Per il bene del mondo (picco del petrolio e effetto serra) si deve necessariamento fare a meno del petrolio e delle fonti fossili in generale (carbone e gas).
Ci sono tre modi per farlo:
1)rinunciare all'energia, scelta obligata se non viene fatto niente, che puo' eseere una scelta volontaria o obligata dalla mancanza di energia.
2) evitare gli sprechi utilizzando la testa e le tecnologie a disposizione: esempio evitare i viaggi innutili, ma anche usare il ferro nei trasporti piuttosto che la gomma.Isolare bene le case, usare elettrodomenstici a bassissimo consumo, produrre un tipo di bene poco energivoro piuttosto che un altro che richiede tanta energia.
3) usare fonti alternative al fossile come il sempre piu' conveniente eolico, il solare termico, il fotovoltaico, ecc ecc.
In questa discussione non prendo neanche in considerazione in nucleare,astenersi prego.
L'obbiettivo della comunità europea al 2020 è 20 20 20 che dovrennero essere le percnetuali prodotte con fonti alternative, la riduzione di co2 e portare al 20% il risparmio energetico.
Non fatemi ripetere perfavore la differenza tra privazione e efficenza.
1) fare-a-meno-dell'energia non lo prendo in considerazione se non per esempio limitare al massimo i voli in elicottero per portare la bimba all'asilo e privazioni di questo genere.
2) l'effcienza energetica credo che sia la strada maestra, di cui in questo forum vorrei parlare, perchè ritengo che sia la piu' economica.Chiaro che con l'efficienza posso limitare al massimo gli sprechi, ma non eliminare del tutto la necessità di energia, per cui ci vorrà sempre una fonte energetica a disposizione.
Per esempio, in italia, c'è già a disposizione un 10% o piu' (non so dovrei controllare) di fonti non fossili, almeno per la corrente elettrica.
3)Le energie alternative possono fare grandi cose.La cosa ovvia è che in linea teorica, se ci fosse la disponibilità fisica (e ci dovrebbe essere visto che il sole irradia una quantità enorme di energia) si potrebbe produrre tutto con le fonti alternative e risolvere il problema.
Chiaro che i tre modi debbano coesistere, il primo per l'esempio che ho fatto dell'elicottero.
Il secondo perchè gli sprechi vanno controllati, il terzo perchè le fonti a disposizione sono per il momento limitate.
Facciamo un esempio legato alla mobilità, visto che questa usa una grossa fetta di energia in italia: se ho una macchina elettrica che funziona con energia alternativa, è logico che la farà in modo che consuma il meno possibile di elettricità e le darò una forma aerodinamica, sarà leggera e con le ruote che facciano pochissimo atrito.Non potro' mai fare una macchina talmente efficente che non ha bisogno di energia.
Se poi ho una macchina fatta bene e la uso per andare in giro senza senso, è un altro paio di maniche e rientriamo nel primo tipo di risparmio.(magari bisognerebbe mettersi daccordo come chiamare le tre situazioni)
Facciamo un altro esempio legato alla residenza, visto che questa usa un altra grossa fetta di energia:
Posso scaldare la casa col miglior sistema geotermico, fotovoltaico o altro, ma se la casa non è ben isolata non ottengo se non un enorme costo di costruzione.
Se invece isolo la casa con un'isolante normale di 20 cm di spessore (almeno al nord), ottengo una casa che puo' essere riscaldata da un'energia diversa da quella fossile: l'ergia del sole che entra dalle grosse finestrature a sud.
Vorrei fare un esempio analogo nel campo industriale, che usa un bel po' di energia, ma non mi viene in mente.Magari a chi legge puo' venire in mente qualcosa.
Ecco, la tesi che voglio sostenere, è che la via migliore per ottenere l'autonomia dalle fonti fossili è quella che cerca l'efficenza, piuttosto che le fonti alternative.
Questo sopratutto nel breve e medio periodo, perchè ora le fonti alternative sono poco incisive.
Generalmente si valuta l'incidenza solo nella produzione di energia elettrica dove rappresentano poco piu' del 10 15 % (dite voi), ma se si fa un raffronto a livello di energia globale, comprendendo i combustibili per trasporto e riscaldamento, le cifre sono davvero poca cosa.
