Buon giorno a tutti,
Anche se su Energeticambiente non ci occupiamo direttamente di politica, considerato che fra tre giorni si vota e che questo voto nazionale sarà importante per le prossime politiche energetiche ed ambientali, mi è sembrato opportuno postare qui del materiale per capire di più l'approccio delle varie forze politiche con i temi a noi cari.
Andare a votare informati è l'unico modo per votare più consapevolmente.
Così riporto qui due fra le principali richieste di espressione in tema ambientale poste alle foze politiche e le conseguenti risposte.
La prima "inchiesta" è stata formulata da sette tra le più importanti associazioni ambientaliste (Cai, Fai, Federazione Pro Natura, Greenpeace, Legambiente, Touring Club Italiano, Wwf), alle quali aderiscono oltre un milione di iscritti e che hanno proposto all'attenzione delle forze politiche il loro documento "Elezioni nazionali 2013:Agenda ambientalista per la Ri-Conversione ecologica del Belpaese" con 80 proposte (28 prioritarie).
La seconda consta invece in un elenco di 15 domande poste dal Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), alle quali i vari partiti hanno dato risposta.
Vi invito per tanto a leggere questi due documenti (anche se richiedono un minimo di tempo ed attenzione!!) e verificare le idee e proposte che sono scaturite e votare anche di conseguenza a queste.
Buona lettura e buon voto consapevole!
Roy Virgilio
RISULTATO INCHIESTA ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE:
PD - Di sicuro interesse è che nella Carta d'intenti "Italia Bene Comune" (che è tra l'altro il programma di coalizione del centro-sinistra) si dica che"l'ambiente è tra i beni indisponibili"o che si faccia riferimento ai risultati referendari del 2011 per appurare che questi hanno fatto"tramontare l'idea che la privatizzazione e l'assenza di regole siano sempre e comunque la scelta giusta".Colpisce però che non ci sia alcun elemento di differenziazione rispetto alle scelte di intervento declinate nella Strategia Energetica nazionale e nel Programma delle infrastrutture strategiche e che si risolva il problema della riconversione produttiva con il semplice e non chiaro riferimento ad "una politica industriale integralmente ecologica".
MOVIMENTO 5 STELLE - Nel "Programma del Movimento Cinque Stelle" ci sono 1 mezza pagina dedicata ai "Trasporti" con una serie di punti condivisibili anche se eccessivamente sintetici quali il "blocco immediato del Ponte sullo Stretto e della Tav in Val di Susa" e compaiono ben 3 pagine, sulle 15 complessive del programma, dedicate all'Energia ove si presentano proposte molto particolareggiate finalizzate alla "riduzione delle emissioni di Co2 e al rispetto del Protocollo di Kyoto, sulle ristrutturazioni e le certificazioni energetiche degli edifici, sui consumi di energia termica e sulla co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, sull'accesso alla rete della micro generazione, sulla eliminazione dei sussidi perversi per il CIP 6, sulla legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili e della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili". Ma poi si cade sul: "Potenziamento e riduzione dell'impatto ambientale delle centrali termoelettriche",laddove il potenziamento delle centrali termoelettriche, seppur "ambientalizzate", non può essere un obiettivo coerente con l'abbattimento delle emissione di gas climalteranti
SEL - Di interesse sono le affermazioni contenute nel programma di SEL riguardanti il sostegno necessario a garantire "l'operatività dei 24 parchi nazionali", sostenendo nel contempo la necessità di una "valutazione delle spese già sostenute e dei numerosi finanziamenti erogati e non spesi",come l'obiettivo in campo energetico di procedere"allo sganciamento dalla dipendenza dei combustibili fossili" verso"un futuro esclusivamente rinnovabile", o ancora l'indicazione di obiettivi dichiarati sulla mobilità (contro il ponte sullo Stretto di Messina e l'AV Torino-Lione) con "l'aumento del 30% degli spostamenti col trasporto pubblico e dello spostamento su rotaia di almeno il 15% del traffico merci". Come è da rilevare l'affermazione durante l'incontro che "la crisi deve essere considerata una "alleata" per la definizione di un nuovo contratto sociale e di governo". Mentre rimane il non detto su come sulle "scelte concrete in campo energetico e infrastrutturale" si procederà all'interno della coalizione di centro-sinistra.
