Esperimento con una vecchia stufa... - EnergeticAmbiente.it

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Esperimento con una vecchia stufa...

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  • Esperimento con una vecchia stufa...

    Ciao,
    Ho visitato il vostro forum. Vorrei anch'io farvi una domanda. Ho in casa una vecchia stufa di quelle semplici di una volta, per intenderci quelle a legna con il forno. Anzichè buttarla,vorrei sapere se è possibile trasformarla per riscaldare un piccolo appartamento di circa 80 mq, alimentando cosi i termosifoni delle camere.
    Ho notato che sulla piastra c'è un piccolo contenitore ad incasso per l'acqua calda.
    L'idea è questa:
    inserire un piccolo radiatore all'interno di questa piccola caldaia e, collegarlo all'impianto dei termosifoni con vaso d'espansione e valvola di sicurezza.
    Premesso che non ho esperienza in merito non vorrei sprecare tempo e denaro.Per questo vi chiedo un consiglio, cosa ne pensate è possibile?.

  • #2
    Ciao
    Se la tua stufa è di quelle che si usavano per cucinare non credo che puoi fare tanto perchè gran parte del calore va alla piastra per cucinare e alla vasca dell'acqua rimane ben poco.

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    • #3
      i miei amici la sopra la stufa economica anno applicato un ex boiler elettrico il tubo bello scarico passa dentro il boiler .....dopo molte ore di fuoco si ottiene sufficente acqua calda per lavarci i piatti.
      non si puo ottenere niente altro dalla stufa.
      beerladen ospedale bevete bene fratelli

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      • #4
        CITAZIONE (beerladen @ 31/10/2006, 19:59)
        .....dopo molte ore di fuoco si ottiene sufficente acqua calda per lavarci i piatti.

        Mmmazza,che rendimento.......15 euro di legna per lavare i piatti

        In una stufa similare,l'inverno scorso ho applicato alla canna fumaria metallica una semplice piastra nera verticale ,e mi irradiava calore in 40 metri quadri,passando dai 4 gradi ambientali a circa 30.
        Ci bruciavo di tutto,legna,elenchi telefonici,aghi di pino e via dicendo.
        Bastava guardarla,che i raggi infrarossi emessi davano un bel tepore al viso.
        Importante è non esagerare montando una piastra enorme,se no la combustione avviene a temperature più basse e si rallentano troppo i flussi del fumo.

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        • #5
          Si! è una stufa che si usavano per cucinare, forno compreso. E se si passasse una serpentina all'interno del forno?

          Grazie per l'interessamento!

          Dos

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          • #6
            OVI ci puoi dire qualcosa in più della piastra (materiale, dimensioni, come l'hai fissata alt tubo, ecc.),

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            • #7
              Salve a tutti!
              La stufa in questione si chiama stufa economica, anch'io ne ho una.
              La vasca dell'acqua è ben isolata dal calore del fuoco (intercapedine di aria), serve per l'umidificazione. Essa è progettata per riscaldare ben bene la piastra superiore e poi secondariamente il forno.
              Personalmente apro il forno ed al centro innesto una piastra (vassoio) parzialmente sporgente e con la bocca aperta, così si instaura un moto convettivo.
              Avevo pensato di mettere uno specchio a ~45° rispetto alla piastra per irradiare orizzontalmente gli IR.
              Ho notato che il tubo fumi riscalda poco, molto meno di altre stufe, ad esempio quelle a carbone, alte circa 120 e larghe 35*35, che in cinque minuti fa arrivare i tubi fumi ad oltre 100° (la saliva evapora).

              Secondo me, se proprio si vuole scaldare dell'acqua, la serpentina la si deve "saldare" alla piastra orizzontale.
              Se ad esempio mettiamo a bollire dell'acqua sulla piastra, il calore ceduto al forno diminuisce. Queste osservazioni le ho fatte ad occhio, figuratevi quanto siano "immanenti"!!

              CITAZIONE
              OVI ci puoi dire qualcosa in più della piastra (materiale, dimensioni, come l'hai fissata alt tubo, ecc.),



              inoltre, OVI, la stufa è il modello "economica"?
              Lo chiedo in considerazione del fatto che alla mia posso appoggiare la mano sul tubo di scarico.

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              • #8
                per sorellaLuna,

                pensi che ne valga la pena di procedere con questo esperimento?

