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    Ho bisogno di utilizzare una stufa bruciatutto, in un ingresso, per riscaldare minimamente anche una camera accanto. Non voglio utlizzare una stufa in camera da letto.

    La stufa è un bruciatutto piccolo, posizionata in un ingresso, con lo scarico direttamente verticale, verso un lucernaio. Lo scarico/camino è lungo circa 7 metri, e non fa anse.

    La mia idea è piuttosto semplice, e credo rozza, e il progetto ridotto all'osso.
    Voglio utilizzare uno scambiatore per recuperare calore dai fumi. Lo scambiatore dovrebbe poter funzionare in maniera passiva.

    Intendo avvolgere un tubo di rame intorno al tubo. Non dentro, per non rischiare di disturbare troppo i flussi e anche perchè voglio che funzioni passivamente, quindi non voglio mettere pompe ma non voglio rischiare che scoppi.
    Diciamo 10-15 metri di tubo di rame avvolti a spira intorno al tubo di scarico.
    Dall'alto, vicino al tetto, farei passare il tubo di rame nella stanza accanto, andando poi a inserirlo in alto in un termosifone scaldasalviette di quelli che si mettono ora nei bagni. dal basso del termosifone poi l'acqua tornerebbe alla spira, stavolta passando da un altro buco vicino al pavimento.

    Credete che possa funzionare?

    Non credo di poter catturare moltissimo calore, quindi non dovrei aver problemi di scarico (inoltre lo scarico è verticale, il tiraggio è ottimo. Potrei al massimo mettere anche una girella), e nemmeno rischi di esplosioni o perdite.
    Soltanto non so se un sistema del genere potrebbe funzionare per semplice convezione.
    E nioltre, mi consigliereste di mettere un vaso di espansione in alto, o potrei far senza?
    Consigli? Soprattutto, obiezioni o difetti?

  • #2
    Non ho capito lo schema. Come l'acqua calda potrebbe circolare dall'alto del camino al basso della stanza? In ogni modo credo che questa discussione, come altre analoghe che parlano di stufe e simili, andrebbero spostate nella sezione biomasse.

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    • #3
      Per convezione.
      Nel tubo si scalda e sale, tirandosi dietro acqua più fredda dal basso.
      Nel radioatore cede calore asll'all'ambiente, si raffredda e scende.

      A senso credo sia veramente così.
      Però non ho idea di come dimensionare il tutto, e se il gradiente termico possa essere sufficiente.

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      • #4
        Allora il radiatore è più in alto del camino, ok?

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        • #5
          No, il radiatore è più in basso.


          Anzi, per semplificare lo schema, diciamo che è alla stessa altezza.
          Le H sono il camino, le Y il radiatore, gli = il tubo; tutti i ---- fai conto che non ci siano, è che non mi prendeva gli spazi...

          H=========Y
          H----------------------Y
          H----------------------Y
          H=========Y

          Nel camino l'acqua si scalda e tende a salire verso l'alto man mano che si scalda. Così facendo, richiama acqua più fredda dal basso, e spinge l'acqua che si trova ancora più in alto avanti nel tubo (il tubo facciamo finta che sia perfettametne isolato termicamente).

          L'acqua riscaldata arriva così nel radiatore, in alto nel radiatore.
          Qui comincia a cedere calore all'esterno, e si raffredda.
          Raffreddandosi, si crea ancora un movimento ma stavolta verso il basso, che richiama acqua dall'alto, e spinge quella in basso.


          La stessa cosa succede, ad esempio, nei pannelli solari termici per il riscaldamento dell'acqua... aleno quelli che funzionano passivamente senza pompa, e qualcuno c'è.

          Questa è la circolazione per convezione, passiva.
          Il punto è che per come ho capito io (mi sono da poco laureato in Agraria... Idraulica ce l'hanno fatta, ma di convezione ne so davvero poco, quello che so me lo hanno spiegato parlando delle celle climatiche equatoriali e della pasta che bolle...), l'equilibrio di una cella a convezione chiusa è abbastanza fragile, e le forze in gioco non sono proprio potentissime.
          Magari i tubi, se li faccio troppo stretti, ostacolano il flusso con la loro resistenza (chiamata perdita di carico).
          Magari nel tubo che porta l'acqua dal camino al radiatore, se non è isolato abbastanza bene e per problemi tecnici mi tocc afarlo con una forma strana tipo per esempio a sifone, mi si incasinerebbe tutto il flusso.
          Forse dovrei mettere un serbatoio da qualche parte. Oppure una cassa di espansione, e magari farlo a pressione atmosferica...oppure farlo in pressione. Insomma, non lo so, ci sono un sacco di questioni tecniche per cui avrei bisogno di molto aiuto.

          Insomma, in linea di principio non ci dovrebbero essere problemi. Semplificando concettualmente il sistema all'osso, funziona di sicuro.
          In pratica ce ne sono tantissimi, e per progettare un sistema del genere funzionante forse ci vogliono tante prove, forse ci vuole un ingegnere, forse ci vuole un pò di fortuna, forse non c'è problema e funziona comunque lo faccio.
          Speravo che qualcuno avesse provato qualcosa di simile...


          P.S: Sullo spostare la discussione, non sono proprio sicuro... si tratta di questioni più di tecnica spicciola che di altro, ed una discussione su come far funzionare (se fosse possibile) un sistema per ciroclazione passiva credo si possa applicare anche ad altro che alle stufe.

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          • #6
            Per me così non circola, oppure avrebbe una circolazione del tutto aleatoria. Una piccola pompetta? Attenzione, non sono sicuro che non funzioni.

            Edited by Lolio - 8/11/2006, 18:12

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            • #7
              Onestamento, temo un pò la stessa cosa anch'io.

              Una pompa purtroppo dovrei fornirla di un meccansimo di controllo, e mi lieviterebbero costi e complessità.
              Non vorrei una pompa da azionare manualmente... se mi scordo di accenderla, magari scoppierebbe tutto.
              Dovrei metterci, per fare le cose per bene, perlomeno un termostato.

              ...secondo un mio amico Ingegnere (elettrronico, quindi non è che sia molto specializzato nel campo) il calore sarebbe addirittura insufficiente a far circloare il tutto. Mentre secondo me sarebbe troppo.
              Forse è troppo fumoso, come progetto; sarebbe un azzardo un pò troppo grosso per provare... forando i muri.

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              • #8
                Ciao ragazzi, mi sono appena iscritto, mi chiamo Andrea, ho 48 anni e di professione faccio assistenza hai pc, questo, giusto per presentarmi, bon.

                Stavo leggendo questa discussione e leggendo l' ultimo post mi è venuta in mente una cosa.

                Non si potrebbe sfruttare per la pompa il moto convettivo nella canna fumaria mettendoci una girante che a sua volta ne farebbe girare un'altra in funzione di pompa? che so, magari con demoltiplica o con calcoli dimensionali aerodinamici/fluidodinamici, il sistema non sarebbe in qualche misura autoregolante?

                Vabè, primo post e prima boiata pazzesca di Fantozziana memoria.

                Ciao

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