Salve a tutti,mi sono inbattuto in un impiantino che mi piacerebbe fare...praticamente sarebbe un mini amplificatore per walkman e lettore di cassette che funziona a pile,l'amplificatore lo recupero da un paio di casse che ho intenzione di comperare che vanno a pile e dentro cè questo ampli,io volevo prelevare l'ampli,metterlo in una scatoletta magari trasparente,ci metto un connettore per cuffie(di sicuro da usare al minimo sennò si cuociono)o volendo ricollego le proprie casse,alimentato tutto ad energia solare...visto il basso voltaggio(ci saranno 4pile stilo normali o roba simile)avevo pensato di usare magari delle pile ricaricabili o dei piccoli accumulatori da mettere al posto della batterie normali,collegarli ad uno o più pannellini fotovoltaici di quelli da robotica per caricare le batterie.che ne dite?inoltre fare circuitino a led che ho già trovato girovagando per internet per vedere che tensione esce dai pannellini fotovoltaici in quel momento e lo stato di carica delle batterie o accumulatori.che ne dite?magari abbellendo le schedine con 3/4led da 3mm blu ultraluminosi per fare un pò di effetto scenico...un dubbio però mi ha assalito...per non fare tanti casini potrei usare delle pile uguali a quelle che usa originariamente l'amplificatore per andare ma di tipo ricaricabile,ma come si collegano le celle fotovoltaiche?và bè tra loro in serie per aumentare la tensione e parallelo per la corrente come sempre,ma serve qualcosa altro o si possono caricare direttamente alle pile ricaricabili?devono dare in tutto la tensione e la corrente che erogano le pile?es 3volt se sono due stilo da 1.5V l'una?devo mettere un diodo perchè la tensione delle pile non torni nei pannelli e si scarichino o facciano danni?se qualcuno sà come utilizzarli per favore mi risponda...grazie mille in anticipo by Daniele
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celle fotovoltaiche...come si utilizzano?
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Ciao a tutti!
Io mi sono costruito un pannellino con celle FV per ricaricare le batterie (2 stilo al ni-cd da 750mA) del lettore mp3/cd e lo sto testando ora.
Sembra che stia dando buoni risultati.La corrente in uscita dal pannello è di circa 300 milliampere e la tensione di circa 5.5 volt (sono richiesti 4.5volt dal lettore)
Più tardi vi aggiorno!
Foto
http://it.geocities.com/shellsh0ckit/Image.../pannellino.jpg
http://it.geocities.com/shellsh0ckit/Image...aricasolare.jpg
Ciao a tutti!
Auguri!
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Ciao a tutti,
sono tornato e sto testando. Per ora il lettore sta funzionando (sto ascoltando la musica adesso) e tenedo presente che le pile erano completamente scariche mi sembra un buon risultato!
Ora vorrei passare alla fase successiva,ovvero ricaricare 4 batterie stilo. Mi serve una mano perchè volevo mettere un diodo (di che tipo?) per non far tornare la corrente dagli accumulatori alle celle e inoltre vorrei limitare la corrente di carica a 500mA (le celle arrivano ad oltre 1 A,infatti prima le tenevo in una zona non troppo soleggiata) per non rovinare le batterie.Come faccio? Purtroppo di elettronica so poco..
Ciao!
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Ciao Spuzzete.
Una soluzione semplice sarebbe quella di dividere in 2 rami la corrente che esce dal pannello. Ad ogni ramo connetti quindi inserie un diodo, 2 pile e una resistenza di pochi ohm (che serve per limitare la corrente e per equalizzarla in entrambi i rami). Come diodi possono andare gli 1N4007. Per calcolare i valori delle resistenze occorrerebbe sapere la tensione ai capi del pannello quando l' assorbimento e' 1A.
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Ciao a tutti,
ciao Marco78mo,
grazie per aver risposto, per calcolare il valore delle resistenze non basta sapere solo le caratteristiche di una singola cella(tensione e corrente)?
