CITAZIONE (pinetree @ 13/3/2007, 09:35)
Messo come se fosse un rimprovero, Io ho parlato sempre di risparmio energetico tramite aumento dell'efficienza, isolamento termico principalmente, quando mai ho preso in considerazione una decrescita infelice, per me rimane come soluzione ridurre i lussi, ma è ben lontano dalle mie priorità.
Beh, Pinetree, mi pare che ora sfiori un pò il complesso di persecuzione.

Non è che i miei discorsi siano puntati solo a demolire le tue teorie eh! Di aumento dell'efficienza energetica e risparmi nel campo dell'isolamento termico ecc. ne abbiamo discusso e ripeto per l'ennesima volta che sono in totale accordo. Ci credo e ci credevo anche prima e non l'ho mai negato.
Tu, prendo atto, no, ma ci sono altri e non pochi, che propongono invece ricette del tutto irrealistiche di "risparmi" che altro non sono che rinunce. La forma più efficace di risparmio energetico nell'isolamento delle abitazioni è fare a meno del riscaldamento e raggomitolarsi sotto le coperte. Non c'è alcun dubbio, ma ne io nè evidentemente te lo adotteremo. Quindi proporre queste sciocchezze come risposta al problema energetico a me pare poco intelligente. Tu non l'hai mai proposto, ma non rispondevo infatti a te in questo particolare argomento.

C'è da rimarcare invece che la CE ricalca in pieno la linea che da sempre propongo. Accanto a una seria e intelligente politica di ottimizzazione energetica che porti a una riduzione delle emissioni (e non dei consumi totali, leggi meglio!) del 20%, cosa che ritengo alquanto ardua, ma non impossibile, c'è la decisione rivoluzionaria, se confermata, che obbliga (non si parla di esortazioni o consigli, ma di accordi vincolanti!) i paesi della UE a garantire un 20% di produzione da FER. E questo si può ottenere solo utilizzando in maniera corposa le produzioni alternanti (eolico, solare). Altri paesi otterranno di produrla da nucleare, che ai fini della riduzione delle emissioni è efficiente come le FER. I paesi che hanno deciso di rinunciarvi restano liberi di cercare altre fonti. Purchè siano eolico-solari. Conclusione chiara, semplice e che si richiama esplicitamente al titolo del post. C.V.D.

Sul fatto che i conti sulle produzioni di tecnologie FER siano per lo più sull'esportazione, concordo. Ma non è affatto un'attenuante, anzi semmai è un'aggravante. Che il settore FV sia nelle mani dell'industria tedesca e giapponese, guarda caso i paesi più precoci e entusiasti nell'applicazione delle incentivazioni al mercato, potrà essere una coincidenza. Ma a molti non pare sia così. E' lo sviluppo del mercato interno che ha consentito la crescita delle realtà industriali collegate. Nessuno vieta alle aziende italiane di produrre FV o eolico certo, ma senza il mercato interno l'azienda non cresce, al massimo si delocalizza laddove c'è mercato.
In conclusione non ho alcun atteggiamento particolare verso le tue opinioni. Le rispetto, le critico laddove mi sembrano errate, ma non devi leggere ogni mio intervento a favore delle FER e del FV in primis come risposta alle tue opinioni. Io credo che le FER non siano un bluff. Se altri cercano di convincere la gente in tal senso dico la mia e stop. In questo specifico caso mi limito a segnalare che la commissione europea sembra talmente convinta che non siano un bluff da cercare di imporle per legge, che altro dovrei aggiungere? Si dibatteva del problema insormontabile dell'accumulo... evidentemente non è considerato così insormontabile.
L'onere della prova a sto punto spetta ad altri semmai. (Ed infatti il prof. Battaglia ha già esternato le sue critiche). Poi, chi vivrà vedrà

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