli OGM<br><br>La sua fede scientifica é chiara, e ben delineata in un libricino "Gli ogm sono davvero pericolosi" pubblicato da La Terza, nel quale contesta critiche e dubbi. "Nessuna pianta coltivata é naturale: tutte sono il prodotto di profonde modificazioni introdotte con manipolazioni genetiche, incrocio, mutazione, modifica del numero di cromosomi, che ne hanno migliorato le qualità agricole e organolettiche" spiega. " L'incrocio é il rimescolamento dei cromosomi dei due genitori della stessa progenie, la mutagenesi prevede invece trattamenti chimici ( con sostanze mutagene) o fisici ( con radiazioni ionizzanti) sui semi, in modo da indurre modifiche casuali nel Dna. Le piante ogm prevedono un ulteriore, e molto controverso, passo in più: vi é stato inserito il seme esogeno isolato da un batterio, da un'altra varietà o specie vegetale, oppure un gene della stessa pianta che però é stato prima isolato, modificato e rientrodotto mediante tecniche di ingegneria genetica. Le cellule vegetali hanno infatti la capacità di moltiplicarsi in vitro e di generare una pianticella con patrimonio genetico identico a quello della pianta madre. In questo caso però con il gene aggiunto dall'uomo per migliorare il prodotto (per esempio con funzione antiparassitaria). Se una singola cellula ha acquisito il nuovo gene, tutta la pianta da essa differenziata sarà ogm e fertile. Esempio classico é il gene Bt: sono state catalogate più di cento diverse tossine derivate dal "Bacillus thuringiensis", ciascuna specifica per un determinato insetto e ciascuna codificata da uno specifico gene del bacillo. "Una volta isolati i geni che codificano per le diverse proteine Bt, é stato facile programmare il trasferimento nelle piante da proteggere: invece di spruzzare sul territorio tonnellate si sostanze chimiche (fungicidi,antiparassiti,ecc.), tecnica usata da oltre trenta anni, si é ritenuto più conveniente e più opportuno per l'ambiente, dotare la pianta della capacità di produrre la tossina stessa". Da qui sono nati il mais Bt, il cotone Bt e anche il pioppo Bt.<br><br>Per quanto riguarda la pericolosità per l'uomo il professore Sala é perentorio: "Non esiste una sola seria dimostrazione scientifica, nonostante l'imponente mole di ricerche effettuate al riguardo, che le piante ogm possano avere effetti negativi sulla salute o che il gene aggiunto in esse possa trasferirsi nell'organismo umano".<br><br>Con il sostegno economico della Fondazione Bussolera Branca, ha studiato a fondo l'applicazione delle tecnologie genetiche, biotech compreso, alle coltivazioni di pioppo, vite e riso lombardo. "L'obiettivo é individuare quali metodologie permettono di aumentare la produttività nel rispetto dell'ambiente, tenendo presente che il transgenico é l'ultima spiaggia: arma estrema che dobbiamo imparare a usare se quelle tradizionali, incroci o mutagenesi, non hanno effetto". Il passo successivo che ha ottenuto il via libera dal ministero dell'Ambiente, é un progetto italo-cinese che punta a migliorare la produttività agricola salvaguardando la biodiversità delle specie selvatiche. "E' un paradosso: si levano gli scudi contro gli ogm e nessuno sembra accorgersi che la biodiversità é a rischio per colpa delle coltivazioni tradizionali" critica Sala. "Esempio eclatante é proprio il pioppo: ne coltiviamo moltissimo in Italia, circa 100 mila ettari, l'1,5% della superficie forestale, e quello selvatico si sta omogeneizzando a quello coltivato a causa dell'impollinazione. E' già estinto in Germania e nell'Europa del Nord. Ne restano pochi esemplari in Italia, nel parco del Ticino, in Sardegna e sui monti del Sud, un pò in Francia e in altre zone del Mediterraneo. Rischia l'estinzione".<br><br>Salvare la biodiversità equivale a salvare lo "stampo" da cui discendono le piante usate in agricoltura. Settore dove gli italiani sono bravissimi: "Dal riso al pioppo abbiamo selezionato le piante migliori, per produttività e qualità, quei prodotti tipici italiani che tutto il mondo ci invidia. Con un vizio d'origine però: il grande sviluppo dell'industria chimica, nel dopoguerra, ci ha illuso di poter risolvere il problema dei parassiti solo con l'uso di insetticidi e fungicidi. Così le piante non sono state spesso dotate dei geni di resistenza contro le aggressioni".