LISTA MONTI - E' di certo da segnalare che nella cosiddetta Agenda Monti, che costituisce il documento programmatico della Lista civica Monti per l'Italia, si dichiari che "l'economia verde non può essere altro dall'economia, ma è parte integrante dell'economia" o che si ritenga che per il nostro Paese sia "una scelta strategica "naturale" puntare sulla cultura, integrando arte e paesaggio, turismo e ambiente, agricoltura e artigianato, all'insegna della sostenibilità e della valorizzazione delle nostre eccellenze". Ed è interessante che nel corso dell'incontro si sia sottolineata la necessità di "una governance del sistema dei beni culturali che impieghi al meglio i fondi comunitari e coinvolga il terzo settore" o che si ritenga che nel nostro Paese "manchi una visione lungimirante anche nel capo delle scelte ambientali. Mentre è difficilmente comprensibile l'assenza di scelte dichiarate nel campo delle infrastrutture e dei trasporti e l'appiattimento sui contenuti della nuova strategia energetica nazionale, e quindi riguardo ai combustibili fossili, alla scelta relativa all'estrazione di idrocarburi e alla trasformazione dell'Italia in un hub energetico nazionale".
PDL - Nei programmi del Pdl e della coalizione di centro-destra ci sono impegni relativi alla"destinazione di un 5 per mille per l'ambiente"o ad una "legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio e del paesaggio" (programma Pdl) o alla necessità di un "Piano generale per la Mobilità sostenibile", o all'esigenza di "più incentivi per gli investimenti in nuove tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici"o ancora sulla esigenza di definire un "nuovo piano per il riassetto idrogeologico del Paese e al sostegno per l'imprenditoria per i giovani che aprono imprese agricole" (programma della coalizione di centrodestra). Come è interessante che durante l'incontro sia emersa la "contrarietà degli esponenti Pdl ad un nuovo condono edilizio" (al contrario di quanto affermato dal loro leader). Ma non c'è "alcun ripensamento sulla insostenibilità delle scelte economico-finanziarie e ambientali nel settore delle infrastrutture", anzi si indica come necessario il "rilancio e rifinanziamento della "Legge Obiettivo" e delle Grandi Opere, ponte sullo Stretto di Messina e AV compresi". Anche in campo energetico non c'è alcuna inversione di tendenza rispetto al "sostegno ai combustibili fossili", anzi si chiede di sostenere "gli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito" e ci si dimostra "scettici sulle cause antropiche dei cambiamenti climatici" (come è emerso durante l'incontro).
LEGA NORD PADANIA - Nel suo programma si pone l'accento sul "recupero delle aree dismesse che dovrà essere rivolto anche al recupero ambientale, a trasformazioni di alto livello qualitativo, di risparmio energetico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili". si dichiara la necessità di un maggiore impegno nel "contrastare l'inquinamento dell'aria dell'acqua e del suolo", e si esprime "la ferma opposizione della LNP all'utilizzo degli OGM in agricoltura e alla loro sperimentazione in campo aperto".Durante l'incontro è stata ribadita "l'opposizione al condono edilizio e a favore di una moratoria del'espansione edilizia sino a quando i comuni non saranno dotati di piani urbanistici. Anche in questo caso però non si mette in discussione la impostazione centralistica e dirigistica della Legge Obiettivo e anzi si continuano a proporre collegamenti stradali transfrontalieri, nonostante questo sia in contrasto con gli obiettivi dichiarati dal Protocollo Trasporti per la protezione delle Alpi approvato dal nostro Paese nel 2012".