Ci sono tre modi per farlo:
1)rinunciare all'energia, scelta obligata se non viene fatto niente, che puo' eseere una scelta volontaria o obligata dalla mancanza di energia.
2) evitare gli sprechi utilizzando la testa e le tecnologie a disposizione: esempio evitare i viaggi innutili, ma anche usare il ferro nei trasporti piuttosto che la gomma.Isolare bene le case, usare elettrodomenstici a bassissimo consumo, produrre un tipo di bene poco energivoro piuttosto che un altro che richiede tanta energia.
3) usare fonti alternative al fossile come il sempre piu' conveniente eolico, il solare termico, il fotovoltaico, ecc ecc.
In questa discussione non prendo neanche in considerazione in nucleare,astenersi prego.
L'obbiettivo della comunità europea al 2020 è 20 20 20 che dovrennero essere le percnetuali prodotte con fonti alternative, la riduzione di co2 e portare al 20% il risparmio energetico.
Non fatemi ripetere perfavore la differenza tra privazione e efficenza.
1) fare-a-meno-dell'energia non lo prendo in considerazione se non per esempio limitare al massimo i voli in elicottero per portare la bimba all'asilo e privazioni di questo genere.
2) l'effcienza energetica credo che sia la strada maestra, di cui in questo forum vorrei parlare, perchè ritengo che sia la piu' economica.Chiaro che con l'efficienza posso limitare al massimo gli sprechi, ma non eliminare del tutto la necessità di energia, per cui ci vorrà sempre una fonte energetica a disposizione.
Per esempio, in italia, c'è già a disposizione un 10% o piu' (non so dovrei controllare) di fonti non fossili, almeno per la corrente elettrica.
3)Le energie alternative possono fare grandi cose.La cosa ovvia è che in linea teorica, se ci fosse la disponibilità fisica (e ci dovrebbe essere visto che il sole irradia una quantità enorme di energia) si potrebbe produrre tutto con le fonti alternative e risolvere il problema.
Chiaro che i tre modi debbano coesistere, il primo per l'esempio che ho fatto dell'elicottero.
Il secondo perchè gli sprechi vanno controllati, il terzo perchè le fonti a disposizione sono per il momento limitate.
Facciamo un esempio legato alla mobilità, visto che questa usa una grossa fetta di energia in italia: se ho una macchina elettrica che funziona con energia alternativa, è logico che la farà in modo che consuma il meno possibile di elettricità e le darò una forma aerodinamica, sarà leggera e con le ruote che facciano pochissimo atrito.Non potro' mai fare una macchina talmente efficente che non ha bisogno di energia.
Se poi ho una macchina fatta bene e la uso per andare in giro senza senso, è un altro paio di maniche e rientriamo nel primo tipo di risparmio.(magari bisognerebbe mettersi daccordo come chiamare le tre situazioni)
Facciamo un altro esempio legato alla residenza, visto che questa usa un altra grossa fetta di energia:
Posso scaldare la casa col miglior sistema geotermico, fotovoltaico o altro, ma se la casa non è ben isolata non ottengo se non un enorme costo di costruzione.
Se invece isolo la casa con un'isolante normale di 20 cm di spessore (almeno al nord), ottengo una casa che puo' essere riscaldata da un'energia diversa da quella fossile: l'ergia del sole che entra dalle grosse finestrature a sud.
Vorrei fare un esempio analogo nel campo industriale, che usa un bel po' di energia, ma non mi viene in mente.Magari a chi legge puo' venire in mente qualcosa.
Ecco, la tesi che voglio sostenere, è che la via migliore per ottenere l'autonomia dalle fonti fossili è quella che cerca l'efficenza, piuttosto che le fonti alternative.
Questo sopratutto nel breve e medio periodo, perchè ora le fonti alternative sono poco incisive.
Generalmente si valuta l'incidenza solo nella produzione di energia elettrica dove rappresentano poco piu' del 10 15 % (dite voi), ma se si fa un raffronto a livello di energia globale, comprendendo i combustibili per trasporto e riscaldamento, le cifre sono davvero poca cosa.
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