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Megawatt, Gigawatt, Terawatt?

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  • Megawatt, Gigawatt, Terawatt?

    Salve a tutti,

    posto in questa sezione pur sapendo che le mie domande sono fuori tema quindi mi scuso per questo. Le domande sono -

    qual'è il fabbisogno energetico nazionale? 330 Gigawatt come è scritto qui Fabbisogno energetico in Italia ?

    Quanto produce una centrale nucleare di quelle che il governo vorrebbe far costruire? 1 Gigawatt come dice Rubia la parola a carlo rubbia su Il pianeta di Spiff ?

    In che modo si può produrre con energia alternativa 1 Gigawatt sul nostro territorio nazionale?

    Moderazione (gattmes): spostato da "geotermico"
    Ultima modifica di gattmes; 14-02-2010, 13:04.

  • #2
    1- la domanda è proprio nella sezione sbagliata, visto che ce n'è una apposta;

    2- ci sono più di 300.000 pos in questo forum, e almeno un terzo riguardano proprio l'argomento in questione, "In che modo si può produrre con energia alternativa 1 Gigawatt sul nostro territorio nazionale?"

    3-se leggi bene il primo link, vedrai che c'è scritto 330 GWh, gigawattora... e non gigawatt

    Segnalato al moderatore per lo spostamento.

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    • #3
      La sezione che potrebbe andar bene per questa domanda non l'ho trovata, ne tantomeno i post, quali sarebbero? .

      Qual'è la differenza tra Gigawatt e Gigawatth?

      Grazie.

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      • #4
        Originariamente inviato da Marechiaro Visualizza il messaggio
        La sezione che potrebbe andar bene per questa domanda non l'ho trovata, ne tantomeno i post, quali sarebbero? .

        Qual'è la differenza tra Gigawatt e Gigawatth?

        Grazie.
        La differenza è che rappresentano grandezze DIVERSE.
        La prima è una potenza. La seconda è un'energia.

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        • #5
          Scusate l'ignoranza ma per tornare al discorso iniziale come si mettono in relazione?

          Il fabbisogno è di 330 gigawattora diamolo per scontato, una centrale quante gigawattora produce?

          Quale fonte alternativa non inquinante produce come una centrale nucleare?

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          • #6
            Scusate l'ignoranza ma per tornare al discorso iniziale come si mettono in relazione?
            Semplice: un gigawatt è la potenza della centrale, mentre i gigawattora sono l'energia consumata (in un anno, in questo caso, come dicono le tabelle che hai postato)

            una centrale quante gigawattora produce?
            Una centrale da 1 GW (un gigawatt), se riesce ad erogare quella potenza costantemente per un'ora, produce un gigawattora. Se funziona così per dieci ore, produce 10 GWh etc.

            Quale fonte alternativa non inquinante produce come una centrale nucleare?
            Tutte e nessuna: dipende da
            -se la fonte di energia è disponibile, e per giunta nella quantità necessaria;
            -se la tecnologia è in grado di convertire quella fonte in energia;
            -se esiste la possibilità di utilizzare quella tecnologia;
            -se i costi sono competitivi (altrimenti, non conviene nemmeno cominciare);

            Per esempio, l'idroelettrico è una fonte "non inquinante" (vedi nota), ma naturalmente bisognerebbe che ci fosse abbastanza acqua per ottenere una potenza del genere... e se non c'è?
            Anche il fotovoltaico potrebbe funzionare, basterebbe che costasse un decimo di quel che costa oggi, che la rete fosse conformata diversamente, che la manutenzione non fosse così costosa etc..

            Nota: NON ESISTE un sistema "non inquinante". Qualunque opera produce inquinamento, anche una diga.
            Se ti riferisci all'inquinamento radioattivo, questa è la sezione sbagliata... ma ti ricordo che in Italia non si è mai verificato nessun inquinamento, seppure minimo, a causa delle centrali nucleari o delle scorie, mentre sono eclatanti i casi di inquinamento radioattivo a cusa delle ceneri dei termovalorizzatori e delle centrali a carbone (ed in misura molto più limitata, anche dal metano e dal petrolio)

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            • #7
              Ma una centrale a regime funziona in modo costante producendo un gigawatt ogni ora?

