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Energie alternative: una opportunità lavorativa?

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  • Energie alternative: una opportunità lavorativa?

    Buongiorno a tutti.
    Chiedo uno spazio a questo formu per porre una domanda a tutti.

    Prima mi presento:
    38 anni
    vivo e lavoro a Brescia
    Coniugato + 3 bimbi
    Grande passione per la montagna e la natura
    Ingegnere Meccanico libero professionista
    Sto smettendo l'attività tradizionale di consulente per le imprese (626, qualità, formazione, etc.) per dedicarmi anima e corpo all'attività dell'energia alternativa.
    Per ora corsi di formazione nelle scuole, anche ben retribuiti.
    Progetti in vista con imprese edili e colleghi professionisti.
    Consulente per l'energia alternativa per associazioni di categorie.
    Ho due di attività direzioni:
    1. settore termico: solare, geotermia e biomasse
    2. settore elettrico: fotovoltaico e minidro (poco)
    Sono praticamente all'inizio dell'attività.
    Per ora pochi risultati, tante ore dedicate allo studio e rubate alla notte.

    Arrivo alla domanda:
    Le energie alternative possono davvero diventare una opportunità lavorativa?
    Un professionista, un'impresa artigiana, secondo voi, può campare lavorando solo nel settore delle energia alternative.
    Come sono secondo voi le previsoni per questo tipo di lavoro.
    Non dovrebbe essere visto come una filosofia di vita solo per amanti dell'ecologico e dell'ambiente. Dovrebbe diventare parte di noi stessi come fanno gli altoatesini, gli svizzeri, gli scandinavi e tanti altri europei.

    Scusate le divagazioni e/o gi sfoghi.


    Buon lavoro a tutti



  • #2
    Benvenuto Sergio!

    Secondo me lavorare in Italia nelle energie alternative in una posizione come la tua e' ad alto rischio di alti e bassi, per l'incertezza legislativa.
    Ci potrebbero essere vacche grasse e vacche magre, senza poterlo prevedere. E con 3 figli a carico non e' una bella situazione.

    Avanti gli ottimisti!
    Ciao
    Mario

    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
    -------------------------------------------------------------------
    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      Fa estremamente piacere leggere che di tanto in tanto un consulente si pente e vuole rientrare nel mondo degli onesti.... :P :P :P

      Secondo me se hai qualche possibilità te la devi costruire piano piano, senza abbandonare la tua attuale fonte di reddito.
      Le tue caratteristiche potrebbero renderti un buon commerciale, che presi i contatti con aziende che in questo momento producono sul mercato tedesco impianti a biomassa e turbina,oppure miniturbogas per riscaldamento centralizzato, abbiano interesse a presentarsi sul nostro mercato.
      La tua preparazione ti rende in grado di valutare la qualità dell'azienda rappresentata.
      Poi ti metti con pazienza a fare il pioniere... mal che vada ti sei divertito <img src=">

      Scusa se non sono stato incoraggiante, ma se lo zio d'america non ti regala una centrale termoelettrica a biomassa......

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      • #4
        Ciao Sergio,

        io invece sono molto più ottimista degli altri. Penso che questo sia il momento storico-economico più giusto per buttarsi sulle energie alternative. Da un pallino di pochi riservato per lo più a gente che ha i mezzi "di spendere per risparmiare", l'uso delle energie alternative sta diventando una necessità per quasi tutti a causa del prezzo dell'energia (petrolio e gas) che sta andando alle stelle. Se consideriamo anche il sempre maggiore allarme per l'effetto serra e il conseguente aumento di una mentalità "verde", malgrado i nostri politici che non ci danno certo una mano, ci sono tutte le condizioni per un vero e proprio boom nei prossimi anni. Due fatti importanti da un punto di vista legislativo: la modifica della 192 che è stata approvata dal governo il 22 dicembre scorso che prevede che per tutte le case nuove sia obbligatorio fornire almeno il 50% dell'acqua calda sanitaria con solare termico o geotermia, e nella finanziaria di quest'anno l'obbligo di installare, sempre per le case nuove, almeno 0,2 kW (ridicolo!!) di pannello fotovoltaico, obbligo già citato nella modifica della 192. Ovviamente credo che ci vorranno ancora 12-24 mesi perché il mercato decolli per bene, ma i primi segnali ci sono. Se vuoi fare un po' di soldi più in fretta ti consiglio di studiarti la certificazione energetica, che era già obbligatoria per tutti gli edifici nuovi ma che è ora necessaria anche per ottenere gli incentivi statali per il solare termico e altre forme di risparmio energetico(55% di detrazione dall'IRPEF in 3 anni) e che sarà obbligatoria per la compra-vendita degli immobili (dal 2008). Fino a febbraio non si sa ancora bene come e da chi farla fare (i soliti politici che fanno le leggi a metà!!) ma comunque mancheranno i professionisti specializzati per un mercato potenziale enorme.
        Ti auguro una brillante carriera e un gran successo nelle energie alternative.
        Ciao,

        Gian-marco

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        • #5
          CITAZIONE
          Le energie alternative possono davvero diventare una opportunità lavorativa?
          Un professionista, un'impresa artigiana, secondo voi, può campare lavorando solo nel settore delle energia alternative.
          Come sono secondo voi le previsoni per questo tipo di lavoro.

          ciao saro' breve
          secondo me NO !!!! (non a caso ho scelto il mio nick)

          e andrebbe fatta una distinzione

          1) vuoi fare VERAMENTE impianti FV quindi TIRI FUORI I SOLDI (TANTI) per i materiali magazzini strumenti , telefoni fax ecc
          e ti sporchi le mani e sali sui tetti con i cacciaviti e le pinze.

