Su invito dei moderatori nll e mariomaggi, sposto in questa sezione tematica la discussione sulla possibilità di definire una politica energetica in grado, senza fare danni, di raggiungere gli obbiettivi di riduzione della emissione di CO2 già accettati dall'Italia. Cioè:
- per gli accordi con l'Europa: -20 % entro il 2020,
- per gli accordi con i G8: - 80 % entro il 2050.
Ciò concretamente significa per l'Italia ridurre di 10 MtCO2/a ogni anno da qui al 2050 l'attuale emissione di circa 500 MtCO2/a da composti minerali del carbonio.
Per continuare da dove eravamo rimasti il 16/08/09, riporto qui quanto apparso nella sezione prima utilizzata.
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14-08-2009, 15:50 #1 ggavioli Novizio
Politica energetica
Credo che un breve contatto con le procedure necessarie per poter godere di incentivi per l'efficienza energetica, o per l'energia rinnovabile sia sufficiente per capire che le leggi in materia siano sostanzialmente l'occasione per la burocrazia per aprire sempre nuovi Uffici Complicazioni Affari Semplici.
Chi è sinceramente interessato a:
- ridurre l'emissione di gas serra dovuti all'uso dell'energia in Italia
- ridurre la dipendenza energetica dell'Italia dall'estero
- non ridurre in quantità e qualità i servizi finali al consumo,
credo che debba darsi una svegliata perché le politiche energetiche attuali portano altrove e forse non riescono nemmeno a rispettare i limiti che l'Italia ha già accettato per le emissioni.
Pertanto ritengo che coloro che sono interessati ai tre obbiettivi indicati non possano più accettare passivamente politiche energetiche fallimentari, ma pro****e di efficaci e di non dannose all'economia.
In definitiva chiedo che si apra una sezione specifica del forum.
______________
15-08-2009, 08:26 #2 ggavioli Novizio
Politica in che senso
Ho visto (nelle discussioni a tema analogo) che più volte è stato chiesto di attivare una sezione "politica", ma che generalmente si andava a parlare dei "Politici" e dei "Partiti", o di fare un partito.
Opportunamente tali proposte non sono state accolte.
D'altro canto EnergoClub ha proposto un "Piano Energetico Nazionale", la cui approvazione, pur motivabile tecnicamente, implica scelte politiche, specie per quanto riguarda le incentivazioni e gli obblighi.
Nel merito del PEN proposto in questo sito, ritengo che le tecnologie indicate siano condivisibili, tuttavia l'aspetto che chiedo sia effettivamente posto in discussione è:
Se esistono (ed esistono) tecnologie per raggiungere obbiettivi di riduzione dell'emissione di gas serra in Italia definibili per ogni anno dei prossimi 10, 20, 40, 80 anni, perché non vengono utilizzate spontaneamente dai soggetti economici e dai consumatori?
Se esistono (ed esistono) tecnologie economicamente convenienti per l'intera economia italiana e capaci di ridurre le emissioni come sopra, perché non sono massicciamente adottate in Italia?
E' possibile convincere i singoli soggetti economici ed i consumatori a compiere scelte soggettive convenienti per tutti?
Da parte mia sono convinto che una politica energetica sia efficace se rende realmente "possibili e spontanee" scelte soggettive che oggi di fatto sono quantomeno complicate e di fatto non sono state fatte negli ultimi dieci anni che hanno visto aumentare le emissioni italiane di CO2 da fonti fossili del 12 % rispetto al 1990, mentre dovevano ridursi del 6,5 %.
Prometto che sarò molto insistente nel chiedere l'apertura di una discussione così circostanziata.
Spero che alla fine sarò convincente.
Tra dieci giorni sarebbe opportuno un intervento degli amministratori del forum.
Gabriele Gavioli
______________
16/08/2009, 11:17 #3 nll Moderatore
La discussione l'hai aperta, in questo ti sei accontentato da solo, credo, per l'apertura di una sezione politica è una questione piuttosto delicata, occorrerebbe un sistema di registrazione degli account che dia certezza di chi si celi dietro ogni nickname, in modo che le affermazioni che si fanno siano riconducibili a chi le scrive, con relativa attribuzione delle responsabilità. Per ora questo non è possibile.
....
______________
17/08/2009, 16:08 #4 ggavioli Novizio
Sono d'accordo sulla delicatezza del tema, ma mi sembra troppo importante individuare la miglior politica energetica per l'Italia per lasciarla fare ai politici ed ai fornitori d'energia commerciale.
Se il moderatore è d'accordo la via può essere lo stretto controllo sul tema, in base, se è d'accordo, alla traccia di discussione che fornirò giorno per giorno.
Risponderò certamente a tutti i commenti, credo in modo pertinente.