              Le centrali ad Uranio sono meno costose dei pannelli solari o altro, e quindi convenienti?

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              • #8
                Ma una centrale a regime funziona in modo costante producendo un gigawatt ogni ora?
                La produzione è quasi costante... perchè dipende soprattutto dalla richiesta da parte del gestore: se la richiesta cala, si dimunuisce un poco la potenza prodotta. Oltre un certo limite, però, non è conveniente abbassare la produzione (perchè i costi di gestione sono comunque gli stessi) e si preferisce spegnere.

                Inoltre, è il gestore stesso a preferire i megawattora prodotti a minor prezzo, e comprerà quelli che gli servono prima fra quelli a prezzo minore (per esempio l'idroelettrico, molto abbondante questa primavera e quindi a prezzo basso, a causa delle forti piogge). Poi, a seconda della richiesta dell'utenza, comprerà i megawattora a prezzo un po' più alto e così via, fino a dover comprare anche quelli molto cari, se ce ne fosse bisogno a causa dell'alta richiesta da soddisfare.

                Se invece è una domanda tecnica, allora ti rispondo che
                "sì, una centrale a regime funziona in modo costante producendo un gigawatt ogni ora" (naturalmente, se parliamo di una centrale da un GW.. ovviamente, una centrale da 160 MW ne produrrà, appunto, 160),

                a meno che:
                -ci siano dei guasti o delle avarie in impianto, che obbligano a spegnere per riparare i guasti;
                -la linea non sia messa fuori uso da fulmini o da incidenti, o il gestore la escluda per lavori o per motivi di sicurezza, oppure perchè di frequenza/tensione/fase difforme dalle condizioni pattuite. In quel caso, si deve spegnere perchè non si saprebbe dove riversare l'energia prodotta, oltre a consumare inutilmente combustibile.
                -la centrale debba fermarsi per manutenzione, pulizia filtri, lavori di ampliamento etc

                Le centrali ad Uranio sono meno costose dei pannelli solari o altro, e quindi convenienti?
                In questo momento, sono molto meno costose dei pannelli solari, ma il problema come saprai non si riduce solo a quello.
                Con "altro", cosa intendi?
                Ultima modifica di mariomaggi; 28-07-2009, 09:18.

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                • #9
                  Con altro intendo sistemi alternativi al nucleare.

                  Ma se sono poco costose come mai non sono gestite anche da privati?

                  I pannelli solari hanno margine di miglioramento producendo su scala industriale?

                  Con 6 centrali da un Gigawattora avremmo allora coperto il 15% del fabbisogno annuo se funzionassero attualmente, le centrali hanno bisogno di 10 anni circa per essere costruite, quale sarà il fabbisogno energetico nel 2018?

                  Il prezzo dell'Uranio è stabile?

                  P.S. mi scuso per tutte queste domande ma non mi sono mai interessato all'argomento (sich!) e sto cercando di farmi un'idea.

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da Marechiaro Visualizza il messaggio
                    Ma se sono poco costose come mai non sono gestite anche da privati?
                    Beh ci sono centrali gestite da società private. Non in Italia e in Francia, ma negli Usa ce ne sono eccome.
                    Il punto è che una centrale nucleare è uno stabilimento che produce, come taglia minima, almeno 100 MWe. Il costo è più basso del solare, ma è comunque esorbitante. A questo punto conviene fare centrali con potenza un ordine di grandezza superiore (800-1000 MWe) e concentrare i costi. Ovvio che si tratta di un investimento enorme che solo grossi gruppi possono assorbire (miliardi di euro).



                    I pannelli solari hanno margine di miglioramento producendo su scala industriale?
                    I pannelli solari attuali sono già prodotti su scala industriale, il problema sta nella tecnologia di quelli attuali che è la stessa dei microprocessori, detta rozzamente, con tutte le complicazioni del caso. Pannelli costruiti in modo diverso (organici) promettono rendimenti maggiori, ma soprattutto costi molto più contenuti. Speriamo.