          2) vuoi fare il CONSULENTE qundi ti limiti alla fine a FIRMARE

          nella 2 ipotesi che e' quella che qui' (in I) va' di moda
          alla fine i costi tuoi + altri visto che deleghi tutto a DITTE ALTRE saranno troppo alti

          ho visto dei preventivi fatti anche da DITTE BLASONATE che secondo me NON SAPEVANO neppure
          quello che scrivevano e fuori prezzo ( quindi con questa professionalita' dove vogliamo andare??).

          Il colpo di grazia arrivera' con il nuovo C.E. , prova a leggerlo (BENE) e vedrai.

          Anch'io ci ho provato e fatto qualcosa ,
          anzi ad un mio cliente dopo tanto penare ho fatto pure il regalo di natale, "gli sono arrivati i soldi VERI del CE oltre 4MWh di prod."
          ma ormai l'entusiasmo iniziale si e' spento forse definitivamente.

          come qualcuno ha scritto il FV in ITALIA e' morto e sepolto.

          comunque io credo pure ai miracoli.


          altro argomento..

          CITAZIONE
          almeno 0,2 kW (ridicolo!!) di pannello fotovoltaico, obbligo già citato nella modifica della 192. Ovviamente credo che ci vorranno ancora 12-24 mesi perché il mercato decolli per bene, ma i primi segnali ci sono.

          Dove sono questi segnali ???

          CITAZIONE
          Se vuoi fare un po' di soldi più in fretta ti consiglio di studiarti la certificazione energetica, che era già obbligatoria per tutti gli edifici nuovi ma che è ora necessaria anche per ottenere gli incentivi statali per il solare termico e altre forme di risparmio energetico(55% di detrazione dall'IRPEF in 3 anni) e che sarà obbligatoria per la compra-vendita degli immobili (dal 2008). Fino a febbraio non si sa ancora bene come e da chi farla fare (i soliti politici che fanno le leggi a metà!!) ma comunque mancheranno i professionisti specializzati per un mercato potenziale enorme.

          Ecco a chi mi riferivo quando parlavo di AVVOLTOI !!!! in questa discussione .
          http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5001277

          Questa e' una cosa che "mi manda in bestia " !!!!
          Pensare di fare soldi IN QUESTO MODO e' veramernte DA LADRI !!!
          e i politici STOLTI e IGNORANTI(oppure qualche CONSULENTE COMPIACENTE E AVVOLTOIO ) che hanno scritto questa "porcheria" dovrebbero vergognarsi e non solo... .

          come pensate di aumentare la diffusione di impianti FV se si aumentano i costi e le trafile burocratiche con certificazioni INUTILI visto che prima si facevano impianti FV senza queste menate ???

          Ma da che parte state ????
          Prima di fare i prezzi mettetevi dalla parte di chi deve comprare e fatevi un esame di coscienza !!!!

          io capisco che bisogna guadagnare .. ma con i prezzi del FV NON ci sono margini , e oltretutto secondo la nuova bozza del C.E. le tariffe incentivanti sono esigue e i tassi bancari non sono piu' allettanti come una volta...

          Altro che belle parole di cortesia e tanti speriamo... !!

          Per tornare al CONCRETO da settembre in poi NON ho avuto piu' nessuna richiesta di impianti FV in conto energia , anzi , anche quelli che hanno gia' la lettera del GSE senza soldi NON hanno piu' intenzione di fare l'impianto .e li capisco.

          la gente che sa' del Conto Energia e' ormai demotivata e rassegnata e molti hanno rinunciato definitivamente.

          p.s.
          dalla padella (della 626) nella brace (del FV)

          comunque a te l'ardua sentenza <img src=">

          ciao.

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          • #6
            Da ex artigiano (ho smesso nel 98 a causa della vita grama che dovevo sopportare.. ) ti dico:

            solo un pazzo può aprire una ditta OGGI in ITALIA... (senza offesa per nessuno)

            Se vuoi fare questo mestiere, aprila in qualunque posto in Europa, dove le tasse ed i balzelli sono la metà che in Italia... e mi fermo qui, non parlo nemmeno del resto.

            Commenta


            • #7
              PAOLO...ti quoto in toto!! Ciao <img src=">
              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

              Commenta


              • #8
                CITAZIONE (sergio.quarenghi @ 5/1/2007, 22:41)
                Buongiorno a tutti.
                Chiedo uno spazio a questo formu per porre una domanda a tutti.

                Prima mi presento:
                38 anni
                vivo e lavoro a Brescia
                Coniugato + 3 bimbi
                Grande passione per la montagna e la natura
                Ingegnere Meccanico libero professionista
                Sto smettendo l'attività tradizionale di consulente per le imprese (626, qualità, formazione, etc.) per dedicarmi anima e corpo all'attività dell'energia alternativa.
                Per ora corsi di formazione nelle scuole, anche ben retribuiti.
                Progetti in vista con imprese edili e colleghi professionisti.
                Consulente per l'energia alternativa per associazioni di categorie.
                Ho due di attività direzioni:
                1. settore termico: solare, geotermia e biomasse
                2. settore elettrico: fotovoltaico e minidro (poco)
                Sono praticamente all'inizio dell'attività.
                Per ora pochi risultati, tante ore dedicate allo studio e rubate alla notte.

