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Prevalenza pompa interna caldaia a pellet

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  • Prevalenza pompa interna caldaia a pellet

    Buongiorno a tutti,
    scrivo perchè ho bisogno di una informazione che non riesco a trovare da nessuna parte.

    Sono in possesso di una caldaia a pellet RED EasyClean 35KW (è una MCZ) che al momento è collegata ad un puffer da 800l.
    Dato che per vari motivi non usufruisco dell'ACS quest'anno ho deciso di collegare direttamente la caldaia all'impianto.
    L'idraulico mi ha chiesto se la pompa interna della stufa è abbastanza potente per far arrivare l'acqua al secondo piano (la caldaia si trova al -1).
    Putroppo non iresco a trovare questa info neanche sul libretto delle istruzioni.

    Qualcuno ha esperienza in merito? Ho per forza bisogno di una pompa esterna d'ausilio? in questo caso è possibile disattivare quella interna?

    Grazie mille in anticipo a chiunque voglia rispondermi.

    Buona giornata.

  • #2
    perdonami...hai un puffer da 800 litri, già di suo sottodimensionato a mio vedere per una 35 kw, e vuoi collegare la caldaia in diretta perchè non usi acs?
    Ma il puffer è già collegato all'impianto di riscaldamento?
    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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    • #3
      perdonami tu, non vorrei risultare scortese, lungi da me nel farlo, ma la domanda è un'altra, vorrei evitare di entrare nel merito della bontà del mio attuale impianto.
      grazie mille

      aggiungo una piccola info: lo scopo dell'intervento che vorrei fare è proprio escludere il puffer.

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      • #4
        ed è questo che mi interessa capirne il motivo, è che la caldaia diretta all'impianto, soprattutto se comandata da termostato interno all'abitazione, è la cosa più sconveniente che si possa fare, per questo chiedevo se avessi il puffer già collegato all'impianto, perchè ti bastava semplicemente escludere l'uso dell'acs deviandola verso la nuova fonte e avresti risolto con una spesa davvero irrisoria.
        Purtroppo il puffer è necessario con la biomassa, soprattutto quando si usano bestie da 35 kw che magari sono state sovradimensionate in origine, permette alla caldaia di lavorare al suo massimo potenziale limitando le fasi dove consuma di più ovvero le accensioni e spegnimenti.
        Detto ciò devi controllare i kvs della pompa per calcolare la spinta della stessa se sia sufficiente o meno.
        Nel caso invece fossero presenti già delle pompe di rilancio dal puffer all'impianto potresti optare per l'acquisto di un semplicissimo compensatore idraulico su cui far lavorare la pompa della caldaia, e dal quale far ripartire le pompe per i locali interessati.
        Però consentimi un consiglio...non so perchè tu voglia collegare la caldaia in diretta, ma è un'opzione che francamente ti farà consumare di più la caldaia indipendentemente dall'uso che ne farai.
        Poi per carità, casa tua soldi tuoi, ci mancherebbe altro insomma
        Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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        • #5
          Ciao, intanto grazie mille per la tua risposta.
          Sì il puffer è già collegato all'impianto (tramite pompa esterna), la caldaia a pellet è collegata al puffer e con sonda ad immersione e parte in automatico quando la temp del puffer scende al di sotto di una determinata soglia.

          L'ACS che mi fornirebbe il puffer (serpentina interna) non la uso, è già esclusa.

          Alla luce di tutto questo il mio idraulico mi ha consigliato di escludere il puffer e collegare la caldaia direttamente all'impianto (senza riutilizzare la pompa esterna che ho già in quanto il lavoro sarebbe più lungo/complicato) in modo da risparmiare sul consumo di pellet.

          Tu dici esattamente il contrario, questa cosa mi preoccupa non poco, capisco la questione delle accensioni e spegnimenti ma monitrando l'impiando negli anni passati mi sono accorto che la caldaia parte più volte al giorno per tenere a temperatura il puffer, tutto pellet sprecato, no?

          Tieni conto anche delle mie abitudini, io accendo i termosifoni la mattina dalle 7 alle 11 e la sera dalle 17 alle 21. In questo caso non credo che la caldaia farebbe molti on/off giusto?

          Grazie ancora per le tue risposte.

          Un saluto.