                    Con 6 centrali da un Gigawattora avremmo allora coperto il 15% del fabbisogno annuo se funzionassero attualmente, le centrali hanno bisogno di 10 anni circa per essere costruite, quale sarà il fabbisogno energetico nel 2018?
                    Difficile dirlo. Il fabbisogno energetico è da sempre un metro dello sviluppo, ma forse dovremmo iniziare a considerare anche un consumo più razionale come parametro di civiltà. Durante la crisi economica il fabbisogno energetico di molti paesi è diminuito, e oggi si pensa anche (per la prima volta anche gli USA hanno detto sì convintamente) a risparmiare riqualificando il settore edilizio, per esempio.


                    Il prezzo dell'Uranio è stabile?
                    Negli ultimi anni è letteralmente schizzato (da 7$ a 100 e passa), ma ha goduto di un ribasso enorme fino al 2000 per via di tutto l'uranio ricavato dallo smantellamento delle testate nucleari.

                    P.S. mi scuso per tutte queste domande ma non mi sono mai interessato all'argomento (sich!) e sto cercando di farmi un'idea.
                    Dovremmo chiedere ai moderatori di spostare però tutto questo thread perchè ormai non ha più nulla a che spartire con il geotermico.

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                    • #11
                      Forse gestite non è la parola adatta. Esiste un'azienda che ha costruito, sfruttato, eliminato le scorie e smantellato una centrale nucleare? Oppure un'azienda che pensa di farlo?

                      Nel calcolo dei costi delle centrali nucleari vengono calcolati anche eliminazione delle scorie e smantellamento finale della centrale?

                      Se il consumo fosse davvero razionale, come ad esempio imporre il termocappotto agli edifici nel settore edili, si potrebbe far a meno delle centrali nucleari?

                      L'Uranio quindi costa molto ultimamente, è inesauribile oppure è come il petrolio destinato ad esaurirsi? e tra quanto?



                      P.S. se i moderatori spostano il trhead vorrei mi fosse segnalato. Grazie.

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                      • #12
                        Con altro intendo sistemi alternativi al nucleare.
                        In Italia c'è poco da fare, tutte le fonti possibili sono in via di sfruttamento, anche se per la maggior parte dipendiamo dal gas (importato), dal petrolio (importato), e da piccole realtà con combustibili vari.... biomasse (molto inquinanti, se utilizzate su larga scala), carbone (importato e fortemente inquinante), eolico (ma sono pochi i siti dove c'è vento, e c'è una forte opposizione ambientalista), mareomotrice (impossibile in Italia, le maree sono minuscole), ondomotore (idem), eolico d'alta quota (ma non se ne vede uno...).

                        La parte del leone la fa ancora l'idroelettrico, ma ormai è alla frutta, sono sfruttati persino i ruscelli...

                        Il solare ha l'ovvio difetto che di notte non produce, e nemmeno se è nuvoloso: è considerato una fonte pulita ma inaffidabile e complicata da gestire, oltre che costosa e dipendente da tecnologie d'importazione. La soluzione ovvia è che ci siano centrali convenzionali in grado di sopperire alla mancata produzione solare, ma allora per avere una certa energia a disposizione bisogna avere DUE serie di centrali, ed i costi raddoppiano. Eccetera...

                        Ma se sono poco costose come mai non sono gestite anche da privati?
                        Le centrali elettriche sono tutte private, gli stati al massimo hanno una partecipazione azionaria di minoranza, necessaria comunque data l'importanza strategica dell'energia.

                        I pannelli solari hanno margine di miglioramento producendo su scala industriale?
                        I pannelli sono già da anni prodotti su scala industriale... semmai la speranza è in quelle tecnologie che permettono di usare meno silicio oppure altri materiali, visto il costo attuale di quella tecnologia.
                        Con 6 centrali da un Gigawattora avremmo allora coperto il 15% del fabbisogno annuo se funzionassero attualmente, le centrali hanno bisogno di 10 anni circa per essere costruite, quale sarà il fabbisogno energetico nel 2018?
                        A memoria non lo so, ma basta cercare su Google....