<br><br>Esemplare é il riso Carnaroli, selezionato negli anni cinquanta e considerato uno dei migliori al mondo. Buono e produttivo, ma oggi sensibilissimo all'attacco del fungo Pyricularia oryzae: "I coltivatori sono obbligati a spruzzare, preventivamente, due volte i raccolti con un potentissimo fungicida, altrimenti é difficile che si arrivi al raccolto", spiega il professore. " E pochi sanno che la mela subisce anche 30 trattamenti antiparassitari prima di essere raccolta". Casi simili ce ne sono a decine, nell'agricoltura italiana: il pomodoro San Marzano, orgoglio degli agricoltori del Sud, e la vite Nero d'Avola sono a rischio estinzione a causa di virus contro i quali non c'é arma chimica che tenga, le viti dell'Oltrepò Pavese sono uccise dal nuovo flagello, la Flavescenza dorata, mentre il melo della Valle d'Aosta é minacciata dalla larva di un insetto, la Melolontha, che ne mangia le radici.<br><br>
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Esempio classico é il gene Bt: sono state catalogate più di cento diverse tossine derivate dal "Bacillus thuringiensis", ciascuna specifica per un determinato insetto e ciascuna codificata da uno specifico gene del bacillo. "Una volta isolati i geni che codificano per le diverse proteine Bt, é stato facile programmare il trasferimento nelle piante da proteggere: invece di spruzzare sul territorio tonnellate si sostanze chimiche (fungicidi,antiparassiti,ecc.), tecnica usata da oltre trenta anni, si é ritenuto più conveniente e più opportuno per l'ambiente, dotare la pianta della capacità di produrre la tossina stessa". Da qui sono nati il mais Bt, il cotone Bt e anche il pioppo Bt.</div></div><br>Quindi la pianta stessa produce una "tossina" ...se può andare bene per il cotone e per il pioppo , non vedo come possa esserlo per il mais , sia che destinato all'alimentazione di animali che per gli uomini .In che modo rimuovono la tossina restante , con del bicarbonato di sodio ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Per quanto riguarda la pericolosità per l'uomo il professore Sala é perentorio: "Non esiste una sola seria dimostrazione scientifica, nonostante l'imponente mole di ricerche effettuate al riguardo, che le piante ogm possano avere effetti negativi sulla salute o che il gene aggiunto in esse possa trasferirsi nell'organismo umano".</div></div><br>Il "professore" lo a testato personalmente su se stesso e per quanto tempo ?<br>Il suo serio lavoro scientifico con uno studio almeno ventennale è possibile leggerlo da qualche parte oppure facciamo a fidarci ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">"E' un paradosso: si levano gli scudi contro gli ogm e nessuno sembra accorgersi che la biodiversità é a rischio per colpa delle coltivazioni tradizionali" critica Sala. "Esempio eclatante é proprio il pioppo: ne coltiviamo moltissimo in Italia, circa 100 mila ettari, l'1,5% della superficie forestale, e quello selvatico si sta omogeneizzando a quello coltivato a causa dell'impollinazione. E' già estinto in Germania e nell'Europa del Nord. Ne restano pochi esemplari in Italia, nel parco del Ticino, in Sardegna e sui monti del Sud, un pò in Francia e in altre zone del Mediterraneo. Rischia l'estinzione".</div></div><br>Ma perchè gli ogm aumentano la biodiversità ? In che modo ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Salvare la biodiversità equivale a salvare lo "stampo" da cui discendono le piante usate in agricoltura. Settore dove gli italiani sono bravissimi: "Dal riso al pioppo abbiamo selezionato le piante migliori, per produttività e qualità, quei prodotti tipici italiani che tutto il mondo ci invidia. Con un vizio d'origine però: il grande sviluppo dell'industria chimica, nel dopoguerra, ci ha illuso di poter risolvere il problema dei parassiti solo con l'uso di insetticidi e fungicidi. Così le piante non sono state spesso dotate dei geni di resistenza contro le aggressioni".</div></div><br>Visto che gli italiani sono bravissimi ...bisogna togliere la capacità di selezione annullandola , per passare ad un non si sà che cosa ?