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          • #6
            Dipende se correttamente dimensionata o meno, immagina che il tuo impianto non riesca a dissipare tutto il calore mandato dalla caldaia, come gestiresti le accensioni nel caso di sovratemperatura?
            Non potresti, perchè la caldaia lavora fintanto non sia soddisfatta lei come prima cosa, quindi avresti accensioni e spegnimenti secondo me ancora più frequenti di ora.
            Poi per valutare la cosa sarebbe da capire che sistema hai, da cosa è comandato, se la tua caldaia per esempio legge da sola i valori del puffer tramite un'unica sonda al 99% lavora su un delta di appena 5 gradi, il che significa che il puffer di per sè diventa inutile perchè è come se fosse in presa diretta all'impianto.
            Sinceramente a me fa molta specie un idraulico che consigli di escludere un puffer per andare in diretta all'impianto, non hai una caldaia a metano insomma e un'affermazione simili mi fa francamente dubitare dell'esperienza dell'idraulico stesso.
            Il lavoro della caldaia sul puffer è molto semplice, serve un termostato di massima posto in basso, e uno di minima posto in alto, la mandata ai termosifoni va regolata tramite una valvola miscelatrice che limiti la temperatura a 50/55 gradi, di modo che la caldaia possa soddisfare il puffer.
            Gli attacchi poi vanno messi in alto per la mandata e in basso per il ritorno, di modo da sfruttare totalmente il volume del puffer.
            Con un impianto così fatto la caldaia dovrà partire quando il termostato in alto legge i 50 gradi, e fermarsi quando il termostato in basso legge i 60/65 o più, a seconda delle impostazioni date.
            Se la tua caldaia lavora in modo diverso allora posso dirti con certezza assoluta che lavora male, e la colpa non è certamente la tua
            Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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            • #7
              Che il mio attuale impianto non sia ottimizzato l'ho capito fin da subito, purtroppo all'epoca mi sono affidato ad un idraulico che non aveva esperienza in merito (nonostante avesse dichiarato il contrario) e difatti c'è un'unica sonda ad immersione (neanche nel punto più basso del puffer, a tre quarti diciamo) e si comporta come hai tu dedotto.

              Il punto è che ora voglio fare una modifica veloce e possibilimente economica che mi consente di ottimizzare sul consumo di pellet (dato anche i prezzi che ha raggiunto).

              Non capisco la questione della dissipazione, la caldaia comunque dovrebbe modulare no?

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              • #8
                Modula ma fino a un certo punto, essendo a presa diretta secondo il mio parere avrà il medesimo comportamento che ha ora col puffer, ovvero ballerà sempre tra accensioni, stand by, spegnimenti e riaccensioni perché nonostante tutto avresti anche 800 litri in meno di acqua da scaldare, a meno che tu non abbia almeno 600 mq di casa la caldaia è sicuramente troppo potente per casa tua.
                Guarda, te la butto li...hai circa 250 mq su due piani? Anche qualcosa meno, ma sto cercando di indovinare eh, nel frattempo se perfavore puoi fare qualche foto di come sono collegati caldaia e puffer e i collegamenti all'impianto di casa, giusto per verificare che almeno siano giusti e consigliarti per bene su ciò che devi fare per ottimizzare quello che hai
                Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                • #9
                  Originariamente inviato da andreab82 Visualizza il messaggio
                  L'idraulico mi ha chiesto se la pompa interna della stufa è abbastanza potente per far arrivare l'acqua al secondo piano (la caldaia si trova al -1).
                  Putroppo non iresco a trovare questa info neanche sul libretto delle istruzioni.

                  Qualcuno ha esperienza in merito? Ho per forza bisogno di una pompa esterna d'ausilio? in questo caso è possibile disattivare quella interna?

                  Grazie mille in anticipo a chiunque voglia rispondermi.

                  Buona giornata.
                  ciao,

                  non hai alcun problema di prevalenza, in quanto la salita della colonna d' acqua viene azzerata poi dalla discesa.

                  difatti quella che comunemente chiamiamo "pompa" è in realtà un circolatore che svolge appunto il compito di far circolare l' acqua in un impianto CHIUSO.


                  Originariamente inviato da andreab82 Visualizza il messaggio
                  Che il mio attuale impianto non sia ottimizzato l'ho capito fin da subito, purtroppo all'epoca mi sono affidato ad un idraulico che non aveva esperienza in merito (nonostante avesse dichiarato il contrario) e difatti c'è un'unica sonda ad immersione (neanche nel punto più basso del puffer, a tre quarti diciamo) e si comporta come hai tu dedotto.

                  Il punto è che ora voglio fare una modifica veloce e possibilimente economica che mi consente di ottimizzare sul consumo di pellet (dato anche i prezzi che ha raggiunto).

                  Non capisco la questione della dissipazione, la caldaia comunque dovrebbe modulare no?
                  e stai per rifare lo steso errore.....

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                  • #10
                    .... concordo in toto con quanto già scritto.