                        Il prezzo dell'Uranio è stabile?
                        Certo che no, come per tutte le materie prime dipende dalla domanda e dall'offerta sul mercato. Naturalmente, non è detto che le centrali usino solo l'uranio...
                        Ultima modifica di livingreen; 27-07-2009, 19:06.

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                        • #13
                          Forse gestite non è la parola adatta. Esiste un'azienda che ha costruito, sfruttato, eliminato le scorie e smantellato una centrale nucleare? Oppure un'azienda che pensa di farlo?
                          Lo stanno facendo proprio in Italia. Nel mondo, la maggior parte delle centrali è ancora in attività, lo smantellamento avverrà alla chiusura.

                          Nel calcolo dei costi delle centrali nucleari vengono calcolati anche eliminazione delle scorie e smantellamento finale della centrale?
                          Si, di solito è così. Naturalmente, ci sono scenari geopolitici in cui questo conto non viene fatto, e gli abitanti di quel paese non hanno voce in capitolo.

                          Se il consumo fosse davvero razionale, come ad esempio imporre il termocappotto agli edifici nel settore edili, si potrebbe far a meno delle centrali nucleari?
                          E' auspicabile che si arrivi davvero ad un consumo razionale, ma bisogna convincere i costruttori e i compratori... è dal '73 che ci provano, in Italia...

                          L'Uranio quindi costa molto ultimamente, è inesauribile oppure è come il petrolio destinato ad esaurirsi? e tra quanto?
                          I detrattori dicono che è già esaurito, gli ottimisti parlano di migliaia di anni di autonomia... Francamente, penso che fra cinquant'anni sarà così caro da rendere sconsigliabile l'utilizzo, ma si possono utilizzare altri materiali fissili più economici.
                          Tieni presente che il costo del combustibile incide solo marginalmente sul costo del chilowatt nucleare, dove è l'impianto (e la sua gestione) ad essere costoso. Nel caso del petrolio o del gas invece è il contrario, l'impianto costa meno ma il combustibile consumato è tantissimo, ed incide pesantemente sul costo del kW.

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                          • #14
                            Ma in Italia le centrali non sono statali? O gestite da aziende ad alta partecipazione statale?

                            Il nostro miglior fisico nucleare sostiene che l'energia solare è utilizzabile ed è in quella dirazione che bisogna andare. Perchè pochi gli danno credito?

                            Utilizzando come combustibile il Torio mi sembra di capire si migliori di molto, quali sono le controindicazioni visto che ancora si pensa di progettare quelle ad Uranio?

                            Ma è vero che in Francia utilizzano il 50% dell'acqua dolce consumata per raffreddare le centrali? Quali sono i rischi?

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Marechiaro Visualizza il messaggio
                              Ma in Italia le centrali non sono statali? O gestite da aziende ad alta partecipazione statale?
                              Se parli di "centrale" in generale... no.
                              Centrali nucleari attive in Italia non ce ne sono. Quelle che c'erano erano effettivamente statali, come in Francia.

                              Il nostro miglior fisico nucleare sostiene che l'energia solare è utilizzabile ed è in quella dirazione che bisogna andare. Perchè pochi gli danno credito?
                              Non è che non gli si dia credito, ma il solare termodinamico (se parli di Rubbia) è una delle opzioni disponibili. Personalmente ritengo che l'eolico ad alta quota sia ancora più appetibile.

                              Utilizzando come combustibile il Torio mi sembra di capire si migliori di molto, quali sono le controindicazioni visto che ancora si pensa di progettare quelle ad Uranio?
                              Ben poche a quanto so. Il torio è più abbondante dell'uranio e con un ciclo del combustibile meno inquinante. Lo svantaggio è che si tratta di un reattore nuovo (immagino che tu consideri sempre quello di Rubbia, con lo spallamento indotto da un acceleratore e sottocritico) che costa e dall'efficienza globale del sistema (devi comunque sottrarre l'energia usata per l'acceleratore).