Volevo sfruttare il pannello anche come caricabatterie del cellulare (richiede una tensione d'ingresso sempre di 4.5volt) per casi di emergenza o quando magari si va in montagna nei rifugi o nei campeggi d'estate.
intanto il lettore funziona da più di 2 ore imperturbato.
A presto
Spuzzete
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CITAZIONE ciao Marco78mo,
grazie per aver risposto, per calcolare il valore delle resistenze non basta sapere solo le caratteristiche di una singola cella(tensione e corrente)?
In teoria sì, moltiplicheremo il valore della tensione di ogni cella per il numero delle celle...
L' ideale sarebbe avere la curva V/I delle celle in modo così da poter scegliere la corrente per un giusto compromesso di rendimento e in oltre occorrerebbe sapere la max corrente di carica delle batterie. Per il cellulare la cosa si complica: lì non si sa qual e' la massima corrente che puo' assorbire senza danneggiare la batteria, occorre percio' un circuito in grado di fornire almeno una tensione costante.CITAZIONE intanto il lettore funziona da più di 2 ore imperturbato
anch' io facevo funzionare una radiolina con delle celle solari , sono esperienze simpatiche.
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Allora le caratteristiche delle celle (sulla carta) sono : tensione 461mV (585mV a vuoto) e corrente 2.34A (anche se io ho misurato max 1.4A) nel punto di lavoro ottimale (1W).
Conto di usare 11 celle.
per le batterie ho preso i dati dal mio caricabatterie: AA 2x (2.8vcc 240-280ma).poi c'è una tabellina coi tempi di ricarica:
-ni-cd da 700-800 mA 3ore
-ni-mh da 1500-1600 mA 6ore
-ni-mh da 1700-1800 mA 7ore
-ni-mh da 1850-2100 mA 8ore
le pile che uso ora sono tra i 750 e i 1000 mA.
Per il cellulare sul suo alimentatore c'è scritto che la corrente è di 300mA, la batteria è al litio da 3.6v 1150mA,quindi penso che potrei attaccare il filo solo alle prime 8-9 celle se la tensione è eccessiva.
Ciao
Spuzzete
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Allora prendiamo buoni questi dati:
Icarica = 280 mA
Icell = 280x2= 560 mA
Vbatt=2.8V
Sarebbe necessario sapere quale tensione erogano le 11 celle con un assorbimento di 560 mA, magari usiamo i 5.5 V da te misurati.
Allora disponiamo le 4 pile in 2 rami distinti, in ogni ramo mettiamo in serie un diodo e una reistenza. In ogni ramo vogliamo 280 mA, percui la resistenza su ogni ramo sara':
(Vcell-Vbatt-0.7)/Icarica (5,5-2,8-0,7)/0.28= 7.1ohm valore commerciale 6.8ohm (0,7V =caduta su diodo)
Naturalmente se la tensione del pannello cala diminuira' anche la corrente di carica, tanto che con una tensione di celle pari a (2,8 + 0,7) = 3.5V la corrente di carica si azzera.
Per il cellulare, utilizziamo pure qui diodo e resistenza:
consideriamo Vbatt = 4V (tensione di una batteria al litio carica) Icarica 300mA
R= (5.5-4-0,7)/0,3 = 2,7 ohm
Qui la situazione e' ancora + critica perche se la tensione delle celle scende sotto i 4,7 volt la corrente di carica si azzera.
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CITAZIONE (nitc @ 6/1/2005, 18:59) scusate una domanda da incompetente.
un inverter 12v-->220v se collegato in rete cosuma la batteria anche se nessun carico e acceso?
grazzie in anticipo per la risposta
si anche se meno cosuma batteria
altra cosa ma il tuo inverter e' sincrono o asincrono?
perche se sincrono continuera' a consumare come quando il consumo e' alto ansi cedera' elòettricita' all'enel che per ringraziarti considerera' la corrente che gli hai dato come consumo e non come surplus !!!