                Arrivo alla domanda:
                Le energie alternative possono davvero diventare una opportunità lavorativa?
                Un professionista, un'impresa artigiana, secondo voi, può campare lavorando solo nel settore delle energia alternative.
                Come sono secondo voi le previsoni per questo tipo di lavoro.
                Non dovrebbe essere visto come una filosofia di vita solo per amanti dell'ecologico e dell'ambiente. Dovrebbe diventare parte di noi stessi come fanno gli altoatesini, gli svizzeri, gli scandinavi e tanti altri europei.

                Scusate le divagazioni e/o gi sfoghi.


                Buon lavoro a tutti

                Ciao!
                Credo che abbiamo alcune cose in comune.
                Anch'io sono un ingegnere e faccio il consulente nel campo della sicurezza sul lavoro, amo la montagna e la natura ancora di più (praticamente tutti gli studi che ho fatto sono stati incentrati sul mio amore per l'ambiente) e da due anni ho intrapreso una serie di inziative parallele al mio attuale lavoro nella speranza che "arrivino a regime" per potermi concedere di fare un cambio.
                In merito alle tue richieste mi iscrivo nella categoria degli ottimisti, pur prendendo atto della situazione ben descritta da "senza futuro" (poca cultura veramente ambientale, molto sciacallaggio, tantissimi riciclati nel settore ambientale che vangono da altri contesti spesso opposti, connivenza fra istituzioni poco formate e individui molto danarosi).
                Il mio consiglio è di non badare a ciò che viene sbandierato alla grande in maniera eccessivamente commerciale.
                Quando se ne parla troppo vuol dire che è diventato una moda, e la moda la fa l'uomo nei suoi interessi, non in quelli dell'ambiente.
                In parole povere guarda col microscopio della tua competenza ogni tecnologia, iniziativa ecc. ma fallo con il metro della sostenibilità ambientale, perchè fra non molto è quella che verranno a cercare quando ci saranno le emergenze, eppoi io stesso sono testimone del fatto che, a cercarle con molta attenzione, delle novità che conciliano fattibilità e sosteniblità ci sono (uno di questi, ad esempio, NON è affatto il C.E., guarda i miei interventi su "discussioni solari" alla voce "ENEA per il FV........").
                Però non fare un salto nel buio subito.
                Hai una famgilia e quello che ancora deve maturare nella testa della gente è la coscienza ambientale.
                Ci vorranno ancora almeno 5 anni, ma ci si arriverà.......... <img src=">

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                • #9
                  <img src=:">
                  urple">ragazzi parliamoci chiaro, se pensiamo, che l'energia fotovoltaica e termica, avranno in Italia, la stessa velocità di sviluppo e penetrazione di Hi-tech come Internet, abbiam fatto male i conti,
                  perkè da noi ci sta il sole, ma le materie prime stanno tutte in Germania, e anke gli ingegneri già rodati,
                  però una cosa è certa da qualke parte bisogna iniziare <img src=">
                  saluti

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                  • #10
                    "La guerra per il fotovoltaico. Come riuscire a perdere un altro anno, dopo averne già persi 20.

                    Il 28 novembre ho ricevuto una telefonata sconfortante: era un anziano ed esperto operatore FV che voleva salutarmi: “Ciao, mi sono arreso: vado a lavorare in …….. Là c’è una legge sul “conto energia” che è semplice, chiara e con tariffe davvero incentivanti. Il paese è più povero del nostro, però è governato da persone, diciamo, come noi: che non si danno tante arie, ma fanno davvero quello che dicono di voler fare”. Una decisione conseguente allo stallo del settore in Italia e giustificata da un fatto che forse lui, nel prenderla, nemmeno sapeva: nella classifica mondiale 2006 per competitività, il nostro paese è sceso al 42° posto, dal 38° che occupava nel 2005. E non c’è da stupirsene se si presume, secondo logica, che in tutti i settori di attività le cose vadano all’incirca come in quello che riguarda il fotovoltaico. Cercherò di riassumere i convulsi, ma inconcludenti, ultimi nove mesi del 2006, già mettendo in conto che dimenticherò certamente qualcosa."

                    http://www.energiadalsole.it/cms_rc/upload...erra_del_FV.pdf

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                    • #11
                      Ciao a tutti . Sono un installatore di impianti FV opero dal 2002 zona Friuli. Come qualcuno accennava il settore è un gran minestrone grazie proprio alle leggi che abbiamo in italia. Nella nostra zona c'è molto lavoro in questo settore, anche grazie a contributi regionali che arrivano al 70% (bando regionale) purtroppo la burocrazia e l'enel frenano il decollo del FV (sopratutto conto energia). Molti miei clienti mi hanno confidato che se sapevano prima di tutti gli intoppi che esistono per arrivare alla famigerata fase della "fine lavori" dell' impianto, avrebbero rinunciato......(C'è un pacco di carte alto 20 cm. e non sto esagerando...)
                      Ci sono troppe istituzioni che mettono i bastoni fra le ruote cominciando dai Comuni e per finire l'Enel (chi lavora nel settore sa di cosa sto parlando...). Se adottassimo il sistema tedesco per fare gli impianti, ridurremmo anche notevolmente i tempi di realizzazione degli stessi , pensate che da noi ci vogliono due anni mentre in Germania si parla di meno di otto mesi!!!!!!!!
                      Faccio i miei auguri all' ing. di Brescia ma ti consiglio un distacco graduale dal tuo lavoro attuale a meno che non cambi qualcosa a livello legislativo.