<br>La biodiversità serve proprio a questo se una determinata specie si "ammala" ce n'è un'altra che prende il suo posto !<br>Per le aggressioni di chi o cosa?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Esemplare é il riso Carnaroli, selezionato negli anni cinquanta e considerato uno dei migliori al mondo. Buono e produttivo, ma oggi sensibilissimo all'attacco del fungo Pyricularia oryzae: "I coltivatori sono obbligati a spruzzare, preventivamente, due volte i raccolti con un potentissimo fungicida, altrimenti é difficile che si arrivi al raccolto", spiega il professore. " E pochi sanno che la mela subisce anche 30 trattamenti antiparassitari prima di essere raccolta". Casi simili ce ne sono a decine, nell'agricoltura italiana: il pomodoro San Marzano, orgoglio degli agricoltori del Sud, e la vite Nero d'Avola sono a rischio estinzione a causa di virus contro i quali non c'é arma chimica che tenga, le viti dell'Oltrepò Pavese sono uccise dal nuovo flagello, la Flavescenza dorata, mentre il melo della Valle d'Aosta é minacciata dalla larva di un insetto, la Melolontha, che ne mangia le radici.</div></div><br>Pensavo che dicesse che il riso con gli ogm è "additivato" con un gene che produce vit.A per salvare qualche popolazione ....<br>invece si è limitato alle irrorazioni di funghicidi . Gli ogm sono esenti da "irrorarazioni" e gli agenti irroranti che livello di pericolisità raggiunge rispetto ai "normali" ?<br>Di tutto quello esposto si capisce una sola cosa ...che gli ogm se utilizzati sostituiranno la capacità di selezione naturale in cui gli Italiani sono bravissimi ...sarà proprio questo l'unico scopo ?<br>Minore qualità = Ogm = minori entrate con un vantaggio per le industrie farmaceutiche che dovranno "inventare" nuovi farmaci per nuove malattie finora mai viste ....
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (ernest3327 @ 15/11/2007, 22:10)</div><div id="quote" align="left">Di tutto quello esposto si capisce una sola cosa ...che gli ogm se utilizzati sostituiranno la capacità di selezione naturale in cui gli Italiani sono bravissimi ...sarà proprio questo l'unico scopo ?</div></div><br>Con tutto il rispetto possibile in questi casi... di tutto quello esposto TU capisci una sola cosa. <img src="https://www.energeticambiente.it/images/230401fb3544a82cdfeb3f337ce7b82e.gif" alt=":P"> Che cosa poi è persino inutile citarlo.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Quindi la pianta stessa produce una "tossina" ...se può andare bene per il cotone e per il pioppo , non vedo come possa esserlo per il mais , sia che destinato all'alimentazione di animali che per gli uomini .In che modo rimuovono la tossina restante , con del bicarbonato di sodio ?</div></div><br>Il fatto che un composto sia una "tossina" per i parassiti nella pianta in vita non significa automaticamente che lo resti nella pianta lavorata per il corpo umano. Prova a magnarte un etto di patate crude (Assolutamente non transgeniche! e poi mi racconti quali pensieri sulle "tossine" ti ha suggerito l'esperienza. <img src="https://www.energeticambiente.it/images/00909dd3f89289b8f562cd3cb459e2d5.gif" alt=""> Puoi anche provare a passarle prima nel bicarbonato (ma senza cuocerle come fa il resto dell'umanità, mi raccomando!.<br>E' con questi, definiamoli così per generosità inconsulta, "argomenti" che pensi di ridicolizzare gli scritti di un professore universitario? Vabbè, come dicono gli anglosassoni, good luck! <img src="https://www.energeticambiente.it/images/a6fa3143c39654cc826f82bbbb3aa52d.gif" alt=""><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Il "professore" lo a testato personalmente su se stesso e per quanto tempo ?<br>Il suo serio lavoro scientifico con uno studio almeno ventennale è possibile leggerlo da qualche parte oppure facciamo a fidarci ?</div></div><br>Quindi se, per caso, scoprissimo che il professore si nutre da anni di barbabietole transgeniche ed è ancora in salute potremmo allegramente gettare alle ortiche gli studi statistici sulla pericolosità delle stesse barabbietole e gettarci sul consumo? Io aspetterei invece seri studi prima di fidarmi delle culture OGM non credi? Presumo che il prof si riferisse a questi studi. Il serio lavoro scientifico è facilmente recuperabile via internet immagino. E che sia serio lo devono decidere altri oltre a quelli che scrivono qui.