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chiedo scusa per la domanda non chiara
intendevo se l'inverter a dei consumi se noessun carico e acceso ma non collegato alla rete enel ma ad una rete domestica isolata dall'impianto enel
inoltre puoi chiarirmi, nel caso l'inverter sia collegato alla rete tramite una comune presa di corrente se allimprovviso entra nel circuito la normale corrente di linea (gruppo elettrogeno) si rompe qualche cosa?
grazie
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CITAZIONE (Marco78mo @ 6/1/2005, 18:54) Allora prendiamo buoni questi dati:
Icarica = 280 mA
Icell = 280x2= 560 mA
Vbatt=2.8V
Sarebbe necessario sapere quale tensione erogano le 11 celle con un assorbimento di 560 mA, magari usiamo i 5.5 V da te misurati.
Allora disponiamo le 4 pile in 2 rami distinti, in ogni ramo mettiamo in serie un diodo e una reistenza. In ogni ramo vogliamo 280 mA, percui la resistenza su ogni ramo sara':
(Vcell-Vbatt-0.7)/Icarica (5,5-2,8-0,7)/0.28= 7.1ohm valore commerciale 6.8ohm (0,7V =caduta su diodo)
Naturalmente se la tensione del pannello cala diminuira' anche la corrente di carica, tanto che con una tensione di celle pari a (2,8 + 0,7) = 3.5V la corrente di carica si azzera.
Per il cellulare, utilizziamo pure qui diodo e resistenza:
consideriamo Vbatt = 4V (tensione di una batteria al litio carica) Icarica 300mA
R= (5.5-4-0,7)/0,3 = 2,7 ohm
Qui la situazione e' ancora + critica perche se la tensione delle celle scende sotto i 4,7 volt la corrente di carica si azzera.
Scusa ma cosa intendi per 2 rami distinti?in pratica userei 6 celle per 2 pile e le restanti (5+1che aggiungerei) per le altre 2?
Penso che per il cellulare lascio perdere e costruisco solo il caricabatterie. Grazie mille per le dritte!
Ciao
spuzzete
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mi spiego meglio
un generatore diesel un generatore eolico e pannelli fotovoltaici vari. Possono stare tutti insieme oppure fanno a pugni?.
a me basterebbe che quando avvio il generatore diesel l'impianto misto fotovoltaico eolico non saltino in aria. Si puo fare?
HELP! HELP! HELP! HELP! HELP! HELP!
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il quesito che avevo sottoposto si intende come segue
premetto che la casa non è servita dall'enel
io monto un impianto misto eolico fotovoltaico che mi ricaricano delle batterie le quali cedono la corrente alla mia rete domestica tramite un inverter 12v--->220v ma di tanto in tanto devo accendere un generatore diesel.
la domanda è:
1)se parte il generatore diesel, la tensione che arriva all'inverter puo danneggiarlo e danneggiare il mio impianto fre energy?.
2) se viceversa al generatore spento arriva la tensione dell'inverter questo da dei problemi?.
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CITAZIONE (nitc @ 6/1/2005, 21:44) il quesito che avevo sottoposto si intende come segue
premetto che la casa non è servita dall'enel
io monto un impianto misto eolico fotovoltaico che mi ricaricano delle batterie le quali cedono la corrente alla mia rete domestica tramite un inverter 12v--->220v ma di tanto in tanto devo accendere un generatore diesel.
la domanda è:
1)se parte il generatore diesel, la tensione che arriva all'inverter puo danneggiarlo e danneggiare il mio impianto fre energy?.
2) se viceversa al generatore spento arriva la tensione dell'inverter questo da dei problemi?.
Ciao a tutti
Ciao Nitc bentrovato direttamente dalle tue domande ti rispono si, si danneggiano entrambi.