Ho piena fiducia nella capacità del moderatore di governare la discussione, compresi i miei interventi, perché non esca dal tema.
--
continua
- per gli accordi con l'Europa: -20 % entro il 2020,
- per gli accordi con i G8: - 80 % entro il 2050.
Ciò concretamente significa per l'Italia ridurre di 10 MtCO2/a ogni anno da qui al 2050 l'attuale emissione di circa 500 MtCO2/a da composti minerali del carbonio.
Per continuare da dove eravamo rimasti il 16/08/09, riporto qui quanto apparso nella sezione prima utilizzata.
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14-08-2009, 15:50 #1 ggavioli Novizio
Politica energetica
Credo che un breve contatto con le procedure necessarie per poter godere di incentivi per l'efficienza energetica, o per l'energia rinnovabile sia sufficiente per capire che le leggi in materia siano sostanzialmente l'occasione per la burocrazia per aprire sempre nuovi Uffici Complicazioni Affari Semplici.
Chi è sinceramente interessato a:
- ridurre l'emissione di gas serra dovuti all'uso dell'energia in Italia
- ridurre la dipendenza energetica dell'Italia dall'estero
- non ridurre in quantità e qualità i servizi finali al consumo,
credo che debba darsi una svegliata perché le politiche energetiche attuali portano altrove e forse non riescono nemmeno a rispettare i limiti che l'Italia ha già accettato per le emissioni.
Pertanto ritengo che coloro che sono interessati ai tre obbiettivi indicati non possano più accettare passivamente politiche energetiche fallimentari, ma pro****e di efficaci e di non dannose all'economia.
In definitiva chiedo che si apra una sezione specifica del forum.
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15-08-2009, 08:26 #2 ggavioli Novizio
Politica in che senso
Ho visto (nelle discussioni a tema analogo) che più volte è stato chiesto di attivare una sezione "politica", ma che generalmente si andava a parlare dei "Politici" e dei "Partiti", o di fare un partito.
Opportunamente tali proposte non sono state accolte.
D'altro canto EnergoClub ha proposto un "Piano Energetico Nazionale", la cui approvazione, pur motivabile tecnicamente, implica scelte politiche, specie per quanto riguarda le incentivazioni e gli obblighi.
Nel merito del PEN proposto in questo sito, ritengo che le tecnologie indicate siano condivisibili, tuttavia l'aspetto che chiedo sia effettivamente posto in discussione è:
Se esistono (ed esistono) tecnologie per raggiungere obbiettivi di riduzione dell'emissione di gas serra in Italia definibili per ogni anno dei prossimi 10, 20, 40, 80 anni, perché non vengono utilizzate spontaneamente dai soggetti economici e dai consumatori?
Se esistono (ed esistono) tecnologie economicamente convenienti per l'intera economia italiana e capaci di ridurre le emissioni come sopra, perché non sono massicciamente adottate in Italia?
E' possibile convincere i singoli soggetti economici ed i consumatori a compiere scelte soggettive convenienti per tutti?
Da parte mia sono convinto che una politica energetica sia efficace se rende realmente "possibili e spontanee" scelte soggettive che oggi di fatto sono quantomeno complicate e di fatto non sono state fatte negli ultimi dieci anni che hanno visto aumentare le emissioni italiane di CO2 da fonti fossili del 12 % rispetto al 1990, mentre dovevano ridursi del 6,5 %.
Prometto che sarò molto insistente nel chiedere l'apertura di una discussione così circostanziata.
Spero che alla fine sarò convincente.
Tra dieci giorni sarebbe opportuno un intervento degli amministratori del forum.
Gabriele Gavioli
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16/08/2009, 11:17 #3 nll Moderatore
La discussione l'hai aperta, in questo ti sei accontentato da solo, credo, per l'apertura di una sezione politica è una questione piuttosto delicata, occorrerebbe un sistema di registrazione degli account che dia certezza di chi si celi dietro ogni nickname, in modo che le affermazioni che si fanno siano riconducibili a chi le scrive, con relativa attribuzione delle responsabilità. Per ora questo non è possibile.
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17/08/2009, 16:08 #4 ggavioli Novizio
Sono d'accordo sulla delicatezza del tema, ma mi sembra troppo importante individuare la miglior politica energetica per l'Italia per lasciarla fare ai politici ed ai fornitori d'energia commerciale.
Se il moderatore è d'accordo la via può essere lo stretto controllo sul tema, in base, se è d'accordo, alla traccia di discussione che fornirò giorno per giorno.
Risponderò certamente a tutti i commenti, credo in modo pertinente.
Ho piena fiducia nella capacità del moderatore di governare la discussione, compresi i miei interventi, perché non esca dal tema.
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continua
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