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                • #9
                  Direi di no, poichè il calore ceduto ad un eventuale scaldabagni lo devi toglier all'ambiente, allora che senso ha avere una stufa in casa che non funziona?
                  E se anche si volesse scaldare uno scaldino da 20lt, solo per i piatti, una volta raggiunta la temperatura dell'acqua desiderata x si deve fermare la circolazione del termovettore, e quello a contatto con la piastra tenderebbe a far arrivare la pressione del circuito stesso a pressioni stratosferiche; allora si deve prevedere un termosifonino che dissipi il calore nell'ambiente una volta che si è raggiunta x.
                  Oppure bisogna isolare meccanicamente, arrivati ad x, la serpentina.
                  Penso.

                  Inoltre, nella stufa economica , puoi mettere circa 10kg di legna, che se buona, la consumi in tre ore. quindi circa 33000 kcal all'ora. Non male.


                  xò, dovresti convertirli tutte in acqua calda per i termosifoni.
                  Ci vuole un ingegnere, perchè poi dovresti isolare la piastra e prevedere di bilanciare eventuali "sovratermie" !

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                  • #10
                    Sinceramente non conosco le caratteristiche della stufa,non so se sia un modello economico,mi è stata regalata e l'ho smontata in quanto d'estate mi era inutile.Tra poco la riattivero' con l'inverno entrante. :wub:
                    Ha 4 sportelli e un pianale di ghisa sopra,utile alla posa di pentole e recipienti.

                    image

                    E' ben visibile l'imbocco da 10 cm. per la canna fumaria,e affianco vi è il serbatoio d'acciaio dedicato all'acqua umidificante.
                    Poichè la canna fumaria superava i 100 gradi (oltremodo era pericoloso per chi vi posasse le mani),ho fissato una piastra rettangolare di ferro zincato,verticale,al tubo.Il tutto tramite fascette metalliche.Dimensioni della piastra si e no 1 mq.,spessore 2mm. ; è stata verniciata di nero con spray per marmitte,per alte temperature. E' opportuno verniciarla per evitare problemi al rivestimento zincato.
                    Ripeto,le dimensioni sono state scelte a caso,dando solo un piccolo sguardo al termometro interno del forno e controllando solo la fuoriuscita fumi tramite un 'occhiometro'. ^_^
                    In questo modo,ho sottratto buona parte del calore all'aria che fuoriusciva,mantenendo una buona ossigenazione alla legna tramite uno sportellino aperto sotto.
                    Inutile dire che,appena si spegne il fuoco,la stufa si raffredda in maniera impressionante grazie all'effetto dissipativo della piastra.

                    Edited by OggettoVolanteIdentificato - 2/11/2006, 22:20

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                    • #11
                      Per OVI

                      La stufa è proprio quella della foto allegata... secondo te, se mettessi un radiatore all'interno del forno e lo si collega a un termosifone in un'altra stanza, si riuscirebbe a scaltarla o almeno a stemperarla?

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                      • #12
                        si, quella in foto è la stufa economica (penso che si chiami così in base alla virtù dell'economia domestica).

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                        • #13
                          Che poi di economico hanno ben poco,se penso ai prezzi che raggiungono nei primi di Dicembre.Va beh. <img src=">
                          Boh,Dos,non saprei dirti.Certo è che devi interporre un motore elettrico che resista il calore ,e far scorrere acqua o olio nei tubi che vanno al radiatore.Non è molto economico.......
                          Se poi introduci un radiatore all'interno del forno,esso deve resistere,oltrechè a 400/500 gradi minimi,anche al vapore acqueo e alla corrosione.
                          Per non spendere,mi installerei una ventola nella stanza da riscaldare e tramite una condotta gli farei 'risucchiare' l'aria che scorre in prossimità della canna fumaria.Roba da 50 euro,insomma,tra aspiratore e tubo alluminio estensibile.Brutto a vedersi,non lo metto in dubbio,ma...metti caso che esista un bel controsoffitto in cui celare il tutto.....allora si',converrebbe.

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                          • #14
                            riguardo alla pompa si potrebbe anche omettere, utilizzando un sistema a circolazione naturale, naturalmente, non si potrebbe utilizzare una serpentina(anch'essa comoda, occupa spazio solo in due dimensioni) ma uno scambiatore voluminoso che permetterebbe il libero movimento laminare oppure una specie di grata fatta coi tubi dei termocamini.


                            Inoltre le distanze dovrebbero essere ristrette.

                            Ho visto un termosifone collegato ad uno scaldabagni a circa tre metri di distanza con tubi da 3/4"

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                            • #15
                              l'idea era all'insegna del risparmio... provare a scaldare reciclando una vecchia stufa... ma se come dita e poco comveniente non ci provo neanche.