Presumo che il gruppo elettrogeno si già a 220 volt in alternata, perchè se fosse a basso voltaggio per esempio a 12 volt o 24 Volt o più sarebbe tutto più facile. Tenendo buono il generatore diesel a 220 Volt, dovresti avere un teleruttore che commuta sulla rete di casa: o il generatore diesel, o l' inverter, questo sarà alimentato da batterie caricate dai pannelli fotovoltaici e/o dal generatore eolico quest' ultimo semplicemente può essere connesso al regolatore/caricabatterie semplicemente tramite un diodo di potenza. Per chiariti un po' le idee vai a vederti il forum "Pannelli Solari".
Salutoni
Furio57L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?
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CITAZIONE (Spuzzete @ 6/1/2005, 19:41) CITAZIONE (Marco78mo @ 6/1/2005, 18:54) Allora prendiamo buoni questi dati:
Icarica = 280 mA
Icell = 280x2= 560 mA
Vbatt=2.8V
Sarebbe necessario sapere quale tensione erogano le 11 celle con un assorbimento di 560 mA, magari usiamo i 5.5 V da te misurati.
Allora disponiamo le 4 pile in 2 rami distinti, in ogni ramo mettiamo in serie un diodo e una reistenza. In ogni ramo vogliamo 280 mA, percui la resistenza su ogni ramo sara':
(Vcell-Vbatt-0.7)/Icarica (5,5-2,8-0,7)/0.28= 7.1ohm valore commerciale 6.8ohm (0,7V =caduta su diodo)
Naturalmente se la tensione del pannello cala diminuira' anche la corrente di carica, tanto che con una tensione di celle pari a (2,8 + 0,7) = 3.5V la corrente di carica si azzera.
Per il cellulare, utilizziamo pure qui diodo e resistenza:
consideriamo Vbatt = 4V (tensione di una batteria al litio carica) Icarica 300mA
R= (5.5-4-0,7)/0,3 = 2,7 ohm
Qui la situazione e' ancora + critica perche se la tensione delle celle scende sotto i 4,7 volt la corrente di carica si azzera.
Scusa ma cosa intendi per 2 rami distinti?in pratica userei 6 celle per 2 pile e le restanti (5+1che aggiungerei) per le altre 2?
Penso che per il cellulare lascio perdere e costruisco solo il caricabatterie. Grazie mille per le dritte!
Ciao
spuzzete
Le celle le usi tutte e 11 in serie, consideriamo 5.5V di tensione prodotta. Provo a spiegare a parole lo schema:
dal + del pannello solare devono partire 2 fili, ad ognuno di questi fili devi mettere in serie 1 diodo 1 resistenza e 2 pile, questi 2 rami si riuniranno poi per andare nel terminale - del pannello. Anche se e' molto semplice ci vorrebbe uno schema lo so... qualcuno conosce un editor per schemi elettrici semplice semplice?
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gazzie per il tuo interessamento furio57
seguo il tuo consiglio e comunque leggo in continuazione il forum da capo a piedi
mi piace molto, purtroppo faccio il piastrellista di professione e quindi l'elettronica e lontana dalle mie conoscenze
ma ti garantisco che ce la metto proprio tutta a capire
grazzie ancora
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CITAZIONE (Marco78mo @ 6/1/2005, 22:14)
Le celle le usi tutte e 11 in serie, consideriamo 5.5V di tensione prodotta. Provo a spiegare a parole lo schema:
dal + del pannello solare devono partire 2 fili, ad ognuno di questi fili devi mettere in serie 1 diodo 1 resistenza e 2 pile, questi 2 rami si riuniranno poi per andare nel terminale - del pannello. Anche se e' molto semplice ci vorrebbe uno schema lo so... qualcuno conosce un editor per schemi elettrici semplice semplice?
Credo di non aver capito...Da dove partono i 2 fili dai 2 poli del pannello? e per terminale cosa intendi?mumble..
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CITAZIONE (Spuzzete @ 8/1/2005, 11:32) Credo di non aver capito...Da dove partono i 2 fili dai 2 poli del pannello? e per terminale cosa intendi?mumble..