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                      • #12
                        CITAZIONE (eolo_ @ 7/1/2007, 09:17)
                        Ciao a tutti . Sono un installatore di impianti FV opero dal 2002 zona Friuli. Come qualcuno accennava il settore è un gran minestrone grazie proprio alle leggi che abbiamo in italia. Nella nostra zona c'è molto lavoro in questo settore, anche grazie a contributi regionali che arrivano al 70% (bando regionale) purtroppo la burocrazia e l'enel frenano il decollo del FV (sopratutto conto energia). Molti miei clienti mi hanno confidato che se sapevano prima di tutti gli intoppi che esistono per arrivare alla famigerata fase della "fine lavori" dell' impianto, avrebbero rinunciato......(C'è un pacco di carte alto 20 cm. e non sto esagerando...)
                        Ci sono troppe istituzioni che mettono i bastoni fra le ruote cominciando dai Comuni e per finire l'Enel (chi lavora nel settore sa di cosa sto parlando...). Se adottassimo il sistema tedesco per fare gli impianti, ridurremmo anche notevolmente i tempi di realizzazione degli stessi , pensate che da noi ci vogliono due anni mentre in Germania si parla di meno di otto mesi!!!!!!!!
                        Faccio i miei auguri all' ing. di Brescia ma ti consiglio un distacco graduale dal tuo lavoro attuale a meno che non cambi qualcosa a livello legislativo.

                        Io ho cominciato un anno fa e ti dirò che fino ad adesso sono riuscito a ripagare le spese di riscaldamento, l'affitto e il telefono. Detto questo sono ancora convinto che il settore deve esplodere e creerà posti di lavoro e darà soddisfazioni. Certo se uno pensa di speculare e fare soldi a palate si accorgerà rapidamente che i margini sono ristretti e che la competenza è indispensabile. Dei molti che si saranno gettati sul fotovoltaico molti verranno eliminati dal mercato, gli incompetenti non dureranno a lungo e dopo un po' la situazione tenderà a stabilizzarsi. Come in tutte le cose ci vuole entusiasmo, spirito di sacrificio, pazienza e costanza. Bisogna studiare, stare attenti all'evoluzione dei prodotti, confrontarsi con le istituzioni, combattere contro l'Enel e gli uffici tecnici dei comuni. Bisogna vincere le resistenze ed evitare di montare i pannelli a NORD. Per partire bisogna crearsi un paio d'anni di sicurezza per la semina e avere un buon capitale di conoscenze, di coraggio e anche di euro.
                        Buona fortuna.

                        Commenta


                        • #13
                          Quante risposte che mi avete dato!
                          Grazie per gli incoraggiamenti e grazie anche per le critiche costruttive che sono apparse.

                          Vi terrò informati sulle evoluzioni!

                          Buona giornata e buon lavoro a tutti.

                          SQ

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                          • #14
                            Ciao a tutti <img src=">
                            CITAZIONE (sergio.quarenghi @ 5/1/2007, 22:41)
                            ...Le energie alternative possono davvero diventare una opportunità lavorativa?
                            Un professionista, un'impresa artigiana, secondo voi, può campare lavorando solo nel settore delle energia alternative.
                            Come sono secondo voi le previsoni per questo tipo di lavoro.
                            Non dovrebbe essere visto come una filosofia di vita solo per amanti dell'ecologico e dell'ambiente...

                            Caro Sergio bentrovato che dire? Non sono proprio sicuro che sia una buona idea. Tutti quelli che conosco animati da buoni propositi come i tuoi, hanno purtoppo mollato. Tutti vogliono i moduli fotovoltaici quasi a gratis, senza conoscere minimamante il costo dei materiali e delle energie che occorrono per la produzione. Il fatto stesso che ecologia significhi amore verso il pianeta sembra poter escludere che qualcuno ci speculi e possa guadagnarci e perchè nò, fare anche un po' di soldi!! In fondo non sono sterco del diavolo, ma un mezzo per vivere!! Chi dice che vuole intraprendere l'attività per esempio del fotovoltaico perchè animato da spirito ecologico e per aiutare il pianeta scusatemi, ma mi fa ridere. Alla fine il motivo è il soldo perchè senza non potremo pagare le tasse a mortadella babbagogia e forse fare anche la spesa. Io produco moduli fotovoltaici non per la mia azienda come avrei desiderato e di cui parlai qualche anno fa QUI sul forum, ma per conto di altri. Non immaginate quanto consumo di energia e quanto scarto di produzione difficilmente smaltibile si produce per ogni modulo. Mi auguro di sbagliare, ma ritengo che i pay back time di cui si sente parlare siano solamente una frazione di quelli reali. Quindi dove è l' aiuto all' ecologia? Non è più semplice quindi usare direttamente l 'energia proveniente dalle centrali dell'Enel? Mah! Spero che questo mio pensiero sia solamente una amarezza passeggiera, ma ho paura che ciò sia purtroppo vero.

                            Salutoni
                            Furio57 <img src=">

                            Edited by Furio57 - 10/1/2007, 20:40
                            L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                            LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                            Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

                            Commenta


                            • #15
                              Caro Furio
                              QUOTE
                              Non immaginate quanto consumo di energia e quanto scarto di produzione difficilmente smaltibile si produce per ogni modulo. Mi auguro di sbagliare, ma ritengo che i pay back time di cui si sente parlare siano solamente una frazione di quelli reali.