                              Ma è vero che in Francia utilizzano il 50% dell'acqua dolce consumata per raffreddare le centrali? Quali sono i rischi?
                              Non ne ho idea, ma la portata necessaria per il condensatore è molto elevata. I rischi sono legati alla possibile uscita di radioattività,

                              Commenta


                              • #16
                                L'eolico ad alta quota non l'ho mai sentito, mi puoi dire qualcosa in più o dare qualche link.

                                Si è di Rubia che parlo perchè è su You Tube, la sua storia è così anomala. Il miglior tecnico che abbiamo costretto ad andare via per una bega politica. Ma i ricercatori si devono adeguare alla politica o viceversa?

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da Marechiaro Visualizza il messaggio
                                  L'eolico ad alta quota non l'ho mai sentito, mi puoi dire qualcosa in più o dare qualche link.
                                  Kite Gen

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Ma in Italia le centrali non sono statali? O gestite da aziende ad alta partecipazione statale?
                                    Le centrali sono dell'ENEL, e quindi sono private.
                                    In seguito alle ruberie (e diciamolo!!) delle società elettriche private, i prezzi aumentavano sempre senza alcun miglioramento del servizio ai clienti. Così, nel dicembre del 1962 fu nazionalizzata l'energia elettrica e fu fondata l'ENEL, dove confluirono oltre 1270 società elettriche private (SIP, Edison etc).
                                    L'enel è stata poi privatizzata nel 1992 e quotata in Borsa, e dal 1999 non è più nemmeno monopolista nella distribuzione.
                                    Comunque, il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano è l'azionista di riferimento con una quota diretta e indiretta del 31%.

                                    Le centrali nucleari sono invece state affidate per il decommissioning alla SOGIN S.p.A.:
                                    le azioni di tale società sono state trasferite al Ministero del Tesoroa partire dal 3 novembre 2000, separando definitivamente dall'ex monopolista elettrico la gestione e lo smantellamento del parco nucleare italiano. Poiché la Sogin è una società pubblica, è finanziata dai soldi dei consumatori elettrici attraverso una tariffa aggiuntiva alle bollette elettriche (o per meglio dire al costo di produzione dell'elettricità in Italia) che viene decisa dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

                                    Per quanto riguarda l'EDF francese,
                                    "Électricité de France (EDF) è la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia.
                                    Venne fondata l'8 aprile 1946 come risultato della nazionalizzazione di un certo numero di produttori, trasportatori e distributori di elettricità, dal ministero comunista per la produzione industriale Marcel Paul. Fino al 19 novembre 2004 era una azienda statale, ma è oggi una società a responsabilità limitata sottoposta al diritto privato (société anonyme)."
                                    (fonte: wikipedia)

                                    Ma è vero che in Francia utilizzano il 50% dell'acqua dolce consumata per raffreddare le centrali? Quali sono i rischi?
                                    Si tratta principalmente di una bufala montata ad arte, per dimostrare quanto il nucleare sia brutto e cattivo.
                                    In realtà, è stato semplicemente omesso che qualunque centrale termoelettrica, che sia a gas, carbone o petrolio, (oppure nucleare), a parità di tipologia di raffreddamento, di temperature del vapore, di portata vapore e con la stessa temperatura di condensazione, consuma la stessa quantità di acqua.

                                    E' vero invece che centrali più moderne hanno sistemi più efficienti di raffreddamento, oppure hanno condensatori ad aria, ma questo non ha nulla a che vedere col tipo di combustibile utilizzato, riguarda solo il ciclo del vapore (cioè, qualunque tipologia di centrale a vapore).

                                    Il nucleare ha già i suoi problemi, senza bisogno di inventarsene altri.
                                    Ultima modifica di livingreen; 27-07-2009, 22:35.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                                      Molto interessante.

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                        Le centrali sono dell'ENEL, e quindi sono private.
                                        In seguito alle ruberie (e diciamolo!!) delle società elettriche private, i prezzi aumentavano sempre senza alcun miglioramento del servizio ai clienti. Così, nel dicembre del 1962 fu nazionalizzata l'energia elettrica e fu fondata l'ENEL, dove confluirono oltre 1270 società elettriche private (SIP, Edison etc).
                                        L'enel è stata poi privatizzata nel 1992 e quotata in Borsa, e dal 1999 non è più nemmeno monopolista nella distribuzione.
                                        Comunque, il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano è l'azionista di riferimento con una quota diretta e indiretta del 31%.