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Ma perchè gli ogm aumentano la biodiversità ? In che modo ?</div></div><br>Sala non sostiene che gli OGM aumentino la biodiveristà, ma che anche normali procedure umane senza uso di OGM hanno da sempre ridotto la biodiversità dei vegetali di interesse. Le culture da tempo immemorabile scoraggiano le varianti non produttive restringendo lo spazio vitale per agevolare le varianti produttive. Il senso era questo.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Visto che gli italiani sono bravissimi ...bisogna togliere la capacità di selezione annullandola , per passare ad un non si sà che cosa ?<br>La biodiversità serve proprio a questo se una determinata specie si "ammala" ce n'è un'altra che prende il suo posto !<br>Per le aggressioni di chi o cosa?</div></div><br>Per aggressioni si intendono ovviamente le aggressioni parassitarie. Finora ci si è fidati molto (troppo) dell'industria chimica, Sala propone che sia la biotech a restituire le naturali armi biologiche alle piante per difendersi, armi presenti nelle piante selvatiche e che la nostra agricoltura ha man mano eliminato con la selezione e con gli anticrittogami chimici.<br><br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Pensavo che dicesse che il riso con gli ogm è "additivato" con un gene che produce vit.A per salvare qualche popolazione ....<br>invece si è limitato alle irrorazioni di funghicidi . Gli ogm sono esenti da "irrorarazioni" e gli agenti irroranti che livello di pericolisità raggiunge rispetto ai "normali" ?</div></div><br>Il senso, che mi pare sfugga al tuo giudizio, delle affermazioni di Sala è che l'utilizzo degli OGM può (è sempre ipotesi di studio non certezza di fede al momento) ridurre o eliminare la necessità di utilizzo degli anticrittogamici.<br>Ovviamente occorre studiare e decidere se sia più pericoloso per la salute umana rischiare di assumere anticrittogamici o OGM. Ognuno ha la propria idea, rispettabile, ma certezze non ce ne sono ancora direi.<br><br><br><br>“Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell
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<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">BrightingEyes Inviato il: 16/11/2007, 09:34<br>CITAZIONE (ernest3327 @ 15/11/2007, 22:10)<br>Di tutto quello esposto si capisce una sola cosa ...che gli ogm se utilizzati sostituiranno la capacità di selezione naturale in cui gli Italiani sono bravissimi ...sarà proprio questo l'unico scopo ?<br><br>Con tutto il rispetto possibile in questi casi... di tutto quello esposto TU capisci una sola cosa. <img src="https://www.energeticambiente.it/images/6b1f983e9b2a65fba03f05a2ba7ab643.gif" alt=":P"> Che cosa poi è persino inutile citarlo.</div></div><br>Con tutto il "rispetto" per il caso come al solito non hai capito una mazza.<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">CITAZIONE<br>Quindi la pianta stessa produce una "tossina" ...se può andare bene per il cotone e per il pioppo , non vedo come possa esserlo per il mais , sia che destinato all'alimentazione di animali che per gli uomini .In che modo rimuovono la tossina restante , con del bicarbonato di sodio ?<br><br>Il fatto che un composto sia una "tossina" per i parassiti nella pianta in vita non significa automaticamente che lo resti nella pianta lavorata per il corpo umano. Prova a magnarte un etto di patate crude (Assolutamente non transgeniche! e poi mi racconti quali pensieri sulle "tossine" ti ha suggerito l'esperienza. <img src="https://www.energeticambiente.it/images/2ab8c9d0be172f1495b22bccc00a3811.gif" alt=""> Puoi anche provare a passarle prima nel bicarbonato (ma senza cuocerle come fa il resto dell'umanità, mi raccomando!.<br>E' con questi, definiamoli così per generosità inconsulta, "argomenti" che pensi di ridicolizzare gli scritti di un professore universitario? Vabbè, come dicono gli anglosassoni, good luck! <img src="https://www.energeticambiente.it/images/cca7f4ba2aadea0d5464d34fdd4977ec.gif" alt=""></div></div><br>Si ridicolizza da solo non servono certo i miei argomenti ....basta vedere chi lo finanzia per scrivere certe castronerie ...