                              Se l'avesse scritto il prof. Battaglia saresti stato subissato di improperi.
                              Poichè sei uno storico sostenitore di rinnovabili la tua constatazione passa sotto silenzio.
                              Ci hai lavorato e ci lavori, immagino. Il tuo parere vale più di quanto si parli e sparli nei piani alti della politica e finanza.
                              Suppongo che questo abbia generato un pò di sconcerto fra gli ecottimisti.
                              Anche se sembra lo sfogo di un amante tradito non posso negare che hai molte probabilità di avere ragione.

                              Domanda seria:
                              La ragioni di questo temporaneo pessimismo sono di ordine burocratico o fisico-finanziario?
                              La pensano così anche altri operatori europei?

                              Auguri
                              Tersite

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                              • #16
                                CITAZIONE
                                Se l'avesse scritto il prof. Battaglia saresti stato subissato di improperi.

                                Sono d'accordissimo con Tersite, ma penso che si dovrebbe paragonare il consumo di energia e lo scarto di produzione per fare un pannello con i corrispondenti consumi e scarti di tutti i litri di petrolio o chili di carbone che quel pannello ti permette di risparmiare nel corso della sua vita. O no?

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                                • #17
                                  Caro francesco
                                  Suppongo che il problema evidenziato da Furio sia proprio questo:
                                  -La ditta produttrice di pannelli dice che produrre un modulo ha impiegato tot KWh di energia.
                                  -Il pannello impiegherà, diciamo, 4 anni per produrre l'energia necessaria a produrne un altro.
                                  -Per fare questo conto si immagina di mettere il modulo nel deserto di Atacama (sub equatoriale, ad alta quota, 367 giorni all'anno di sole).
                                  Invece Furio, che ha le mani in pasta, si mette anche a calcolare:
                                  -Il pannello deve essere protetto dalle intemperie con vetro o altro (e ciò costa KWh)
                                  -Il pannello deve essere montato su strutture metalliche (altri KWh)
                                  -Non tutti i noduli usciti dalla fabbrica hanno le prestazioni ottimali.
                                  -In fase di trasporto e montaggio alcuni vanno distrutti o danneggiati.
                                  -Non sempre si ha un deserto a disposizione dove montarli, quindi la resa cala di parecchi punti percentuali.

                                  Fatti onestamente questi conti, ed altri che mi sfuggono, comincia a pensare che il tempo di rientro energetico dell'impianto in 4 anni sia uno spot pubblicitario.

                                  Visto che per produrlo abbiamo impiegato un tot di petrolio/carbone, il minimo che ci dobbiamo aspettare è che faccia risparmiare 2 volte tot di carbone/petrolio nell'arco della sua vita.
                                  Se non lo fa sono soldi e tempo sprecati.

                                  Ciao
                                  Tersite

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                                  • #18
                                    CITAZIONE (sergio.quarenghi @ 5/1/2007, 22:41)
                                    Arrivo alla domanda:
                                    Le energie alternative possono davvero diventare una opportunità lavorativa?
                                    Un professionista, un'impresa artigiana, secondo voi, può campare lavorando solo nel settore delle energia alternative.
                                    Come sono secondo voi le previsoni per questo tipo di lavoro.

                                    SunTechnics Italia | via A. Novella, 13 | 25046 Cazzago San Martino (BS)

                                    http://www.suntechnics.de/it/unternehmen_4jo.htm

                                    ...artigiani tremate... <img src=">

                                    .. stanna calando i "barbari" .. quelli esperti del settore... :woot:


                                    C.H.

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                                    • #19
                                      Beh, sarebbe allora interessante che qualcuno facesse questi conti e ci dicesse come stanno realmente le cose.
                                      Però, se l'unica alternativa reale alle fonti fossili è il nucleare, e se per valutare la convenienza di una fonte di energia bisogna fare questi calcoli, mi domando in quanto tempo si ripaga un reattore nucleare, visto che - se non sbaglio - le relative scorie restano pericolose (richiedendo quindi energia per essere contenute) per migliaia di anni.
                                      Ho da qualche parte un articolo - un po' delirante, mi sembra - in cui l'autore spiega che in realtà, andando in automobile, tu non puoi mai superare la velocità di tipo 50 km/h, perche devi sempre mediare la tua energia con quella che è servita per realizzare la strada che stai percorrendo. Quindi anche se andassi a 1000 km all'ora in realtà andresti piano lo stesso (detta così è un po' criptica ma se interessa allego l'articolo).

                                      Insomma, io sono un fan delle energie rinnovabili e quindi non sono obiettivo. Se però qualcuno mi dimostra conti alla mano che il fotovoltaico non è veramente ecologico, sono pronto a cambiare idea, ma comunque bisogna applicare sempre gli stessi pesi e le stesse misure.
                                      E sulla questione dei soldi e del tempo sprecati, bisogna vedere se sono sprecati veramente, o se invece il costo ed il tempo a cui siamo abituati non è in realtà troppo basso adesso: so che è un discorso impopolare che abbiamo già fatto in passato, ma - entro certi limiti - preferisco pagare tanto una cosa buona, piuttosto che poco una cosa cattiva.
                                      Ciao.