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao Dos, spero non sia troppo per poter darti qualche indicazione. <img src=">
                                qualche giorno fa ho conosciuto un signore che è riuscito a modificare la sua "cucina economica" facendola funzionare a MAIS! L'ho vista in funzione e ti giuro, con 2-3 Kg di mais /ora manteneva caldi 3 vecchi termosifoni in ghisa della larghezza circa di 1.5 metri ciascuno alla temperatura di 38-40°C.
                                Premetto che per fare tutto ciò bisogna avere almeno un pò di dimestichezza con una buona saldatrice, acciaio inox, ecc.......Ma non è impossibile! :B):

                                In poche paole: ha rimosso la piastra superiore e sostituita con un serbatoio contenente l'acqua da scaldare autocostruito alto circa 15-20 Cm,

                                all'interno del serbatoio ha inserito dei tubi per il passaggio dei fumi caldi

                                un'altra camera per scaldare l'H2O è stata aggiunta nel tratto iniziale di tubo che porta i fumi nel camino per la lunghezza di 1,5 m circa.

                                rimosso la vecchia griglia per il focolare ha inserito una vasca in acciaio con dei forellini nel fondo per il passaggi o dell'aria

                                aggiunto un aspiratore dei fumi inserito nella canna fumaria

                                piccolo serbatoio posto sopra la stufa con 10 kg di mais e una coclea per dosarne la quantità che cade nel focolare per caduta

                                un piccolo segreto... <img src=h34r:"> ha inserito all'interno della vaschetta del focolare un'altra coclea collegata ad un motorino per i tergicristalli di una vecchia auto per rompere la "crosta" che si forma quando il mais brucia per ravvivare la fiamma ogni tanto.

                                la stufa viene accesa con un batuffolo di cotone inbevuto di alcool e un pò di pellets, poi solo ed esclusivamente MAIS acquistato dal contadino vicino a casa sua. <img src=">

                                Premetto che non è semplice da realizzare ma FUNZIONA GIA' DA 2 ANNI!. :woot:

                                se ne hai la possibilità provaci, non rinunciare cosi presto.

                                Ciao

                                Commenta


                                • #17
                                  Tutto bello e tutto buono... complimentoni a questo abilisimo artigiano ma...

                                  In pratica della vecchia "cucina economica" che ha salvato? la struttura di supporto? se usava una fiat 850 era uguale! :lol:

                                  A mio modestissimo parere le strade sono 2:

                                  Se bisogna utilizzare un vecchio sparghert per autocostruire una caldaia per il riscaldamento di una villetta monofamiliare, io propenderei per buttarlo via e comprare una caldaia seria, gia predisposta e progettata per andare a legna pellet mais o quel che volete con elevato rendimento. Costa, ma a alla lunga si pagherà da se!


                                  Se il vecchio sparghert E' GIA PRESENTE nella casa di montagna, allora ci sono differenti metodi per aumentarne l'efficenza, molti sono gia stati detti, a cui ne aggiungerei un' altro banale.

                                  mettere sulla piastra (senza "tappi" ) alcuni grossi vasi di terracotta. magari con dei sassi dentro, tipo sauna.

                                  Se i vasi hanno la muffa bianca, nessun metodo migliore per "sterilizzarli" in attesa del rinvaso primaverile!

                                  Si avrà una grande emissione di infrarosso a 360 gradi, e un buon accumulo di calore per la notte

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Ho modificato una vecchia stufa in ghisa , di quelle cilindriche dei tempi che furono per farla funzionare indifferentemente con il mais o con l'orzo.
                                    Ho tolto la griglia, costruito una piastra per tenere la vaschetta di combustione,
                                    che ho dovuto rifare diverse volte finchè non ho trovato : http://forum.iburncorn.com/wiki/index.php/Main_Page.
                                    Anche la mia stufa ha l'alimentatore a coclea azionato dal motorino di un tergicristallo, ma non ho ancora trovato un aspiratore adatto per i fumi come il progetto del conoscente di Peritotestone, per ora uso una piccola soffiante fatta con la ventola di un pentium 4 e un semplice alimentatore per variare la velocità.
                                    Se qualcuno mi indica dove posso trovare l'aspiratore fumi mi fa un grande favore.

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                                    • #19
                                      Il grosso difetto delle stufe tipo "economica" è che ha la piastra orizzontale, quindi tende per infrarosso a riscaldare il soffitto, e per conduzione riesce a scaldare poca aria, non essendo spiccata la convezione.
                                      In questi giorni monto uno specchio poi vi faccio sapere.

