Solo un ignorante o un traditore può non vedere che l'avvento della mobilità elettrica è un veleno per l'economia europea che ha nell'industria dell'auto un primato mondiale.
Illuminante quanto ha scritto Pier Luigi del Viscovo :
"A 20 anni dall’ingresso nel Wto, la Cina aveva una quota sul commercio mondiale di auto del 6% in importazione e dello 0,6% in esportazione. Come pensare che a Pechino stesse bene così?
No, il piano elaborato dal capitalismo di Stato è ampio e disteso nel tempo. Nel lungo periodo, si punta ad annichilire il vantaggio tecnologico dell’industria motoristica europea, spostando quanta più parte sulla propulsione elettrica. Beninteso, dopo essersi accaparrati una quota fondamentale del cobalto e altre terre rare necessarie alle batterie. Per inciso e purtroppo, i cinesi non sono gli arabi.
Nel breve, i grandi gruppi francesi e tedeschi si indeboliscono per finanziare una transizione verso le batterie che il mercato non accetta, aprendo le porte ai capitali cinesi. Spesso si critica l’industria europea di non aver resistito a questo attacco, ma non spettava a lei, essendo una questione di politica economica. L’Ue avrebbe dovuto capire la posta in gioco e non inseguire un’ascetica salvezza del pianeta, che sta quasi del tutto fuori dall’Europa. Ma la politica di oggi non guida, segue.Da qui l’importanza dei media: far aprire gli occhi alla gente. Avercene, di media."
Pensateci quando comprerete il prossimo monopattino o la prossima vetturetta elettrica, magari vi sentirete un pò meno tronfi e "smart" .
Illuminante quanto ha scritto Pier Luigi del Viscovo :
"A 20 anni dall’ingresso nel Wto, la Cina aveva una quota sul commercio mondiale di auto del 6% in importazione e dello 0,6% in esportazione. Come pensare che a Pechino stesse bene così?
No, il piano elaborato dal capitalismo di Stato è ampio e disteso nel tempo. Nel lungo periodo, si punta ad annichilire il vantaggio tecnologico dell’industria motoristica europea, spostando quanta più parte sulla propulsione elettrica. Beninteso, dopo essersi accaparrati una quota fondamentale del cobalto e altre terre rare necessarie alle batterie. Per inciso e purtroppo, i cinesi non sono gli arabi.
Nel breve, i grandi gruppi francesi e tedeschi si indeboliscono per finanziare una transizione verso le batterie che il mercato non accetta, aprendo le porte ai capitali cinesi. Spesso si critica l’industria europea di non aver resistito a questo attacco, ma non spettava a lei, essendo una questione di politica economica. L’Ue avrebbe dovuto capire la posta in gioco e non inseguire un’ascetica salvezza del pianeta, che sta quasi del tutto fuori dall’Europa. Ma la politica di oggi non guida, segue.Da qui l’importanza dei media: far aprire gli occhi alla gente. Avercene, di media."
Pensateci quando comprerete il prossimo monopattino o la prossima vetturetta elettrica, magari vi sentirete un pò meno tronfi e "smart" .
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