                                        Le centrali nucleari sono invece state affidate per il decommissioning alla SOGIN S.p.A.:
                                        le azioni di tale società sono state trasferite al Ministero del Tesoroa partire dal 3 novembre 2000, separando definitivamente dall'ex monopolista elettrico la gestione e lo smantellamento del parco nucleare italiano. Poiché la Sogin è una società pubblica, è finanziata dai soldi dei consumatori elettrici attraverso una tariffa aggiuntiva alle bollette elettriche (o per meglio dire al costo di produzione dell'elettricità in Italia) che viene decisa dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

                                        Per quanto riguarda l'EDF francese,
                                        "Électricité de France (EDF) è la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia.
                                        Venne fondata l'8 aprile 1946 come risultato della nazionalizzazione di un certo numero di produttori, trasportatori e distributori di elettricità, dal ministero comunista per la produzione industriale Marcel Paul. Fino al 19 novembre 2004 era una azienda statale, ma è oggi una società a responsabilità limitata sottoposta al diritto privato (société anonyme)."
                                        (fonte: wikipedia)

                                        Si tratta principalmente di una bufala montata ad arte, per dimostrare quanto il nucleare sia brutto e cattivo.
                                        In realtà, è stato semplicemente omesso che qualunque centrale termoelettrica, che sia a gas, carbone o petrolio, (oppure nucleare), a parità di tipologia di raffreddamento, di temperature del vapore, di portata vapore e con la stessa temperatura di condensazione, consuma la stessa quantità di acqua.

                                        E' vero invece che centrali più moderne hanno sistemi più efficienti di raffreddamento, oppure hanno condensatori ad aria, ma questo non ha nulla a che vedere col tipo di combustibile utilizzato, riguarda solo il ciclo del vapore (cioè, qualunque tipologia di centrale a vapore).

                                        Il nucleare ha già i suoi problemi, senza bisogno di inventarsene altri.
                                        Ma queste società come la Sogin e L'Enel sono davvero private o è soltanto una privatizzazione fittizia? .

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                                        • #21
                                          Come, fittizia? Sono quotate in Borsa, e puoi comprare le azioni...

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                                          • #22
                                            Sta cosa non la capisco. "Poiché la Sogin è una società pubblica, è finanziata dai soldi dei consumatori elettrici attraverso una tariffa aggiuntiva alle bollette elettriche (o per meglio dire al costo di produzione dell'elettricità in Italia) che viene decisa dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas."

                                            L'Autorità per l'energia elettrica non è lo Stato?

                                            P.S. grazie a tutti per le risposte sono per me molto formative dell'argomento.

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                                            • #23
                                              Sta cosa non la capisco. "Poiché la Sogin è una società pubblica (...)
                                              Di fatto, ho inserito la Sogin solo perchè si occupa in qualche modo delle centrali nucleari (lo smantellamento), ma la domanda originale era:

                                              "Ma in Italia le centrali non sono statali? O gestite da aziende ad alta partecipazione statale?"

                                              Evidentemente ti riferisci a chi gestisce centrali attive, non ai demolitori. E quindi vale la risposta di prima, le centrali sono tutte private.

                                              L'Autorità per l'energia elettrica non è lo Stato?
                                              Guarda qui:
                                              Autorità per l'energia elettrica e il gas - Presentazione

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                                              • #24
                                                In che senso in qualche modo, lo smantellamento lo fa una ditta diversa da chi a costruito? Pagata con soldi pubblici?

                                                Sta cosa non mi torna ancora. Ma se le centrali sono private perchè per smantellare le imprese vengono pagate con soldi pubblici? Se una ditta sfrutta una centrale non spetterebbe a loro occuparsi dello smaltimento e della dismissione senza essere pagati visto che hanno guadagnato vendendo l'energia prodotta per anni?