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (francescomat @ 11/1/2007, 15:34)
                                        Insomma, io sono un fan delle energie rinnovabili e quindi non sono obiettivo. Se però qualcuno mi dimostra conti alla mano che il fotovoltaico non è veramente ecologico, sono pronto a cambiare idea, ma comunque bisogna applicare sempre gli stessi pesi e le stesse misure.
                                        E sulla questione dei soldi e del tempo sprecati, bisogna vedere se sono sprecati veramente, o se invece il costo ed il tempo a cui siamo abituati non è in realtà troppo basso adesso: so che è un discorso impopolare che abbiamo già fatto in passato, ma - entro certi limiti - preferisco pagare tanto una cosa buona, piuttosto che poco una cosa cattiva.
                                        Ciao.

                                        Di studi sull'argomento ce ne sono diversi,per esempio questi

                                        http://www.seas.columbia.edu/clca/publications.html

                                        e dicono tutti che il fotovoltaico ha un ritorno energetico di 2-4 anni,anche meno per tecnologie a film sottile.

                                        Purtoppo Tersite ha le sue idee e nessuno gliele fa cambiare.

                                        ciao

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (tersite1 @ 11/1/2007, 14:23)
                                          Caro francesco
                                          Suppongo che il problema evidenziato da Furio sia proprio questo:
                                          -La ditta produttrice di pannelli dice che produrre un modulo ha impiegato tot KWh di energia.
                                          -Il pannello impiegherà, diciamo, 4 anni per produrre l'energia necessaria a produrne un altro.
                                          -Per fare questo conto si immagina di mettere il modulo nel deserto di Atacama (sub equatoriale, ad alta quota, 367 giorni all'anno di sole).
                                          Invece Furio, che ha le mani in pasta, si mette anche a calcolare:
                                          -Il pannello deve essere protetto dalle intemperie con vetro o altro (e ciò costa KWh)
                                          -Il pannello deve essere montato su strutture metalliche (altri KWh)
                                          -Non tutti i noduli usciti dalla fabbrica hanno le prestazioni ottimali.
                                          -In fase di trasporto e montaggio alcuni vanno distrutti o danneggiati.
                                          -Non sempre si ha un deserto a disposizione dove montarli, quindi la resa cala di parecchi punti percentuali.

                                          Fatti onestamente questi conti, ed altri che mi sfuggono, comincia a pensare che il tempo di rientro energetico dell'impianto in 4 anni sia uno spot pubblicitario.

                                          Visto che per produrlo abbiamo impiegato un tot di petrolio/carbone, il minimo che ci dobbiamo aspettare è che faccia risparmiare 2 volte tot di carbone/petrolio nell'arco della sua vita.
                                          Se non lo fa sono soldi e tempo sprecati.

                                          Ciao
                                          Tersite

                                          Caro Tersite,
                                          le tue sono supposizioni o il frutto di uno studio? Tutte le informazioni che ho io sono univoche nell'indicare il tempo di ritorno dell'energia spesa in 2-4 anni.
                                          Se le tue sono impressioni ci hai impressionato, se sono studi cita le fonti, grazie.

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                                          • #22
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                                            QUOTE
                                            le tue sono supposizioni o il frutto di uno studio? Tutte le informazioni che ho io sono univoche nell'indicare il tempo di ritorno dell'energia spesa in 2-4 anni.
                                            Se le tue sono impressioni ci hai impressionato, se sono studi cita le fonti, grazie.

                                            Ho semplicemente interpretato lo scoglionamento di Furio.
                                            Il quale non si è limitato a scandagliare su google siti pubblicitari inneggianti al FV, ma ci ha messo tempo, soldi ed entusiasmo di suo. I ritorni non sembrano favolosi.
                                            Aiutami a ricordare: su questo forum qualcuno diceva che riusciva malapena a recuperare i costi di riscaldamento e telefono con questa attività. Ti ricordi chi era?

                                            Non impressionarti, non conto nulla
                                            Tersite

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                                            • #23
                                              Caro fabiomas
                                              QUOTE
                                              Purtoppo Tersite ha le sue idee e nessuno gliele fa cambiare.

                                              Infatti purtroppo Tersite è un acidulo vecchietto con un obsoleto modo di pensare.
                                              Figurati che se vuole sapere se è il caso di uscire di casa con il giaccone o in maniche di camicia non guarda le previsioni della Nasa, non ha neanche il termometro digitale esterno; guarda in strada (orrore!!) e se vede gente con il giaccone deduce che fa freddo.
                                              Si può essere più arretrati?

                                              E' più di un anno che seguo le vicissitudini del FV, sia su internet e sia "guardando in strada".
                                              La sensazione è che non ci sia "trippa per gatti".
                                              Certo un bell'impianto FV sul tetto della villa fa molto figo.
                                              Anche un bel SUV da 40000 euro fa figo.
                                              Costano uguale; temo che l'utilità sia la stessa.
                                              Ah già! c'è l'ambiente da tutelare.
                                              Forse consuma meno risorse fossili un SUV (in fondo lo si utilizza solo per andare dal tabaccaio perchè per viaggiare è una stupidaggine) che un pannello FV.

                                              Facci un pò di tara, ciao
                                              Tersite

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                                              • #24
                                                Oddio le vacanze son finite... rimpiango Bora Bora ed i suoi silenzi....

                                                Oggi parlavo col mio plombier (vediamo chi sa che lavoro fa) che e' venuto per installarmi i pannelli solari sul tetto di casa mia.
                                                Ora ben sapete tutti che io abito in Francia (anche se ogni tanto sto in Italia) e che qui ho casa, famiglia, amicizie ed interessi.