<br>fior fiore di professori e ancora non hanno capito una cippa di come modificare il dna umano in modo sicuro e pretendono di farlo con delle piante ....<br>giocare a fare i dei va bene ma non esageriamo con le castronerie ...<br>Gli anglosassoni ? perchè tu cosa sei ? angloitalico ? basta leggere il nome per definirti ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">CITAZIONE<br>Il "professore" lo a testato personalmente su se stesso e per quanto tempo ?<br>Il suo serio lavoro scientifico con uno studio almeno ventennale è possibile leggerlo da qualche parte oppure facciamo a fidarci ?<br><br>Quindi se, per caso, scoprissimo che il professore si nutre da anni di barbabietole transgeniche ed è ancora in salute potremmo allegramente gettare alle ortiche gli studi statistici sulla pericolosità delle stesse barabbietole e gettarci sul consumo? Io aspetterei invece seri studi prima di fidarmi delle culture OGM non credi? Presumo che il prof si riferisse a questi studi. Il serio lavoro scientifico è facilmente recuperabile via internet immagino. E che sia serio lo devono decidere altri oltre a quelli che scrivono qui.</div></div><br>Quindi chi sono i volontari-suicidi cvhe si sottoporranno a tali studi ventennali .....i figli di Veronesi ?<br>Chi sarebbero gli altri che decidono al posto mio ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Sala non sostiene che gli OGM aumentino la biodiveristà, ma che anche normali procedure umane senza uso di OGM hanno da sempre ridotto la biodiversità dei vegetali di interesse. Le culture da tempo immemorabile scoraggiano le varianti non produttive restringendo lo spazio vitale per agevolare le varianti produttive. Il senso era questo.</div></div><br>Certo perchè la distruggono totalmente ....il senso era questo ....<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">CITAZIONE<br>Visto che gli italiani sono bravissimi ...bisogna togliere la capacità di selezione annullandola , per passare ad un non si sà che cosa ?<br>La biodiversità serve proprio a questo se una determinata specie si "ammala" ce n'è un'altra che prende il suo posto !<br>Per le aggressioni di chi o cosa?<br><br>Per aggressioni si intendono ovviamente le aggressioni parassitarie. Finora ci si è fidati molto (troppo) dell'industria chimica, Sala propone che sia la biotech a restituire le naturali armi biologiche alle piante per difendersi, armi presenti nelle piante selvatiche e che la nostra agricoltura ha man mano eliminato con la selezione e con gli anticrittogami chimici.</div></div><br>Può il biotech (ogm) fare a meno degli antiparassitari oppure se ne usano solo dei diversi dal normali "adatti" alle nuove piante transegeniche ?<br>Quanto sono dannosi questi nuovi antiparassitari speciali rispetto ai normali e perchè le piante ogm ne hanno bisogno se già producono le tossine in proprio ?<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">CITAZIONE<br>Pensavo che dicesse che il riso con gli ogm è "additivato" con un gene che produce vit.A per salvare qualche popolazione ....<br>invece si è limitato alle irrorazioni di funghicidi . Gli ogm sono esenti da "irrorarazioni" e gli agenti irroranti che livello di pericolisità raggiunge rispetto ai "normali" ?<br><br>Il senso, che mi pare sfugga al tuo giudizio, delle affermazioni di Sala è che l'utilizzo degli OGM può (è sempre ipotesi di studio non certezza di fede al momento) ridurre o eliminare la necessità di utilizzo degli anticrittogamici.<br>Ovviamente occorre studiare e decidere se sia più pericoloso per la salute umana rischiare di assumere anticrittogamici o OGM. Ognuno ha la propria idea, rispettabile, ma certezze non ce ne sono ancora direi.</div></div><br>Allora che lo studiasse su se stesso o su qualche suicida votato alla causa .....<br>Visto che certezze non ce ne sono ci teniamo quelle che abbiamo ?<br><br>the saludi<br><br>mi raccomando il fegato .......<br><br>e comunque tutte le volte che non sai rispondere non puoi chiudere le discussioni ....è sempre troppo semplice .....<br><br><span class="edit">Edited by ernest3327 - 16/11/2007, 16:44</span>
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