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (Brigant @ 20/11/2006, 23:33)
                                        Ho modificato una vecchia stufa in ghisa , di quelle cilindriche dei tempi che furono per farla funzionare indifferentemente con il mais o con l'orzo.
                                        Ho tolto la griglia, costruito una piastra per tenere la vaschetta di combustione,
                                        che ho dovuto rifare diverse volte finchè non ho trovato : http://forum.iburncorn.com/wiki/index.php/Main_Page.
                                        Anche la mia stufa ha l'alimentatore a coclea azionato dal motorino di un tergicristallo, ma non ho ancora trovato un aspiratore adatto per i fumi come il progetto del conoscente di Peritotestone, per ora uso una piccola soffiante fatta con la ventola di un pentium 4 e un semplice alimentatore per variare la velocità.
                                        Se qualcuno mi indica dove posso trovare l'aspiratore fumi mi fa un grande favore.

                                        Ciao, dovresti prendere un ventilatore di una caldaia a camera stagna, io l'ho usato per fare questa:

                                        image


                                        Lo puoi trovare usato da una caldaia vecchia.

                                        Ciao

                                        Commenta


                                        • #21
                                          La cucina economica si chiamava così (e si chiama tuttora) in virtù della molteplicità d'usi che permetteva:

                                          Forno e piastra di cottura
                                          Scalda acqua per usi vari
                                          Umidificatore ambientale
                                          Asciuga canovacci
                                          Riscaldamento ambientale

                                          Il tutto potendo anche utilizzare combustibili di recupero, quali sfridi di legno, carta, o altro che generalmente sarebbe finito nel bidone della spazzatura.

                                          Un altro uso implica la valutazione del costo/beneficio, che sovente fa pendere la bilancia per l'acquisto di una stufa/caldaia appositamente studiata. A supporto di questo, va considerato anche l'impatto ambientale che una caldaia fai-da-te potrebbe avere, dal momento che non vedo traccia, nei passati interventi, di particolari misure suggerite per ridurre il particolato, abbattere la presenza di zolfo ed altri "regali" della combustione (specie se si ha l'abitudine di bruciare anche le plastiche) e l'inquinamento termico, se i fumi vengono rilasciati a temperature ancora elevate.


                                          ••••••••••••

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                                          • #22
                                            Ok, ho montato gli specchi. Il benessere è notevolmente aumentato, proprio tanto.
                                            Penso sia obbligatorio a questo punto che ogni stufa economica abbia un sistema simile.
                                            Va bene (penso) anche una cappa bianca con il lati obliqui (è anche meno appariscente).

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                                            • #23
                                              secondo me se al posto delle piastre rotonde sopra il fuoco ci si può mettere un buon contenitore di lamiera da 2 cm ben chiuso fatto fare a poco prezzo da un fabbro con ingresso e uscita dell'acqua da collegare alla centralina dei radiatori, il problema è che se nn c'è la pompa l'acqua nn gira, quindi sarebbe un buon impianto se abinato ad una normale caldaia che fa da pompa e aiuta l'impianto se nn si raggiungono le temperature ottimali, al contrario se le temperature sono troppo elevate ci sono già le valvole di sicurezza.

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                                              • #24
                                                Per aumentare il rendimento di quelle stufe conviene fare quello che si è sempre fatto nel passato:
                                                1- aumentare la lunghezza del tubo cercando di mantenere un po' di inclinazione
                                                2- aumentare la massa assorbente ( vedi sopra marcomato) ed irradiante mettendoci sopra anche dei semplici blocchi di pietra facendola diventare una specie di stube.
                                                Va bene anche un grosso serbatoio di acqua da piazzare sopra la piastra. Occhio al PESO!!
                                                - Se scaldi molto devi stare lontano altrimenti il malessere è assicurato.
                                                - se cucini sopra o ci metti dell'acqua per umidificare o asciughi dei panni, l'umidità si
                                                va a depositare sui punti freddi, con relative muffe alle pareti.
                                                Se invece di portare il calore in altre stanze allungando il tubo, vuoi usare un sistema a termosifone ricorda che in orizzontale la circolazione dell'acqua sarà ben poca e sarai costretto a mettere una pompa di circolazione: in questo caso molto probabilmente nel giro di qualche tempo comincerà a gocciolare, perché si formeranno dei fori nel serbatoio a causa delle correnti galvaniche...a meno che non riesca ad inserire degli anodi a dissipazione. Buon lavoro

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