LISTA INGROIA - RIVOLUZIONE CIVILE - Nel programma di Rivoluzione civile ci sono punti interessanti nella parte in cui si dice che la"sfida della modernità è nella conversione ecologica del sistema industriale italiano" o quando si indica l'obiettivo di"riportare gli impatti ecologici del nostro modello di produzione e di consumo entro i limiti della sostenibilità", quando si indica come "necessari investimenti per la prevenzione del rischio idrogeologico e per il Piano delle piccole opere"o quando si dichiara che sia necessario "archiviare la stagione delle deroghe agli strumenti di pianificazione urbanistica".Come anche c'è da segnalare, data la rilevanza del problema, la dichiarazione: "Abbiamo bisogno d una lotta senza quartiere ai crimini ambientali e alla penetrazione in questo campo delle organizzazioni criminali di stampo mafioso". Ma non si ricavano segnali chiari su come procedere a nuove scelte energetiche che presuppongano l'immediato abbandono degli impianti alimentati a combustibili fossili, mentre nel corso dell'incontro è stato chiarito un altro punto non chiaro nel programma relativo alla messa in discussione del programma di infrastrutture strategiche.
FRATELLI D'ITALIA - Nell'incontro è emersa la volontà di aumentare la loro capacità di ascolto verso le istanze ambientaliste e "di impegnarsi perché l'area politica dei conservatori elabori proprie politiche superando le posizioni negazioniste sui cambiamenti climatici assunti finora dallo schieramento di centro destra".Dichiarano di puntare su una politica energetica basata sul risparmio, efficienza e rinnovabili; su una gestione dei rifiuti che tenda verso "zero rifiuti"; di essere contrari a condoni edilizi e fiscali e a ulteriore consumo di suolo, sono a favore della riqualificazione edilizia e urbana e dell'introduzione della difesa dell'ambiente nella Costituzione. "Non prendono però posizione contro le trivelle e nuovi progetti di centrali a carbone, così come non si sono espressi sull'utilità del Ponte sullo Stretto e dell'AV Torino-Lione e sulla necessità di rivedere l'elenco delle opere previste nella Legge Obiettivo".
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Anche se su Energeticambiente non ci occupiamo direttamente di politica, considerato che fra tre giorni si vota e che questo voto nazionale sarà importante per le prossime politiche energetiche ed ambientali, mi è sembrato opportuno postare qui del materiale per capire di più l'approccio delle varie forze politiche con i temi a noi cari.
Andare a votare informati è l'unico modo per votare più consapevolmente.
Così riporto qui due fra le principali richieste di espressione in tema ambientale poste alle foze politiche e le conseguenti risposte.
La prima "inchiesta" è stata formulata da sette tra le più importanti associazioni ambientaliste (Cai, Fai, Federazione Pro Natura, Greenpeace, Legambiente, Touring Club Italiano, Wwf), alle quali aderiscono oltre un milione di iscritti e che hanno proposto all'attenzione delle forze politiche il loro documento "Elezioni nazionali 2013:Agenda ambientalista per la Ri-Conversione ecologica del Belpaese" con 80 proposte (28 prioritarie).
La seconda consta invece in un elenco di 15 domande poste dal Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), alle quali i vari partiti hanno dato risposta.
Vi invito per tanto a leggere questi due documenti (anche se richiedono un minimo di tempo ed attenzione!!) e verificare le idee e proposte che sono scaturite e votare anche di conseguenza a queste.
Buona lettura e buon voto consapevole!
Roy Virgilio
RISULTATO INCHIESTA ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE:
PD - Di sicuro interesse è che nella Carta d'intenti "Italia Bene Comune" (che è tra l'altro il programma di coalizione del centro-sinistra) si dica che"l'ambiente è tra i beni indisponibili"o che si faccia riferimento ai risultati referendari del 2011 per appurare che questi hanno fatto"tramontare l'idea che la privatizzazione e l'assenza di regole siano sempre e comunque la scelta giusta".Colpisce però che non ci sia alcun elemento di differenziazione rispetto alle scelte di intervento declinate nella Strategia Energetica nazionale e nel Programma delle infrastrutture strategiche e che si risolva il problema della riconversione produttiva con il semplice e non chiaro riferimento ad "una politica industriale integralmente ecologica".