                                                Il mio plombier mi diceva che i miei bei pannelli solari (che pannelli sono solo virtualmente visto che ho installato i tubi sottovuoto vitosol 200) che tanto mi costano si ammorteranno in dieci e piu' anni.
                                                Mi diceva che plaude alla mia decisione di bandire completamente il gas (che da me e' il GPL perche' abito in un parco naturale protetto e lo scempio del metano fortunatamente non c'e') ma mi ricordava che per qualche anno non risparmiero' nulla di tasca mia se non l'ambiente.

                                                Mi chiedeva se intendevo anche mettere i pannelli FV che lui vende ma che non consiglia perche' anche per quelli ci vogliono anni (piu' di 15 per me, conti alla mano) per iniziare a guadagnarci.

                                                Ovviamente sono d'accordo con Tersite (chissa' perche' agli albori della mia frequentazione nel forum ero contro ogni sua parola) perche' la bonta' del FV la devono ancora dimostrare e molti ci stanno rimettendo soldi, carriera ed esperienza per difendere una tecnologia che non ha futuro fin quando esisteranno alternative molto piu' economiche o forse solo necessita' differenti.

                                                Forse i tempi non sono maturi?

                                                M

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE (francescomat @ 11/1/2007, 15:34)
                                                  .....mi domando in quanto tempo si ripaga un reattore nucleare, visto che - se non sbaglio - le relative scorie restano pericolose (richiedendo quindi energia per essere contenute) per migliaia di anni......

                                                  Ho gia' parlato di questo in altro thread.
                                                  Al museo di Hiroshima c'e' una fotografia con una breve didascalia.
                                                  La didascalia dice: non piu' vita per almeno settantacinque anni .
                                                  La fotografia mostra un ciliegio in fiore in un paesaggio in rovina, a pochi passi dalla prefettura, la primavera dell'anno successivo. ipocentro della prima esplosione atomica della storia.

                                                  Sei proprio sicuro che i rifiuti, le scorie atomiche nell'ambiente ci metteranno migliaia di anni per esaurirsi?
                                                  In effetti non abbiamo questa prova dato che l'energia nucleare e' stata scoperta da non molti anni, meno di 100, da Albert Einstein che intui' la possibilita' di ricavare energia dall'atomo.

                                                  L'unica prova, anzi le uniche prove visibili, sono Hiroshima e Nagasaki (ho trascorso tutto il 2005 a Hiroshima) ma di radioattivita' non se ne parla piu' e di anni da quell'agosto del 45 ne son passati solo 62.

                                                  M

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    CITAZIONE
                                                    Visto che per produrlo abbiamo impiegato un tot di petrolio/carbone, il minimo che ci dobbiamo aspettare è che faccia risparmiare 2 volte tot di carbone/petrolio nell'arco della sua vita.
                                                    Se non lo fa sono soldi e tempo sprecati.

                                                    Questa massima non e' degna neppure se e' detta da un pessimista convinto (like me).

                                                    Allora se la mettiamo su questo piano tutta l'industria manufatturiera e' "a rimessa".
                                                    Anche se apro una fabbrica di "manici di scopa" consumo un sacco di e.e. e non mi rientra nulla in termini energetici ed ho pure un sacco di scarti.

                                                    L'industria produttiva di FV dell' I io personalmente non la conosco bene , ma conosco tante altre realta' e ti posso dire che molte aziende , se chiudessero , sarebbe un risparmio in tutti i sensi e per tutti,
                                                    ma molte aziende estere produttrici di FV ormai sono autosufficienti proprio con il loro FV .
                                                    Anche la SMA e' autosufficiente (in termini di consumi elettrici).
                                                    Lo sanno anche i muri che per fare FV occorre molta energia ma lo sanno anche i muri che in qualsiasi fabbrica "lo sciupo" e la rimessa e' all'ordine del giorno.

                                                    Secondo la tua "teoria" qualsiasi cosa si produce "a rimessa (di e.e.) andrebbe eliminiata.
                                                    che differenza c'e in termini "economici" e di rientro tra un TV e un pannello fotovoltaico ?
                                                    Sai quanti scarti ci sono sugli schermi lcd ??? Non e' sempre lavoro ?? ,
                                                    Non sei fra quelli (o non eri) fra quelli che vanno nei cortei con lo slogan "Dateci il Lavoro" ...Eccotelo..
                                                    E ' una attivita' magari in perdita (economica) ma uguale a tante altre sempre in perdita.

                                                    Sai quante fabbriche producono cianfrusaglie invendibili solo per far mangiare le maestranze e affini ???

                                                    Sai quanti scarti ha la Fiat ?? , sai quanti "pezzi sbagliati" girano e rigirano per le fabbriche ?? , sai quanti viaggi a vuoto fanno i camionisti ??
                                                    Sai quanta e.e. si butta via perche' nessuno si prende la briga di spegnere la luce quando esce dal lavoro (specie se non e' lui che paga)???

                                                    Sai quanto petrolio si brucia per farti fare il pieno di benzina sotto casa sua ??
                                                    Per non parlare di aziende come Alitalia che guadagna se fa star a terra i propri aerei e che produce solo perdite !
                                                    Ma in che mondo vivi "dell'allegro pensionato ex filosofo " ???

                                                    altro che il fotovoltaico e' una rimessa...
                                                    da Torino a Catania , se vuoi si fa' un elenco di "fallimenti" che non finisce mai..

