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Caldaia a legna modello Arca Aspiro catalizzatore inarcato

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  • Caldaia a legna modello Arca Aspiro catalizzatore inarcato

    Buona sera a tutti!
    Sono nuovo sul forum,ma è da un paio d'anni che leggo qualche discussione principalmente sulle caldaie a legna.
    Ho un paio di domande che vorrei porvi, perché non sono molto navigato in questo settore.
    Ho una caldaia a legna modello Arca Aspiro da 3 anni,ho notato giorni fa durante una pulizia che il catalizzatore superiore si è inarcato.Siccome appoggia su 2 catalizzatori inferiori,mi chiedevo che tipo di problemi possa creare se non lo sostituisco.
    Attualmente la caldaia funziona come sempre.
    Un altra domanda che vorrei farvi, è che ho letto spesso di una valvola climatica o gestione climatica ma non ho ben capito di cosa si tratta ed il funzionamento.
    A casa mia quando stacco il termostato,dopo un po' di tempo abbiamo freddo,ed io avevo pensato che se si potesse far girare acqua nell'impianto ad una temperatura che decido,forse si riuscirebbe a mantenere una temperatura stabile senza consumare troppo?
    Grazie

  • #2
    catalizzatore? a me sembra un materiale refrattario (il catalizzatore è fatto a nido d'ape). Se è materiale reffrattario non cambia nulla.
    Essendo una caldaia a legna non hai molto gioco su cui modulare, al massimo puoi ridurre la potenza aria che spinge, altro non si può fare, per aumentare il confort dovresti aumentare il puffer se acqua raggiunge troppo velocemente la temperatura, che ti permette di tirare più tempo aumentando efficienza.
    Immagino che hai già la valvola anticodensa a 50-55° ?

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    • #3
      Si esatto è un pezzo in ghisa!
      Effettivamente ad aumentare il puffer ci avevo pensato, perché nell'uso comune partendo da una T caldaia a 40/50 gradi,non riesco a scaricare una carica di legna,quindi faccio cariche ridotte per non avere troppa legna in caldaia..Solo che in pieno inverno sono 'costretto' a caricarla, perché di notte mi parte il termostato e mi si scarica il puffer e poi mi ritroverei al mattino al freddo.
      Si l'anticondensa c'è,ma non ti so dire a quanto lavora.

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      • #4
        allora mi pare di intuire che aumentare il puffer sia la soluzione così carichi per bene la caldaia ed accumuli nel puffer il più possibile così eviti di stare al freddo la mattina.
        quanti litri è ora? ed a che temperatura raggiunge acqua nel puffer inizialmente

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        • #5
          Il puffer è da 1000 litri,nella parte alta mi sembra che si ferma la pompa a 72 gradi,ma poi se ho il riscaldamento staccato e la caldaia (che si ferma a 75)raggiunge i 90 gradi,riparte la pompa sia dei termosifoni che del puffer e mi arriva a 78/80.

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          • #6
            In effetti il puffer è piccolo se raggiungi quella temperatura. Dovresti raddopiarlo. Ma in uscita verso impianto gliela mandi a 70 gradi ??? o hai una miscelatrice tipo a 45-55 (sperando che i termosifoni siano stati pensati per lavorare a temperature più basse, quindi con più massa radiante) se no molta energia va "dispersa"

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            • #7
              Si la mandata è a quella temperatura,non c'è la miscelatrice, è una casa vecchia con muri in pietra da 80 centimetri,non coibentata.Ho 4 termosifoni,poi controllo quando sarò a casa quanti elementi,ma non moltissimi...
              Un intervento che vorrei fare è la coibentazione del sottotetto che il massetto non è molto spesso.

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