MOVIMENTO 5 STELLE - Nel "Programma del Movimento Cinque Stelle" ci sono 1 mezza pagina dedicata ai "Trasporti" con una serie di punti condivisibili anche se eccessivamente sintetici quali il "blocco immediato del Ponte sullo Stretto e della Tav in Val di Susa" e compaiono ben 3 pagine, sulle 15 complessive del programma, dedicate all'Energia ove si presentano proposte molto particolareggiate finalizzate alla "riduzione delle emissioni di Co2 e al rispetto del Protocollo di Kyoto, sulle ristrutturazioni e le certificazioni energetiche degli edifici, sui consumi di energia termica e sulla co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, sull'accesso alla rete della micro generazione, sulla eliminazione dei sussidi perversi per il CIP 6, sulla legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili e della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili". Ma poi si cade sul: "Potenziamento e riduzione dell'impatto ambientale delle centrali termoelettriche",laddove il potenziamento delle centrali termoelettriche, seppur "ambientalizzate", non può essere un obiettivo coerente con l'abbattimento delle emissione di gas climalteranti
SEL - Di interesse sono le affermazioni contenute nel programma di SEL riguardanti il sostegno necessario a garantire "l'operatività dei 24 parchi nazionali", sostenendo nel contempo la necessità di una "valutazione delle spese già sostenute e dei numerosi finanziamenti erogati e non spesi",come l'obiettivo in campo energetico di procedere"allo sganciamento dalla dipendenza dei combustibili fossili" verso"un futuro esclusivamente rinnovabile", o ancora l'indicazione di obiettivi dichiarati sulla mobilità (contro il ponte sullo Stretto di Messina e l'AV Torino-Lione) con "l'aumento del 30% degli spostamenti col trasporto pubblico e dello spostamento su rotaia di almeno il 15% del traffico merci". Come è da rilevare l'affermazione durante l'incontro che "la crisi deve essere considerata una "alleata" per la definizione di un nuovo contratto sociale e di governo". Mentre rimane il non detto su come sulle "scelte concrete in campo energetico e infrastrutturale" si procederà all'interno della coalizione di centro-sinistra.
LISTA MONTI - E' di certo da segnalare che nella cosiddetta Agenda Monti, che costituisce il documento programmatico della Lista civica Monti per l'Italia, si dichiari che "l'economia verde non può essere altro dall'economia, ma è parte integrante dell'economia" o che si ritenga che per il nostro Paese sia "una scelta strategica "naturale" puntare sulla cultura, integrando arte e paesaggio, turismo e ambiente, agricoltura e artigianato, all'insegna della sostenibilità e della valorizzazione delle nostre eccellenze". Ed è interessante che nel corso dell'incontro si sia sottolineata la necessità di "una governance del sistema dei beni culturali che impieghi al meglio i fondi comunitari e coinvolga il terzo settore" o che si ritenga che nel nostro Paese "manchi una visione lungimirante anche nel capo delle scelte ambientali. Mentre è difficilmente comprensibile l'assenza di scelte dichiarate nel campo delle infrastrutture e dei trasporti e l'appiattimento sui contenuti della nuova strategia energetica nazionale, e quindi riguardo ai combustibili fossili, alla scelta relativa all'estrazione di idrocarburi e alla trasformazione dell'Italia in un hub energetico nazionale".