                                                    Anch'io sono pessimista sul FV ma non per il tempo di rietro energetico
                                                    ma per tutto il resto, perche' non c'e' piu il mercato , anzi in I non c'e mai stato a parte un brevissimo periodo.
                                                    Finche' le grosse aziende multinazionali (ma grosse) non si svegliano e cominciano a dettar legge non nella produzione ma nella APPLICAZIONE , non c'e speranza di drastiche inversione di rotta.

                                                    Chiaro ?

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                                                    • #27
                                                      CITAZIONE (tersite1 @ 11/1/2007, 22:07)
                                                      E' più di un anno che seguo le vicissitudini del FV, sia su internet e sia "guardando in strada".
                                                      La sensazione è che non ci sia "trippa per gatti".
                                                      Certo un bell'impianto FV sul tetto della villa fa molto figo.
                                                      Anche un bel SUV da 40000 euro fa figo.
                                                      Costano uguale; temo che l'utilità sia la stessa.

                                                      Una analisi economica centra poco con una analisi energetica,per il semplice fatto che un'ora di lavoro umano costa come una decina di litri di benzina.

                                                      Per il resto scrivi quello che vuoi,io continuo a riportare i dati di "studi scientifici",l'unico modo per poter capire come stiano le cose veramente.

                                                      Buona serata

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                                                      • #28
                                                        CITAZIONE
                                                        Sei proprio sicuro che i rifiuti, le scorie atomiche nell'ambiente ci metteranno migliaia di anni per esaurirsi?

                                                        Caro MetS,
                                                        speravo che dopo tanti post mi conoscessi un poco. Io dichiaro apertamente la mia incompetenza, soprattutto in campi tecnici che esulano dalle mie limitatissime conoscenze di diritto amministrativo.
                                                        Ogni tanto sento o leggo qualcosa di interessante e la riporto qui, oppure se leggo qualche intervento che mi stimola provo a dire la mia.
                                                        Mi sembra di avere sentito che il periodo di decadimento dei minerali utilizzati per far funzionare i reattori sia lunghetto, e che nel frattempo bisogna metterli da qualche parte.
                                                        Allora dico che nel conto del pay back bisogna calcolare anche questi.
                                                        Parecchio tempo fa avevo osato una metafora del tipo: il fotovoltaico è come il cinema, paghi tutto subito, ma poi ti godi il film. Altre fonti, tipo il nucleare, sono come il ristorante: mangi subito e paghi, non sai quanto, dopo. Bisogna vedere per quanto tempo dopo, però.
                                                        Probabilmente sono solo deliri delle 7.24 di un giorno in cui - anche se influenzato -devo confezionare un atto (che non so fare) da una milionata di euro.
                                                        Tanti saluti a tutti.

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                                                        • #29
                                                          caro mets
                                                          Il fatto che tu vada dagli idraulici per parlare di pannelli fotovoltaici e che in Francia gli idraulici li vendano la dice lunga sulla competenza dei tuoi interlocutori.
                                                          Ti do una notizia. Il 55% del costo dei pannelli termici lo puoi scaricare anche in Francia, mi sembra, addirittura, in minor tempo

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                                                          • #30
                                                            Caro senza futuro
                                                            QUOTE
                                                            che differenza c'e in termini "economici" e di rientro tra un TV e un pannello fotovoltaico ?

                                                            C'è una differenza sostanziale.
                                                            Il TV a plasma si propone di fornire intrattenimento. Consumo molta energia ed in cambio mi aspetto di avere divertimento.
                                                            Difficile fare un bilancio se lo scambio è positivo o negativo.
                                                            IL pannello FV si propone di fornire energia. Consumo energia per la sua costruzione e mi aspetto di avere in cambio energia dello stesso tipo.
                                                            E' un bilancio aritmetico.
                                                            Fare una sottrazione è una cosa semplicissima, il problema è che nel membro "energia consumata" bisogna mettere tutto (anche la benzina utilizzata dall'operaio per recarsi al posto di lavoro).
                                                            Al membro "energia prodotta" bisogna mettere solo quella che viene resa disponibile in rete e per quanto tempo.
                                                            Il problema tempo è il più difficile da valutare, ci sono per ora troppo poche installazioni e troppo recenti per poter dire che il modulo tal dei tali durerà mediamente 30 anni.
                                                            Sono ragionevolmente certo che c'è comunque un margine di guadagno, ma non mi pare così eccezionale.

                                                            Ci sono studi ottimistici e quelli pessimistici, sull'argomento, bisogna leggere anche quelli pessimistici, senza bollarli come "*******te" di default.

                                                            Per il resto sfondi una porta aperta, qualunque attività umana comporta l'uso e lo spreco di energia.
                                                            L'unica cosa che possiamo limitare sono gli sprechi.
                                                            Per me è uno spreco anche far volare aerei semi vuoti per poter pagare lo stipendio ai piloti, non me vogliano i piloti.
                                                            Però, onestamente, se si facesse solo il lavoro strettamente necessario, in Italia ci sarebbero 30 milioni di disoccupati.

                                                            QUOTE
                                                            Non sei fra quelli (o non eri) fra quelli che vanno nei cortei con lo slogan "Dateci il Lavoro" ...Eccotelo.

                                                            Come già accennato sono un vecchietto in pensione, ai miei tempi per trovare lavoro non si facevano cortei, si faceva domanda alle aziende.
                                                            E si prendeva quel che passava il convento, salvo poi darsi da fare per migliorare.

                                                            Ciao
                                                            Tersite

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