Tu hai un pannello solare composto da 11 celle messe in serie, giusto?
Da questo pannello escono 2 fili (terminali) : il + e il - , e li colleghi a questo schema
+ ____diodo____res___pila___pila___-
+ ____diodo____res___pila___pila___-
il catodo del diodo va rivolto verso la resistenza, il + delle pile va rivolto verso la resistenza.
Edited by Marco78mo - 8/1/2005, 12:06
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CITAZIONE (nitc @ 8/1/2005, 21:56) .....secondo voi i pannelli FV possono stare distanti un 30 mt circa dalle batterie.....
Ciao a tutti
Ciao Nitc secondo me si, anche se non è l' "optimum", dipende molto dalla corrente di ricarica e dalla sezione dei cavi elettrici. E' consigliabile in questo caso avere una tensione alta dai pannelli e le batterie collegate ovviamente in serie.
L' inverter dovrà avere la tensione di lavoro CC, adeguata a questa tensione.
Salutoni
Furio57
Edited by Furio57 - 9/1/2005, 22:09L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?
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CITAZIONE (Marco78mo @ 9/1/2005, 20:22) CITAZIONE (Spuzzete @ 9/1/2005, 19:39) Lo schema che ho fatto è questo, va bene?
ciao
spuzzete
Ciao!
Sì, pero' devi invertire i diodi (il catodo rivolto verso la resistenza).
Finalmente ho avuto il tempo per collegare tutto e provarlo. Bè direi che funziona,ho già ricaricato 4 stilo
Grazie a tutti soprattutto a Marco78mo per l'aiuto
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Per Nitc:
Se connetti in parallelo l' uscita dell' inverter con l' uscita del generatore
nella migliore delle ipotesi l' inverter va in protezione e si spegne
da solo, nel caso peggiore c'e' il serissimo rischio di danneggiare inverter
o generatore ( quale dei due sara' il primo a tirare le cuoia? si accettano
scommesse! )
La soluzione e' abbastanza semplice cmq, realizzare un circuito che
scolleghi un apparato e colleghi l' altro, nella forma piu' semplice questo
"circuito" puo' essere formato da due prese di corrente ed una sola
spina, da attaccare alla presa che ritieni piu' opportuna ( ma ovviamente
questa e' solo una soluzione di ripiego, si puo' fare di meglio! )
Come seconda alternativa suggerirei un commutatore, una sorta di
interrutore con piu contatti che in un colpo solo stacca il gruppo elettrogeno
ed attacca l' inverter premurandosi anche di accenderlo
questa soluzione ha come innegabile vantaggio la rapidita' del comando,
l' interruzione della corrente sui carichi e' tanto breve da NON essere
praticamente avvertita dalla maggior parte di essi ( il TV e il computer
rimangono accesi grazie ai condensatori presenti nei loro alimentatori,
gli apparati a motore rimangono accesi a causa dell' inerzia del rotore
che funge da volano )
La terza soluzione e' un attimo piu' complessa e consiste in un rele'.
appena accendi il gruppo elettrogeno la bobina del rele' viene energizzata
dallo stesso e con i suoi contatti si preoccupa di fare la stessa cosa che
farebbe il commutatore, pero' in automatico.
La quarta soluzione, ancora piu' complessa ma comunque ancora alla portata di tutti, consiste nel realizzare un circuito automatico
che sente la tensione ai capi della batteria, se questa scende al di sotto
di un certo livello prestabilito in automatico accende il gruppo
elettrogeno.
il solito rele' di cui sopra si preoccupera' di commutare la casa dall' inverter
al gruppo e contemporaneamente spegnere l' inverter.
quando il circuito di controllo batteria rileva che la tensione ha superato
una seconda soglia, quella che indica lo stato di carica, provvedera'
a spegnere il gruppo elettrogeno ( e il rele cadendo riportera'
l' alimentazione da inverter. )
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