PDL - Nei programmi del Pdl e della coalizione di centro-destra ci sono impegni relativi alla"destinazione di un 5 per mille per l'ambiente"o ad una "legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio e del paesaggio" (programma Pdl) o alla necessità di un "Piano generale per la Mobilità sostenibile", o all'esigenza di "più incentivi per gli investimenti in nuove tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici"o ancora sulla esigenza di definire un "nuovo piano per il riassetto idrogeologico del Paese e al sostegno per l'imprenditoria per i giovani che aprono imprese agricole" (programma della coalizione di centrodestra). Come è interessante che durante l'incontro sia emersa la "contrarietà degli esponenti Pdl ad un nuovo condono edilizio" (al contrario di quanto affermato dal loro leader). Ma non c'è "alcun ripensamento sulla insostenibilità delle scelte economico-finanziarie e ambientali nel settore delle infrastrutture", anzi si indica come necessario il "rilancio e rifinanziamento della "Legge Obiettivo" e delle Grandi Opere, ponte sullo Stretto di Messina e AV compresi". Anche in campo energetico non c'è alcuna inversione di tendenza rispetto al "sostegno ai combustibili fossili", anzi si chiede di sostenere "gli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito" e ci si dimostra "scettici sulle cause antropiche dei cambiamenti climatici" (come è emerso durante l'incontro).
LEGA NORD PADANIA - Nel suo programma si pone l'accento sul "recupero delle aree dismesse che dovrà essere rivolto anche al recupero ambientale, a trasformazioni di alto livello qualitativo, di risparmio energetico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili". si dichiara la necessità di un maggiore impegno nel "contrastare l'inquinamento dell'aria dell'acqua e del suolo", e si esprime "la ferma opposizione della LNP all'utilizzo degli OGM in agricoltura e alla loro sperimentazione in campo aperto".Durante l'incontro è stata ribadita "l'opposizione al condono edilizio e a favore di una moratoria del'espansione edilizia sino a quando i comuni non saranno dotati di piani urbanistici. Anche in questo caso però non si mette in discussione la impostazione centralistica e dirigistica della Legge Obiettivo e anzi si continuano a proporre collegamenti stradali transfrontalieri, nonostante questo sia in contrasto con gli obiettivi dichiarati dal Protocollo Trasporti per la protezione delle Alpi approvato dal nostro Paese nel 2012".
LISTA INGROIA - RIVOLUZIONE CIVILE - Nel programma di Rivoluzione civile ci sono punti interessanti nella parte in cui si dice che la"sfida della modernità è nella conversione ecologica del sistema industriale italiano" o quando si indica l'obiettivo di"riportare gli impatti ecologici del nostro modello di produzione e di consumo entro i limiti della sostenibilità", quando si indica come "necessari investimenti per la prevenzione del rischio idrogeologico e per il Piano delle piccole opere"o quando si dichiara che sia necessario "archiviare la stagione delle deroghe agli strumenti di pianificazione urbanistica".Come anche c'è da segnalare, data la rilevanza del problema, la dichiarazione: "Abbiamo bisogno d una lotta senza quartiere ai crimini ambientali e alla penetrazione in questo campo delle organizzazioni criminali di stampo mafioso". Ma non si ricavano segnali chiari su come procedere a nuove scelte energetiche che presuppongano l'immediato abbandono degli impianti alimentati a combustibili fossili, mentre nel corso dell'incontro è stato chiarito un altro punto non chiaro nel programma relativo alla messa in discussione del programma di infrastrutture strategiche.
FRATELLI D'ITALIA - Nell'incontro è emersa la volontà di aumentare la loro capacità di ascolto verso le istanze ambientaliste e "di impegnarsi perché l'area politica dei conservatori elabori proprie politiche superando le posizioni negazioniste sui cambiamenti climatici assunti finora dallo schieramento di centro destra".Dichiarano di puntare su una politica energetica basata sul risparmio, efficienza e rinnovabili; su una gestione dei rifiuti che tenda verso "zero rifiuti"; di essere contrari a condoni edilizi e fiscali e a ulteriore consumo di suolo, sono a favore della riqualificazione edilizia e urbana e dell'introduzione della difesa dell'ambiente nella Costituzione. "Non prendono però posizione contro le trivelle e nuovi progetti di centrali a carbone, così come non si sono espressi sull'utilità del Ponte sullo Stretto e dell'AV Torino-Lione e sulla necessità di rivedere l'elenco delle opere previste nella Legge Obiettivo".
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