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                                                • #25
                                                  Lo smantellamento lo fa una ditta diversa da chi a costruito?
                                                  Al contrario, lo fa proprio chi lo ha costruito, cioè lo Stato.
                                                  Ai tempi della costruzione il proprietario di ENEL era lo Stato, e quindi tocca a lui lo smantellamento (visto che è stato lui a costruirle).
                                                  L'Enel è stata privatizzata dopo che le centrali nucleari erano state rese tabù (nè utilizzabili, nè smantellabili), scorporando valori ed oneri delle centrali nucleari.
                                                  Il patrimonio della nuova Enel è costituito infatti dal parco centrali completo, meno quelle nucleari, che sono state rese indisponibili per legge.
                                                  A questo punto, lo stato deve onorare il suo impegno, e lo fa attraverso la SOGIN.

                                                  Se le centrali nucleari non fossero state rese indisponibili, probabilmente sarebbero confluite anche quelle nella nuova S.P.A, e se ne occuperebbe il nuovo proprietario (cioè l'azionariato)

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                                                  • #26
                                                    Allora è lo stato che ha costruito e che deve smantellare non una ditta privata?

                                                    Lo stato costruisce, gestisce e smantella anche attraverso ditte private ma è sempre garante del tutto. E' così?

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                                                    • #27
                                                      Allora è lo stato che ha costruito e che deve smantellare non una ditta privata?
                                                      Ciò che lo Stato ha costruito, lo Stato deve smantellare. La SOGIN è dello Stato, come era dello Stato l'ENEL ai tempi del nucleare.
                                                      Per le centrali private, se ne deve occupare il proprietario (io ho fatto l'esempio della "nuova" ENEL S.p.A., ma ovviamente ci sono molte altre aziende che hanno centrali)

                                                      Lo stato costruisce, gestisce e smantella anche attraverso ditte private ma è sempre garante del tutto. E' così?
                                                      Quasi.
                                                      La SOGIN è un'azienda pubblica, che dipende quindi direttamente dal Ministero del Tesoro. E' chiaro che le SOGIN utilizzerà anche dei fornitori di servizi, cui darà in appalto la demolizione di certe cose o il trattamento di certe altre, che verranno effettuate secondo il progetto, o le modalità, o le procedure indicate dal capitolato.

                                                      Se il capitolato è sbagliato, è colpa della SOGIN... ma se sbaglia il fornitore, paga lui.
                                                      Lo Stato non è direttamente "garante" dello smantellamento.

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                                                      • #28
                                                        Per tornare ad una domanda precedente non c'è allora un'azienda privata in Italia che abbia costruito, sfruttato e smantellato una centrale nucleare? Lo stato mi sembra sia sempre intervenuto in un modo o nell'altro.

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                                                        • #29
                                                          Per forza, nel periodo in cui furono perfezionate le tecnologie, e costruite le centrali nucleari, l'energia elettrica in Italia era nazionalizzata e non erano ammesse società private che producessero e commercializzassero energia elettrica.

                                                          Dopo la privatizzazione, rimaneva in vigore la normativa legislativa che ne impediva la costruzione, e quindi nessun privato le ha costruite ( e quindi ancor meno smantellate).

                                                          Lo stato mi sembra sia sempre intervenuto in un modo o nell'altro.
                                                          In un modo o nell'altro?
                                                          Ripeto, fino al 1999 le centrali erano statali... chi avrebbe dovuto intervenire?

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                                                          • #30
                                                            La domanda è per capire i costi di gestione, che da quello che leggo e sento in giro sarebbero troppo elevati da sostenere per una azienda pubblica non soltanto in Italia ma anche negli altri paesi che hanno centrali nuclueari. Da tenere sempre in considerazione che nel costo si deve tenere conto non soltanto della costruzione ma anche dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento finale.

                                                            Ma le cifre per il ciclo completo dalla costruzione alla dismessa di una centrale sono pubbliche negli altri paesi? Giusto per avere una idea concreta di quando dovremmo spendere per una centrale da un gigawattora. E per capire anche quanto una eventuale azienda privata possa guadagnare da una centrale nucleare, fino ad ora a me sembra che convenga ben poco.

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