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Parlando seriamente, non mi pare ci sia poi molto da far faccine. Perlomeno occorrerebbe capire i problemi e passare oltre la banalità da battuta alla Zelig prima di ammanire lapidarie sentenze.
- Non possiamo chiudere le fabbriche per nuvoloso, ovvio. Infatti per utilizzare le FER sarà (e non sarebbe... sarà!) necessaria una profonda revisione della rete di distribuzione con possibilità di accumulo. E' complesso da spiegare, specie a chi si pone seriamente la questione se sia il caso di mettere un cavo telefonico fra la Fiat e il più vicino centro meteo, ma ci sono persone che credono sia possibile. Costoso, ma possibile!
Investimenti in nuke, FV o altro. Quando si lanciano numeri magggici sul mercato occorre sempre accertarsi di non dire fregnacce, che poi non basta la faccina. Per coprire il 10% della domanda 260 miliardi sono un numero tirato a casaccio. Archimede2007 già ha corretto la cosa, ma si è tenuto troppo alto. Basta dare un'occhiata su questo stesso forum per trovare preventivi per impianti da 1MW a 4 milioni e anche meno. Utilizzare il prezzo più alto per il pannellino da camper trovato nel mercato sotto casa NON è indice di seria analisi finanziaria. Se i conti per il nucleare sono fatti con la stessa faciloneria... beh mi sembra più un autogol.
- I privati hanno sicuramente il denaro necessario a investire nel nuke. Non lo fanno perchè non sono cretini e sanno perfettamente qual'è il problema del nuke in Italia, dove non piazzi una rotonda senza che si formi il "comitato per il NO alla rotonda". Trova una località entusiasticamente pronta ad accogliere la centrale e vedrai che anche i privati si fanno avanti. Fingere che questo problema non esista o sia esagerato dagli "ecoesaltati" è poco saggio.
- Definire il FV conveniente o meno non ha senso se non indichiamo "per chi"! Ci sono interessanti studi che ho già presentato dove scienziati universitari, tra l'altro non sospettabili perchè lo studio è dichiaratamente filonucleare, affermano tranquillamente che anche se il più conveniente è il nucleare subito dopo segue il FV, l'eolico e il gas è 8 volte più costoso del FV, mentre il carbone è 13 volte più costoso. Certo si basa sulla convenienza per i cittadini... non per le aziende produttrici, che scaricano ovviamente gran parte dei costi occulti sulla comunità! Infatti forse pochi trovano conveniente il FV, ma guarda i casi tutte le aziende energetiche trovano molto conveniente il carbone e il gas! Vedi i casi della vita!
I conti seri non si fanno coi costi di installazione, ma col costo corrente e futuro del kwh prodotto tenendo conto di ogni spesa (perlomeno nei business plan seri, poi non so nel conto della sciura Maria). In questi conti è facile dimostrare che, senza addebitare alle aziende energetiche i costi del ripristino ambientale, sanitario, ecc, il costo del kwh attuale NON renderà mai il FV conveniente. D'altronde caricando le aziende energetiche di questi costi occulti nessuno troverebbe vantaggioso il carbone.
Come se ne esce? Il nucleare è la soluzione degli illusi. Non produrrà prima di anni nemmeno il 10% della domanda. Ovvio che dovrà essere considerato senza pregiudizi, ma non è la manna salvifica!
La soluzione è banale: caricate il costo del kwh da fossile della tassazione necessaria a coprire i costi sanitari, ambientali ecc e per magia il FV diventerà competitivo. Con un aumento corposo del costo del kwh al privato, certo. Ma che si possa evitare questo è un'altra illusione e comunque quello che ora il contribuente risparmia sulla bolletta... lo paga di tasse!
Discorso forse complesso e un pò duro con un novizio, mi rendo conto e me ne scuso. Ma è un pò troppo semplicistico sperare di affrontare questi problemi a colpi di faccine!
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