                    Stai cercando una soluzione che pare "buona" ma invece rischia di fare aumentare i tuoi consumi.

                    L' errore di base è l' utilizzo stesso del riscaldamento. On/off di parecchie ore in casa produce di sicuro "disconfort" invece che un confort abitativo.

                    I consumi "teorici" saranno sempre gli stessi, dato che il tempo necessario alla casa a perdere T dovrà essere compensato da altrettanti consumi di combustibile per riportala in temperatura.

                    Immagina di:

                    1- regolare l' acqua calda dentro il puffer con 2 termostati, uno in basso (tarato con la T max) ed uno in alto (tarato con la T min) per fare un tutto pieno/tutto vuoto

                    2- regolare la T ambiente con un cronotermostato con le T orarie impostate in modo che la T sia max nelle ore volute, -1/-2 ° nelle ore con la casa vuota, meglio ancora se hai 2/3 zone, con la T piu' bassa di 2/3 gradi nella zona notte e +2 gradi nei bagni.

                    3- al posto del punto 2. Una regolazione climatica, ovvero termosifoni accesi h24, ma tiepidi e non 4-6 h al gg a 60 gradi.... (se vuoi ne parliamo piu' avanti)

                    In questo modo:

                    1- eviti possibili on/off continui della caldaia, soprattutto nella mezza stagione (maggior resa del pellet)
                    2- eviti i colpi di calore dentro casa (aria secca e polvere alzata dai termosifoni a 65 gradi)
                    3- fai lavorare la caldaia in modo corretto (T di ritorno anticondensa >60 gradi) (maggior resa)
                    4- puffer caldo (puoi caricarlo da cima a fondo a 80-85 gradi) (maggior capacità del puffer)
                    5- termosifoni tiepidi (credimi che anche semplici temosifoni in alluminio a 40-45 ° h24 ti permettono un confort incredibile in casa, anche con 2 gradi in meno !) (meno combustibile).

                    Unico neo del puffer..... una certa perdita di calore, soprattutto se posizionato in locale non riscaldato, distante dalla caldaia, mal isolato (raccordi, tubi e circolatori senza isolante) ....

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                    • #11
                      Ecco a voi una foto dell'impianto.
                      Ho messo frecce e descrizioni, gli altri collegamenti che vedete non considerateli perchè non sono usati (l'ACS).
                      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG_6029.jpg 
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ID: 2207437
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                      • #12
                        allora...il lavoro non è mal eseguito, oserei quasi dire che è un bel lavoro tecnicamente parlando, mi lascia perplesso però il tipo di collegamenti adottati per il riscaldamento.
                        Mi spiego...se non avevi intenzione fin dall'inizio di usare il puffer per acs non ha senso collegare la mandata a tre quarti puffer, proprio perchè non devi lasciare una parte di accumulo per acs avrebbe dovuto mettere la mandata nella parte alta, dall'altro lato ovviamente, in parallelo a quella della stufa.
                        Il ritorno impianto poteva fare la medesima cosa, sempre in parallelo con quello della caldaia volendo.
                        Così come è collegato tu non hai alla fine 800 litri da sfruttare per il riscaldamento, ma circa 200, estremamente poco per una caldaia da 35 kw...
                        Guarda, ora anche gli altri ti consiglieranno come sistemare per far rendere al massimo la caldaia riducendo i consumi che hai ora, fossi io sistemerei mandata e ritorno impianto come detti in precedenza, poi con due termostati uno in alto per la partenza caldaia e uno in basso per il fermo sistemerei la questione.
                        Alla fine non è un lavorone da fare come tempo e spesa, ovviamente ti serve qualcuno che sappia farlo

                        EDIT: e metterei una valvola miscelatrice all'uscita verso l'impianto per limitare a 50/55 gradi l'acqua che va ai termosifoni, questo me l'ero dimenticato di aggiungerlo
                        Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                        • #13
                          .... in aggiunta credo ci sia anche un problema con il ricircolo ACS, che va gestito in modo ottimale, in quanto consuma energia tutto l' anno.

                          Descrivi come funziona nel tuo impianto:

                          1- ricircolo a tempo?
                          2- come si attiva?
                          3- quando si ferma?

                          ....

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                          • #14
                            l'acs dice che l'ha già esclusa
                            Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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                            • #15
                              Si esatto ACS esclusa.

                              Commenta


                              • #16
                                come è stato collegato e gestito l' impianto è pessimo. le modifiche da apportare sono quelle suggerite da bravo666.
                                sinceramente non so quanti litri di puffer stai effettivamente usando...ma pochi. molto pochi.

                                fai sistemare il tutto il prima possibile e noterai fin da subito notevoli miglioramenti

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